
da Pié » gio mag 07, 2009 14:24 pm
da adrianovskj » gio mag 07, 2009 14:38 pm
da red » gio mag 07, 2009 14:48 pm
da Sbob » gio mag 07, 2009 15:05 pm
Pié ha scritto:al di là degli aspetti etici "spit si spit no e "bombole e mica bombole" che tanto è inutile continuare a ribadire, "mah..." è l'unico commento che mi viene guardando la lunga colonna in salita lungo la normale all'everest ormai prossima a colle sud... (immagino visto che la foto è stata fatta a 7700m)
da Pié » gio mag 07, 2009 15:52 pm
Sbob ha scritto:Se sali al Gran Paradiso e' uguale... l'importante e' che non lascino merda tipo bombole usate per strada.
da maivory » gio mag 07, 2009 17:28 pm
da un'immagine di questo tipo ci si spiega come mai puntualmente arrivino ogni anno notizie del tipo "montagna assassina" e compagnia bella..
da thedistorcer » gio mag 07, 2009 17:44 pm
da Sbob » gio mag 07, 2009 18:28 pm
da thedistorcer » gio mag 07, 2009 18:41 pm
Sbob ha scritto:Va ben, con l'attrezzatura di oggi l'Everest e' diventato abbordabile. Non ci vedo nulla di male finche' non si va ad inquinare la montagna.
Ci muore tanta gente: pazienza. Ognuno ha il diritto di mettersi nelle grane, ed eventualmente lasciarci la pelle, e non credo che non si sappia che l'Everest e' rischioso.
Anche sulle lunghe file ai nostri 4000... con l'attrezzatura di oggi non e' cosi' difficile. Non lo vedo ne' come un bene, ne' come un male, e' semplicemente un dato di fatto.
da Siloga66 » gio mag 07, 2009 19:41 pm
da thedistorcer » gio mag 07, 2009 19:55 pm
da Roberto » gio mag 07, 2009 21:38 pm
da il berna » ven mag 08, 2009 10:07 am
Roberto ha scritto:Preferisco scalare su vette sconosciute che mettermi in fila per arrivare sulla vetta dell' Everest.
Credo che fare alpinismo sia scoprire la strada che porta alla fine della via o alla vetta, rinventare un percorso già salito o trovarne uno nuovo, facile o difficile, ma sempre "avventuroso" nel senso vero dell' avventura, dove hai tu la scelta di come fare e dove andare, libero di sbagliare o trovare il passaggio giusto.
Scalare una matassa di corde fisse non è alpinismo, ma una prestazione atletica, magari fantastica, ma sterile, lontana dall' essenza dell' alpinismo.
Non ambisco a "tacche sulla piccozza", voglio soddisfazione e libertà, di file ne faccio già troppe alle poste o ai semafori, in montagna preferisco scegliermi il percorso da scalare.
da Pié » ven mag 08, 2009 10:08 am
Siloga66 ha scritto:Ad ogni modo ucciderei una suocera per andare sull'Everest.
Roberto ha scritto:Preferisco scalare su vette sconosciute che mettermi in fila per arrivare sulla vetta dell' Everest.
Credo che fare alpinismo sia scoprire la strada che porta alla fine della via o alla vetta, rinventare un percorso già salito o trovarne uno nuovo, facile o difficile, ma sempre "avventuroso" nel senso vero dell' avventura, dove hai tu la scelta di come fare e dove andare, libero di sbagliare o trovare il passaggio giusto.
Scalare una matassa di corde fisse non è alpinismo, ma una prestazione atletica, magari fantastica, ma sterile, lontana dall' essenza dell' alpinismo.
Non ambisco a "tacche sulla piccozza", voglio soddisfazione e libertà, di file ne faccio già troppe alle poste o ai semafori, in montagna preferisco scegliermi il percorso da scalare.
da Roberto » ven mag 08, 2009 12:07 pm
da adrianovskj » ven mag 08, 2009 12:10 pm
Roberto ha scritto:Preferisco scalare su vette sconosciute che mettermi in fila per arrivare sulla vetta dell' Everest.
Credo che fare alpinismo sia scoprire la strada che porta alla fine della via o alla vetta, rinventare un percorso già salito o trovarne uno nuovo, facile o difficile, ma sempre "avventuroso" nel senso vero dell' avventura, dove hai tu la scelta di come fare e dove andare, libero di sbagliare o trovare il passaggio giusto.
Scalare una matassa di corde fisse non è alpinismo, ma una prestazione atletica, magari fantastica, ma sterile, lontana dall' essenza dell' alpinismo.
Non ambisco a "tacche sulla piccozza", voglio soddisfazione e libertà, di file ne faccio già troppe alle poste o ai semafori, in montagna preferisco scegliermi il percorso da scalare.
da giorgiolx » ven mag 08, 2009 12:58 pm
Siloga66 ha scritto:Ad ogni modo ucciderei una suocera per andare sull'Everest.
da maurizio56 » ven mag 08, 2009 13:15 pm
da Gibolla » ven mag 08, 2009 14:02 pm
Roberto ha scritto:...Una relazione, una foto, uno schizzo e sei tu davanti alla parete, devi capire dove passa, trovare il percorso e risolvere eventuali dubbi, superare i passaggi e cercare di arrivare in cima. Con i tuoi mezzi, da pricipiante o da topclimber, ma sempre onestamente....
da Pié » ven mag 08, 2009 14:40 pm
Roberto ha scritto:Per "alpinismo" intendo l' attività che serve per scalare una montagna o una parete, senza badare alla difficoltà, ma dove l' alpinista deve, per lo meno, ricercare la via da percorrere, anche se già salita, anche se frequentta da tanta gente.
Essenziale è avere la possibilità di sbagliare strada, ritrovarla, risolvere un problema, scoprire, cercare. Una fila di spit, una coda di altri alpinisti o una serie di fisse, non è per me alpinismo; lo è invece una via, anche di III, ma da trovare, ripercorrere.
Come dice Gogna nel suo "Mezzoggiorno di pietra", "ricreare" la via.
Una relazione, una foto, uno schizzo e sei tu davanti alla parete, devi capire dove passa, trovare il percorso e risolvere eventuali dubbi, superare i passaggi e cercare di arrivare in cima. Con i tuoi mezzi, da pricipiante o da topclimber, ma sempre onestamente.
Trovare campi preparati, corde fisse stese per chilometri e file di altri maniaci della "tacca sulla piccozza" in coda con te, è solo bramosia di essere stato la, niente alpinismo, solo presunzione.
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