I tuoi interventi sul caso Cesen, son convincenti, ed in effetti vedo la sua figura molto piu' rimpicciolita rispetto a prima, tuttavia non dimostrano sostanzialmente nulla.
Poi piu' o meno ripeti quello che ho detto io: "La differenza tra Cesen e Maestri e' il fatto che, mentre il primo e' stato recidivo nel non lasciare prove dei suoi passaggi, al secondo e' capitato solo una volta."
Anche Maestri descrivendo la via del '59 ha raccontato cose che non corrispondono alla realta', e ben piu' grossolane di quelle di Cesen, come le pendenze e persino gran parte del percorso del '59.
Se vai in solitaria soprattutto se slegato e' probabile che di tracce ne lasci poche se non nessuna. Sui tempi da Superman, cosa vorrebbe dire? Nulla. In solitaria i tempi si riducono drasticamente se procedi slegato. Sulla meteo? Anche questa e' una congettura. Nella mia pippaggine ho fatto cose che persone piu' pippe di me ritenevano impossibili per il brutto tempo. Allo stesso modo un fuoriclasse come Cesen avrebbe potuto fare cose che. Su "No Siesta", ci sono descrizioni sue della via che corrispondono al vero. Quindi o si e' calato, oppure non lo so, ma il fatto che non citi fatti a suo favore mi dimostra che, come molti detrattori di Maestri, tu riporti solo cio' che supporta la tesi dell'accusa, e quindi questa tesi perde automaticamente una certa credibilita'.
Erman.
Grazie per aver riportato l'articolo di questo Giovannini. Personalmente non credo di aver letto niente di lui, ma il suo articolo mi scoraggera' di leggerlo in futuro. E' superficiale, grossolano e non porta a niente se non gettare scredito nei tuoi confronti.
Pur avendo imbarazzatamente talvolta confutato alcune tue posizioni, io credo (e penso molti altri) nella tua buona fede, nella tua onesta' di cercare la verita' storica di un evento alpinistico e nel tuo coraggio di esprti per dire quello che pensi.
Ciao

Lorenzo