Salvaterra, il Torre e Maestri

Alpinismo sulle Alpi ed extraeuropeo, ghiaccio, cascate ecc.

Messaggioda lucasignorelli » gio feb 02, 2006 21:39 pm

Buzz ha scritto:[
Ma, per fortuna, credo che questa baillamme abbia riguardato più l'italia che altro. Tant'è che alla fine è una delle cinque della Piolet d'Or.


Temo che il bailamme ora sia abbastanza internazionale. Traduzione di un articolo uscito sull'ultimo "Climb", arrivato in Italia oggi:

(la traduzione non è delle migliori, ma l'ho fatta al volo mentre mangiavo!)

LA CONTROVERSIA MAESTRI

"El Arca de los Vientos", la nuova via sul Cerro Torre, mette completamente in discussione la storia. Il fianco settentrionale del Cerro Torre, che si erge verticale solo il Colle Della Conquista, è stato finalmente scalato. Appropriatamente, quella che forse era la salita più ambita di tutto l'alpinismo ha visto come protagonisti due importanti specialisti di questa famosa area di vette incrostate di ghiaccio: l'argentino Rolando Garibotti, e l'italiano Ermanno Salvaterra. Nel 1959 Cesare Maestri sostenne di aver fatto una stupefacente prima ascensione del Torre dalla parete nord, piantando a mano parecchi chiodi ad espansione sia in salita che discesa. Quasi alla base della montagna Toni Egge cadde uccidendosi, portando con se l'unica macchina fotografica. Negli anni a seguire, decine di bravissimi alpinisti hanno tentato di ripetere la via di Maestri, e per l'inizio di questo secolo praticamente tutti gli alpinisti del mondo hanno finito per pensare che si fosse trattato di una astuta truffa.

Il mattino del 12 novembre, Garibotti, Salvaterra e il giovane italiano Alessandro Beltrami hanno risalito le tre corde fisse messe in posa la sera precendente alla base della parete est, e hanno continuato verso il nevaio triangolare, al di sopra del quale non è stato trovata alcuna traccia del passaggio di Maestri. I tre hanno aggiunto il colle della Conquista verso mezzogiorno, poi hanno traversato oltre la cresta Nord per salire 12 tiri a zig zag sul suo fianco destro, inclusi quattro tiri di "Cristalli Nel Vento", un tentativo del 1994 alla parete Nord Ovest. Hanno poi raggiunto il crestone a circa metà altezza e bivaccato su una buona cengia circa 250m sotto la cima. Una settimana prima i tre ci avevano messo due giorni per raggiungere lo stesso punto, prima di ritirarsi sotto una tempesta, scendendo in doppia più o meno direttamente lungo la cresta. Le ultime due doppie fino al colle sono state su granito totalmente liscio e verticale: e non solo non si sono viste traccie di materiale precedente, ma il terreno non aveva assolutamente nessuna somiglianza con quanto sostenuto nella descrizione di Maestri. Questa via è una delle tre rivendicate da Maestri dopo la sua "ascensione" (le tre pubblicazioni che mostrano o descrivono la "via" del 1959 sono totalemente inconsistenti: le due vie che non seguono il filo della cresta sono già state tentate nel passato da altri, che non hanno trovato alcuna traccia di passaggi precedente).

Il 13, Beltrami, Garibotti e Salvaterra hanno continuato la loro scalata sul fianco sinistro della cresta circa 20 metri dal filo - due tiri di roccia estremamente difficili erano stati attrezzati la sera precedente. A seguire, due tiri successivi che salivano a spirale su "funghi" di neve, per raggiungere la sezione finale della via Ferrari del 1974, che sale dalla parete Ovest. I gradi tiri verticali sul fungo di neve finale,che hanno respinto molti tentativi alla parete Ovest, hanno richiesto quattro ore per essere vinti, e la vetta è stata raggiunta alle 11.15pm. Dopo aver passato la notte pochi metri sotto la vetta, i tre sono scesi dalla via del Compressore la mattina dopo. L'emozione è stata molto alta nel tornare a Chalten, e Garibotti è stato perfino convinto a bere alcuni sorsi di champagne, il primo alcol da lui bevuto in 15 anni.

Salvaterra ha ora sfidato Maestri a dire finalmente la verità, ed è stato supportato pubblicamente in questo da famosi alpinisti come Reinhold Messner. Comunque, dato che Maestri (che ora 76 anni) in 46 anni non ha mai ritrattato, sembra probabile che i motivi della sua menzogna rimarranno per sempre un enigma.
Ultima modifica di lucasignorelli il gio feb 02, 2006 22:14 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda lucasignorelli » gio feb 02, 2006 21:57 pm

Enzolino ha scritto:LucaSignorelli.

Se vai in solitaria soprattutto se slegato e' probabile che di tracce ne lasci poche se non nessuna. Sui tempi da Superman, cosa vorrebbe dire? Nulla. In solitaria i tempi si riducono drasticamente se procedi slegato.


Tutto vero - peccato che la via in questione (No Siesta) sia per la maggior parte su roccia orrenda, la peggiore della Nord (fa schifo perfino sulla cresta sommitale fra Croz e Whymper, e qui parlo per esperienza diretta - sono sassi a strati tenuti insieme dal ghiaccio, con punti in cui fra un sasso e l'altro ci sono venature di terriccio gelato!) e dove i passaggi di misto, se fatti in libera, sono continuamente M6 con punte fino a M8 - e stiamo parlando di libere fatte con l'attezzatura odierna, non del 1987. Per credere a questo dovremmo pensare che Cesen abbia fatto tutti i 1000 metri della via slegato in 14 ore, schivando scariche a dritta e a manca, e, manco a farlo apposta, in un periodo in cui la parete non era in condizioni. L'unica solitaria sicura della via, quella fatta da Patrice Glairon-Rappaz nel 2000, ha richiesto quattro giorni e tre bivacchi... e Patrice non è certo un "ravanatore"

Enzolino ha scritto:Sulla meteo? Anche questa e' una congettura. Nella mia pippaggine ho fatto cose che persone piu' pippe di me ritenevano impossibili per il brutto tempo. Allo stesso modo un fuoriclasse come Cesen avrebbe potuto fare cose che.


Io i dati meteo relativi li ho visti, e secondo il mio modesto parere, manco Bonatti con il turbo sarebbe riuscito a fare la trilogia in quelle condizioni...

Enzolino ha scritto:Su "No Siesta", ci sono descrizioni sue della via che corrispondono al vero. Quindi o si e' calato, oppure non lo so,


...peccato che la parte di sua descrizione che corrisponde alla via sia identica a quella riportata dai primi salitori... mentre il resto centra ben poco.

Ribadisco quanto detto nel mio posto precedente - il problema di Cesen è che non c'è una sola delle sue salite solitarie che stia in piedi ad un esame approfondito, non una - cosa che non si può certo dire di Maestri.
Ultima modifica di lucasignorelli il ven feb 03, 2006 0:37 am, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda lucasignorelli » gio feb 02, 2006 22:03 pm

Pierluigi Vesica ha scritto:Le lunghe dissertazioni tecniche, l'iprobabilità che certe cose possano essere state fatte 40 anni or sono, lasciano il tempo che trovano. Saremmo costretti ad "annullare" numerosi capolavori.
Qualche tempo fà mi sono preso il vezzo di ristudiare la Bonatti-Vaucher alla Punta Croz. Nuovamente mi si sono strette le palle. Leggiamo l'opinione di Marsigny in proposito e la disamina che fà confrontando la suddetta, La Mac Intyre e No Siesta (se non erro è l'unico ad averle ripetute tutte e tre). Anche Bonatti & Vaucher sono dei banfoni?
Saluti a tutti


Fermo restando che la via sale alla Whymper e non alla Croz, concordo pienamente sul resto. E se volete un'altra prova "jorassiana" di ciò, date un'occhiata qui:

http://www.tvmountain.com/drouillat/desmaison.htm

Sono foto fatte il mese scorso durante la sesta ripetizione della Gousseault-Desmaison.Guardate bene le ultime dieci, e pensate a Desmaison nel 1971, con una sola picozza, che si è salito quella mostruosità con il povero Serge al traino, e chiedetevi: se non sapeste per certo che lo ha fatto, lo credereste possibile?

(prevengo subito l'ovvia obiezione che questo contraddice quanto da me sostenuto su Cesen - le due cose sono diverse, perchè su Cesen le contraddizioni non sono solo tecniche, ma oggettive su elementi diversi come meteo, condizioni, tempi, "presenza", etc)
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Messaggioda SCOTT » ven feb 03, 2006 18:55 pm

lucasignorelli ha scritto:(prevengo subito l'ovvia obiezione che questo contraddice quanto da me sostenuto su Cesen - le due cose sono diverse, perchè su Cesen le contraddizioni non sono solo tecniche, ma oggettive su elementi diversi come meteo, condizioni, tempi, "presenza", etc)


...interessante la riflessione iniziale...(e belle le foto...complimenti per l'ascensione...)

...la nota finale che ho quotato è giusta...infatti...
...ti sei contraddetto... :!:

Non capisco proprio dove vuoi parare...
...il paragone (Cesen - Maestri) è campato in aria... :?: ...sono daccordo... :!:
...ma da questo a dire che la differenza stà nel fatto che Cesen riporta troppe contraddizioni nelle descrizioni delle sue ascensioni... :?
:? ...non mi pare che le descrizioni riportate da Maestri e menzionate anche da èrman (oltre che in libri e pubblicazioni) inerenti al Torre '59, siano tanto + precise... :? ... o corrispondenti a ciò che tutti gli altri (che ci sono stati) hanno potuto osservare... :?

...insomma, che Cesare Maestri sia stato un grandissimo scalatore non lo ha messo in dubbio nessuno...mi pare...

...per quanto riguarda la salita del '59 ... sembra che le cose siano un pò più complicate...
...non credi... :?:

Ciao.
a nin pos piò!!!
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Messaggioda lucasignorelli » ven feb 03, 2006 20:05 pm

SCOTT ha scritto:...interessante la riflessione iniziale...(e belle le foto...complimenti per l'ascensione...)


Sono veramente sconvolto dall'idea che tu possa pensare che le ho fatte io... ma ovviamente NON sono mie! La ripetizione è stata fatta da tre aspiranti guide francesi.

Il giorno in cui dovessi scalare qualcosa del genere te ne accorgerai, perchè sull'intera penisola nevicherà rosso!

Per il resto, qualche riflessione più tardi!
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Messaggioda SCOTT » ven feb 03, 2006 20:17 pm

lucasignorelli ha scritto:
SCOTT ha scritto:...interessante la riflessione iniziale...(e belle le foto...complimenti per l'ascensione...)


Sono veramente sconvolto dall'idea che tu possa pensare che le ho fatte io... ma ovviamente NON sono mie! La ripetizione è stata fatta da tre aspiranti guide francesi.

Il giorno in cui dovessi scalare qualcosa del genere te ne accorgerai, perchè sull'intera penisola nevicherà rosso!

...


:lol: :lol: :lol:

...considerando che, fino ad oggi, è nevicata merda... :lol:

Mi ero ingannato... quindi... ritiro i complimenti ... :roll: :wink: ...che vanno agli "aspiranti" .. francesi ... 8)

Ciao.
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Messaggioda Buzz » mer feb 08, 2006 19:04 pm

http://www.planetmountain.com/home.html ... 36&-search

Sulla vicenda del Cerro Torre e della via ?Egger-Maestri? del 1959 che, com'è noto anche recentemente è stata messa in dubbio, riceviamo, e volentieri pubblichiamo, un comunicato ufficiale di Cesare Maestri e una dichiarazione di Cesarino Fava che faceva parte di quella spedizione.

I due documenti sono stati indirizzati al Comitato Organizzativo del Premio alpinistico 15° Piolet d'or e alla Redazione della rivista Montagnes Magazine, che lo promuove, in riferimento alla candidatura di "El Arca de los Vientos", la via portata a termine il 13 novembre scorso da Ermanno Salvaterra, Rolando Garibotti e Alessandro Beltrami lungo le stesse pareti, Est Ovest Nord, della via ?Egger-Maestri?.

Come tutti sanno, è stata la prima volta, dopo 46 anni, che quelle pareti venivano ripercorse fino in cima. E, come tutti sanno, la cordata non ha trovato alcuna traccia del primo ?antico? passaggio di Maestri e Egger oltre i primi 300 metri dei 1200 della via. Da qui l'acuirsi dei dubbi. E da qui le dichiarazioni di Maestri e Fava accompagnate dalla lettera dell'avvocato Bonifacio Giudiceandrea che pubblichiamo integralmente, unitamente al comunicato di Cesare Maestri e alla dichiarazione di Cesarino Fava che ribadiscono la salita del 1959.

NOMINATION PIOLET D'OR 2005
COMUNICATO UFFICIALE E RICHIESTA FORMALE
Avv. Bonifacio Giudiceandrea

Sono stato incaricato di portare a Vostra conoscenza l'allegato comunicato ufficiale a firma di Cesare Maestri e la annessa dichiarazione a firma di Cesarino Fava, documenti -da me autenticati- che hanno come oggetto la "Via Egger-Maestri del 1959" sul Cerro Torre.

La necessità di inviarVi il comunicato e la dichiarazione scaturisce dalla lettura di recenti articoli di stampa, secondo i quali fra le realizzazioni alpinistiche candidate alla conquista del premio Piolet d'Or 2005 vi è anche la spedizione denominata "El Arca de los Vientos", portata a termine il 13.11.2005 sul Cerro Torre e qualificata da alcuni organi di stampa come una "prima salita".

Libera ovviamente la Vostra organizzazione di assegnare il riconoscimento alle imprese alpinistiche che lo meritano; ma per ristabilire la verità storica è necessario che venga dato pubblicamente atto che il 31 gennaio 1959 la vetta del Cerro Torre è stata conquistata -per primi e per la salita indicata negli allegati (ora ripercorsa dalla spedizione El Arca de Los Vientos)- da Toni Egger e da Cesare Maestri, accompagnati fino al Colle della Conquista da Cesarino Fava.

Il comunicato ufficiale di Cesare Maestri e la dichiarazione di Cesarino Fava non temono smentita alcuna; purtroppo Toni Egger è deceduto nel corso della spedizione (e la sua memoria continua ad essere infangata senza che lui si possa difendere).

Non dubito che i destinatari della presente, nella correttezza che li contraddistingue, sapranno dare ampia pubblicità -nelle forme e con i mezzi più opportuni- al comunicato di Cesare Maestri e alla dichiarazione di Cesarino Fava, alpinisti di riconosciuta fama mondiale e persone la cui notoria riservatezza non può più costituire alibi per i denigratori.

D'altra parte il premio Piolet d'Or viene riconosciuto non solo alle "prime salite" ma anche alle "eccezionali ripetizioni", per cui il ristabilimento della verità storica con il riconoscimento della prima salita effettuata da Toni Egger e Cesare Maestri non cancella la validità dell'impresa della spedizione El Arca de lo Vientos.

Resto in attesa di assicurazioni circa la pubblicità che verrà data a questa richiesta e porgo distinti saluti

Avv. Bonifacio Giudiceandrea


COMUNICATO UFFICIALE DI CESARE MAESTRI
riguardante la via ?Egger-Maestri? dell'anno 1959
di Cesare Maestri

Io sottoscritto Cesare Maestri, preso atto della valanga di polemiche, dubbi, calunnie, incertezze e accuse, mi vedo -mio malgrado- obbligato a ribadire quello che più volte ho già detto, scritto e riscritto, per l'ennesima e spero ultima volta, nel modo più conciso possibile, circa la spedizione con Toni Egger e Cesarino Fava.

Tralasciando tutte le vicissitudini preliminari di quella indimenticabile ascensione e ricordando che sono ormai trascorsi 47 anni dalla conquista del Cerro Torre (le imprecisioni e le umane dimenticanze che negli ultimi anni hanno fomentato polemiche e dubbi non tengono conto di questo particolare non certo insignificante)

dichiaro e torno a ribadire

di avere salito il Cerro Torre con Toni Egger, percorrendo la parete Est fino al Colle della Conquista anche con Cesarino Fava, il quale ci ha fornito fino a qui il suo prezioso appoggio logistico; dal Colle siamo proseguiti in due, Toni Egger ed io, seguendo a tratti lo spigolo innevato di Nord-Ovest e la parete Nord fino a giungere sulla cresta dei funghi sommitali e da questo punto, seguendo le conformazioni ghiacchiate, siamo arrivati in vetta al Cerro Torre il 31 gennaio 1959.

Ritengo pertanto ingiusto, e provocatoriamente scorretto, che la recente ascensione effettuata dalla cordata Salvaterra-Garibotti-Beltrami venga proposta e considerata una prima salita, quando in realtà ripercorre per gran parte la linea e le pareti da me salite con Toni Egger; insomma, a quanto è dato di capire, la cordata in questione ha effettuato una parziale ripetizione della nostra via del 1959, collegandola con una breve variante nella parte bassa e ripetendo alcune lunghezze di un'altra via esistente sulla parete Ovest.

Non è più ammissibile che il mio silenzio, dovuto alla memoria della tragica scomparsa del mio compagno di cordata e a ragioni che ho spiegato mille volte, venga ancora una volta interpretato con scetticismo e addirittura inteso come conferma alle tesi denigratorie succedutesi nel tempo.

Rivendico ancora una volta il diritto ad essere rispettato e, quanto alle dichiarazioni tendenziose e lesive verso la mia persona, denigratorie della mia immagine di alpinista e offensive della memoria di Toni Egger, colgo l'occasione per diffidare chiunque cerchi di screditare la mia parola e, speculando per opportunismo o per motivi di interesse, diffonda intenzionalmente falsità, calunnie e versione difformi da quanto da me detto, ribadito e scritto più volte.

La storia dell'alpinismo è e deve rimanere ?pulita? in tutti i sensi, primo fra tutti quello di attribuire la buona fede a chiunque: altrimenti il rischio di ?sporcare? qualsiasi impresa diviene inevitabile, con la conseguenza che viene posta in dubbio tutta la storia dell'alpinismo.

Madonna di Campiglio, 30 gennaio 2006

Guida Alpina
Socio Onorario del Club Alpino Italiano
Membro del G.H.M. Francese

Cesare Maestri


DICHIARAZIONE UFFICIALE DI CESARINO FAVA
riguardante la via ?Egger-Maestri? dell'anno 1959
di Cesarino Fava

Io sottoscritto Cesarino Fava, per quanto mi compete riguardo alla salita al Cerro Torre dell'anno 1958-59, di fronte alla valanga di polemiche, dubbi, incertezze e accuse, mi vedo obbligato a ribadire quello che più volte ho già detto, scritto e riscritto, per l'ennesima e spero ultima volta, nel modo più conciso possibile, circa quella spedizione con Toni Egger e Cesare Maestri.

Tralasciando tutte le vicissitudini preliminari di quella indimenticabile ascensione e ricordando che sono ormai trascorsi 47 anni dalla conquista del Cerro Torre (le imprecisioni e le umane dimenticanze che negli ultimi anni hanno fomentato polemiche e dubbi non tengono conto di questo particolare non certo insignificante)

dichiaro e torno a ribadire

che lasciata la truna a notte inoltrata, Toni Egger, Cesare Maestri ed io abbiamo risalito rapidamente per le corde fisse il primo grande diedro fino alla base del ghiacciaio pensile.
Qui giunti mi è stato chiesto dai miei due compagni di proseguire con carico fin dove mi fosse stato possibile; così, passo dietro passo, verso sera abbiamo raggiunto il Colle della Conquista; qui giunto, l'imponenza della parete Nord e dello spigolo Nord-Ovest, rappresentavano per me difficoltà che mi sovrastavano.
Toni Egger e Cesare Maestri mi hanno aiutato a superare il grande traverso in discesa, da dove ho proseguito da solo e sfruttando le soste infisse nella salita, fino a raggiungere le corde fisse del gran diedro e da lì la truna.
Sei giorni dopo, indipendentemente dalle mia intenzioni, ho trovato Cesare Maestri prono e semisommerso nella neve.
Che Toni Egger e Cesare Maestri abbiano raggiunto la vetta del Cerro Torre io non ho dubbio alcuno. In quel preciso momento il Cerro Torre era come un gigantesco ?iceberg? di neve e ghiaccio smaltato dai venti umidi dell'Ovest e indurito dal freddo. E Toni Egger aveva anticipato di almeno dieci anni l'arrampicata su ghiaccio.
Si è trattato della cordata più forte e più completa che al tempo si poteva immaginare.

A distanza di anni ho tuttora la ferma e precisa convinzione, neppure sfiorata da un ragionevole dubbio, che la cordata Egger-Maestri, data la capacità tecnica e le favorevoli condizioni meteo e ambientali riscontrate i primi giorni della loro permanenza in parete, ha portato a termine la salita lungo lo spigolo Nord-Ovest, la parete Nord e la cresta di funghi di ghiaccio sommitali del Cerro Torre.

Sono convinto che l'ultima, se pur notevole, ascensione operata dalla cordata Beltrami-Garibotti-Salvaterra sulle pareti Est, Ovest e Nord del Cerro Torre, non sia una prima salita (e nemmeno in puro stile alpino perchè sono state fissate delle corde per risalire poi veloci alcune lunghezze) bensì una parziale ripetizione della via originale Egger-Maestri del 1959, collegata con alcune lunghezze di altra via esistente sulla parete ovest e combinata con brevi varianti.

Ribadisco che l'esperienza del 1958-59 è stata una salita molto bella e importante, fatta e portata a termine in silenzio, con pochi mezzi, con profonda passione e gran spirito di sacrificio. Peccato che sia finita in tragedia e soprattutto in polemica.

Trento, 30 gennaio 2006
Cesarino Fava
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Messaggioda Earon » mer feb 08, 2006 19:35 pm

Buzz ha scritto:dichiaro e torno a ribadire

che lasciata la truna a notte inoltrata, Toni Egger, Cesare Maestri ed io abbiamo risalito rapidamente per le corde fisse il primo grande diedro fino alla base del ghiacciaio pensile.
Qui giunti mi è stato chiesto dai miei due compagni di proseguire con carico fin dove mi fosse stato possibile; così, passo dietro passo, verso sera abbiamo raggiunto il Colle della Conquista; qui giunto, l'imponenza della parete Nord e dello spigolo Nord-Ovest, rappresentavano per me difficoltà che mi sovrastavano.
Toni Egger e Cesare Maestri mi hanno aiutato a superare il grande traverso in discesa, da dove ho proseguito da solo e sfruttando le soste infisse nella salita, fino a raggiungere le corde fisse del gran diedro e da lì la truna.
Sei giorni dopo, indipendentemente dalle mia intenzioni, ho trovato Cesare Maestri prono e semisommerso nella neve.
Che Toni Egger e Cesare Maestri abbiano raggiunto la vetta del Cerro Torre io non ho dubbio alcuno. In quel preciso momento il Cerro Torre era come un gigantesco ?iceberg? di neve e ghiaccio smaltato dai venti umidi dell'Ovest e indurito dal freddo. E Toni Egger aveva anticipato di almeno dieci anni l'arrampicata su ghiaccio.
Si è trattato della cordata più forte e più completa che al tempo si poteva immaginare.

A distanza di anni ho tuttora la ferma e precisa convinzione, neppure sfiorata da un ragionevole dubbio, che la cordata Egger-Maestri, data la capacità tecnica e le favorevoli condizioni meteo e ambientali riscontrate i primi giorni della loro permanenza in parete, ha portato a termine la salita lungo lo spigolo Nord-Ovest, la parete Nord e la cresta di funghi di ghiaccio sommitali del Cerro Torre.

Sono convinto che l'ultima, se pur notevole, ascensione operata dalla cordata Beltrami-Garibotti-Salvaterra sulle pareti Est, Ovest e Nord del Cerro Torre, non sia una prima salita (e nemmeno in puro stile alpino perchè sono state fissate delle corde per risalire poi veloci alcune lunghezze) bensì una parziale ripetizione della via originale Egger-Maestri del 1959, collegata con alcune lunghezze di altra via esistente sulla parete ovest e combinata con brevi varianti.

Ribadisco che l'esperienza del 1958-59 è stata una salita molto bella e importante, fatta e portata a termine in silenzio, con pochi mezzi, con profonda passione e gran spirito di sacrificio. Peccato che sia finita in tragedia e soprattutto in polemica.

Trento, 30 gennaio 2006
Cesarino Fava


abbastanza triste come va a finire....

ci sono delle verità, cioè la cordata era probabilmente sul serio la più completa al momento...

non mi piace cmq come classifica la salita di ermanno...

tre corde fisse messe in croce per me non levano l'appellativo "stile alpino", specie se si conta la povertà di materiale e la leggerezza con cui sono saliti...

e non mi pare nemmeno una parziale ripetizione, bensi, in ogni caso, una via a se stante....
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Messaggioda Enzolino » gio feb 09, 2006 14:03 pm

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Messaggioda Earon » gio feb 09, 2006 14:26 pm



che tristezza andare per avvocati in questa maniera però... :(
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Messaggioda .:eZy:. » gio feb 09, 2006 14:31 pm

Sul contenuto dei comunicati, non mi sembra il caso di speculare ?fanno parte della storia di questa montagna.
Si potrebbe discutere sul metodo ? la risposta tramite avvocato fa sempre un certo effetto, soprattutto quando si ha a che fare con argomenti così lontani dalle cose quotidiane ma chi poteva pensare che Maestri e Fava si sarebbero seduti attorno ad un tavolo con Messner, Salvaterra, Garibotti e magari Wilson a discutere amabilmente della loro ?menzogna? ???

Di fronte alla candidatura al Piolet dell?Arca una risposta del genere era nell?aria ? ancora più saggio e a suo modo ?leale? risulta ora la scelta di Erman con Garibotti e Beltrami di ritirarsi dal concorso.
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Messaggioda Earon » gio feb 09, 2006 14:36 pm

.:eZy:. ha scritto:
Di fronte alla candidatura al Piolet dell?Arca una risposta del genere era nell?aria ? ancora più saggio e a suo modo ?leale? risulta ora la scelta di Erman con Garibotti e Beltrami di ritirarsi dal concorso.


si, quello è stato un bel gesto... signorile devo dire, non da tutti...
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Messaggioda vito » gio feb 09, 2006 14:39 pm

non capisco Maestri quando scrive:

"Rivendico ancora una volta il diritto ad essere rispettato e, quanto alle dichiarazioni tendenziose e lesive verso la mia persona, denigratorie della mia immagine di alpinista e offensive della memoria di Toni Egger, colgo l'occasione per diffidare chiunque cerchi di screditare la mia parola e, speculando per opportunismo o per motivi di interesse, diffonda intenzionalmente falsità, calunnie e versione difformi da quanto da me detto, ribadito e scritto più volte. "

come fa a diffidare chiccessia che scredita cio' che lui dice, non ha mica il Verbo in suo potere.... e poi in tribunale che prove ha in mano per affermare di aver fatto la prima salita?
Purtroppo ho la sensazione che i suoi detrattori abbiano in mano piu' prove........


:? :? :?
vito
 
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Messaggioda Buzz » gio feb 09, 2006 14:51 pm

vito ha scritto:non capisco Maestri quando scrive:

"Rivendico ancora una volta il diritto ad essere rispettato e, quanto alle dichiarazioni tendenziose e lesive verso la mia persona, denigratorie della mia immagine di alpinista e offensive della memoria di Toni Egger, colgo l'occasione per diffidare chiunque cerchi di screditare la mia parola e, speculando per opportunismo o per motivi di interesse, diffonda intenzionalmente falsità, calunnie e versione difformi da quanto da me detto, ribadito e scritto più volte. "

come fa a diffidare chiccessia che scredita cio' che lui dice, non ha mica il Verbo in suo potere.... e poi in tribunale che prove ha in mano per affermare di aver fatto la prima salita?
Purtroppo ho la sensazione che i suoi detrattori abbiano in mano piu' prove........


:? :? :?


beh il tutto è abbastanza risibile e triste e affrmazioni di questo tipo sono anche un pò ridicole
peraltro, toni egger in questa storia non è mai stato minimamente in discussione

non è certo lesivo della sua memoria dire che maestri e fava si presume abbiano inventato la salita al torre.

come se non si potesse dicutere se mallory e irwine siano o non siano arrivati in cima all'everest
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Messaggioda èrman » gio feb 09, 2006 15:39 pm

CIAO, COSA VOLETE CHE VI DICA RIGUARDO A QUELLE LETTERE? MI FANNO MOLTO SORRIDERE E MI DANNO TRISTEZZA PENSANDO A EGGER. NON CREDO CHE LUI ACCETTEREBE QUESTO. DENUNCIA? SE NE PARLA DA MOLTO MA SE CI TROVASSIMO DAVANTI AD UN GIUDICE COSA DIREBBE? DIMOSTRATEMI CHE SIETE SALITI PER DIRE CHE ERMANNO RACCONTA IL FALSO. IO NON HO LE PROVE CHE NON SIANO SALITI, MA LA CERTEZZA DENTRO DI ME E' AL 100 PER CENTO. QUANDO NON SI SA PIU' DOVE ATTACCARSI ALLORA SI CONTRATTACCA.

A proposito di Fava: sullo Scarpone numero 17/91 scrisse "Io non so se sono arrivati in cima al Torre, o no. So solo che non ho il diritto per nessuna ragione al mondo di dubitare che ci siano arrivati. Non fosse altro per la memoria del Toni...".

DAL DIARIO DI FAVA:
Spigoli affilati, limati, lustri come balaustre incombono sopra le nostre teste, ci sfiorano e si perdono nel vuoto. Strapiombi paurosi; diedri senza fessure nè appigli, compatti come il metallo, coperti a tratti dalla neve che il vento vi smalta con inaudita violenza prima, e lavora in strani arabeschi poi.

Poi Cesare Maestri soggiunse. «La parete nord, quella in cui noi ci arrampicammo usufruendo di una particolarissima e forse non più realizzabile condizione, noi la trovammo come un lenzuolo di neve. Fai conto la Nord della Presanella. Era completamente ghiacciata. A me non è sembrata una via difficile ma solo pericolosa, mortale. Ora se questo non avverrà mai più, non è colpa mia».
QUESTE SONO DUE DELLE DESCRIZIONI DI LORO ARRIVATI AL COLLE. NON MI SEMBRA DESCRIVANO L'AMBIENTE ALLO STESSO MODO. CIAO ERMANNO
èrman
 
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Messaggioda Enzolino » gio feb 09, 2006 16:34 pm

Io non ci trovo nulla di risibile o triste nella replica di Maestri e Fava.

E' il punto di vista di chi ribadisce la propria verita', anche se contraddittoria. Se per loro la prima ascensione sul Torre e' quella del '59, allora mi sembra ovvio che gli alpinisti che hanno realizzato quella scalata meritano una grande ammirazione per una delle piu' grande imprese alpinistiche di tutti i tempi, in cui Egger e' stato un protagonista. Sottrarre questo merito ad Egger, mi sembra automaticamente un modo di ridurre la sua figura e quindi loro lo considerano offensivo.
Quindi non capisco il vostro atteggiamento.

Maestri inoltre spiega che quel dramma e' uno dei motivi della sua riluttanza a parlare della via.

Quello che trovo contraddittorio e' affermare che la via di Salvaterra & Co e' una ripetizione. Se fosse davvero tale perche' non hanno trovato tracce del passaggio di Egger e Maestri?
Ma vorrei evidenziare anche questa frase "le imprecisioni e le umane dimenticanze che negli ultimi anni hanno fomentato polemiche e dubbi non tengono conto di questo particolare non certo insignificante". Se e' vero che hanno riportato molte imprecisioni, questo suggerisce anche che la "L'arca de los vientos" puo' essere una nuova via sulla Nord e che la via del '59 passasse altrove.

Sul carattere puro dello stile alpino della nuova via sulla Nord, secondo me era prevedibile che prima o poi qualcuno avrebbe sollevato delle perplessita' su quest'attribuzione.

Effettivamente la storia dell'avvocato ha poco senso perche' comunque, se chicchessia venisse querelato, prima dovrebbero dimostrare l'autenticita' dell'ascensione del '59.

Per finire, Piolet o non Piolet, L'arca secondo me e' stata un'impresa eccezionale che non ha bisogno di premiazioni.

Ciao :wink:

Lorenzo
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Messaggioda Buzz » gio feb 09, 2006 17:52 pm

Enzolino ha scritto:
Effettivamente la storia dell'avvocato ha poco senso perche' comunque, se chicchessia venisse querelato, prima dovrebbero dimostrare l'autenticita' dell'ascensione del '59.


e, detto quanto sopra,

quanto alle dichiarazioni tendenziose e lesive verso la mia persona, denigratorie della mia immagine di alpinista e offensive della memoria di Toni Egger, colgo l'occasione per diffidare chiunque cerchi di screditare la mia parola e, speculando per opportunismo o per motivi di interesse, diffonda intenzionalmente falsità, calunnie e versione difformi da quanto da me detto, ribadito e scritto più volte.


come altro vuoi definire, se non risibile, diffidare qualcuno a non diffondere "versioni difformi da quanto da me detto" ??

su una cosa sostanzialmente opinabile come questa...

ed è triste, per me, perchè tutto ciò mi sembra patetico.

Non è una difesa "forte" ma capisco che non possa essere diversamente.
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Messaggioda Earon » gio feb 09, 2006 18:49 pm

secondo me...

riportare ora tutto sotto i riflettori non solo non ha senso...
offende egger... e offende lo stesso maestri, che adesso meriterebbe solo una vecchiaia tranquilla... non capisco proprio questa necessità di ribadire ulteriormente cose che hanno già detto e ridetto...

l'opinione dei favorevoli all'ascesa degli anni 50 ormai la conoscono tutti... basta, è inutile andare avanti cosi....
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Messaggioda Enzolino » gio feb 09, 2006 18:57 pm

quanto alle dichiarazioni tendenziose e lesive verso la mia persona, denigratorie della mia immagine di alpinista e offensive della memoria di Toni Egger, colgo l'occasione per diffidare chiunque cerchi di screditare la mia parola e, speculando per opportunismo o per motivi di interesse, diffonda intenzionalmente falsità, calunnie e versione difformi da quanto da me detto, ribadito e scritto più volte.
Hai ragione, non ci avevo fatto caso. Effettivamente la parte evidenziata e' risibile ... o meglio ... ridicola ... :( :roll: :? :wink:
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Messaggioda ruvin » ven feb 17, 2006 1:22 am

Rampikino: scandalosa la medaglia a Salvaterra
Alpinismo Inserito da montagnatv il Mar, 14/02/2006 - 09:48

EL CHALTEN, (Patagonia) -- Dalle pendici del Cerro Torre, Luca Maspes alza la voce sulla medaglia d'oro simbolica assegnata qualche giorno fa ad Ermanno Salvaterra dal quotidiano Il Giornale per l'impresa alpinistica più significativa dell'anno. Appoggiato da tutta la banda del Trip Two.
"Sono (e siamo) fortemente delusi dal fatto che si voglia attribuire una medaglia d'oro a chi getta nel fango la credibilita' di un grande alpinista d'epoca come Cesare Maestri - ha detto Maspes -Maestri è un suo connazionale nonchè quasi compaesano. Ha fatto la storia dell'alpinismo ben piu' di quella che hanno fatto i suoi contestatori.
Non volevamo crederci, quando abbiamo letto la notizia. Ci dite che era uno scherzo?"

Cesare Maestri fu autore della prima ascensione al Cerro Torre insieme a Cesarino Fava e Toni Egger nel 1959, dalla parete Nord. Durante la discesa, Egger fu travolto da una valanga e scomparve insieme al materiale fotografico che testimoniava la storica impresa. Nessuno riuscì mai a ripetere la via Maestri-Egger, che a causa della mancanza di prove fu oggetto di molte polemiche.

Polemiche che si sono inasprite proprio il novembre scorso, quando Salvaterra insieme a Rolando Garibotti e Alessandro Beltrami, è riuscitoa ripetere l'impresa, raggiungendo la vetta del Cerro Torre dalla parete Nord in stile alpino. Aprendo la via, battezzata "Arca Dei Venti", Salvaterra non ha trovato alcun chiodo nè traccia del passaggio di Maestri e compagni. E non ha esitato a mettere in discussione la veridicità dell'impresa del 1959.

Maestri e Fava, per tutta risposta, hanno puntualizzato che non esistevano le condizioni per poter trovare delle prove dopo più di un cinquantennio. Il loro percorso aveva seguito una linea quasi improvvisata e si era snodato prevalentemente su ghiaccio, materia mutabile per natura.

L'idea di assegnare la medaglia d'oro a Salvaterra, partita dal quotidiano milanese il Giornale, voleva celebrare l'impresa appena compiuta più che rappresentare uno schieramento. Un modo per ricordare i lontani tempi i cui le Olimpiadi attribuivano una medaglia d'oro all'impresa alpinistica dell'anno.


Sara Sottocornola


Riporto l'articolo trovato su montagnatv. Consideravo Rampikino una persona (prima che alpinista) obiettivo e fuori dal coro. Ritengo che stavolta abbia sbagliato in modo clamoroso le valutazioni sulla vicenda Torre.
No comment sulla proposta di medaglia....
Un saluto e tutta la mia stima ad Ermanno (l'hai assaggiata la grappa?).
SARA' DURA!!
ruvin
 
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