
Anch'io li conosco, uno penso sia pure ammiocuggino



da Maxxo » lun ago 22, 2005 23:12 pm
da Roberto » mar ago 23, 2005 5:07 am
da dags1972 » mar ago 23, 2005 8:27 am
Roberto ha scritto:Ciao a tutti e grazie per i complimenti.
Prima di tutto devo ringraziare il team del forum che formava la spedizione, senza di loro nulla sarebbe stato possibile.
Tutti hanno fatto la loro parte: dall'incredibile Ginz, che al di la di ogni possibile immaginazione, si e' trasformato in un incallito "bigwallista"; a Kenzo, che e' stato un ottimo compagno per la via delle placche e non si e' mai risparmiato a dare una mano con i carichi, per portare il materiale alla base della via; fino al solito parafulmine Pietrorrrago, che ha catalizzato la sfiga sulla propria persona, sacrificandosi per il bene della spedizione.
Abbiamo aperto due vie, una prima sulle placche levigate all'imbocco della valle. 400 metri di via che escono in cresta, con difficolta' mai sotto il 5C e mai sopra il 6A, protetta a spit lontanissimi (si viaggia da un massimo di 4 protezioni a tiro ad una sola). Talmente lontane che alla ripetizione mi sono letteralmente cagato sotto e ho rinunciato al penultimo tiro della placca (6 tiri di placca, piu' altri 4, molto lunghi, di cenge con arbusti e placche).
La via si chiama "Pietrorrrago: VAFFANCULO" ed e' stata aperta da me, Ging e Kenzo (Pietro era malato a Huraz).
Poi Ginz mi ha accompagnato in una galoppata di 4 giorni (piu' uno per l'attrezzatura del campo in parete), che ci ha portati in vetta ad una cima inviolata, subito ma sx di Punta Numa e della stessa quota.
Dopo la faticosissima salita con il saccone al seguito, con tutta l'attrezzatura da bivacco, lasciate le fisse, siamo scesi al campo base ed il giorno dopo, saliti al punto del bivacco, a meta' parete, abbiamo letteralmete costruito una cengetta per la tendina. Un muretto a secco con muschio come tappeto, che ci ha permesso di dormire relativamente comodi.
La mattina seguente abbiamo terminato la salita e siamo usciti in vetta verso le 14.
Ne e' risultata una via di circa 600 metri di arrampicata, ma con uno sviluppo totale intorno ai 2000, se si comprende anche il tratto che abbiamo fatto slegati, tra arbusti e roccette facili.
L'arrampicata e' sostenuta ed impegnativa, con tratti di artificiale, ma dove prevale la libera. Ogni tiro e' stato una lotta ed ho pure fatto un bel voletto. Sono stati usati 4 spit di protezione lungo i triri, nei tratti dove non era possibile altrimenti garantire un minimo di sicurezza.
La libera varia dal 6B al 6C+, sempre sostenuta e spesso disturbata dal solito muschio ed e' stato anche necessario l'uso di rarp, per il superameto di un tratto davvero liscio ed inscalabile.
La via si chiama "Libertad et partecipazion" e la punta e stata dedicata ad Ezio Bartolomei (Punta Bartolomei).
La vetta e' una lunga terrazza monolitica, con una specie di torretta, che la fa somigliare ad una nave. Io e Ginz, fatte le foto di rito, ci siamo soffermati un po e il mio campagno ha avuto il coraggio di farsi la solita paglia (a quella quota...).
Ci siamo ritrovati commossi e abbracciati, felici di esserci tolti di torno il problema, contenti di aver avuto la capacita e la volonta' di farcela e sollevati all'idea di aver chiuso la faccenda e non doverci tornare su.
Vi saluto e ci releggiamo presto, spero di aver l'occasione di festeggiare le due nostre vie con la solita memorabile ed ennesima aripizza (sia a Milano che a Roma).
Ciao
Roberto
da gug » mar ago 23, 2005 9:01 am
da ducalme » mar ago 23, 2005 10:04 am
da gianni6 » mar ago 23, 2005 10:57 am
Roberto ha scritto:Ciao a tutti e grazie per i complimenti.
Prima di tutto devo ringraziare il team del forum che formava la spedizione, senza di loro nulla sarebbe stato possibile.
Tutti hanno fatto la loro parte: dall'incredibile Ginz, che al di la di ogni possibile immaginazione, si e' trasformato in un incallito "bigwallista"; a Kenzo, che e' stato un ottimo compagno per la via delle placche e non si e' mai risparmiato a dare una mano con i carichi, per portare il materiale alla base della via; fino al solito parafulmine Pietrorrrago, che ha catalizzato la sfiga sulla propria persona, sacrificandosi per il bene della spedizione.
Abbiamo aperto due vie, una prima sulle placche levigate all'imbocco della valle. 400 metri di via che escono in cresta, con difficolta' mai sotto il 5C e mai sopra il 6A, protetta a spit lontanissimi (si viaggia da un massimo di 4 protezioni a tiro ad una sola). Talmente lontane che alla ripetizione mi sono letteralmente cagato sotto e ho rinunciato al penultimo tiro della placca (6 tiri di placca, piu' altri 4, molto lunghi, di cenge con arbusti e placche).
La via si chiama "Pietrorrrago: VAFFANCULO" ed e' stata aperta da me, Ging e Kenzo (Pietro era malato a Huraz).
Poi Ginz mi ha accompagnato in una galoppata di 4 giorni (piu' uno per l'attrezzatura del campo in parete), che ci ha portati in vetta ad una cima inviolata, subito ma sx di Punta Numa e della stessa quota.
Dopo la faticosissima salita con il saccone al seguito, con tutta l'attrezzatura da bivacco, lasciate le fisse, siamo scesi al campo base ed il giorno dopo, saliti al punto del bivacco, a meta' parete, abbiamo letteralmete costruito una cengetta per la tendina. Un muretto a secco con muschio come tappeto, che ci ha permesso di dormire relativamente comodi.
La mattina seguente abbiamo terminato la salita e siamo usciti in vetta verso le 14.
Ne e' risultata una via di circa 600 metri di arrampicata, ma con uno sviluppo totale intorno ai 2000, se si comprende anche il tratto che abbiamo fatto slegati, tra arbusti e roccette facili.
L'arrampicata e' sostenuta ed impegnativa, con tratti di artificiale, ma dove prevale la libera. Ogni tiro e' stato una lotta ed ho pure fatto un bel voletto. Sono stati usati 4 spit di protezione lungo i triri, nei tratti dove non era possibile altrimenti garantire un minimo di sicurezza.
La libera varia dal 6B al 6C+, sempre sostenuta e spesso disturbata dal solito muschio ed e' stato anche necessario l'uso di rarp, per il superameto di un tratto davvero liscio ed inscalabile.
La via si chiama "Libertad et partecipazion" e la punta e stata dedicata ad Ezio Bartolomei (Punta Bartolomei).
La vetta e' una lunga terrazza monolitica, con una specie di torretta, che la fa somigliare ad una nave. Io e Ginz, fatte le foto di rito, ci siamo soffermati un po e il mio campagno ha avuto il coraggio di farsi la solita paglia (a quella quota...).
Ci siamo ritrovati commossi e abbracciati, felici di esserci tolti di torno il problema, contenti di aver avuto la capacita e la volonta' di farcela e sollevati all'idea di aver chiuso la faccenda e non doverci tornare su.
Vi saluto e ci releggiamo presto, spero di aver l'occasione di festeggiare le due nostre vie con la solita memorabile ed ennesima aripizza (sia a Milano che a Roma).
Ciao
Roberto
da gug » mar ago 23, 2005 13:07 pm
da MatteoD » mar ago 23, 2005 13:08 pm
da Zio Vare » mar ago 23, 2005 13:10 pm
da memo » mar ago 23, 2005 14:11 pm
da Spider » mar ago 23, 2005 15:40 pm
da alba7302 » mar ago 23, 2005 17:08 pm
da Maxxo » mar ago 23, 2005 17:25 pm
alba7302 ha scritto:ora vi aspettiamo per festeggiare a milano!
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da Davide62 » mar ago 23, 2005 18:02 pm
da Roberto » mar ago 23, 2005 23:19 pm
da dags1972 » mer ago 24, 2005 8:27 am
Roberto ha scritto:Partiamo da Lima il 26, credo che dovremmo essere a Milano il 27 alle 8,30, ci sarebbe tutto il tempo per fare una cenetta assieme, io prendo il treno il giorno dopo.
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