Weekend traslato verso la settimana per trovare il bel tempo. Partenza domenica pomeriggio. E? con me, per questa inedita cordata,
Fabio (fm74). Catapultati ai 2900 della Diavolezza, sotto il peso degli zaini, arriviamo in breve alla Fourcla Trovat, dove affianco al comodo accesso al Vadret Pers, si trovano numerosi piazzole con sabbia e muretto paravento. Scelta la nostra, montata la tenda e cenato, non ci resta che coricarsi, dopo però aver fatto un passeggio perlustrativi per la direzione dell?indomani. Ai nuvolosi minacciosi che avvolgevano i
PALU? han fatto seguito gli ultimi raggi di sole. Speriamo. L?indomani, nonostante una nuvola fantozziana proprio sulla cima, la giornata si preannuncia ottima. Nonostante la neve non sia rigelata perfettamente, non impieghiamo molto a giungere all?attacco del possente sperone
ZIPPERT. La prima metà è segnata da un evidentissimo e quasi lineare canale nevoso. Per giungervi, facciam tre tiri con ghiaccio (buono per viti) e passaggi in dry piuttosto delicati. Entratici la salita è facile e rapida. Il canale nell?ultimo tratto chiuso tra pareti rocciose impensabili dal basso è esaltante. Siamo in breve all?inizio della parte rocciosa. Con tre tiri superiamo questo settore in alcuni punti entusiasmanti per esposizione e passaggi divertenti. Fabio sale molto bene e subito si intuisce la ?neo?nata? intesa della cordata. Purtroppo, forse preso dall?emozione (;-)) a Fabio ad un certo punto vola giù per la Comino sia macchina digitale che cellulare

. Dopo il primo tratto roccioso, lo sperone si rivela ancora lungo ed estenuante dato che la molta neve presente e di infima qualità per il caldo impedisce una progressione rapida e obbliga a un susseguirsi di tiri proteggendosi a friend e viti. Quando raggiungiamo la vetta, come da copione (

) si alzano le nebbie e comincia a nevischiare. Tuttavia il tanto temuto temporale non arriva e possiamo effettuare la traversata e scendere per la normale. Giunti alla tenda, la scelta più oculata è quella di rimanere un?altra notte e scendere l?indomani con la prima funivia. Il risveglio immersi nella luce sarà infatti di grande appagamento e rinvigoritici di tutto punto, con la mente piena dei ricordi di una nuova avventura, possiamo tornare a valle (dove i nostri cari, senza notizie, sono del resto piuttosto preoccupati).
Direi un?ottima gita in un ambiente di prim?ordine, per niente banale (la Kuffner al primo sperone è decisamente più facile e abbordabile), che mi ha permesso di conoscere un nuovo valido compagno di cordata col quale spero di aver modo di condividere altre salite così memorabili. Grazie Fabio!
Qui il report fotografico completo:
http://www.on-ice.it/onice/viewtopic.php?t=5697
e un assaggio fotografico:
Lo sperone Zippert, con l?evidente couloir basale.
Oltre il caratteristico canale e la prima parte rocciosa, la vetta sembra vicina. Sembra solo?

Quanto monotona sarebbe la faccia della Terra senza le montagne (Emanuel Kant).
F R A N Z - 77