Cervino - Cresta di Zmutt

Alpinismo sulle Alpi ed extraeuropeo, ghiaccio, cascate ecc.

Cervino - Cresta di Zmutt

Messaggioda Fabio23 » gio giu 29, 2006 15:29 pm

Ciao,

avendo l'idea di salire la suddetta cresta vorrei sapere se qualcuno c'è stato e, soprattutto, come si è organizzato dal punto di vista logistico.
Cercando su internet ho letto che il bivacco costruito alla base nel '97 è stato distrutto da una valanga. E' stato ricostruito? In alternativa dove si dorme?
Le condizioni in questi giorni come sono?

Grazie

Fabio
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Messaggioda fabr » gio giu 29, 2006 19:43 pm

Anch'io ho la speranza di riuscire a fare questa salita quest'estate. Volentieri accolgo informazioni dato che sul web sono veramente scarse, specie in italiano ed inglese. Credo che la partenza dall'hornlihutte sia la più logica se non ci sono problemi ad attraversare sotto la nord; resta da vedere se è meglio raggiungerla dall'italia o da Zermatt, con conseguente diversa discesa.

Domenica sarò con corso al Rif. Guide d'Ayas cerchero' di intuire le condizioni generali del Cervino

Ciao Fabrizio

PS un saluto a tutti i vecchi utenti dato che questo è il mio primo post.
fabr
 
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Messaggioda Franz77 » gio giu 29, 2006 20:52 pm

fabr ha scritto:Domenica sarò con corso al Rif. Guide d'Ayas cerchero' di intuire le condizioni generali del Cervino


Benvenuto Fabrizio!!! :D :D :D
ecco come era il Cerbiatto...domenica dal Dom...
foto by AnalBotto

Il Cervino all'alba:
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Immagine

bye bye

PS: non metto una mia dai breithorn perchè tanto non si vede la Zmutt
PPS: ma che ti serve saper in che cond è adesso?
vuoi già andare a farla? un po' prestino....
Quanto monotona sarebbe la faccia della Terra senza le montagne (Emanuel Kant).
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Messaggioda Mame » ven giu 30, 2006 9:35 am

Confermo le impressioni di Franz: vedendo le foto e a esperienza mi sa che si trova la cresta ancora parecchio sporca. Non che non si possa fare, ma i tempi si allungano di molto. D'altra parte basta dare un'occhiata alla Parete EST: è ancora bella innevata nonostante il caldo che ha fatto nelle ultime due settimane.

Non che sia ormai una novità o una sorpresa visto l'andazzo climatico, ma la NORD del Cervino ormai diventerà nel giro di pochi anni una via di roccia o ghiaccio schifoso (per intenderci quello sottile nero):in pratica la parte bassa quasi non esiste più.

Ciao.[/list]
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Messaggioda Runnet » ven giu 30, 2006 11:46 am

In questa pagina ci sono diverse webcam e mi sembra che si riesca a vedere quasi tutti i lati del Cervino...

Buona visione!
(Con il mouse vai sopra i numeri nel disegno... :D )

http://bergbahnen.zermatt.ch/e/web-cam/standort.html

Saluti Alby
http://www.nevefresca.org
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Messaggioda marinoroma » ven giu 30, 2006 13:02 pm

http://www.basislager.ch/az/hoch.php#8469

é stata fatta ad inizio giugno, condizioni quasi invernali (ma va?) e difficoltà accresciute

adesso non saprei, ma tra un po' deve essere in buone condizioni

buona salita e facci sapere
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Messaggioda fabr » ven giu 30, 2006 14:35 pm

Grazie a tutti per le preziose informazioni.

Io ero nell'idea di tentare da metà luglio in poi, e di provare con la tattica dell'assedio. Cioè stare sempre allerta e quando ci sono le condizioni prender ed andare. Questo è il regalo che voglio farmi per i miei primi 40anni, quindi non c'è lavoro o famiglia che tengano, se ci sono le condizioni si parte e si prova. L'unica incognita (a parte le capacità tecniche e l'allenamento di cui non si può mai essere sicuri) è avere notizie sempre aggiornate, dato che non ho nessun contatto in Valle. Inoltre resta il mistero del famoso bivacco Lonza, sarà sempre demolito? Oggi compro ALP Montagne "CERVINO" e vediamo se dice qualcosa.

Ciao Fabrizio
fabr
 
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Messaggioda rickg » ven giu 30, 2006 17:16 pm

così è questa l'ideuzza del Maina per il fine settimana... proprio una cosina tranquilla tranquilla...forse ho qualcosa su qualche rivista, e aspetto per posta Alp Montagne con la monografia del Cervino (cercala in edicola)...
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Messaggioda Fabio23 » ven giu 30, 2006 19:09 pm

Grazie a tutti delle informazioni. In effetti l'idea era di andarci questo fine settimana.
Però abbiamo optato per l'Arete des Hirondelles alle Jorasses...vedremo!

Ciao

Fabio

ps. Ciao Riccardo!!!
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Messaggioda Fabio23 » mer lug 05, 2006 0:11 am

E' andata...
Partenza alle 2.00 dal bivacco Gervasutti. Arrivo alle 22.30 al Boccalatte. E' stata lunga!

Il ghiacciao per il Col des Hirondelles è in buone condizioni anche se con qualche tratto ripido.
La via nel complesso è bella e logica, in un ambiente eccezionale per isolamento e panorami.
Le difficoltà sono nettamente superiori a quelle riportate dalla guida Vallot; la relazione di Damilano sembra più attendibile.
L'abbiamo fatta praticamente tutta a tiri a causa delle condizioni non sempre perfette (neve residua e bagnato) nonchè per la qualità della roccia che lascia a desiderare, soprattutto nella parte alta. Inoltre alcuni tiri sono decisamente sostenuti (il più duro fattibile, e fatto, in A0-A1, ma anche molti IV che guarda caso si sono trasformati in 4c sulla guida di Damilano...)
Inoltre dove le guide danno la fine delle difficoltà noi abbiamo trovato una cresta di misto con passaggi almeno di III e ammassi di rocce instabili. Quando possibile abbiamo traversato per blocchi verso sinistra a prendere un pendio di ghiaccio sui 40°-45° (o di più???) perchè ne avevamo le palle piene di massi in movimento. Prima di raggiungere la cresta di Tronchey, però, siamo tornati sulle rocce sgrebose...
In vetta alle 16.30 la discesa ci ha impegnato non poco a causa della stanchezza e delle difficoltà non proprio sottovalutabili della "normale" italiana.
Isomma, una bella avventura...
A presto le foto!
Ciao

Fabio
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Messaggioda Siloga66 » mer lug 05, 2006 1:43 am

Bravo Fabio23. Sicuramente una grande salita. Complimenti. Posta le foto appena puoi.
Passano le mode ma in Germania la moda dei calzini con i sandali passerà mai.
Ma i tedeschi son fighi lo stesso.
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Messaggioda marinoroma » mer lug 05, 2006 14:48 pm

I miei complimenti Fabio23, gran bella salita !!!
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Messaggioda Fabrizio Righetti » mer lug 05, 2006 15:21 pm

Quando ci vuole ci vuole, complimenti per la bella salita Fabio. Alla fine nonostante sulla carta patinata ci propinino salite di qui e salite di là le classiche son sempre nei nostri sogni. E poi considerazione che già è stata fatta sto gran affollamento non c'è mai. Non penso avrai trovato il pienone. Complimenti ancora. posta qualche foto.
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Messaggioda Fabio23 » gio lug 06, 2006 22:45 pm

Ovviamente non abbiamo trovato affollamento, a parte una cordata di forti francesi che hanno fatto la Gervasutti alla Est.

Qualche fotina:
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Messaggioda lucasignorelli » ven lug 07, 2006 0:38 am

Complimenti ragazzi!

Le difficoltà sono nettamente superiori a quelle riportate dalla guida Vallot; la relazione di Damilano sembra più attendibile.
L'abbiamo fatta praticamente tutta a tiri a causa delle condizioni non sempre perfette (neve residua e bagnato) nonchè per la qualità della roccia che lascia a desiderare, soprattutto nella parte alta. Inoltre alcuni tiri sono decisamente sostenuti (il più duro fattibile, e fatto, in A0-A1, ma anche molti IV che guarda caso si sono trasformati in 4c sulla guida di Damilano...)
Inoltre dove le guide danno la fine delle difficoltà noi abbiamo trovato una cresta di misto con passaggi almeno di III e ammassi di rocce instabili. Quando possibile abbiamo traversato per blocchi verso sinistra a prendere un pendio di ghiaccio sui 40°-45° (o di più???) perchè ne avevamo le palle piene di massi in movimento. Prima di raggiungere la cresta di Tronchey, però, siamo tornati sulle rocce sgrebose...


E' una via costantemente sottovalutata, più che altro per la (irrazionale) convinzione che, essendo stata aperta negli anni 20, "non può essere difficile!". Seeeeee.....

Mi sembra di capire che avete fatto la variante Gobbi - quanto materiale in loco?

La crestina finale in che condizioni era?
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Messaggioda Fabio23 » ven lug 07, 2006 14:18 pm

Abbiamo fatto la variante Gobbi.

La parte bassa della via fino alla Breche en "V", esclusi i primi 150 metri facili, è ben attrezzata. I chiodi ci sono e anche le soste. Questo anche perchè, circa sullo spigolo, è attrezzata una serie di doppie che, occhio e croce, dovrebbero essere da 30 metri.
Dopo il colletto (doppia da 25-30 metri verso il canale e sosta su spuntone dopo averlo attraversato) una tiro non attrezzato porta alla base della fessura Rey. La fessura è chiodatissima anche perchè la libera è dura: l'ho fatta in Ao-A1 (siamo a 3900m, scafi ai piedi, zaino sulle spalle, roccia fradicia nella parte bassa; come se non bastasse il tiro è costantemente strapiombante...meno male che ci sono i chiodi!!!). Da qui alla vetta trovati 5 chiodi di passaggio di cui solo tre utilizzabili perchè solidi (uno nel diedro che si vede in alto nella foto, gli altri due sulla crestina finale). Soste da attrezzare su spuntoni o a nuts e friend. Probabilemente, però, la neve copriva qualcosa (anche la Vallot accenna a questo fatto).

La crestina finale...? I primi due tiri dopo l'aggiramento dello strapiombo li abbiamo fatti su misto incasinato (per me che non ho fatto praticamente nulla di simile) soprattutto per la paura che le placchette di neve adagiate sulle roccia partissero sotto il mio peso. Il resto della cresta è un susseguirsi di risalti non banali costituiti da ammassi di blocchi accatastati. Ad una sosta il socio quando è arrivato ha mosso un sassolino e si è trovato abbracciato a un blocco da un quintale pronto a cadere a valle (intorno a qual blocco ci avevo anche messo un cordino :roll: ). Per questo abbiamo cercato di raggiungere il canale a sinistra. Purtroppo, però la traversata si puo' fare in sicurezza solo abbastanza in alto. Da qui l'abbiamo risalito anche se ghiacciato. Poi ancora rocce e detriti molto instabili fino alla vetta (in qualche caso non sapevamo veramente come salire su castelli di sassi mobili!!!). Toccare la neve della vetta è stata una liberazione.

In ogni caso una giornata intensa...

Per luca: ma l'hai fatta o devi farla?

Ciao

Fabio
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Messaggioda MICKA » ven lug 07, 2006 14:22 pm

complimenti fabio!!
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Messaggioda grizzly » ven lug 07, 2006 22:02 pm

Fabio23 ha scritto:Abbiamo fatto la variante Gobbi.


Ecchemink... emmenomale che ho riguardato u tupic... che mò parla delle rondinelle altro che Zmuttt!
Complimenti assai grandi!
Azzarolissima... :P
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Messaggioda lucasignorelli » ven lug 07, 2006 22:36 pm

Fabio23 ha scritto:La parte bassa della via fino alla Breche en "V", esclusi i primi 150 metri facili, è ben attrezzata. I chiodi ci sono e anche le soste. Questo anche perchè, circa sullo spigolo, è attrezzata una serie di doppie che, occhio e croce, dovrebbero essere da 30 metri.


E' la discesa per chi esce dal Linceul.

Fabio23 ha scritto:Dopo il colletto (doppia da 25-30 metri verso il canale e sosta su spuntone dopo averlo attraversato) una tiro non attrezzato porta alla base della fessura Rey. La fessura è chiodatissima anche perchè la libera è dura: l'ho fatta in Ao-A1 (siamo a 3900m, scafi ai piedi, zaino sulle spalle, roccia fradicia nella parte bassa; come se non bastasse il tiro è costantemente strapiombante...meno male che ci sono i chiodi!!!).


Pensa ad Adolphe Rey che l'ha aperta nel 1927 in scarponi chiodati! (e la variante Gobbi è del 1943)

Per luca: ma l'hai fatta o devi farla?


Se accetti una versione molto edulcorata dei fatti, diciamo che da sopra la cima della fessura Rey una serie di congiunture astrali sfavorevoli, unite ad una lettura della situazione metereologica un po' pessimista, e ad una non perfetta forma psico-fisica di uno dei membri della cordata ha generato l'improvviso impulso della cordata di ridirigere le punte dei piedi in direzione Val Ferret, dove, una volta rimesse le suddette punte dei piedi al sicuro, c'è stata una litigata epocale sul tema "ti t'ses propi an bel piciu" e altre colorite espressioni dialettali piemontesi.

Sì, la devo ancora fare fino in cima, ok?.... :oops:

(Comunque sono arrivato ad un punto del filo della cresta dove c'era una vista sull sperone Walker che me la ricordo finche campo!)

(La "crestina finale" l'ho vista a tutti gli effetti qualche tempo dopo, quando abbiamo fatto un pezzo di discesa dalla cima della Walker verso la cresta di Tronchey per fare fotografie. Era piena di neve e affilatissima e molto esposta)
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Messaggioda Fabio23 » ven lug 07, 2006 22:56 pm

Litigata decisamente giustificata!!! Immagino il casino per tornare indietro...Poi l'amicizia è continuata? :lol:

E' la discesa per chi esce dal Linceul.


Se mai mi capitasse di fare il Linceul credo cercherò di uscire in cima. Si arriva più in alto della Breche e si è già oltre metà cresta. Inoltre la discesa non mi ispira per nulla!!!
Mi pare (visto sulla guida di Damilano) che esista un'uscita più diretta verso l'alto dalla quale mi sembra più logico proseguire verso l'alto...ma Desmaison cosa ha fatto dopo la settimana in parete: è sceso o salito?

Pensa ad Adolphe Rey che l'ha aperta nel 1927 in scarponi chiodati! (e la variante Gobbi è del 1943)


Tanto di cappello!
C'è da dire, però, che all'epoca si scalava sempre in scarponi! Io nella mia vita l'ho fatto ben poche volte, soprattutto su quelle difficoltà (mai...)!

Per quanto riguarda la vista sulla Walker ha impressionato molto anche me...ho paura di non aver fatto nessuna foto. Peccato.

Ciao

Fabio
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