Ecco le ultime sul mio saccone, se credevamo che la realta' potesse superare la fantasia, ora ne abbiamo le prove.
Oggi, dopo ore perse alla compagnia del Venezuela, poi a l'Iberia, siamo tornati all'Alitalia (che non e' all'aereoporto), li ci hanno detto di ripassare il pomerigio. Al nostro ritorno ci hanno dato l'incredibile notizia che lo zaino e' stato riantracciato a Londra, che domani prende un volo della British, per Lisbona, dove cambiera su un volo della compagnia Portoghese che lo portera' a Rio de Jianeiro, dove prendera' un volo Varig per Lima, dove giungera' il 5 agosto alle 12. Ho chiesto al funzionario come mai non faccia anche un salto a Tokio, perche' la via del rientro mi sembra un po troppo lineare e rapida
Tutto cio, sempre che non facciano un altro errore, la qual cosa non mi stupirebbe.
Insomma, noi siamo partiti ed arrivati il 29 luglio ed il sacco arrivera' (si spera), ben 7 gg dopo, mandando all'aria tutti i nostri programmi.
Per fortuna che c'e' Rodolfo, il capo della nostra agenzia a Huaraz, che considero un amico, che ha avuto la pensata di farci partire domani per Huaraz e, il giorno dopo, per il nostro obiettivo, mentre lui tornera' a Lima aprendere il bagaglio, intanto che noi cominceremo ad acclimatarci al campo base.
In questi gg abbiamo visto cose inenarrabili, che neppure l'androide di Blade Runner poteva immaginare, mucchi di valige abbandonate dei depositi e frotte di disperati alla ricerca del proprio bagaglio. La situazione nei voli aerei e' grottesca, non c'e' nessuna tutela per chi prende l'aereo con il bagaglio da mettere nella stiva.