disperso sul nanga parbat...

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Messaggioda das » mer lug 16, 2008 13:42 pm

daniele
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Messaggioda bernina4049 » mer lug 16, 2008 13:43 pm

Hanno dato la notizia anche sul tg di italia uno, dicendo che sembra sia caduto in un crepaccio e che non ci siaano piu speranze.
:cry: :cry:
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Messaggioda das » mer lug 16, 2008 13:46 pm

bernina4049 ha scritto:Hanno dato la notizia anche sul tg di italia uno, dicendo che sembra sia caduto in un crepaccio e che non ci siaano piu speranze.
:cry: :cry:

sull'articolo dicono del crepaccio e dell'impossibilità di soccorsi, speranze... beh finche ce ne sono bisogna sperare
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Messaggioda rocciaforever » mer lug 16, 2008 13:57 pm

:cry: :cry:
mi vengono in brividi solo a leggere l'ultima comunicazione dal campo base...
Speriamo..
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Messaggioda bernina4049 » mer lug 16, 2008 13:57 pm

la speranza resta ma a quelle quote. Aspettiamo e vediamo.
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Messaggioda das » mer lug 16, 2008 14:02 pm

bernina4049 ha scritto:la speranza resta ma a quelle quote. Aspettiamo e vediamo.

finchè c'è una minima speranza bisogna sperare...
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Messaggioda Xymox » mer lug 16, 2008 14:11 pm

das ha scritto:
bernina4049 ha scritto:la speranza resta ma a quelle quote. Aspettiamo e vediamo.

finchè c'è una minima speranza bisogna sperare...


http://www.montagna.tv/?q=node/8053
:cry: :cry:
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Messaggioda Lisa87 » mer lug 16, 2008 14:55 pm

purtroppo riportano che le speranze siano quasi nulle... i suoi compagni hanno continuato... devono continuare per poter poi scendere dalla parte meno pericolosa... e non sarà facile per loro...
ANIMO! ANIMO!!!
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Messaggioda bernina4049 » mer lug 16, 2008 16:50 pm

http://www.karlunterkircher.com/it/expe ... parbat.htm

Impressionante leggere l'ultimo comicato dal campo base fatto da karl Unterkircher il 13-07-2008...fa riflettere molto sapeva a cosa andava incontro...ma come sempre la fatalità...!!!!!!!!

Campo base, 13.07.2008
È il 13. Luglio. Sono straiato nella mia tenda e provo a continuare a leggere. Ma non riesco a concentrarmi, la mia mente è fissata su quella parete. La parete Rakhiot, su quel stramaledetto seracco in mezzo alla parete. In quella fascia di ghiaccio, che ci ostruisce la via di salita.

Un mese fa quando arrivammo al campo base, questa parete mi fece paura. Le foto invece, danno l?impressione che faccia parte del mondo delle fiabe. La parete vista da ?Fairy Meadows? si erge con tutta la sua maestosità per 3 chilometri verso il cielo.

Ben 9 chilometri di placconata separano la vetta del Ganalo Peak ad ovest dalla vetta di Rakhiot ad est. Però sono le scariche di ghiaccio che mi procurano paura.


Sono appesi dappertutto su questa montagna, sicuramente già da secoli fanno tremare tutta la valle ed inducono la gente del paese ad avere rispetto e sacralità. Dal basso mi è parsa una montagna ostica, tanto da lasciarmi perplesso e scettico per tutto il periodo che siamo qui.
E` una missione pericolosa! Probabilmente affronteremo la montagna come degli assaltatori di prima fila in guerra. Ma invece delle armi avremmo le piccozze e i ramponi. Dovremmo prestare tanta attenzione, scegliendo la linea con il minor pericolo. Quella che abbiamo individuato corrisponde più o meno alla linea già scelta a casa. Ormai da una settimana teniamo d?occhio tutti i giorni la seraccata per registrare ogni minimo cambiamento. Quella fascia di seracchi, che per noi è l?enigma della salita, quella che potrebbe compromettere il successo. Sin dal ns. ritorno dal Chongra abbiamo ripreso le ns. forze abbastanza velocemente, la voglia cresce, siamo fiduciosi e gasati. Quattro giorni fa abbiamo portato un carico della nostra attrezzatura sulla morena glaciale sotto la parete. Sono 500 metri di dislivello dal campo base che ci farà risparmiare un po? di energie il 1° giorno di salita. Nonostante l?evidente pericolo anche Walter e Simon sono motivati e convinti di salire. Nella mia mente però, il fattore della responsabilità, mi procura ansia, pensando frequentemente a casa, ai miei cari. La cosa migliore onde evitare veramente sgradevoli imprevisti, sarebbe rinunciare al progetto.
Qualche giorno prima di partire per questa spedizione, uscendo da un bar, sono inciampato in un vaso di fiori che faceva da bordo sulla strada statale. Mi sono rovesciato, avevo ai piedi solo i sandali e così ho sbattuto il ginocchio sull?asfalto, procurandomi un dolore allucinante. Mi sono rialzato ed ho continuato a camminare, zoppicavo dal dolore, però sentivo che il ginocchio era rimasto illeso. Probabilmente se passava una macchina in quell?istante, mi avrebbe sicuramente investito. Il barista, un mio caro amico, uscì di corsa chiedendomi se mi fossi fatto male, non avevo più fiato per parlare. Probabilmente avrà pensato: ?vuole andare a fare i 8000 metri e non sta neanche in piedi a 1500 metri?. Il destino ha voluto che mi succedesse niente ed è per questo che sono adesso qui, qui sotto la parete Rakhiot. Fin?ora tutto è andato come da programma, mica ci tireremo indietro adesso? Domani al mattino saliamo alla morena, lo zaino sarà abbastanza pesantello, in più abbiamo gli sci da portare. Aspetteremo fino a quando sarà buio, perché di giorno fa troppo caldo. Se non è nuvolo, la luna sarà dalla nostra parte. Il seracco intermedio deve fare il ?bravo? da 8 a 10 ore, non chiediamo poi tanto?! Sfrutteremo una costola nevosa fino sotto la fascia di rocce. Essa non dovrebbe creare problemi. Se poi nella giornata di martedì riusciamo a saltare sopra al ?nostro? seracco intermedio allora saremo a cavallo del pilastro! Dopodiché toccherà a noi! A resistere alla fatica e a superare la parete con maestria. Una volta che avremo raggiunto il pianoro sommatale, punteremo la vetta. Abbiamo viveri e gas per sciogliere neve per almeno 5 giorni.?speriamo in bene! La discesa è prevista per la via di Hermann Buhl del ?53. Il nostro staff al campo base ci consiglia invece di scendere dalla via ?normale?, per la parete Diamir. Chissà: ?forse? gli ho detto, tutto dipenderà da tanti fattori. Inshallah!! ( Come Dio vorrà )

Un saluto affettuoso da Karl Unterkircher, Walter Nones e Simon Kehrer

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Messaggioda bernina4049 » mer lug 16, 2008 16:51 pm

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Messaggioda ccb » mer lug 16, 2008 20:22 pm

parte dall'Italia la missione di soccorso


http://www.montagna.tv/?q=node/8056
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Messaggioda elenapollo » gio lug 17, 2008 14:22 pm

http://www.ansa.it/opencms/export/site/ ... 28147.html

pare i soci stiano bene e salgono...il Gnaro va al recupero.... :roll:
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Messaggioda bernina4049 » gio lug 17, 2008 14:38 pm

molto sciettico su questa operazione di soccorso, generalmente per affrontare un 8000 ci vuole circa un mesetto di acclimatamento, la vedo dura e assai eischiosa come operazione di soccorso, si deve solo sperare che i due riescano a uscire dalla parete e poi scendere dalla via più facile, oppure chiedere supporto a alpinisti gia in zona che stanno affrontanto delle salite, cosa che sembra sia gia stata richiesta ma che non ha avuto risposta. attendiamo e vediamo!!
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Messaggioda bernina4049 » ven lug 18, 2008 15:50 pm

la spedione iraniana lascia le tende in aiuto
http://www.montagna.tv/front_page?q=node/8075
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perche' telefoni satellitari nella sacca di soccorso?

Messaggioda miliardario » dom lug 20, 2008 12:37 pm

Io piu' che escursioni antro 3000 mt non ho fatto, ma una cosa mi chiedo : perche' si lancia ai 2 alpinisti un telefono satellitare ? Non hanno gia' abbastanza pesi da portare? Da lassu' basta una walkie-talkie PMR , magari impermeabile e doppia batteria, non hanno bisogno di parlare con casa, e' sufficente il campo base e specialmente i soccorritori e l'elicottero, il contatto in diretta e' la cosa ideale....
Qualcuno mi illumini, grazie!!!
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Messaggioda 3dlands » dom lug 20, 2008 12:44 pm

Un satellitare della thuraya oggi pesa quanto un cellulare e inoltre può fornire le coordinate esatte di dove si trovano.

rox
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