Si prospetta un insolito weekend che ha poco di autunnale per via delle alte temperature. Nonostante le recenti nevicate le condizioni in quota sembrano favorevoli. Dopo il solito travaglio settimanale per comporre le cordate facendo combaciare impegni e voglie dei soci, siamo io, Arse, Jack e Gianfri a Courmayeur a prendere una delle prime corse della funivia per Punta Helbronner. Usciti dalla funivia la visione è come sempre mozzafiato, nonostante la si sia vista svariate volte. Lasciato del materiale, ci avviamo verso la Tour Ronde. La neve non è poca, ma la traccia consente una progressione agevole. Superiamo la bella nord scrutandone i particolari e siamo sotto il COULOIR (goulotte) REBUFFAT. Senza grande sorpresa troviamo ben quattro cordate impegnate sui primi tiri. Essendo piuttosto secca (come spesso accade) ciò comporta un?attesa piuttosto lunga per evitare di essere sotto le scariche di ghiaccio. Io e Arsenio siamo seduti nella neve al primo sole del pomeriggio: lo scenario è fantastico. Verso le 13 finalmente possiamo attaccare. Il tiro ?chiave? si risolve con un bel diedro di IV+. Proseguiamo per i due tiri di ghiaccio più ripidi e belli finchè decidiamo di scendere dato che ormai la via è in tasca. Tornati al Rifugio Torino accompagnati in ultimo da una favolosa luna piena, ognuno prende posto nel suo posto letto

. Io e Arsenio in cima alla scalinata tra i rifugi Torino Vecchio e Nuovo nei nostri sacchi a pelo.
Nel cuore del Bianco. Verso la Tour Ronde e il Cirque Maudit.
Verso il Col de la Fourche
Traffico in via sui primi tiri.
Aspettiamo. Intanto ci godiamo un fantastico panorama.
Meno male il sole ci scalda ed eccoci pronti a partire.
Qualche scarica di neve farinosa è solamente fastidiosa.
Arsenio sul primo saltino.
Il tiro evitato su roccia.
Arse impegnato nel bel diedro del secondo tiro.
Jack si prepara finalmente ad attaccare la goulotte vera e propria
Ormai alla fine del tratto di roccia e misto.
Jack è ormai alle prese col ghiaccio.
L?ambiente delle goulottes del Bianco è sempre incredibile.
Quasi alla fine della nostra giornata.
Le doppie comode e attrezzate.
Il meritato spettacolo del tramonto su Drus, Verte e Droites.
Risalite le faticose scale, Jack e Gianfri vengono ad augurarci il buongiorno

ed eccoci pronti ad una nuova avventura. Alle prime luci attacchiamo la PARETE NORD. Con noi altre cordate, ma qui la situazione è diversa e l?ambiente aperto non desta preoccupazioni e pericoli. I primi tiri di conserva sono su neve e bel ghiaccio: qualche vite ?volante? di sicurezza. Giunti alla goulotte centrale, io e Arsenio teniamo costante la sinistra, anche per evitare scariche dall?alto, trovando del bel ghiaccio ben proteggibile. Jack e Gianfri sono ormai oltre dato che procedono più veloci e con conserva corta meno protetta. I tiri della goulotte (70° su bel ghiaccio) sono proprio goduriosi ed esaltanti, incrementando così il giudizio globale dell?ascensione. Il secondo tratto di parete è in ottime condizioni e ci consegna alla cresta sommitale. La discesa tanto celebrata come pericolosa è invece in ottime condizioni nonostante le tre doppie facoltative che facciamo. Dopo inutili patemi d?animo circa la perdita della funivia (vi arriviamo con buon anticipo, ma si sa mai gli imprevisti), siamo a Courmayeur con gli altri per il lungo viaggio di ritorno. Bella! Alla prossima spicozzata.
Un grazie a tutti i compagni per il bel weekend e come di rito anche stavolta i dovuti complimenti ad Arsenio che dimostra sempre più entusiasmo ed una gran volontà di sperimentare ed apprendere. E? suo il passaggio della terminale e i primi cento metri della nord. E siamo solo all?inizio. La maggior parte del ghiaccio deve ancora formarsi
La parete il giorno prima e dettaglio del canale/goulotte centrale che prosegue poi a sinistra.
All?attacco.
Traversando verso il tratto centrale.
Anche oggi in quest?ambiente particolare che è il Bianco.
Arsenio se la gode tutta.
Avanti!
Ottimamente proteggibile.
Sotto poca neve, buon ghiaccio ?avvitabile?.
Verso il settore sommitale.
Dove altri arrivano per un?altra linera.
L?uscita della parete con classiche guglie di granito.
Sotto la Madonnina
Finita la discesa, ora via a prendere la funivia.

Quanto monotona sarebbe la faccia della Terra senza le montagne (Emanuel Kant).
F R A N Z - 77