@@@@@ Piè , ciao, mi metti un pò in difficoltà, perchè di acqua sotto i ponti ne è passata molta, quindi con il grande Ivan è molto tempo che ci siamo persi ( e mi dispiace tantissimo perchè lo ritengo una grande persona in primis, a prescindere dal grande alpinista che era, ( prima per me è importante la persona. il resto viene dopo!!! ). Allora, vediamo nei ricordi( mi dispiace tantissimo non più avere la sua lettera autografa con scritto tutto il materiale che aveva sulla prima solitaria invernale al Linceul e che mi aveva mandato su mia richiesta ( quello che mi ricordo credo bene, e che lo zaino pesava 40 Kg!!!! ) Come quello di Casarotto quando fece la Superintegrale al Bianco!!
Infatti, il peso dello zaino di Yvan mi aveva stupito, poi ho letto l'elenco materiale, ancora di più ( altri tempi 1975 altri materiali !!!altri concetti)
Io, se non ricordo male l'ho conosciuto nel 1976, Lui aveva una baita, vicino all'Aiguille Pierre Andrè, dove viveva e si allenava ( ed è qui che ho arrampicato con Lui ) Lui frequentava molto lo Chambeyron anche, e gruppo Castello - Provenzale ( dalla sua baita se non ricordo male si arrivava al Col Maurin in 2,30; io l'ho conosciuto tramite un mio amico che era molto amico di Ivan, ( io arrampicavo con questo) Lui l'ha conosciuto prima e quindi poi siamo diventati amici, e siamo andati a casa sua a Chamonix e alla sua baita
che si trovava se non ricordo male 30 - 45m. dalla Pierre Andrè suo campo di allenamento ufficiale. Lui era molto amico di Bonatti, infatti , un giorno, siamo arrivati per fargli visita, e lui la sera prima aveva fatto con il Bonatti una serata di proiezione ad ANNECY ( loro insieme ) sfortunatamente siamo arrivati il giorno dopo, ( Così Tramite Yvan avrei potuto conoscere il Grande Walter, e mi dispiace) Comunque Yvan era molto amico e ne parlava benissimo!!! Questo, se non ricordo male, è successo nel 1980. Poi, siamo ancora andati da Lui ( siccome avevo un'amico che aveva un negozio di alpinismo ) a comprare Abbigliamento Tecnico che Lui produceva, ( con il suo marchio) Aveva dei lavoranti ( Siccome sono un pò del settore) mi aveva chiesto se volessi diventare un suo dipendente ) Questo amico a comprato varia roba per poi rivenderla nel suo negozio e se non ricordo male, da quella volta, per una cosa o per l'altra ( problemi di vita e altri) non ci siamo più rivisti, e me ne rammarico molto perchè l'Yvan è una Grande persona!!
Quindi passano gli anni e ognuna continua per la sua strada, e gli anni sono passati e molti, e questo mi dispiace molto, cercherò di contattarlo.
Solo da poco, so che ha avuto molti problemi, ma questo lo scoperto da poco, su internet ( non mi era mai passato per la testa di fare ricerche ) infatti sono rimasto basito da quello che ho letto!!! E da quello che ha passato ( credo anche 4 mesi di prigione) Pare ci fosse una specie di congiura contro di Lui, adesso vedo di postarti quello che ho trovato
Ivano Ghirardini irruzione nel mondo dell'alpinismo nella sua drammatica ascesa della Sindone nel 1975, salendo poi in uno invernale (1977-1978), le tre pareti nord: Cervino Jorasses, Eiger. La sua personalità è molto controverso. Parla poco, è vero, eppure ha molto da dire. Tanto da essere.
La prima volta che ho sentito il nome era Ghirardini aux Bois. A Chamonix. Un elicottero è venuto giù questo giovane 22enne alpinista recuperato da qualche parte sul versante italiano delle Grandes Jorasses. Il suo nome era del tutto sconosciuto per me. E 'stato alla fine dell'inverno 1975.
Poi un giorno ho incontrato Ivan. Non mi ricordo dove o quando. Io tengo solo il ricordo dei suoi occhi bruciati con grande forza interiore. Mi ha raccontato dei suoi piani, senza estendere. Ovviamente questo Marsiglia di origine italiana non era di quelli che dicono facilmente.
Nel 1978, al suo ritorno dalla salita invernale dello Sperone Croz delle Grandes Jorasses, mi ha dato alcuni dettagli circa la sua gara. Molto poco. Il ritorno di Eiger, lui mi ha appena detto la sua caduta: "Ero orgoglioso" ...
Sembrava davvero difficile discutere con lui. Alcuni non ha nascosto che si trovavano per pazzo. Altri hanno parlato dei suoi doni straordinari.
Poi un giorno, poco dopo la guida di formazione, ha cominciato a dirmi di lui, le sue speranze, il suo scopo, i suoi progetti ...
"Ho studiato a Marsiglia ... Per diventare un ingegnere meccanico o un insegnante. Avevo 20 anni e il mio primo contatto con la montagna, è stata una passeggiata nella valle dell'Ubaye. Mi ricordo che abbiamo avuto enormi sacchi. Ma ero felice per una settimana ... Mi sentivo come un invito alla montagna "
Al suo ritorno Ivan inizia a de ¬ arrampicata indoor. Vicino a Saint Auban dove vive, viaggia tutti i canali rocce di San Giovanni: "Io sono nato rischi enormi senza di me ^" rendo conto che spesso ho molta paura "Un giorno, anche lui deve bivacco.. sulla cima di una pista di 20 metri, accostare.
Questo è un libro che sarà il trigger che rilascerà il ragazzo chiuse. Il libro di Walter Bonatti "Nei miei geni ¬ ascesi." "La sua musica mi ha affascinato ho letto e riletto. Quello che non mi interessava, volevo condurre una vita di avventura. Il libro Bonatti è stato il punto di rottura ... Ho deciso di lasciare. "
La rottura non è stato facile. Era ancora il punto di partenza per una trasformazione, una ricerca che il primo passo sarebbe la solitaria invernale della Sindone. La rottura era anche un desiderio di diventare guida, seguire il percorso indicato da Bonatti. Come lui.
"Io non ho riso ammirazione per lui, e non mi piace questa parola ... No! Ho stima esattamente. Si tratta di uno scalatore che non ha tradito la sua filosofia. Quello che voglio è quello di prendere ciò che è Bonatti. In primo luogo, perché io sono la cultura italiana e per il suo approccio era molto spirituale "
Il nome di Walter Bonatti Ghirardini viene spesso quando si parla di alpinismo. Egli ha anche spiegato la sua posizione in relazione a lui: "Quando si ha un padrone, tu imitare, si tenta di abbinarlo. E allora si tenta di sorpassare, di andare oltre ... "
Andando oltre ... Questa non è una ricerca per l'impresa, ma una ricerca filosofica. O meglio, spirituale.
Diventa guida è una sfida: nel 1973, Ghirardini è un principiante che ha scalato in tutto e per tutti e tre di Évéchée nelle Alpi meridionali. Così si allena come un pazzo, dando la matematica, la fisica di sopravvivere. Ha fatto la sua prima vera stagione di montagna con il suo fidanzato Robert Chevallier: Pelvoux, Viso, Monte Bianco traversata da Miages e ... Gervasutti l'ala fredda.
Dopo questa stagione si è più determinato che mai a diventare una guida.
"Ho avuto una piccola montagna stagione dietro di me, e ha dovuto sottomettersi alla" guida aspirante "tre anni di esperienza ... Poi ho notato i nomi di tutte le cime delle Alpi del Sud che avevo scalato durante le escursioni, tutte le piccole vie che avevo scalato in Ubaye. Il ricordo di quel sorriso distorsione è Ivan che non ha mai mantenuto rapporti eccezionali con la Scuola Nazionale.
"Durante il corso mi è stato quasi buttato per indisciplina." Questa disciplina, che in realtà è solo un altro modo di esprimere la sua libertà, gli valse la commissione di disciplina per guidare corso due anni dopo. E l'ultimo posto nella sua classe quando era certamente superiore alle classifiche ... Tutto ciò non è importante.
"Ero sicuro
che nulla poteva
mi distruggerà. "
Dopo la guida tirocinante tirocinio, Ivan attraversa una grave crisi morale. Parla della sua difficile infanzia immigrata, la sua numerosa famiglia, a parlare ancora una volta Bonatti ... "Sentivo che l'O, potrei fare di meglio, che nella vita c'era qualcosa di bello da capire ... Così sono andato a Lin condizione ¬ solo ... "
Quando il nome è stato pronunciato Ghirardini quando il scesero esaurito, surgelati, poche persone veramente capire. Per molti, questo giovane aspirante estraneo guida aveva sopravvalutato le sue forze avevano commesso indiscrezioni incomprensibile. Nessuno, infatti, percepito approccio Ivan domestico: "La Sindone non è per l'alpinismo ... Io non ci vado a fare una prima, parlare con me ... E 'stato solo a mettere in discussione me stesso, per cercare di capire ... Quando ho lasciato, mi sentivo protetta, ero sicuro che nulla mi poteva distruggere "
Dopo aver salito il primo terzo del cammino Desmaison, dopo aver scalato le pendici del ghiaccio, perde la sua stufa, abbandona il suo materiale superfluo e rilasciato in pieno solista. Per sei giorni si attenderà. Non la morte, ma ciao! In questa incredibile avventura, Ivan racconta la storia della montagna e alpinismo
Qui comunque hai tutto in primis su una grandissima Persona che mi onoro di aver conosciuto e arrampicato insieme. CHAPEAU IVANO!!!!!!!!!
http://ivano-ghirardini.blogspot.it/200 ... ltimi.html