da marinoroma » mar apr 10, 2007 16:13 pm
Il Lagarde, un piccolo sogno diventato realtà, che sognavo da tempo. Una via bella e selvaggia che si trova a Est delle grandissime vie della face N delle Droites, una parete mitica. La via é la piu' facile del settore ed é stata addirittura scesa con gli sci, eppure l'idea di entrare nei meandri di quella parete gigantesca mi metteva i brividi addosso. Xabi si era convinto, dopo molto forcing da parte mia, ed era anche motivato anche se non proprio in forma smagliante.
Giovedi' passo a prenderlo a pranzo a berna, poi velocemente a losanna x recuperare il materiale e dritti a Argentiere per prendere l'ultima cabinovia. Qui incontro degli alsaziani simpatici che conosco, i quali ci dicono "tranquilli, andrete su come razzi"?.. la realtà sarà ben diversa?..
Arriviamo in fretta al rif d'argentiere che si trova esattamente di fronte alla nostra via, non riesco a staccargli gli occhi di dosso. Ha nevicato circa 30 cm negl'ultimi giorni e apparentemente nessuno ha tracciato l'itinerario da allora, già capiamo che sarà una bella prova di resistenza, tuttavia la meteo é annunciata perfetta per 3 giorni e nessuno ci corre dietro, nessun rientro forzato x andare a lavorare.
Cena simpatica in compagnia e poi a letto per misere 5 ore, la sveglia é fissata all'una. Come d'abitudine prima delle grandi corse, non dormiro' neanche un secondo e scandiro' i miei pensieri al ritmo delle russate intorno a me.
Al "risveglio" una luna gigante illumina il ghiacciaio, é bellissimo. Siamo gli unici che vanno via cosi' presto e saremo completamente soli per le prossime 19 ore?. colazione abbondante e poi via alle 2 del mattino nel ghiacciaio color argento, con le nostre racchette da neve. Mi impongo di fare la traccia sempre io, non voglio che xabi si stanchi piu' del dovuto e conosco le mie forze. Arriviamo dopo 2 orette alla crepaccia terminale. Spesso é qui che si gioca la partita piu' difficile. La crepaccia é larga neanche 1 mt ma i bordi superiori sono in neve inconsistente. In questi casi se c'é già una traccia si va via veloci ma adesso sta a noi risolvere il rebus su dove passare. Proviamo a sinistra, niente, tutto a destra neanche, nel frattempo un woum sospetto ci azzittisce, siamo pur sempre sul bordo di un enorme crepaccio. Finalmente xabi individua un varco e con molta delicatezza sale un muro di 2 mt su neve farinosa. Pianta 2 chiodi su roccia e mi assicura, si parte, inizia l'avventura. Il secondo tiro é per me e ci dovrebbe riportare sull'asse della via, al suo inizio vero e proprio. Inizio una lunga traversata su neve senza poter assicurarmi, se cado chissà dove vado a finire, fortuna che i 2 chiodi di xabi sono buoni. Sono stressato e tartasso xabi di urletti e commenti idioti. Finalemente arriva sul ripiano a i piedi della via in contemporanea con una bella botta di freddo alle mani? rimango 1 minuto ad aspettare che passi il dolore, lo conosco, so' che é normale, ma al buio di questa mattina mi impressiona. Assicura xabi che scivola pero' sulla traversata, fortuna che ha la corda che lo tiene dall'alto. Ci siamo, dopo 2 ore di battaglie (primo ritardo) tutti e due all'attacco della cascata di neve dura che caratterizza i primi 200 mt piu' tecnici della via, con alcuni tratti verticali. Sono anche i piu' esaltanti e l'alba ci sorprende all'uscita del muro, di buon umore vista la bellezza di questa prima parte. Da qui inizia un lunghissimo canalone dove possiamo procedere insieme. Mi metto in testa e faccio la traccia. Xabi comincia a dare segni di stanchezza e ci manca ancora una marea di dislivello. Ci inoltriamo sempre piu' nel cuore della parete, niente di difficile, semplicemente pedate nella neve ripida, bum bum, bum bum. Cerco di trovare un ritmo lento ma uniforme per non dover fare troppe pause. Xabi é sempre piu' stanco e comincio a stressarmi un po'. Gli parlo con calma, gli dico che nessuno ci corre dietro, abbiamo tutta la giornata e lui deve solo mettere un piede di fronte all'altro?. Diminuisco ancora il ritmo e sembra andare meglio ma con molte pause. In compenso l'ambiente é magnifico, siamo circondati da muri di roccia. Dopo circa 5 ore (in genere sono 3?.) siamo ai piedi dell'ultima rampa, di nuovo tecnica.
Parto per primo, é facile ma divertente, un misto tra neve e roccia ma mai troppo pendente. Arrivo in una nicchia, a dx un camino ghiacciato e a sx delle placche innevate?. Odio le placche innevate e parto a dx. Il camino é rude, con il fondo ghiacciato e sbarrato in cima da un fungo di neve fresca, come un forsennato cerco di farlo saltare, la neve mi cola dappertutto, gli occhiali si appannano, non vedo una sega e capisco che non passera' . Girandomi vedo che la via giusta passava per le placche? scendo alla cieca e le pareti delle Droites disturbate nella loro esistenza placida dalle mie ingiurie gridate ad alta voce......
Xabi continua adesso di buon umore per la cima vicina e la mia sfogata di rabbia abbastanza divertente. Arriviamo infine in vista della cima su una cresta esile con una vista mozzafiato. Con un po' di attenzione la percorriamo e in breve siamo in pieno sole, sulla cima??. Sono le 15 e siamo partiti 13 ore fà, alla faccia dei razzi?. Xabi già si lamenta per la discesa (non ci sono tracce), lo guardo un po' scocciato, voglio solo godermi il picnic al sole caldo della cima, appoggiato su un bel masso. Non so se si rende conto della fatica che ho fatto a tracciare tutto il tempo.... che pensieri stupidi possono passarmi in testa....
Mangiando ritroviamo la sintonia, ci riposiamo per circa un'oretta, in ogni caso é ormai chiaro che dormiremo al Couvrecle sull'altro versante per stanotte e quindi non c'é proprio piu' fretta, anzi meglio cosi? i pendii esposti a S si assestano. Iniziamo la lunga discesa dapprima in corda doppia e poi a piedi in una crosta immonda. Incrociamo i primi esseri umani che hanno fatto un'altra via e ci chiedono se siamo noi quelli del Lagarde?.. Comincio a realizzare che l'abbiamo fatto, é andata?.
In una luce sempre piu' rosea del tramonto camminiamo spediti sul ghiacciaio, puntando al rifugio del couvercle, la magia di questo posto, di fronte alle gd jorasses mi colpisce sempre, mi sembra di volare, non c'é piu' stanchezza ne fame, solo il trionfo della bellezza della natura, sono commosso?
Alle 21 arriviamo nel rifugietto quasi pieno, ci sono solo 2 posti liberi!!! Ci facciamo una zuppa calda alla luce di 2 candele che mi sembra la migliore di tuttta la mia vita e poi a nanna. Xabi comincia a russare dopo circa 1 secondo, io scalcio in preda ad un crampo violento e sento dire in giro "putain, c'est pas possible"?. Mi addormento ridacchiando.
Il giorno dopo non cé piu' storia, scendiamo veloci a Montenvers in un blu magnifico e alle 10 siamo a chamonix.
La giornata si concluderà in un piccolo spiazzo erboso di fronte ad un masso enorme addossato ad una galleria e percorso da una lunga fessura..... 3 ore di c***o di tentativi e ancora non ho capito il primo incastro....... vediamo se avete capito dove siamo atterrati per il resto delle vacanze ??
Altre info
Couturier tracciato ma parecchio ghiaccio
Via degli Svizzeri in buone condizioni ma poco proteggibile
Petit Vicking, ok
Ravanel Frendo, ok
N delle Droites troppo secca, nessuno la fà
domani qualche foto !!
....no, non ora, non qui, questa pingue immane frana....