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Alpinismo sulle Alpi ed extraeuropeo, ghiaccio, cascate ecc.

Messaggioda Pierluigi Vesica » mar ott 19, 2004 13:39 pm

cesco ha scritto:
Pierluigi Vesica ha scritto:
cesco ha scritto:Solo quando ci sei sotto e dentro capisci cos'è l'integrale: qualcosa di disumano e ben superiore alle vie che avete nominato.
Questo solo per lo zaino che deve portarti su.
C'è poco da divertirsi.
ciao

Per quel che mi riguarda non ho mai ipotizzato che l'Integrale è una scampagnata; sarei uno stolto altrimenti.
Quando la osservo dalle diverse angolazioni, oltre a rimanerne estasiato, mi si stringe il cuore (il culo per fartela breve :wink: :wink: ).
La celia era riferita alle persone e non all'itinerario.
ciao anche a te



Come diceva qualcuno: "solo a concepire di voler salire l'integrale serve già un po di pazzia, figuriamoci a salirla."
Ammirarla é davvero rimanerne estasiato.
Fate molta attenzione ai pesi.
In bocca al lupo

Francesco

Semmai riuscissi a coronare questo sogno (purtroppo ne ho altri sul Bianco), sicuramente farò attenzione ai pesi; non porterò con me bilancere e manubri :wink: :wink: :wink:
A parte gli scherzi, tu l'hai fatta ? In futuro ci possiamo sentire attraverso MP per avere qualche dritta ?
CIAO
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Messaggioda cesco » mer ott 20, 2004 9:12 am

Ultima modifica di cesco il mer ott 20, 2004 9:13 am, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda cesco » mer ott 20, 2004 9:12 am

Pierluigi Vesica ha scritto:
cesco ha scritto:
Pierluigi Vesica ha scritto:
cesco ha scritto:Solo quando ci sei sotto e dentro capisci cos'è l'integrale: qualcosa di disumano e ben superiore alle vie che avete nominato.
Questo solo per lo zaino che deve portarti su.
C'è poco da divertirsi.
ciao

Per quel che mi riguarda non ho mai ipotizzato che l'Integrale è una scampagnata; sarei uno stolto altrimenti.
Quando la osservo dalle diverse angolazioni, oltre a rimanerne estasiato, mi si stringe il cuore (il culo per fartela breve :wink: :wink: ).
La celia era riferita alle persone e non all'itinerario.
ciao anche a te



Come diceva qualcuno: "solo a concepire di voler salire l'integrale serve già un po di pazzia, figuriamoci a salirla."
Ammirarla é davvero rimanerne estasiato.
Fate molta attenzione ai pesi.
In bocca al lupo

Francesco

Semmai riuscissi a coronare questo sogno (purtroppo ne ho altri sul Bianco), sicuramente farò attenzione ai pesi; non porterò con me bilancere e manubri :wink: :wink: :wink:
A parte gli scherzi, tu l'hai fatta ? In futuro ci possiamo sentire attraverso MP per avere qualche dritta ?
CIAO




Siamo partiti baldanzosi ed allegri ad agosto di quest'anno, fin troppo carichi, in 4.
Dopo 2 bivacchi sulla noire, dove arrivare in sosta non era arrampicare ma piuttosto trascinarsi su, il tempo è peggiorato e siamo scesi dalla normale, con le orecchie basse.
Tuttavia penso che saremmo scesi comunque perchè eravamo cotti.
Servono 3-4 giorni di tempo stabile, secondo me una cordata da tre può ripartire meglio i pesi, portare molta acqua sulla noire dove non si trova neve d'estate.
In ogni caso penso che dopo essere scesi dalla noire, manchi ancora molto, moltissimo. Te ne rendi conto quando sei la.
Non so cos dirti di più.
Io momentaneamente ho abbandonato questo sogno, mi interessa di più il pilone, speriamo per l'anno prossimo.

ciao
cesco
 
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Messaggioda orietta » mer ott 20, 2004 9:39 am

cesco ha scritto: portare molta acqua sulla noire dove non si trova neve d'estate.

Piccola informazione aggiuntiva:
a metà agosto del 2000 appena sotto la cima di Punta Welzenbach c'era un grosso deposito di neve che forniva dell'ottima e abbondante "acqua corrente". Secondo me dovrebbe esserci sempre o quasi, e questo ti permetterebbe di risparmiare molto peso sulla prima parte.
Tu, Francesco, non l'hai trovato?
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Messaggioda Pierluigi Vesica » mer ott 20, 2004 10:02 am

Intanto ringrazio cesco per le informazioni e ad Orietta rispondo circa il "deposito" di neve sotto la Noire e la Welzenbach da lei segnalato. Tale deposito in genere anche ad agosto è presente; quest'anno ad esempio c'èra fino al 5 di agosto.
Io assieme a due soci ho fatto la Sud della Noire, due anni fà; La Lunga Estate Calda come ricorderete. Chiaramente non c'era presenza di neve, ed era assente anche sulle "Dame". Ricorderete bene che la situazione era disastrosa e infatti il Col de Peuterey era scoperto. Sulla "Sud" abbiamo fatto un bivacco in cima alla Bich e la mattina dopo in un'ora eravamo in vetta. Per scendere dalla normale, malgrado un errore, abbiamo impiegato circa 7 ore. Veniamo al problema acqua per l'integrale; secondo me agosto non è il periodo migliore è da preferirsi inizi luglio. In quest'ultimo caso le plaghe di neve sono numerose, ma non infastidiscono la scalata della "sud". Effettuate le doppie e raggiunto l'intaglio che ci permette poi di scavalcare le "Dame" e arrivare al Craveri è possibile "fare acqua" un pò ovunque; ma ripeto in stagione non troppo avanzata, altrimenti si deve procedere con l'autobotte. Noi sulla Sud avevamo un litro di acqua a testa. Che altro dire bohhhh.
E' sempre un piacere dialogare sul Bianco. :D :D :D
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Messaggioda cesco » mer ott 20, 2004 10:39 am

orietta ha scritto:
cesco ha scritto: portare molta acqua sulla noire dove non si trova neve d'estate.

Piccola informazione aggiuntiva:
a metà agosto del 2000 appena sotto la cima di Punta Welzenbach c'era un grosso deposito di neve che forniva dell'ottima e abbondante "acqua corrente". Secondo me dovrebbe esserci sempre o quasi, e questo ti permetterebbe di risparmiare molto peso sulla prima parte.
Tu, Francesco, non l'hai trovato?



Ciao Orietta. C'era si un po di neve in cima alla Welzenbach (no acqua corrente), che bisognava sciogliere col fornelletto. Ma quest'inverno ha fatto tanta neve; ed anche nell'inverno 2000 ne era caduta parecchia, anche se non come quest'anno.
In ogni caso l'integrale resta disumana.
Ciao

Francesco
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Messaggioda cesco » mer ott 20, 2004 10:40 am

orietta ha scritto:
cesco ha scritto: portare molta acqua sulla noire dove non si trova neve d'estate.

Piccola informazione aggiuntiva:
a metà agosto del 2000 appena sotto la cima di Punta Welzenbach c'era un grosso deposito di neve che forniva dell'ottima e abbondante "acqua corrente". Secondo me dovrebbe esserci sempre o quasi, e questo ti permetterebbe di risparmiare molto peso sulla prima parte.
Tu, Francesco, non l'hai trovato?



Ciao Orietta. C'era si un po di neve in cima alla Welzenbach (no acqua corrente), che bisognava sciogliere col fornelletto. Ma quest'inverno ha fatto tanta neve; ed anche nell'inverno 2000 ne era caduta parecchia, anche se non come quest'anno.
In ogni caso l'integrale resta disumana.
Ciao

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Messaggioda sergio63 » mer ott 20, 2004 11:19 am

secondo mè bisogna assolutamente scavalcare la noire in giornata....
e il problema dell'acqua è risolto
io ho salito la cresta sud nel 94 con un litro a testa e abbiamo bivaccato a metà discesa (in cima alle sei di sera) succhiando sassolini....

quel giorno c'erano due ticinesi che hanno proseguito per l'integrale e volevano andare al bivacco delle dame in giornata, penso che l'abbiano fatto perchè quando siamo arivati su non c'era più traccia...

conoscendo la via e ben allenati penso che possa riuscire anche a mè; lo ritengo comunque indispensabile altrimenti diventa troppo lunga....

già allora ragionavamo che nello zaino ci mancava solo picca e ramponi e qualche cosa da mangiare....magari tagliando al minimo la ferraglia...
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Messaggioda Pierluigi Vesica » mer ott 20, 2004 12:14 pm

sergio63 ha scritto:secondo mè bisogna assolutamente scavalcare la noire in giornata....
e il problema dell'acqua è risolto
io ho salito la cresta sud nel 94 con un litro a testa e abbiamo bivaccato a metà discesa (in cima alle sei di sera) succhiando sassolini....

quel giorno c'erano due ticinesi che hanno proseguito per l'integrale e volevano andare al bivacco delle dame in giornata, penso che l'abbiano fatto perchè quando siamo arivati su non c'era più traccia...

conoscendo la via e ben allenati penso che possa riuscire anche a mè; lo ritengo comunque indispensabile altrimenti diventa troppo lunga....

già allora ragionavamo che nello zaino ci mancava solo picca e ramponi e qualche cosa da mangiare....magari tagliando al minimo la ferraglia...

Caro Sergio
sono parzialmente in accordo con la tua disamina. E' fuori discussione la velocità in questo genere di salite.
No sono però daccordo sulla necessità di scavalcare la Noire in giornata e te ne spiego il motivo. A meno di non essere delle "lepri" e quindi in vetta alla Noire nelle prime ore del pomerigio non ha senso imbarcarsi nella discesa e poi nell'attraversamento delle Dame.
Parliamoci chiaro le doppie da effettuare sono una moltitudine e purtroppo molti tentativi all'integrale sono stati funestati da incidenti proprio in questa fase. Ergo servono alcune ore. Un altro paio di ore (se non erro) sono necessarie per arrivare all'Hotel Craveri. Francamente ho sempre ritenuto opportuno affrontare questa fase avendo a disposizione tante ore.
Oggi probabilmente la discesa (le doppie) è stata migliorata (fittoni alle soste????), ma è comunque impegnativa.
Certo i Ticinesi probabilmente erano dei portenti, e a fine giornata si sono adattati con le frontali in discesa e nell'attraversamento.
Bada è solo la mia opinione.
Scusami se lo scritto è un pò confuso, ma ho una giornataccia.
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Messaggioda cesco » mer ott 20, 2004 12:50 pm

sergio63 ha scritto:già allora ragionavamo che nello zaino ci mancava solo picca e ramponi e qualche cosa da mangiare....magari tagliando al minimo la ferraglia...



Picca, ramponi, scarponi da neve-ghiaccio (per la discesa normale dalla noire bastano le ginniche), sacco da bivacco e sacco piuma (un bivacco non previsto dalle parti del pilier d'angle può scapparci no?), ghette, cibo per almeno due giorni in più, un paio di viti a testa, una giacca in goretex seria (per la noire probabilmente può bastare un kw), guanti ecc ecc.
Difficile lasciarle giù ste cose...e anche i 10 tiri di 2° iniziali di bassanini (e chi lo ha visto il 2°?) diventano tosti.
ciaociao

Francesco
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Messaggioda Davide62 » mer ott 20, 2004 15:03 pm

La "tattica" migliore rimane quella di bivaccare poco sotto la vetta della Noire e affrontare la lunghissima e insidiosa discesa dello spigolo nord il giorno dopo.
Le doppie sono tante, parecchie difficili ed parzialmente esposte alla caduta di sassi e ghiaccioloni.
Tra le altre cose una volta finite le doppie è necessario risalire per 150m il ripido canale della breche nord delle Dames Anglaises che non è propriamente una passeggiata.
Alcuni, prima di fare l'integrale, ripetono la Peuterey seguendo l'itinerario che parte dalle cenge Schneider.
Un'ultima cosa, dal colle Peuterey la salita è ancora lunga e decisamente impegnativa, soprattutto sotto il profilo dell'ingaggio.
Pierluigi ha ragione, il periodo migliore è intorno alla metà di luglio.
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Messaggioda sergio63 » mer ott 20, 2004 19:08 pm

Mi piace la piega che sta prendendo sto topic....

premetto che son perfettamente d'accordo con voi che la salita e super tosta ma voglio obbittaarvi alcune cose in modo che sopratutto Davide possa stroncarmi :D

io ero arrivato su verso le sei attaccando all'alba;
andando via un po' prima e facendo conto di essere mediamente svelti (quella volta noi siamo stati i più lenti....ma avevamo nello zaino scarponi di cuoio, giacca seria, fornelletto, sacco da bivacco....) e di arrivare su verso le cinque (andando all'inizio di stagione come suggerito) le ore di luce sono ancora almeno cinque se non sei....

per conto mio varrebbe la pena di provare, se si arriva su dopo no e allora concordo con Davide...
nel caso secondo te il giorno dopo dove si può arrivare?

p.s.
non è etico ma se qualche VOLONTARIO portasse scarponi e picche al Craveri.... :D :D :oops:

il sacco piuma non lo porterei, ho bivaccato una volta a metà innominata con zero termico sui 4400, saltando l'Eccles per affollamento, e con il solo sacco da bivacco non è stato poi drammatico...una notte si fa!
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Messaggioda Davide62 » mer ott 20, 2004 21:55 pm

Non ti stronco assolutamente 8O :wink: , il tuo "piano" non fà una piega.
Allenatissimi e decisi si può fare ancora di più :wink:
A parte gli scherzi; scendere dalla Noire nel tardo pomeriggio non è una cosa così spiccia, si è stanchi (dopotutto 1100m sono un bel pezzo), si ha sete e i sacchi pesano una cifra.
Sarebbe davvero meglio riposarsi, lasciar fluire la tensione e prepararsi al mattino seguente per affrontare questa discesa, che tra l'altro è il tratto più impegnativo della cresta.
Alla fine delle doppie non si è da nessuna parte, ci si trova in mezzo ad un canale ripido e bruttino, è necessario traversare tutte la Dames Englaises (niente di difficilissimo, ma la roccia è cattiva, il miglior passaggio di difficile individuazione), non è piacevole trovarsi a dover bivaccare in quei posti col Craveri a un tiro di schioppo.
Insomma io farei così :wink: :
1 giorno: Cresta Sud Aig. Noire
2 giorno: discesa Noire e salita fino al col Peuterey (ma bisogna averne comunque di benzina)
Pit stop al colle e attesa del rigelo serale per il Pilier d'Angle e la parte terminale della cresta, si arriva in vetta al Bianco in piena notte.
Oppure più umanamente, bivacco al Col Peuterey e partenza non più tardi di mezzanotte.
Come la prendi, la prendi, sta cresta è lunga e impegnativa.
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Messaggioda Pierluigi Vesica » gio ott 21, 2004 8:58 am

Mi sembra che ci sia una coincidenza di vedute. Sottolineo però che la discesa dalla Noire deve essere fatta non al più tardi di mezzogiorno. Ergo primo giorno Sud della Noire con bivacco in "zona Bich". La mattina dopo in un'ora circa si è in vetta (ore 7, 8 ad esempio) e a quel punto si ha tutto il tempo per effettuare con un certo margine di sicurezza le circa 15 doppie e "l'attraversamento" delle Dame. A quel punto si può decidere in base alle condizioni se fermarsi al Craveri o proseguire bivaccando al Colle.
P.S.
Se poi qualcuno ha la necessità di un pasto "lucculliano" c'è sempre l'elicottero del Primo Ministro :twisted: :twisted: :twisted: :twisted:
Ari P.S.P.S.
Lancio un altro argomento
Americana al Dru :!: :!: :!:
Ci si limita alla via, fermandosi al "Bloc Coincè" :?: :?: :?: O si prosegue fino in vetta :?: :?:
Nella traversata delle "Aiguille du Chamonix" la inseriamo la Midì :?: :?:
OHHHH ma le andiamo a fare stè vie porca paletta :?: :?: :?:
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Messaggioda orietta » gio ott 21, 2004 11:02 am

....avevamo nello zaino scarponi di cuoio, giacca seria, fornelletto, sacco da bivacco....
.....se qualche VOLONTARIO portasse scarponi e picche al Craveri....

E andare su solo con gli scarponi?
il sacco piuma non lo porterei

un sottogiacca di piumino pesa molto poco, occupa pochissimo spazio e scalda molto.
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Messaggioda sergio63 » gio ott 21, 2004 11:05 am

Pierluigi Vesica ha scritto:Mi sembra che ci sia una coincidenza di vedute. Sottolineo però che la discesa dalla Noire deve essere fatta non al più tardi di mezzogiorno. Ergo primo giorno Sud della Noire con bivacco in "zona Bich". La mattina dopo in un'ora circa si è in vetta (ore 7, 8 ad esempio) e a quel punto si ha tutto il tempo per effettuare con un certo margine di sicurezza le circa 15 doppie e "l'attraversamento" delle Dame. A quel punto si può decidere in base alle condizioni se fermarsi al Craveri o proseguire bivaccando al Colle.
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Se poi qualcuno ha la necessità di un pasto "lucculliano" c'è sempre l'elicottero del Primo Ministro :twisted: :twisted: :twisted: :twisted:
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Americana al Dru :!: :!: :!:
Ci si limita alla via, fermandosi al "Bloc Coincè" :?: :?: :?: O si prosegue fino in vetta :?: :?:
Nella traversata delle "Aiguille du Chamonix" la inseriamo la Midì :?: :?:
OHHHH ma le andiamo a fare stè vie porca paletta :?: :?: :?:


:D :D :D

le vie finiscono in cima (specialmente su una cima come il Dru) :twisted:
un'avventura così merita di essere vissuta completamente e non avrei fretta di andare a berre la classica birra a Chamonix.
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Messaggioda Pierluigi Vesica » gio ott 21, 2004 12:18 pm

sergio63 ha scritto:
Pierluigi Vesica ha scritto:Mi sembra che ci sia una coincidenza di vedute. Sottolineo però che la discesa dalla Noire deve essere fatta non al più tardi di mezzogiorno. Ergo primo giorno Sud della Noire con bivacco in "zona Bich". La mattina dopo in un'ora circa si è in vetta (ore 7, 8 ad esempio) e a quel punto si ha tutto il tempo per effettuare con un certo margine di sicurezza le circa 15 doppie e "l'attraversamento" delle Dame. A quel punto si può decidere in base alle condizioni se fermarsi al Craveri o proseguire bivaccando al Colle.
P.S.
Se poi qualcuno ha la necessità di un pasto "lucculliano" c'è sempre l'elicottero del Primo Ministro :twisted: :twisted: :twisted: :twisted:
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Lancio un altro argomento
Americana al Dru :!: :!: :!:
Ci si limita alla via, fermandosi al "Bloc Coincè" :?: :?: :?: O si prosegue fino in vetta :?: :?:
Nella traversata delle "Aiguille du Chamonix" la inseriamo la Midì :?: :?:
OHHHH ma le andiamo a fare stè vie porca paletta :?: :?: :?:


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le vie finiscono in cima (specialmente su una cima come il Dru) :twisted:
un'avventura così merita di essere vissuta completamente e non avrei fretta di andare a berre la classica birra a Chamonix.

La Via era la meta, lo stile divenne l'ossessione
Nel 79 D.C. quando ho fatto la Bonatti al P. Drus abbiamo avuto l'insana idea :idea: :idea: di proseguire fino alla vetta e scendere per la normale; scarponi, ramponi, picche, tric & trac e mortaletti vari ci facevano compagnia sulle possenti spalle. Per l'Americana non si potrebbe evitare :?: :?: :?: :wink: :wink: :wink:
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Messaggioda cesco » gio ott 21, 2004 12:36 pm

Pierluigi Vesica ha scritto:[Nel 79 D.C. quando ho fatto la Bonatti al P. Drus abbiamo avuto l'insana idea :idea: :idea: di proseguire fino alla vetta e scendere per la normale; scarponi, ramponi, picche, tric & trac e mortaletti vari ci facevano compagnia sulle possenti spalle. Per l'Americana non si potrebbe evitare :?: :?: :?: :wink: :wink: :wink:



Direi proprio no!
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Messaggioda Pierluigi Vesica » gio ott 21, 2004 13:25 pm

cesco ha scritto:
Pierluigi Vesica ha scritto:[Nel 79 D.C. quando ho fatto la Bonatti al P. Drus abbiamo avuto l'insana idea :idea: :idea: di proseguire fino alla vetta e scendere per la normale; scarponi, ramponi, picche, tric & trac e mortaletti vari ci facevano compagnia sulle possenti spalle. Per l'Americana non si potrebbe evitare :?: :?: :?: :wink: :wink: :wink:



Direi proprio no!

:cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry:CATTIVI
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Messaggioda Davide62 » gio ott 21, 2004 14:45 pm

Pierluigi Vesica ha scritto:
cesco ha scritto:
Pierluigi Vesica ha scritto:[Nel 79 D.C. quando ho fatto la Bonatti al P. Drus abbiamo avuto l'insana idea :idea: :idea: di proseguire fino alla vetta e scendere per la normale; scarponi, ramponi, picche, tric & trac e mortaletti vari ci facevano compagnia sulle possenti spalle. Per l'Americana non si potrebbe evitare :?: :?: :?: :wink: :wink: :wink:



Direi proprio no!

:cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry:CATTIVI

Caro Pierluigi, mi sento di dover intervenire in merito :wink:
L'americana ai Dru l'ho salita nel lontanissimo 1987, ti posso confermare che è "normale" fremarsi al Bloc coincè, se prorpio non stai nella pelle sono belle anche le due lunghezze del famosissimo ed esteticissimo "diedro di 90m".
Le doppie, mi pare che oggi abbiano addirittura ancoraggi permanenti, sono comode e lineari.
ATTENZIONE: lo zoccolo della parete è estremamente pericoloso!!!
Nelle ultime annate secche piove di ogni dalla Niche della montagna.
E' imperativo attaccare prestissimo al mattino, andare veloci e tornare (compatibilmente alla forma e alla lunghezza della salita) il più presto possibile.
La salita è sicura solo e soltanto fino alla metà di luglio, dopo è pericolosissima e allora è meglio andare fino in cima.
Nonostante molti credano che la via finisca "concettualmente" al Bloc Coincè, per arrivare in vetta ai Dru c'è ancora tantissima "strada" e molto impegnativa.
Dopo il pendolo, la parete riamne espostissima, ci sono rudi tratti in libera e in artif. dove può fare capolino il vetrato.
Però sono davvero bellissimi i Dru 8)
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