E? la cima e il versante che tutti almeno una volta passando dal Passo del Sempione non hanno potuto non guardare. Passivamente o con la ricerca di qualche linea. Dallo scialpinista, al ghiacciatore, al passeggiatore.

Arriviamo al parcheggio di Rossboden sabato alle 12. Siamo io, Arsenio e Gianfri. La macchina di RobBoletti, Andrea e Sandro è già parcheggiata: loro ci precedono di qualche ora. Oltre alla loro un?altra macchina ci desta preoccupazione. Il BIVACCO DE ZEN ha 9 posti e si rischia di superare il numero massimo. Invece incontriamo due che scendono e che han fatto sabato la NORD riferendoci condizioni ottime sulla parete. Con calma arriviamo al nostro nido d?aquila dove con gli altri aspettiamo uggiando l?ora di cena. Arrivano anche due svizzeri con le nostre stesse intenzioni. Partenza alle 4 dal bivacco. In 1 ora siamo all?attacco legati e pronti ad affrontare la parete che sembra proprio invitante. Il sole arriva in breve a baciarci. Uno svizzero solitario di una certa età ci sorpassa partendo direttamente da fondovalle! La neve è ottima e le tracce dello svizzero entrano solo per la profondità dello scarpone. Io e Arse seguiamo la sua linea diretta ai seracchi posti a sinistra. I soci stanno più a destra. In molti tratti la neve è pressata dalle valanghe del pomeriggio precedente. L?uscita di chi ci ha preceduto il giorno prima è sulla destra. Alcune guide la indicano come classica. Lì vanno anche Gianfri e Sandro. Noi proseguiamo dritti con conserva, ora protetta con qualche vite, su ghiaccio discreto e neve dura. Ora, cambiata direzione, ci seguono anche Rob e Andrea. L?uscita è piuttosto delicata in quanto su neve fonda non proteggibile. La pendenza di questa variante diretta è maggiore dell?altra (60°, forse meno) e raggiunge i 65°.
Qui un?immagine di SP (credo datata) presa dalla cresta opposta: si vede bene la linea seguita posta tra il confine ombra/sole.
http://www.summitpost.org/images/original/412537.jpg
Giunti al plateau sommitale la vista spazia sul Vallese. Dalla vetta (3997m) in breve all?anticima 3930 e giù per i 500 metri della Breitloibgrat (PD): fino all?ultimo bisogna porre attenzione ai passaggi rocciosi e alla neve non sempre portante anche se ottimamente tracciata. Traversato il ghiacciaio dal bivacco corriamo alla macchina per concludere questa piacevole due giorni. Un?altra nord (tra l?altro abbastanza prestigiosa) è stata portata a casa e in queste ottimali condizioni è stata gustata proprio appieno. Bella compagnia. Bravi tutti. Bravo Arsenio che ne continua ad inanellare una dietro l?altra stupito delle ottimali condizioni?ma non è sempre così, caro ;-(
La parete si mostra a noi nella sua vastità.

E una faccia


http://ossolaclimbing.org/node/47

Il bivacco de Zen è proprio un bel nido d?aquila.

Il sole infiamma la cresta sommitale. Ormai siamo in ballo.

Inondati dalla luce.

La neve è da buona a ottima. Le valanghe pomeridiano però tendono ad eroderla per gravità. Si noti il ghiaccio e lo spessore della neve. La parete fa presto a diventare un ?incubo? o comunque moooolto lunga e faticosa!

Scegliamo la via più diretta seguendo rigole di neve ben pressata. Solo talvolta si arriva con le punte al ghiaccio sottostante.


Gianfri e Sandro sul traverso a destra per l?uscita.

In alto si intravede un solitario che ci ha raggiunti e superati!

Le becche delle picche cominciano a ?divertirsi?


Anche Rob e Andrea dopo un tentennamento iniziale si mettono sulla ?retta? via



Andrea in uscita.. tocca il cielo con un dito...

Arse segue fiducioso e sempre sorridente!

Ultimissimi metri

Sul plateau sommitale


E? vetta! Dietro il Lagginhorn con la cresta percorsa quest?estate.
E il Rosa in mezzo?

Siamo proprio sopra le nuvole!!!

Sull?anticima donde parte la Breitloibgrat: si vedono le ripide tracce (esposte) sul pendio a sinistra

Arse scruta la discesa sul precipizio...

Ed eccolo in azione

E poi lungamente giù...
Uno sguardo alle spalle...

E uno zoom sul percorso

Ciaooooooooooo