Alpinisti bloccati sul monte bianco

Alpinismo sulle Alpi ed extraeuropeo, ghiaccio, cascate ecc.

Messaggioda Omselvadegh » mer nov 09, 2011 20:53 pm

Max Grivel ha scritto:
frasauro ha scritto:non so se sia appropriato o meno, però avendo letto da altre fonti alcune polemiche in merito alla vicenda, mi sento di condividere questo commento che ho trovato su Corriere.it

A questo mondo ci sono milioni di pecore che trascorrono notti all'adiaccio solo per comprare l'ennesimo giochetto del loro Messia uomo marketing Steve Jobs. E il loro piccolo mondo è racchiuso in una scatoletta elettronica con la quale trastullarsi, vivessero in un buco sotto terra per loro sarebbe lo stesso. Ci sono per fortuna anche altre persone capaci di emozionarsi in montagna, desiderose di ammirare la bellezza del Creato da un diverso e difficoltoso punto di vista, in simbiosi con l'ambiente. Ecco sicuramente c'è stato un errore umano di valutazione in questa tragedia, la morte non la si cerca, ma questi 2 uomini meritano rispetto e chi chiede il pagamento dei soccorsi è bene che se ne stia tranquilo tranquillo a trascorrere la domenica dentro il suo caldo e luminoso centro commerciale.


L'ho inviato io questo commento al sito del Corriere della Sera, mi sembrava doveroso e rispecchia perfettamente i miei pensieri.
Poveracci, che morte consapevole, riposino in pace.

Max


QUOTO

un pensiero
SE NON TI PIACE INCASTRARE CHE c***o VIVI A FARE?
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Messaggioda alpujarra » mer nov 09, 2011 21:19 pm

n!z4th ha scritto:E' stupido (o forse scontato) far notare come la guida le sia rimasta accanto?

No so,
forse,
ripeto,
è scontato.


Non so se è scontato. Sicuramente è molto bello...
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Messaggioda bernina4049 » mer nov 09, 2011 21:46 pm

alpujarra ha scritto:
n!z4th ha scritto:E' stupido (o forse scontato) far notare come la guida le sia rimasta accanto?

No so,
forse,
ripeto,
è scontato.


Non so se è scontato. Sicuramente è molto bello...

Certamente una guida prima di tutto è un compagno di cordata! Quindi ha fatto quello che avrebbe fatto chiunque stare uniti e legati al compagno che in quel momento confidava in lui!
un pensiero alle famiglie!
R.I.P.
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Messaggioda n!z4th » mer nov 09, 2011 22:17 pm

Quindi ha fatto quello che avrebbe fatto chiunque


già.
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Messaggioda Kliff 62 » mer nov 09, 2011 22:26 pm

n!z4th ha scritto:E' stupido (o forse scontato) far notare come la guida le sia rimasta accanto?
Sicuramente un pensiero che abbiamo fatto in molti meritevole di una profonda riflessione.
Questi giorni di attesa sono stati molto lunghi , ho sempre sperato.
Purtroppo è andata così.
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Messaggioda mappino » mer nov 09, 2011 23:20 pm

premesso che la vicenda mi procura molta tristezza, e che mi perseguita il pensiero della loro attesa della morte, non sono molto favorevole alla retorica sulla morte da quasi-eroi. Andare in montagna e' molto bello, ma bisogna anche tornare a casa sani e salvi.
capisco le sfide per conquistare vie nuove, ma perdere la vita su itinerari ormai "classici" perche' si parte con previsioni " al limite" non mi sembra molto saggio... e poi ha fatto un autunno incredibile, due mesi di tempo ottimo e stabile, ma proprio si doveva partire in vista della prima seria perturbazione invernale? ognuna faccia le proprie valutazioni...
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Messaggioda aletonella » mer nov 09, 2011 23:29 pm

mappino ha scritto:premesso che la vicenda mi procura molta tristezza, e che mi perseguita il pensiero della loro attesa della morte, non sono molto favorevole alla retorica sulla morte da quasi-eroi. Andare in montagna e' molto bello, ma bisogna anche tornare a casa sani e salvi.
capisco le sfide per conquistare vie nuove, ma perdere la vita su itinerari ormai "classici" perche' si parte con previsioni " al limite" non mi sembra molto saggio... e poi ha fatto un autunno incredibile, due mesi di tempo ottimo e stabile, ma proprio si doveva partire in vista della prima seria perturbazione invernale? ognuna faccia le proprie valutazioni...


..mò ti lapidano. :roll:
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Messaggioda moonwalker » mer nov 09, 2011 23:46 pm

mappino ha scritto:premesso che la vicenda mi procura molta tristezza, e che mi perseguita il pensiero della loro attesa della morte, non sono molto favorevole alla retorica sulla morte da quasi-eroi. Andare in montagna e' molto bello, ma bisogna anche tornare a casa sani e salvi.
capisco le sfide per conquistare vie nuove, ma perdere la vita su itinerari ormai "classici" perche' si parte con previsioni " al limite" non mi sembra molto saggio... e poi ha fatto un autunno incredibile, due mesi di tempo ottimo e stabile, ma proprio si doveva partire in vista della prima seria perturbazione invernale? ognuna faccia le proprie valutazioni...


quoto!!
pronto ad essere lapidato...

a valutarla lucidamente, e questo non vuol dire essere disinteressati, poco sensibili, non avere a cuore la sorte dei due, il rischio che si sono presi non valeva la pena, secondo me!! non lo dico solo io, ma qualsiasi soccorritore che ha vissuto in prima persona la tragedia..

ma si sa, l'alpinismo è così..se ce l'avessero fatta probabilmente staremmo qui a dire che hanno fatto la cosa giusta! che hanno rischiato molto, ma valeva la pena farlo, visto che tutto sarebbe andato bene!

e purtroppo si impara anche, forse sopratutto, da queste tragedie (che ovviamente sarebbe preferibile non accadessero). l'alpinismo, a volte, lo si apprende dagli errori altrui. se non lo si facesse, se si restasse incapaci o non si volesse valutare giusto e sbagliato nelle decisioni di chi pratica alpinismo, si continuerebbe a morire su vie ripetute centinaia di volte;
non sarebbe più una disciplina, una ricerca, un'arte di vivere in simbiosi con la natura, anche sfidandola, ma incauta e sciocca noncuranza del rispetto della vita propria e di quella altrui!!

torno al mio rispettosissimo silenzio
per questa grande guida e per la sua caparbia compagna!!
ciao a tutti!!
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Messaggioda mappino » mer nov 09, 2011 23:50 pm

e infatti la cosa che piu' mi dispiace e' che per una valutazione sbagliata e forse un po' affrettata una grande guida e una valida alpinista non ci sono piu'. Chiaro poi che l'alpinismo e' anche questo, e forse non avrebbe lo stesso fascino se non avesse tante implicazioni...
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Messaggioda lucasignorelli » mer nov 09, 2011 23:54 pm

mappino ha scritto:premesso che la vicenda mi procura molta tristezza, e che mi perseguita il pensiero della loro attesa della morte, non sono molto favorevole alla retorica sulla morte da quasi-eroi. Andare in montagna e' molto bello, ma bisogna anche tornare a casa sani e salvi.
capisco le sfide per conquistare vie nuove, ma perdere la vita su itinerari ormai "classici" perche' si parte con previsioni " al limite" non mi sembra molto saggio... e poi ha fatto un autunno incredibile, due mesi di tempo ottimo e stabile, ma proprio si doveva partire in vista della prima seria perturbazione invernale? ognuna faccia le proprie valutazioni...


Io credo che sia proprio il contrario esattamente perchè hanno (anzi, ha) fatto una valutazione sbagliate. Cioè è partito dicendosi sotto sotto "E' un'itinerario ormai classico, cosa vuoi che sia, lo fanno tutti in cinque ore", sentendosi al sicuro perchè lui era oggettivamente bravo e lei pure e avevano fatto insieme ottime cose sia nelle Alpi.

Peccato però che l'assunto di base non fosse vero: il Linceuil NON è un'itinerario classico (definizione di initinerario classico data senza ipocrisia = itineraio che una volta lo consideravano difficile perchè era vecchi e lenti, mentre adesso non da galloni più a nessuno). E' un'itinerario difficile e pericolo in un posto della Madonna, che però è stato apparentemente svilito dal fatto che lo si scala "trassando" (cioè in piolet traction - è stato Bonatti che mi ha spiegato una volta perchè il PT sugli itneriari non verticali è, a tutti gli effetti, una truffa). Tutto bene ovviamente, tanto lo fanno tutti e non è che uno deve andare in montagna per dimostrare qualcosa, l'importante è non prendersi in giro.

Peccato che poi arriva il maltempo, il Grande Equalizzatore, perchè l'uomo non ha ancora riuscito ad inventare un'aggeggio che permetta di azzerarne gli effetti, così se ti piglia una tempesta sulle GJ, le GJ ritornano ad essere quelle di Gervasutti e Chabod (che guarda caso fecero la seconda salita della Croz in condizioni spaventose...). E quando incominciano a contare aspetti di capacità tattiche e di "ritmo" e di affiatamento, allora si vede che di alpinisti buoni ce ne sono tanti, ma i Gervasutti o i Bonatti sono rarissimissimissimi...
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Messaggioda mappino » gio nov 10, 2011 0:03 am

in effetti sono in accordo con luca, e forse parlando di itinerari classici intendevo questo che tu dici. oggi si vuole pianificare una salita del genere come se fosse una scampagnata, cioe' parto oggi e domani sera sono al boccalatte.... pero' come tu dici si parla sempre delle jorasses, e avere qualche giorno di bel tempo davanti diventa essenziale...soprattutto se sei con un cliente...
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Messaggioda Sandrino80 » gio nov 10, 2011 0:47 am

tutti professori a giochi fatti, bravi!!! :roll:
avendo fatto la via...conoscendo la guida...era più che fattibile l'itinerario!
Poi certo, chi parla troppo, in genere sono coloro che certi ambienti li vedono solo da dietro un monitor!
rip Oly
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Messaggioda Siloga66 » gio nov 10, 2011 1:19 am

Scalare le montagne è un gioco. Si giocava da piccoli ed in altro modo si gioca anche ora. Perchè la vita è bella e bisogna viverla come più ci aggrada. Ma l'uomo è per definizione un essere imperfetto. Loro hanno pagato un errore fin troppo caro. A molti altri è andata meglio a parità d'errore, a loro no. Ora, ai morti si è sempre dovuto solo il rispetto. Riposino in pace.
Passano le mode ma in Germania la moda dei calzini con i sandali passerà mai.
Ma i tedeschi son fighi lo stesso.
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Messaggioda nuvolarossa » gio nov 10, 2011 1:38 am

lucasignorelli ha scritto:
mappino ha scritto:premesso che la vicenda mi procura molta tristezza, e che mi perseguita il pensiero della loro attesa della morte, non sono molto favorevole alla retorica sulla morte da quasi-eroi. Andare in montagna e' molto bello, ma bisogna anche tornare a casa sani e salvi.
capisco le sfide per conquistare vie nuove, ma perdere la vita su itinerari ormai "classici" perche' si parte con previsioni " al limite" non mi sembra molto saggio... e poi ha fatto un autunno incredibile, due mesi di tempo ottimo e stabile, ma proprio si doveva partire in vista della prima seria perturbazione invernale? ognuna faccia le proprie valutazioni...


Io credo che sia proprio il contrario esattamente perchè hanno (anzi, ha) fatto una valutazione sbagliate. Cioè è partito dicendosi sotto sotto "E' un'itinerario ormai classico, cosa vuoi che sia, lo fanno tutti in cinque ore", sentendosi al sicuro perchè lui era oggettivamente bravo e lei pure e avevano fatto insieme ottime cose sia nelle Alpi.

Peccato però che l'assunto di base non fosse vero: il Linceuil NON è un'itinerario classico (definizione di initinerario classico data senza ipocrisia = itineraio che una volta lo consideravano difficile perchè era vecchi e lenti, mentre adesso non da galloni più a nessuno). E' un'itinerario difficile e pericolo in un posto della Madonna, che però è stato apparentemente svilito dal fatto che lo si scala "trassando" (cioè in piolet traction - è stato Bonatti che mi ha spiegato una volta perchè il PT sugli itneriari non verticali è, a tutti gli effetti, una truffa). Tutto bene ovviamente, tanto lo fanno tutti e non è che uno deve andare in montagna per dimostrare qualcosa, l'importante è non prendersi in giro.

Peccato che poi arriva il maltempo, il Grande Equalizzatore, perchè l'uomo non ha ancora riuscito ad inventare un'aggeggio che permetta di azzerarne gli effetti, così se ti piglia una tempesta sulle GJ, le GJ ritornano ad essere quelle di Gervasutti e Chabod (che guarda caso fecero la seconda salita della Croz in condizioni spaventose...). E quando incominciano a contare aspetti di capacità tattiche e di "ritmo" e di affiatamento, allora si vede che di alpinisti buoni ce ne sono tanti, ma i Gervasutti o i Bonatti sono rarissimissimissimi...


Sei troppo buono Luca...troppo buono.

Btw, ti ringrazio per il tuo contributo costante su UKC, immagino la fatica che ti è costata, ma almeno che differenza di toni nei commenti!!! :cry: :cry: :cry:
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Messaggioda Chief Tambaler » gio nov 10, 2011 9:22 am

Montagna vissuta: tempo per respirare....
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Messaggioda tu » gio nov 10, 2011 9:26 am

lucasignorelli ha scritto:
Io credo che sia proprio il contrario esattamente perchè hanno (anzi, ha) fatto una valutazione sbagliate. Cioè è partito dicendosi sotto sotto "E' un'itinerario ormai classico, cosa vuoi che sia, lo fanno tutti in cinque ore", sentendosi al sicuro perchè lui era oggettivamente bravo e lei pure e avevano fatto insieme ottime cose sia nelle Alpi.

Peccato però che l'assunto di base non fosse vero: il Linceuil NON è un'itinerario classico (definizione di initinerario classico data senza ipocrisia = itineraio che una volta lo consideravano difficile perchè era vecchi e lenti, mentre adesso non da galloni più a nessuno). E' un'itinerario difficile e pericolo in un posto della Madonna, che però è stato apparentemente svilito dal fatto che lo si scala "trassando" (cioè in piolet traction - è stato Bonatti che mi ha spiegato una volta perchè il PT sugli itneriari non verticali è, a tutti gli effetti, una truffa). Tutto bene ovviamente, tanto lo fanno tutti e non è che uno deve andare in montagna per dimostrare qualcosa, l'importante è non prendersi in giro.

Peccato che poi arriva il maltempo, il Grande Equalizzatore, perchè l'uomo non ha ancora riuscito ad inventare un'aggeggio che permetta di azzerarne gli effetti, così se ti piglia una tempesta sulle GJ, le GJ ritornano ad essere quelle di Gervasutti e Chabod (che guarda caso fecero la seconda salita della Croz in condizioni spaventose...). E quando incominciano a contare aspetti di capacità tattiche e di "ritmo" e di affiatamento, allora si vede che di alpinisti buoni ce ne sono tanti, ma i Gervasutti o i Bonatti sono rarissimissimissimi...


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Messaggioda Roberto » gio nov 10, 2011 9:48 am

Questo è l' alpinismo, quello vero, ed è fatto di incertezze, di cose belle e cose tragiche. Da quando esiste l' alpinismo, quello vero, esistono i rischi, gli imprevisti, accettabili o inaccettabili. L' avventura è fatta di questo e l' alpinismo, quello vero, è avventura.
Si muore attraversando la strada di casa, sul lavoro, si muore e basta, e si muore anche per fare alpinsmo.
La tragica storia di questi due alpinisti mi porta a ricordare un amico, scomparso in condizioni analoghe. Non era sulla "classica" via de il Linceuil e neppure al Monte Bianco, ma faceva alpinismo e chi gioca a questo meraviglioso gioco sa che razza di attività è. Le polemiche, le discussioni, i dibattiti, non servono a nulla se non a far del male a chi resta. Accettiamo con modestia la piccolezza di noi alpinisti che per sentirci più vivi a volte rischiamo al di la dell' accettabile.
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Messaggioda aletonella » gio nov 10, 2011 9:50 am

Chief Tambaler ha scritto:http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/gEditoriali.asp?ID_blog=25&ID_articolo=9416


splendido.
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Messaggioda celaf » gio nov 10, 2011 9:51 am

Sandrino80 ha scritto:tutti professori a giochi fatti, bravi!!! :roll:
avendo fatto la via...conoscendo la guida...era più che fattibile l'itinerario!
Poi certo, chi parla troppo, in genere sono coloro che certi ambienti li vedono solo da dietro un monitor!
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Mah... io penso che ciascuno, che sia uno scazzalpinista come amo definirmi o un grande uomo di montagna come sei probabilmente tu, nel suo piccolo, abbia ragione di esprimere un proprio pensiero. Oltretutto gli interventi mi sono sembrati piuttosto moderati e per niente saccenti.

Il mio pensiero è che le motivazioni che inducono due persone a partire, come si svolgono gli eventi, e la piega che prende la situazione, in questo caso drammatica e tristissima, è cosa nota solo a chi si è trovato li in quel momento. Dall'esterno si possono fare illazioni ma dovremmo evitare di giudicare perché in fondo non sapremo mai come sono andate le cose; questo per me vale sia che si tratti di due validissimi alpinisti che per una serie di scelte si trovano a morire su una montagna, sia che si tratti di due sprovveduti che chiamano l'elisoccorso al primo inconveniente.

Capisco che la guida e il cliente erano sicuramente all'altezza della via, è purtroppo un dato di fatto, però, che alla base di questa tragedia, come nel 90% delle tragedie in montagna, c'è stato sicuramente un errore umano, o una piccola serie di errori. Quale questo sia stato a noi non è dato di saperlo.

E' tuttavia lecito pensare che se i due non fossero stati colti dal maltempo, probabilmente sarebbero scesi a valle con le loro gambe e il maltempo non era poi così inatteso. Quindi ti chiedo di comprendere il pensiero di chi ignorantemente tende a pensare che con quelle previsioni la partenza dei due era quantomeno un azzardo. Del resto, a posteriori di un evento così importante è comprensibile che si facciano considerazioni. E forse sono proprio queste considerazioni e queste immani tragedie a incutere quel senso di timore nella montagna che tiene tante persone lontane da certi ambienti grandiosi ma, talvolta, assai inospitali, tanto inospitali da divenire incompatibili con la vita umana, persino quella di alpinisti di grande tempra e resistenza.
"I crepacci non sono un luogo adatto ai vivi..."
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Messaggioda cinetica » gio nov 10, 2011 9:51 am

cinetica ha scritto:sparare a zero col senno di poi son buoni tutti
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