bummi ha scritto:Credo di poter dire dopo decine e decine di pagine di discussione che si stia ingenerando un modo un po' distorto di vedere le cose. Erman, in perfetta buona fede per carità, pensa che riportare opinioni di altre persone scettiche sula scalata di Maestri aumenti la forza della sua teoria.
Riportare l'opinione altrui può essere un modo per discutere e una base su cui confrontarsi ma non può rappresentare un elemento qualificante per capire come si sono svolti effettivamente i fatti. Dopo lo studio di Garibotti di fatto sono circolate solo "opinioni", autorevoli per carità, ma le opinioni rimangono tali se non sono suffragate da fatti nuovi.
Credo che Enzolino intendesse dire questo.
Se pensiamo di risolvere questa vicenda in base al numero di persone schierate da una parte o dall'altra non ne verremo mai a capo.
sono d'accordo sull'impostazione,
però...
dopo lo studio di garibotti un elemento importante si è aggiunto eccome.
La salita dell'Arca che, aldilà della via in se, guardandola solo ed esclusivamente dal punto di vista "maestri si/no" aggiunge ulteriore attività esplorativa sulla parete di cui.
Le dichiarazioni dei protagonisti della salita, fra cui ermanno, ovviamente, sono gli elementi nuovi successivi al documento di garibotti.
Se domani su quella parete, su quelle linee, ci andasse qualcun altro, e non trovasse nulla, aggiungerebbe ulteriori elementi esplorativi.
Poi è ovvio che nella testa di chi vuole
credere si troverà sempre un motivo per continuare a farlo.
Penso che se anche maestri dicesse oggi: "non è vero nulla, non siamo arrivati nemmeno al colle" ci sarebbe chi, più realista del re, direbbe che
lo ha dichiarato per finirla con le polemiche o perchè è vecchio e stanco.
Ma che maestri sul torre nel 59 ci è salito, eccome.
Anche se ormai, nella storia dell'alpinismo, è rimasta solo ... "la grande bugia del torre".