bummi ha scritto: Scusa mica ti capisco. Quale sarebbe il problema, il documentario?
Secondo te un semplice documentario avrebbe la magica forza di attirare frotte di trekkers ecc. in un determinato posto? Permettimi di dubitare. Posti simili ce ne sono a bizzeffe in giro e non sono certo stati documentari vari a farli diventare più o meno popolari. Certe cose seguono anche un po' le mode, come accade per le falesie o per le montagne.
Come ci è arrivato Unterkirchner ci arriveranno altri, senza documentario...
Posti simili non ce ne sono più a bizzeffe. Posti e comunità simili sono sempre più rari e più in pericolo di estinzione e di omologazione. Possiamo pensare che questo non sia una perdita, che faccia parte dell'"evoluzione" socioculturale umana, o possiamo pensare che sia invece un "genocidio" bianco.
Possiamo dire che non è un documentario o un articolo di giornale che faranno arrivare Alpitour. Alpitour per ora no per fortuna, Avventure nel mondo e zecche simili sì. Possiamo dire che tanto ci penseranno i cinesi a "farli fuori", come hanno già fatto ampiamente in tibet, e che anzi il turismo li proteggerà, facendoli diventare pezzi da museo (o da Disneyland).
Ho citato gli Hunza perchè pensavo fosse un esempio stranoto. Una popolazione caratterizzata dalla straordinaria longevità dei suoi componenti. Vita dura e statica da secoli di faticosa, lenta ma stabile e straordinaria conpenetrazione con l'ambiente. Canali scavati nella roccia per portare l'acqua dei ghiacciai. Dieta basata principalmente sulle piantagioni di albicocca ecc ecc. 50 anni fa arrivano i primi studiosi e i primi alpinisti. Poi i secondi, i terzi , ecc ecc ecc, poi cominciano i trekkers, i turisti e avanti popppolo. Ora gran parte degli uomini fanno i portatori, le piantagioni sono mezze a remengo, ma tanto non servono più perche il cibo (e l'alcool e le radio e la spazzatura) si comprano in città.
Tu ora dirai che mica è colpa dei primi alpinisti, cosa c'entrano loro. E che magari gli hunza di oggi stanno meglio di prima. (esempi del genere ce ne sono molti: aborigeni australiani, tribali dell'orissa, nomadi mongoli, tuaregh, balinesi, indigeni dell'amazzonia, ecc ecc ecc)
Io dico che se venissi in contatto (come alpinista, studioso, viaggiatore) con un posto e una cultura "incontaminata", spero che sarei capace di rinunciare allo scoop per non essere complice della sua distruzione.
Spero di essermi spiegato ora. E ribadisco che è una posizione del tutto personale.