canalone menini

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canalone menini

Messaggioda loreclimber » ven mag 13, 2005 12:20 pm

ciao,
avete informazioni sulle condizioni del canalone menini all'antelao?
:?:
:idea: ..mi piacerebbe farlo con un amico, ma non sò come è preso...
:?: ..c'è qualcuno che l'ha fatto?

grazie :wink:
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Messaggioda stefano michelazzi » ven mag 13, 2005 15:44 pm

non ho notizie attuali ma mi sa che è ancora un po' prestino...la conca dell'antelao è una zona molto fredda dove la neve dura per parecchio tempo e dopo le ultime nevicate ci sarà certamente un bello strato di fresca.
tieni conto che l'altr'anno la normale dell'antelao era sciabile a metà maggio fino a 50 metri dalla strada...
indubbiamente la neve l'altr'anno non è mancata, ma valutando l'esposizione...
due anni fa poi, due cordate ai primi di giugno sono state travolte da una scarica sulla vicina via Oppel.

io fossi in te aspetterei metà giugno circa per avere condizioni ottimali, evitando il pericolo delle scariche e con temperature che non ti facciano trovare ghiaccio vivo.
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Messaggioda sciatore » lun mag 16, 2005 10:02 am

ho fatto l'oppel lo scorso anno a meta giugno, dopo averlo corteggiato notevolmente per lungo tempo.
Il mennini lo ho salito un paio di inverni fa in gennaio.
secondo me, considerate le condizioni della neve sto anno se aspetti ancora un po rischi di non trovare nulla se vuoi fare il mennini.
Io lo salirei sto finesettimana senza problemi. Considera che il canalone vero e proprio parte dal ghiaccioa superiore, mentre da quello inferiore parte la variante arnaldi-maraini.Noi siamo saliti dal ghiacciaio inferiore e scesi da quello superiore. Se arrivi in cima (cosa non difficile) devi scendere lungo la normale che, almeno lo scorso anno dopo salito l'oppel è quello che ci ha dato più problemi: attento che se fa vento per un paio di giorni la parte superiore delle laste, la più ripida diventa una lastra di ghiaccio.
In discesa se c'è ancora neve, alla fine delle laste a una piccola forcelletta, non conviene seguire la normale ma scendere direttamente nel canalino verso nord; in caso di innevamento scarso cosa da evitare totalmente!!!!!
il bivacco invernale del galassi è splendido e per ulteriori info casomai chiama il cai di mestre (forse qualcuno di loro sto anno è gia salito al rifugio per vedere di aprirlo).
Consiglio inoltre vivamente di non salire al galassi da calazo di cadore, ma da San vito, specialmente se dotati di fuoristrada.
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Messaggioda maximilian » lun mag 16, 2005 20:57 pm

[quote]SULL'ANTELAO Due escursionisti friulani rischiano di morire congelati dopo essersi avventurati sulla montagna nonostante le pessime previsioni del tempo
Bloccati sul ghiacciaio, tragedia sfiorata
Sono stati salvati e recuperati con un difficile intervento che si è protratto per tutta l'altra notte

Scampati alla tempesta di neve e ghiaccio. E salvati dalle squadre del Soccorso Alpino.
Ancora una brutta disavventura in montagna dovuta ad un'imprudenza o, in tutti i casi, ad una sottovalutazione delle condizioni ambientali. I protagonisti della vicenda sono stati friulani. Si tratta di Marc Mascarin, 36 anni, di Aviano e di Paolo De Nardo, 35 anni, di Roveredo di Piano. I due avevano scelto di percorrere una via classica, ovvero il canale Oppel sul ghiacciaio dell'Antelao. Un'esperienza sicuramente stimolante, ma non priva di difficoltà, soprattutto in vista delle pessime condizioni metereologiche che si prospettavano e che sconsigliavano l'impresa. Nonostante tutto i due hanno voluto egualmente rischiare e mettersi alla prova.

La situazione si è venuta ben presto facendo difficile. Come previsto il tempo è volto al peggio e i due escursionisti si sono ritrovati a fare i conti con un'autentica bufera di neve e ghiaccio che li ha letteralmente investiti. Molto probabilmente non si attendevano una cosa simile e si sono trovati nell'impossibilità di procedere. Non rimaneva che provare a ritornare sui propri passi. Tentando di scendere a valle, anzichè percorrere la via normale, si sono diretti dalla parte di San Vito. Calatisi in corda doppia per una sessantina di metri, sono però rimasti bloccati. Non sono cioè riusciti a muoversi o a ritornare in sù. A quel punto le cose si stavano mettendo assai male. Dopo un primo tentativo di scavare una buca nella neve per ripararsi e passare la notte, completamente fradici, privi di ricambi, a rischio di ipotermia, si sono risolti a chiamare i soccorsi. Due squadre (5 tecnici volontari di San Vito e 8 di Pieve di Cadore), si sono incamminate, trovandosi ad affrontare al buio un clima invernale e a far i conti con 40 centimetri di neve fresca. «È stato un intervento alquanto impegnativo, con rischi oggettivi, dove tuttavia è pienamente riuscito il lavoro di squadra», ha commentato alla fine soddisfatto il presidente provinciale del Soccorso Alpino, Fabio Bristot. Un gruppo di soccorritori si è attestato più in basso. Un altro, verso le tre del mattino, ha raggiunto la cima per poi calarsi verso i due alpinisti, fermi in un punto impossibile da raggiungere con l'elicottero. I due sono stati quindi portati nel bivacco a 3.100 metri, reso invisibile dalla neve. Ormai cominciava ad albeggiare. Alle 6 del mattino si è alzato in volo l'elicottero del Suem che ha effettuato le rotazioni necessarie a portare gli escursionisti all'ospedale di Pieve di Cadore. Poi è ritornato a prendere i soccorritori. Che hanno fatto rientro alla base poco dopo le 7.

Una volta giunti all'ospedale, i reduci della brutta avventura alpinistica sono stati sottoposti a dei controlli. È stato loro riscontrato un principio di congelamento. Poteva andare davvero molto peggio.

Bruno De Donà- Il Gazzettino di Belluno 16/05/05[/quote]
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Messaggioda sciatore » mar mag 17, 2005 8:39 am

ecco una cosa da non fare, quando si arriva in cima, soprattutto dall'oppel, scendere sul versante di san vito, poi, quando si è sotto in paese che si mangia gelato o un krapfen in pasticcieria si capisce il perchè 8O 8O
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Messaggioda @lino » mer giu 28, 2006 17:18 pm

Ciao a tutti,
per caso qualcuno ci è stato in sti giorni o la settimana scorsa e sa le condizioni attuali? L'unica perplessità è relativa al caldo che sia nel canale che nei camini finali potrebbe far scaricare parecchi sassi oltre che sprofondare se c'è ancora troppa neve ma non credo... avete novelle???
grazie
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Messaggioda Gian » sab nov 04, 2006 12:46 pm

sciatore ha scritto:ho fatto l'oppel lo scorso anno a meta giugno, dopo averlo corteggiato notevolmente per lungo tempo.
Il mennini lo ho salito un paio di inverni fa in gennaio.
secondo me, considerate le condizioni della neve sto anno se aspetti ancora un po rischi di non trovare nulla se vuoi fare il mennini.
Io lo salirei sto finesettimana senza problemi. Considera che il canalone vero e proprio parte dal ghiaccioa superiore, mentre da quello inferiore parte la variante arnaldi-maraini.Noi siamo saliti dal ghiacciaio inferiore e scesi da quello superiore. Se arrivi in cima (cosa non difficile) devi scendere lungo la normale che, almeno lo scorso anno dopo salito l'oppel è quello che ci ha dato più problemi: attento che se fa vento per un paio di giorni la parte superiore delle laste, la più ripida diventa una lastra di ghiaccio.
In discesa se c'è ancora neve, alla fine delle laste a una piccola forcelletta, non conviene seguire la normale ma scendere direttamente nel canalino verso nord; in caso di innevamento scarso cosa da evitare totalmente!!!!!
il bivacco invernale del galassi è splendido e per ulteriori info casomai chiama il cai di mestre (forse qualcuno di loro sto anno è gia salito al rifugio per vedere di aprirlo).
Consiglio inoltre vivamente di non salire al galassi da calazo di cadore, ma da San vito, specialmente se dotati di fuoristrada.




Hai qualche foto dell'Opel?
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