Ueli Steck sull'Heckmair Nord Eiger

Alpinismo sulle Alpi ed extraeuropeo, ghiaccio, cascate ecc.

Messaggioda Siloga66 » mar feb 19, 2008 1:08 am

Per me ha fatto una cosa grandissima. Ma al giorno d'oggi fa più scalpore nel popolino chi fa l'M13 all' ottantesimo tentativo o il 9B al centoventesimo tentativo.
Passano le mode ma in Germania la moda dei calzini con i sandali passerà mai.
Ma i tedeschi son fighi lo stesso.
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Messaggioda ste_car » mar feb 19, 2008 12:21 pm

quoto in toto "siloga" e "il berna" degli ultimi due post!!
"Tornate vivi, tornate rimanendo amici, salite in cima: in questo preciso ordine"

Roger Baxter-Jones
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Messaggioda Enzolino » mar feb 19, 2008 13:12 pm

Secondo me, piu' che alpinismo specializzato o atletica mi sembra piu' corretto parlare di alpinismo da pista.

Un alpinismo che si inserisce nella tradizione dei concatenamenti, dei record, eccetera.

Un alpinismo che in qualche modo si avvicina di piu' allo sport, rispetto all'alpinismo di scoperta.

Roberto, non te la prendere, ma secondo me il tuo paragone con l'atletica e' assolutamente inadeguato e banalizza una prestazione come quella di Ueli.

I motivi sono tanti, e primo fra tutti il rischio insito in queste imprese.
Un rischio che in uno stadio di atletica non esiste.

Io non lo farei.
Non e' nel mio stile e nel mio modo di fare alpinismo.
Ma liquidare quello che fanno gli altri come "non alpinismo" perche' non coincide con la propria visione mi sembra riveli ristrettezza di vedute ed incapacita' di andare oltre il proprio naso.

Io sarei felice di scalare l'Eiger e per me quello sarebbe alpinismo.
Se poi c'e' chi riesce a farlo in tempi del genere semplicemente lo applaudo.

Per me, quello, e' un alpinismo che esplora le possibilita' umane, sia a livello fisico, che mentale.
Perche' la presenza, la concentrazione mentale e tanti altri aspetti devono sempre essere al massimo in quanto la forza di gravita' e' sempre presente ...
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Messaggioda Roberto » mar feb 19, 2008 14:02 pm

Enzolino ha scritto:Secondo me, piu' che alpinismo specializzato o atletica mi sembra piu' corretto parlare di alpinismo da pista.
Un alpinismo che si inserisce nella tradizione dei concatenamenti, dei record, eccetera.
Un alpinismo che in qualche modo si avvicina di piu' allo sport, rispetto all'alpinismo di scoperta.
Roberto, non te la prendere, ma secondo me il tuo paragone con l'atletica e' assolutamente inadeguato e banalizza una prestazione come quella di Ueli.
I motivi sono tanti, e primo fra tutti il rischio insito in queste imprese.
Un rischio che in uno stadio di atletica non esiste.
Io non lo farei.
Non e' nel mio stile e nel mio modo di fare alpinismo.
Ma liquidare quello che fanno gli altri come "non alpinismo" perche' non coincide con la propria visione mi sembra riveli ristrettezza di vedute ed incapacita' di andare oltre il proprio naso.
Io sarei felice di scalare l'Eiger e per me quello sarebbe alpinismo.
Se poi c'e' chi riesce a farlo in tempi del genere semplicemente lo applaudo.
Per me, quello, e' un alpinismo che esplora le possibilita' umane, sia a livello fisico, che mentale.
Perche' la presenza, la concentrazione mentale e tanti altri aspetti devono sempre essere al massimo in quanto la forza di gravita' e' sempre presente ...

Perché dovrei prendermela, è un piacere discutere con persone che portano argomenti e non solo contrapposizione fine a se stessa.

Comunque, io non intendevo "atletica" nel senso dello sport "atletica leggera", ma "prestazione atletica", nel senso che occorrono principalmente, grandi doti atletiche, più che tecniche.
Non fraintendere, non dico che Steck non abbia tali doti, anzi (ho più volte ripetuto che è uno dei massimi aplinisti degli ultimi anni), ma che questa salita in velocità non è l' alpinismo in senso tradizionale, ma qualcosa di diverso.
Forse il termine "alpinismo da pista" calza, ma convieni con me, che fare alpinismo è un' altra cosa.
Per fare un paragone: non considero vero alpinismo salire oggi l' Everest. Con i mezzi e gli aiuti attuali, in vetta ci arriva anche gente che non aveva mai scalato una montagna in vita sua, con scarsissime doti tecniche, ma solo atletiche.
Non è la stesa cosa dell' Eiger, ma convinei con me, che dopo più di venti salite della stessa via, tutto diventa automatico, scontato.
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Messaggioda quilodicoequilonego » mar feb 19, 2008 14:35 pm

per me l'unica cosa scontata, in quei casi, è che al primo errore paghi (e non hai la rete che ti salva)

e lo dico solo per contestarti
:twisted:
enzo
Avè rot le bale, basta spit 'n Dolomiti, tanto i cavan tuti...
In arrampicata, cosa c'è di più artificiale del trapano ?
VIA TUTTTTTT
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Messaggioda Enzolino » mar feb 19, 2008 15:02 pm

Roberto ha scritto: Perché dovrei prendermela, è un piacere discutere con persone che portano argomenti e non solo contrapposizione fine a se stessa.

Comunque, io non intendevo "atletica" nel senso dello sport "atletica leggera", ma "prestazione atletica", nel senso che occorrono principalmente, grandi doti atletiche, più che tecniche.
Non fraintendere, non dico che Steck non abbia tali doti, anzi (ho più volte ripetuto che è uno dei massimi aplinisti degli ultimi anni), ma che questa salita in velocità non è l' alpinismo in senso tradizionale, ma qualcosa di diverso.
Forse il termine "alpinismo da pista" calza, ma convieni con me, che fare alpinismo è un' altra cosa.
Per fare un paragone: non considero vero alpinismo salire oggi l' Everest. Con i mezzi e gli aiuti attuali, in vetta ci arriva anche gente che non aveva mai scalato una montagna in vita sua, con scarsissime doti tecniche, ma solo atletiche.
Non è la stesa cosa dell' Eiger, ma convinei con me, che dopo più di venti salite della stessa via, tutto diventa automatico, scontato.
Io farei una distinzione tra alpinismo in generale, ed alpinismo di frontiera.

Perche', come ho detto sopra, sarei felice di salire sull'Eiger e quello per me sarebbe alpinismo.

Ma come e' stato detto tante volte, "alpinismo" e' un termine sfuggente e suscettible di molte interpretazioni.
In questo senso, l'esperienza di Ueli non rientra di quella che noi raffiguriamo come l'icona dell'alpinismo (quello Bonattiano, Messneriano, ecc).
L'alpinismo esplorativo.

Anzi, forse si tratta di piu' di sport che di altro.
Perche' anche negli sport c'e' rischio.
Si pensi al ciclismo, il motocisclismo, lo sci, eccetera.

Nel caso dell'Eiger il rischio c'e', la montagna pure, ed anche l'uomo.
Non vedo perche' non si possa parlare di alpinismo.
Magari di "frontiera" ha poco e non e' paragonabile ad altre imprese, tutavia non mi sento di dire che alpinismo non lo sia.

Quello che noi vediamo solo come un "tempo" nel cronometro, dietro racchiude tecnica, corpo e mente.
Mi immagino Ueli, totalmente assorbito nel ritmo e nel compito di salire.
L'uomo, la roccia, il ghiaccio e le punte di ramponi e picozze.
Presente in ogni fibra del corpo e della mente che corre verso l'alto.

Tutto questo, personalmente, mi affascina ... che sia alpinismo o che non lo sia ...
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Messaggioda marinoroma » mar feb 19, 2008 17:12 pm

io quello che trovo affascinante, oltre alla prestazione stratosferica (io quando faccio salite di 1800mt con gli sci non é che ci metta molto di meno del suo tempo....) é l'idea di mettersi in gioco, di partire per un avventura del genere.

l'ha gia fatta tante volte, le condizioni sono sicure, dispone di uno stato di forma e di un controllo tecnico unico pero'...... pero' anche lui é un essere umano ed é al corrente che una parete come quella (cosi' come tante altre) non perdona un errore

mi sono immaginato il suo stato d'animo la sera prima di partire, sapendo di andare a fare qualcosa in cui c'é una certa possibilità di fare qualcosa di unico ma anche potenzialmente la possibilità di farsi male, e tutto questo senza quella molla adrenalitica che é la scoperta, il nuovo.

l'idea di ripartire, di rifare quello già fatto ma volerlo fare meglio, piu' pulito, aspirare ad una sorta di perfezione, ecco mi sembra una ricerca di perfezione

Io sarei molto felice di poter fare la n dell'eiger, e una volta fatta di girarmi a guardarla felice di non "doverla" piu' fare, per questo mi affascina cosi' tanto chi invece questi stati d'animo semplicemente li fa sparire

d'accordo comunque che con l'alpinismo nel termine classico di scoperta ha poco a che fare
....no, non ora, non qui, questa pingue immane frana....
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