
da Earon » mar gen 31, 2006 22:18 pm
Davide62 ha scritto:Certo che qui il tempo passa e le speranze si assottigliano
da Maurizio » mer feb 01, 2006 8:54 am
da Danielino » mer feb 01, 2006 9:01 am
da Buzz » mer feb 01, 2006 9:38 am
da Maxxo » mer feb 01, 2006 9:50 am
Buzz ha scritto:Eppure,
alla fine, non c'è alcuna differenza. Si vive e si muore.
JC Lafaille ha provato a fare quello che sapeva fare.
Sapeva che poteva andare male.
Il makalù d'inverno è ancora inviolato.
Fra un anno, o due, o tre, non lo sarà più.
La vita continua.
Ciao JC
da dags1972 » mer feb 01, 2006 10:11 am
Maxxo ha scritto:Buzz ha scritto:Eppure,
alla fine, non c'è alcuna differenza. Si vive e si muore.
JC Lafaille ha provato a fare quello che sapeva fare.
Sapeva che poteva andare male.
Il makalù d'inverno è ancora inviolato.
Fra un anno, o due, o tre, non lo sarà più.
La vita continua.
Ciao JC
E' un boccone amaro da ingoiare ma è così
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da Maurizio » mer feb 01, 2006 10:13 am
da Earon » mer feb 01, 2006 10:25 am
Buzz ha scritto:Eppure,
alla fine, non c'è alcuna differenza. Si vive e si muore.
JC Lafaille ha provato a fare quello che sapeva fare.
Sapeva che poteva andare male.
Il makalù d'inverno è ancora inviolato.
Fra un anno, o due, o tre, non lo sarà più.
La vita continua.
Ciao JC
da andreag » mer feb 01, 2006 10:46 am
Earon ha scritto:si danno per scontate queste cose, su salite del genere...
nessuno lo nega...
ma una notizia del genere genera comunque sconforto...
da matto » mer feb 01, 2006 10:57 am
andreag ha scritto:Earon ha scritto:si danno per scontate queste cose, su salite del genere...
nessuno lo nega...
ma una notizia del genere genera comunque sconforto...
Scusate se mi chiamo fuori dal coro, dando pur per scontati tutto il dispiacere e lka pietà umana che si prova in casi come questo.
ma lo sconforto, proprio non lo capisco.
Davvero c'è qualcuno che pensava che con un attività del genere, invernali solitarie su cime di 8000 m, uno come Lafaille potesse arrivare tranquillamente alla pensione???
Era praticamente scontato che prima o dopo ci lasciasse le penne.
E penso lo sapesse anche lui. Aveva fatto una scelta, e per questo va rispettato, così come sua moglie che aveva scelto di stargli accanto e sostenerlo da vicino. Un po' meno contento sarà il figlio, che si troverà a crescere senza padre.
Per questo, soprattutto, io queste scelte non le capisco, personalmente non le farei mai.
Comunque penso che un'anelito alla morte sia indispensabile per chi fa delle attività così al limite, sempre sul filo del rasoio, quando parti sai sempre che hai delle buone probabilità di non tornare.
Andrea
da Montre » mer feb 01, 2006 10:58 am
da matto » mer feb 01, 2006 11:08 am
Montre ha scritto:premesso che qui non si giudica nessuno ma si parla solo per il piacere di farlo, posto anche la mia personale opinione.
credo che chi pratica questo tipo di alpinismo molto estremo, debba anche pensare a le persone che gli stanno vicno, una persona che si butta in certe sfide (vede anche berault) a mio avviso dovrebbero fare una scelta personale e sinceramente non capisco perchè mettono su famiglia.
E' chiaro che la scelta di formare una famiglia è un impegno importante, decidi di assumere delle chiare responsabilità e non mi sembra molto logico andare a schiantarsi in un invernale solitaria su un 8000, cosa che tra l'altro mi sembra mai fatta prima.
quindi dico, se questa è la tua vita, lascia fuori gli altri, e non essere cos' egoista.
sia chiaro, per me i grandi alpinisti sono tutti degli idoli, ma il rispetto degli altri e sopratutto per i bambini è una cosa essenziale.
è solo una mia opinione personale.
da brunoz » mer feb 01, 2006 11:10 am
da Andreino » mer feb 01, 2006 11:13 am
da andreag » mer feb 01, 2006 11:22 am
matto ha scritto:SECONDO ME STIAMO SBAGLIANDO ,FATEMI CAPIRE SE UNO A UN FIGLIO NON PUO' PRENDERE DEI RISCHI PERCHE' SE MUORE LUI STA MALE ? IO HO UNA FIGLIA (NON VADO IN INVERNO A 8000 MT) MA I MIEI RISCHI ME LI PRENDO SAPENDO CHE PUO' SUCCEDERE , QUELLO CHE PUO' SUCCEDERE, E NON E' CHE ME NE FREGO ,E' SEMPLICEMENTE CHE OGNUNO A DIRITTO DI VIVERE LA PROPIA VITA COME CREDE ,NON SI PUO' CHIEDERE A UN UOMO DI PRIVARSI DELLA PROPIA LBERTA' PERCHE ' A MESSO AL MONDO UN FIGLIO, E CREDIMI LE RESPONSABILITA' DOVREBBERO' PRENDERSELE GLI UOMINI CHE QUANDO TORNANO A CASA STANNO DAVANTI ALLA TELEVISIONE E NON CAGANO DI STRISCIO IL FIGLIO PER GUARDARE IL GRANDE FRATELLO.OVVIAMENTE SONO PUNTI DI VISTA .CIAO
da matto » mer feb 01, 2006 11:24 am
andreag ha scritto:matto ha scritto:SECONDO ME STIAMO SBAGLIANDO ,FATEMI CAPIRE SE UNO A UN FIGLIO NON PUO' PRENDERE DEI RISCHI PERCHE' SE MUORE LUI STA MALE ? IO HO UNA FIGLIA (NON VADO IN INVERNO A 8000 MT) MA I MIEI RISCHI ME LI PRENDO SAPENDO CHE PUO' SUCCEDERE , QUELLO CHE PUO' SUCCEDERE, E NON E' CHE ME NE FREGO ,E' SEMPLICEMENTE CHE OGNUNO A DIRITTO DI VIVERE LA PROPIA VITA COME CREDE ,NON SI PUO' CHIEDERE A UN UOMO DI PRIVARSI DELLA PROPIA LBERTA' PERCHE ' A MESSO AL MONDO UN FIGLIO, E CREDIMI LE RESPONSABILITA' DOVREBBERO' PRENDERSELE GLI UOMINI CHE QUANDO TORNANO A CASA STANNO DAVANTI ALLA TELEVISIONE E NON CAGANO DI STRISCIO IL FIGLIO PER GUARDARE IL GRANDE FRATELLO.OVVIAMENTE SONO PUNTI DI VISTA .CIAO
va ben che sei matto, ma perch
COME SAI CHE URLO? E LE "H" SCULO.POI NON SONO MICA MATTO ,E' TUTTA SCENA.
e le acca dove sono finite??
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A.
da andreag » mer feb 01, 2006 11:27 am
matto ha scritto:andreag ha scritto:matto ha scritto:SECONDO ME STIAMO SBAGLIANDO ,FATEMI CAPIRE SE UNO A UN FIGLIO NON PUO' PRENDERE DEI RISCHI PERCHE' SE MUORE LUI STA MALE ? IO HO UNA FIGLIA (NON VADO IN INVERNO A 8000 MT) MA I MIEI RISCHI ME LI PRENDO SAPENDO CHE PUO' SUCCEDERE , QUELLO CHE PUO' SUCCEDERE, E NON E' CHE ME NE FREGO ,E' SEMPLICEMENTE CHE OGNUNO A DIRITTO DI VIVERE LA PROPIA VITA COME CREDE ,NON SI PUO' CHIEDERE A UN UOMO DI PRIVARSI DELLA PROPIA LBERTA' PERCHE ' A MESSO AL MONDO UN FIGLIO, E CREDIMI LE RESPONSABILITA' DOVREBBERO' PRENDERSELE GLI UOMINI CHE QUANDO TORNANO A CASA STANNO DAVANTI ALLA TELEVISIONE E NON CAGANO DI STRISCIO IL FIGLIO PER GUARDARE IL GRANDE FRATELLO.OVVIAMENTE SONO PUNTI DI VISTA .CIAO
va ben che sei matto, ma perch
COME SAI CHE URLO? E LE "H" SCULO.POI NON SONO MICA MATTO ,E' TUTTA SCENA.
e le acca dove sono finite??
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A.
da paolo75 » mer feb 01, 2006 11:55 am
da Maurizio » mer feb 01, 2006 12:01 pm
paolo75 ha scritto:Si parte dal presupposto che siamo sempre in grado di fare le nostre scelte, liberamente e con totale cognizione.
In realtà si incontrano delle persone, a volte ci si innamora, e non si sceglie di farlo, accade e basta, e non è nemmeno in nostro potere eliminare un sentimento, poter far sì che smetta di essere. Cosa vuol dire non mettere su famiglia, poter decidere consapevolmente se amare o no una persona? non credo sia in nostro potere.
Allo stesso modo, c'è in queste persone, ne sono convinto, una spinta che le porta verso la montagna, verso le imprese che compiono, è la loro natura, possono decidere di andarle contro, ma chiunque sa quanto sia difficile. Vivere così è per qualcuno l'unico modo di vivere, e anche in questo caso la scelta mi sembra molto vincolata da un sentimento che non può essere eluso.
Non sempre la vita può essere vissuta sui canali della razionalità, del calcolo, ma sono convinto che chi sceglie di stare con una persona sapendo chi ha davanti, ha deciso di accettare quello che la persona è, in tutti i suoi aspetti, anche se questo non cancella il dolore.
Per questo i discorsi sulla famiglia mi sembrano inutili e sterili.
La Faille è morto facendo quello che sentiva di dover fare, probabilmente sapeva che poteva succedere, ma un alpinista non è un aspirante suicida, parte sempre con la convinzione di tornare (l'ho sentito dire proprio pochi giorni fa, ad una serata con Ueli Steck), e morire per una passione non è così male, per un evento comunque triste e inevitabile.
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