Erman,èrman ha scritto:Sono appena intervenuto e mentre scrivevo altri l'hanno fatto. Vorrei solo dire che da qualche anno, di quello che faccio e facciamo in Patagonia, non pubblico più schizzi con le difficoltà perché là ci vado per altre cose. Le difficoltà complessive le abbiamo dette. Mi sembra comunque, a parte su qualche rivista, che la nostra linea sia abbastanza precisa. Se qualcuno vuole la perfezione è sufficiente che mi dia delle foto ad alta definizione e quindi la linea la posso segnare con errori che non superano il metro lineare. Riguardo all'artificiale dalla base al colle abbiamo fatto 5 semplici movimenti di A1 nel diedro iniziale. Sulla ovest altri 3-4 movimenti sempre di A1 e due tiri e mezzo per arrivare sullo spigolo, sempre di semplicissimo A1.
io non capisco una cosa.
Sei affezionato ad una montagna che ha decenni di storia.
Vivi in un?ambiente che trasuda di storia dell?alpinismo, e la storia e? partecipazione, condivisione delle proprie esperienze, scambio e confronto.
Ma il confronto e? possibile solo tramite l?utilizzo di un linguaggio e, quando si parla di difficolta?, il linguaggio che ci permette di confrontarci con esse e? dato dalla gradazione, la quale ha, anch?essa, decenni di storia.
Tu riporti pendenze, gradi di arrampicata in artificiale, ma non comunichi agli altri le diffcolta? in arrampicata libera, strumento necessario per chi volesse ripercorrere la linea da voi salita, con un certo margine di sicurezza.
Mi chiedo quindi come puoi invitare gli altri a ripetere una tua via, ed allo stesso tempo essere riluttante nel comunicarne la descrizione delle difficolta? in arrampicata libera.
Ciao

Lorenzo