anche a me interesserà (per il 2006/2007) la via dei polacchi (con campo base comune alla normale e poi traversata in quota per il ghiacciaio dei Polacchi...cmq eccoti una bella relazione della normale...ma con tante info utili...immagino tu lo sappia già che c'è un ALP GM dedicato...
(
>Come e quando andare sull'aconcagua, riguardo al perche' non
>chiedetelo a me, pero' se qualcuno vi da una buona spiegazione
>ditemela che la sto cercando anche io
>Io e tre miei amici siamo partiti con avventure nel mondo, il
>vantaggio e' presto detto, basta pagare ed allenarsi,
>all'organizzazione non occorre pensarci.
>Il viaggio e' costato 2710000lire + 800 dollari + circa 500000lire di
>sovrapprezzi bagagli. Di solo aereo costa circa 2,3/2,5 milioni. Le
>500000 di sovrapprezzo sono parzialmente risparmiabili cercando di
>stare sotto ai 30Kg cadauno di bagaglio (magari mettendo la roba
>pesante e poco ingombrante dentro al bagaglio a mano

che non
>pesano.
>Gli 800 dollari sono abbondanti (a penitentes si puo anche dormire in
>tenda lungo la strada ecc., si puo' mangiare meno o modo + economico)
>Quasi sicuramente scegliendo di dormire al rifugio in alternativa del
>campo base si spende meno (si risparmiano anche i kg del peso della
>tenda). Comunque nel complesso abbiamo dormito comodi quando
>possibile, mangiato in abbondanza e ERAVANO IN FERIE perdinci.
>Comunque, linee aeree : AEROLINEAS ARGENTINAS o IBERIA
>Fernando Grajales :a richiesta i servizi che offre sono
>- Trasporto da aeroporto mendoza ad albergo a mendoza.
>- Trasporto da albergo mendoza a segreteria del turismo, San Martin
> 1143, per permesso entrata parco ed ultimi acquisti
>- Trasporto da albergo mendoza ad albergo penitentes/puente dell'inca
>- Trasporto da albergo penitentes all'entrata parco dell'aconcagua
>- Muli
>- Vari servizi al campo base
>Jose' F.co Moreno 898
>6to B-5500 MENDOZA
>tel fax 0054 61 293830
>Per informazioni sull'albergo rifugio plaza de mulos prossimamente
>Attrezzatura
>- Un paio di magliette in capilene (1° strato)+magliette pile leggero
> (2°strato)+pile medio/pesante meglio se con cappuccio (3° strato)
>- Giacca piumino+giacca goretex 2 strati
>- Sottoguanto capilene, Moffola piumino, Sovramoffola impermabile,
> guanto impermabile (serve in caso si debba lavorare con le mani)
>- 2/3 paia di calzini cotone+calzini termici
>- Sottopantaloni capilene+pantaloni windstopper+sovrapantaloni
> impermeabili imbottiti.
>- Ghette (mai usate, cmq.)
>- Occhiali alta protezione (a quelle quote il sole e' un pericolo)
>- Maschera occhiali tipo sci (per sole e vento sempre forte)
>- Maschera in neoprene (naso e bocca)
>- Passamontagna windstopper (balaclava)
>- Scarponi con scafo in plastica, quello con la massima tenuta termica
>- Scarpone leggero da trekking o scarpe da ginnastica.
>- Picozza (mai usata, cmq. A manico lungo semmai)
>- Bastoni sci (si usano tantissimo, se non fosse che in aereo
> disturbano sarebbero meglio quelli fissi, i telescopici spesso
> vanno registrati, e con le moffole non e' comodo)
>- Ramponi (non strettamente indispensabili, ma comodi anche sui
> ghiaioni
> della "canaleta")
>- Imbragatura, corda, moschettoni, spezzone cordino, vite ghiaccio
> (mai usati)
>- Lampada frontale, lampadina e batterie (di batterie, ne bastano 1 o
> 2 in tutto, la lampada si usa solo in tenda)
>- Foglio alluminato (come sottomaterassino da condores in su, utile
> anche per proteggersi dalle "tempeste di neve mattutine" in tenda)
>- Tende (adatte a resistere ai proverbiali forti venti, avevamo north
> face, vaude e salewa, nessun problema) almeno una per il campo base
> + una per nido de condores.
>- Tiranti e picchetti supplementari (per ancorare al massimo le tende,
> i campi sono tutti su ghiaioni, di sassi a cui ancorare i teli se ne
> trova in abbondanza.
>- Sacco a pelo da -30° il mio e' sintetico, quasi tutti in piuma
>- Contenitore/bottiglia con bocca larga da usare come vaso da notte,
> con basse temperature/vento forte si evita di uscire.
>- Thermos con ottima tenuta.
>- Posate, pentola 2 litri (bisogna sciogliere parecchia neve,
> considerare 4/5 litri di acqua al giorno per persona da condor in
> su), piatto, fornello le bombole che si trovano a mendoza sono ad
> attacco a vite primus oppure anche quelle camping gaz sia normali
> che quelle a valvola, usare quelle 70%butano 30%propano questa
> mescola ha funzionato (seppure con fiammella al minimo, anche al
> berlin 5850 mt.). Ovviamente NON si possono portare in aereo e la'
> costano 8 dollari ogni bombola *piccola*, noi ne abbiamo utilizzate
> circa 3 a testa.
> Gli accendini migliori sono stati i bic classici (bisogna avere
> l'avvertenza di tenerli in una tasca interna al caldo pero')
> zippo e catalitici/antivento hanno dato molti + problemi.
>- Pillole per disinfettare acqua.
>- Zucchero, the e caffe, latte condensato, cioccolata, enervit o
> similari.
>- Minestre liofilizzate (i minestroni pronti in 5 minuti sono i
> migliori, consentono di assumere parecchia acqua, tutti
> consigliano di assumere da 3 a 5 litri di acqua al giorno, l'alta
> quota+la bassa pressione e il clima arido disidratano moltissimo,
> qualcuno di noi ha utilizzato alimenti liofilizzati pronti in busta,
> l'acqua si versa direttamente dentro alla busta, si attende 5 minuti
> e si mangia direttamente in busta, cosi' facendo si risparmia il
> peso del piatto ed il fatto di dover lavare pentola+piatto che
> risulta oltremodo scomodo, per chi si orienta verso i minestroni
> knorr e' d'obbligo il piatto, per lavarli di solito una passata con
> la neve e via.
>- Parmigiano reggiano e speck. (se non ve lo beccano alla dogana
> argentina, noi non ci hanno controllato, ma un sacco di cartelli
> avvertono di non importare cibo)
>- Crema solare a protezione totale (indispensabile), crema per mani
> (ovvero, sappiate che vi si screpoleranno e taglieranno dal freddo,
> magari con un po' di crema....)
>- pronto soccorso : piccole cose, aspirine, moment, piccoli traumi,
> qualcosa per febbre o mal di denti.
> Al campo base c'e' il medico 24h, in caso di problemi incurabili
> manda giu' con mulo, elicottero NADA. Se il mulo e' gia' li sono
> 5/6 ore prima di arrivare alla 1° strada praticabile, se non e' li
> bisogna farlo venire su (la mattina dopo) insomma *evitare* di
> farsi male. Cmq i rischi sono relativi solo all'alta quota ed al
> freddo, il sentiero per la cima, se fosse a quote marittime, sarebbe
> facile, quasi banale, si cammina *sempre* di giorno (di notte e'
> troppo freddo, non conviene). In alta quota si rischia (2 morti nel
> periodo in cui eravamo la noi) per edemi polmonari o celebrali e/o
> per congelamenti a mani e piedi. (se partite di notte vi beccate
> -25°/-30° e venti *costanti* da 40/60 (giornate buone) a 100/120
> km/ora, di mattina il vento c'e' lo stesso ma al sole si sta bene,
> anche se all'ombra la temperatura e' sempre -18°), nei 10 giorni
> in cui siamo stati in zona campo base/cima *forse* 1 giornata con
> poco vento (meno di 20/30 km/ora) e altre 2 o 3 mattine buone. Il
> resto dei giornate e' stato con vento forte/eccessivo.
>Diario di bordo

le impressioni sono assolutamente personali, era la
>prima volta che salivo oltre 4800 metri, quindi la quota elevata e'
>stata per me una novita'.
>18/12
>Partenza da Bologna, ovviamente avevamo tutti + dei concessi 20 Kg di
>bagaglio (cmq fino a 30 chiudono un occhio), pagata la differenza a
>lire 33000/kg (non male eh... cominciamo bene...).
>Arriviamo a Madrid, cambiamo aereo, (i bagagli li smista direttamente
>la compagnia aerea), partenza per Buenos Aires, 11/12 ore circa
>(quattro le si guadagna con il fuso orario).
>19/12
>Arrivo in Argentina, si compila un foglio, una parte e' *DA TENERE* la
>chiedono quando si torna a casa, in un altro foglio si dichiara di NON
>importare carne/latte/miele/pane.
>SPECK,PARMIGIANO e MIELE sono notoriamente derivati dalla noce di
>cocco e quindi si possono importare senza problemi, specialmente se
>non vi controllano i bagagli, in caso contrario

6 anni di galera
>per spaccio internazionale di maiale
>Si attendono i bagagli e si prende un pullman diretto all'altro
>aeroporto di buenos aires, da dove partira' il volo per mendoza, il
>pullman impiega circa 1 ora, quindi occhio ai tempi (al ritorno
>abbiamo rischiato di brutto...).
>A Mendoza (volo di 2 ore) si arriva nel pomeriggio, si dorme una notte
>dopo la quasi obbligatoria mangiata di carne (bife di chorizo = una
>sberla di 5/7 cm di spessore)
>20/12
>Bisogna andare a prendere il permesso per l'entrata nel parco
>dell'aconcagua, l'unica formalita' attualmente richiesta e' la
>compilazione di un modulo (solite cose, a chi spedire il cadavere, chi
>paga il rimpatrio della salma...allegri insomma) + 120 peseta/dollari,
>In argentina si possono usare indifferentemente peseta o dollari,
>valgono uguale e li accettano tutti, i dollari pero' *NON* devono
>avere segni o scarabocchi sopra, altrimenti fanno storie e non li
>accettano. Telefonare in italia costa circa 1 dollaro/minuto.
>Si va a comprare le ultime cose (le bombole del gas) e poi partenza
>per PENITENTES (2700/2800 mt), 2 ore di pulmann, ove si passa il
>pomeriggio e la notte, tappa consigliata in quanto mendoza e' a solo
>700 mt.slm ed e' ora di cominciare a salire.
>Tra l'altro si ha modo di preparare gli zaini, dividendo la roba da
>spedire tramite mulo al campo base e quella da portarsi dietro (il
>necessario per una notte in tenda a confluentia, prima del campo base)
>L'attrezzatura conviene portarsela dietro in (opinione personale)
>sacconi in stoffa robusta ed impermeabile (ne abbiamo visti di validi
>della north face) noi avevano bidoni rigidi in plastica, ma nonostante
>abbiano il vantaggio di essere rigidi (minor rischio di rotture di
>materiale tipo paleria da tenda) e assolutamente impermeabili (finche
>non si rompono) hanno lo svantaggio rispetto ai sacconi di una
>capienza ridotta (quindi + di 1 bidone per persona), attirano di +
>l'attenzione in aeroporto (ve li pesano di sicuro), scomodita' di
>trasporto agli aeroporti, scomodita' di trasporto per i muli, insomma,
>io la prossima volta mi compro una sacca.
>I muli costano circa 60/80 a mulo e max 60Kg a mulo (ma a seconda del
>peso globale e altre cose una cifra esatta a priori e' impossibile da
>stabilire, si oscilla comunque, appunto tra 60 e 80 dollari a mulo,
>all'andata, un po' meno al ritorno)
>21/12
>Partenza da penitentes, arrivo in 10 minuti all'entrata del parco
>dell'aconcagua (2850mt), si esibiscono i permessi e viene consegnato
>un sacchetto per l'immondizia, finalmente si parte.
>Con scarponcini leggeri o scarpe da ginnastica, crema solare (laggiu'
>e' estate e si sente, qui siamo in inverno, morale arriviamo al sole
>estivo di 3000 mt. bianchi come cadaveri le mani e la nuca si scottano
>immediatamente) berretto, acqua e bastoncini.
>Si parte davvero, seguendo il sentiero che per la prima mezz'oretta fa
>ammirare la lontana parete sud dell'aconcagua (che da dove siamo
>svetta per 4000 mt), poi il sentiero sale lentamente, sempre su ghiaia
>+ o meno grossa e costeggiando un torrente, si alza ancora, sabbia
>sotto i piedi e montagne a destra e a sinistra, rosse, gialle e verdi.
>Un'ampia curva, una discesa, un ponticello sospeso sulle acque rosse
>di un torrente perennemente in piena, e come per miracolo una scritta
>su un cartello scalcinato "PUB, COCA, CIGARETS, 300 mt", in effetti
>una svolta del sentiero e "confluencia" e' sotto di noi. E' il punto
>in cui confluiscono 2 valli (fantasiosi eh gli argentini), e' circa a
>3350 mt e ci abbiamo impiegato (come da manuale) 3.5 ore.
>sara distante dall'entrata del parco circa 6/8 Km.
>Qui si monta, sotto un vento la cui forza e' sempre in aumento da
>quando siamo partiti, fortunatamente e' un vento a raffiche e non
>continuo come in cima
>Finche' non e' ben picchettata abbiamo forti difficolta' a tenere
>stretta la nostra tenda da 4, cmq grazie ai molti massi presenti
>picchettiamo e leghiamo bene e tutto tiene.
>C'e' un ruscello di acqua limpida, ne approfittiamo per riempire le
>borracce (usiamo anche la pastiglia per disinfettare)
>Varie chiacchiere con gli altri del gruppo ci accompagnano fino a
>sera, cena a base di minestrina e poi nanna.
>22/12
>Sveglia alle 6 (-2° gradi), colazione, smontaggio tenda e via verso il
>campo base (plaza de mulas a 4300 mt), il sentiero sale subito ripido
>di circa una 70ina di metri, poi lentamente di circa altrettanto,
>passando due collinette, poi appare una spettacolare (se poi non fosse
>da fare a piedi con lo zainio carico) ghiaione pianeggiante fino
>all'orizzonte (in effetti siamo ancora lontani dalla cima, e dal lato
>sbagliato), sono circa 16/18 km di ghiaione (sempre con sassi + o -
>grossi, il sentiero comunque ha quasi ovunque un fondo in ghiaino
>sottile/sabbia) in pianura (alla fine del ghiaione saremo saliti di
>soli 400 mt...), in pratica si compie un ampia curva verso destra che
>porta da davanti alla parete sud (confluencia) a sotto al lato nord
>(plaza mulas). non si arriva mai.
>La cima (ma solo quella) e' spesso in vista, purtroppo lo spettacolo
>non ci entusiasma troppo, colonne di neve (evidentemente alzata dal
>forte vento) si innalzano sopra per una altezza di decine di metri, ci
>guardiamo in faccia di tanto in tanto e speriamo.
>si guada un torrentello 3/4 volte (di solito si salta senza bagnarsi
>le scarpe) finche' non si arriva ad una salita decisa, la si imbocca,
>sperando di essere quasi arrivati, in realta' mancano ancora 4/5 Km di
>salite e leggere discese su ghiaioni + grossi, finche' non si arriva
>al vecchio ed in disuso rifugio columbia (4000mt) da qui una ripida
>salita ed un ulteriore km di saliscendi portano al bivio, a sx (in 15
>minuti) si va al comodo, accogliente, caldo, asciutto ed economico
>rifugio albergo plaza de mulas, a diritto (in 5 minuti) si va allo
>scomodo freddo e per chi ama la sofferenza gratuita, campo base plaza
>de mulas.
>NOI OVVIAMENTE SIAMO ANDATI AL CAMPO BASE E CI VERGOGNAMO.
>a nostra parziale discolpa possiamo dire che non sapevamo
>dell'esistenza del rifugio (c'e' anche il telefono, non funziona
>sempre, ma sempre ad 1 dollaro/minuto)
>sappiate comunque che
>Al campo base (organizzazione grajales) per 50 dollari al giorno si
>ha:
>-uso di una tenda grande (mensa, ritrovo ecc)
>-uso del buco per terra con un telo intorno denominato WC (non si puo'
> scagazzare ovunque, la forestale vigila, anche se si va su per conto
> proprio, almeno l'uso del WC *bisogna* acquistarlo)
>-acqua+polverina a gusti frutta assortita : libero
>-acqua calda per termos : libera
>-colazione abbondante
>-pranzo e cena.
>Al rifugio per 50 dollari al giorno si ha la pensione completa con uso
>libero di bagni e doccia in camerate da 6/8 persone, altrimenti per
>chi vuol risparmiare:
>$17/giorno : solo dormire (e uso bagno) in camerate 6/8 persone
>$2/giorno uso di un locale mensa al chiuso con tavoli sedie e posto
>per cucinarsi i pasti con proprio fornello (per l'acqua, si trova
>fuori dal rifugio un torrente che alla mattina da acqua limpida, come
>al campo base)
>$10 ogni doccia.
>L'unico svantaggio del rifugio e' che e' + lontano di circa 1 Km
>pero' si e' ampiamente ripagati dal fatto che
>1) Serve una tenda in meno, quella da lasciare al campo base
>2) Al campo base e' + facile beccarsi un raffeddore o peggio, gia' si
>parte dall'italia mezzi raffreddati, si passa alle sudate della calda
>e afosa mendoza, al campo base di notte si va a -5°/-8° e spesso
>soffia un vento freddo, a 4300 i primi giorni si fatica a fare tutto
>ecc.
>3) Il bagno e' interno.
>Insomma, secondo me vale ampiamente la pena (anche perche'
>indubbiamente dormire su un materasso riposa di piu' che non per terra
>sul materassino)
>Comunque, divagazioni a a parte, da confluencia a plaza de mulas: 9
>ore (i piu' bravi ne impiegano anche solo 6, la media e' 8 ore, noi
>l'abbiamo presa con comodo, con frequenti soste pranzo.)
>Si arriva abbastanza cotti, specie per l'altura che fa soffiare ad
>ogni momento. beviamo in abbondanza e montiamo la tenda, terreno
>sassoso, ma anche qui (come dappertutto) ci sono spazi liberati dai
>sassi piu' grossi.
>Cena e poi nanna, la prima notte su 15 persone del nostro gruppo circa
>un terzo ha avuto mal di testa in modo fastidioso/pesante i restanti
>2/3 se la sono cavata con una aspirina ed un po' di insonnia.
>23/12
>Sveglia all'alba, freddo e senza vento (plaza de mulas e' molto meno
>ventosa dei successivi campi), riempiamo borracce, bottiglie e tutto
>cio' che e' riempibile con l'acqua di fusione del ghiacciaio vicino,
>ora e' poca e limpida, piu' tardi sara' di piu' ma torbida, pastiglie
>per depurare e raduno nella tenda mensa per colazione, ci trattiamo
>bene, in questi primi giorni prendiamo pensione completa. Colazione a
>base di acqua bollente+ latte, caffe o te liofilizzati, pane,
>margarina *argh* e marmellata, corn flakes e qualche frittella.
>Riposo e svacco completo fino a mezzogiorno, pranzo, riprendiamo lo
>svacco fino a cena, e' il giorno del riposo, bisogna approfittarne.
>nanna.
>E' tutto sereno, ma un netto cerchio attorno al sole ci fa temere
>brutto tempo in arrivo.
>Per i pochi impavidi che resistono lo spettacolo fuori e' sempre
>stupendo, c'e' luce fino alle 9, dopo, il cielo stellato dell'emisfero
>sud, visto da 4300 mt in ambiente buio e' indimenticabile.
>La cima e' nel pomeriggio quasi sempre nell*A* nuvola (magari e' tutto
>sereno, ma attorno alla cima c'e' una nuvola, e quasi sempre cosi'
>durante il pomeriggio, tra l'altro le montagne attorno sono tutte
>molto + basse (5200/5600) dell'aconcagua)
>24/12
>solita sveglia all'alba per acqua, brutto, bruttissimo tempo, vento
>forte, freddo e completamente nuvoloso, facciamo colazione poi
>vedremo.
>Un po si apre, resta pero' il vento, una parte di noi decide di andare
>comunque fino a nido de condores (5400 mt) ed iniziare a portare su
>una parte della attrezzatura.
>Partiamo alle 9.00 sotto un vento continuamente gelido, in alcuni
>momenti si fatica a restare in piedi, chi aveva con se gli occhialoni
>tipo sciatore se li e' messi, erano discretamente utili. guanti
>d'obbligo. Il sentiero su ghiaione (per cambiare) e' in costante media
>salita, ad ampi tornanti porta prima sotto lo sperone che ospita
>"plaza canada" (un piccolo posto pianeggiante a 4900 mt, posto per 15
>tende al massimo) poi a "cambio de pendenzia (5200 mt)" (solita
>fantasia nei nomi) la salita diventa meno brusca, da qui resta cmq
>ancora un'ora, faticosissima per via della quota, anche qui cmq vi e'
>posto per la tenda. Io comunque per via dei fortissimo mal di testa
>che gia' mi accompagna da un 15/20 minuti lascio la roba contro un
>sasso e, per evitare che qualche raffica la rubi, la sistemo con
>qualche pietra (lasciare l'attrezzatura qui e' cmq prassi abbastanza
>comune, il pianoro e' disseminato di zaini, tende, sacchetti, scafi
>ecc.), torno giu' di corsa, desidero solo una aspirina.
>Fino a Cambio di pendenzia 5 ore, piu' un'ora a Nido di Condores
>(sembra davvero vicino, al massimo mezz'ora, eppure chi c'e' gia'
>andato mi garantisce che nonostante sia vicino e solo 200 metri scarsi
>+ in alto, un'ora buona ci vuole...la quota incombe)
>6 ore cmq e' il tempo medio da plaza de mulas a nido.
>L'aspirina fa miracoli, mi sento quasi subito bene, BERE, BERE, cena,
>nanna.
>Questa seconda notte quasi tutti stiamo meglio.
>25/12
>NATALE... che buffo, qualcuno ha anche un alberello mignon attaccato
>sulla tenda...
>Giornata buona, noi portiamo su ancora un po' di roba, altri riposano,
>con vento moderato e sole la salita ha un'altra faccia, la sofferenza
>e' molta meno, a cambio di pendenzia ho di nuovo un mal di testa
>fortissimo, sono costretto a lasciare la roba insieme a quella di ieri
>e scendere.
>Ho dubbi sulla mia capacita' di acclimatarmi, con l'aspirina pero'
>passa subito tutto e cio' mi tira un po' su il morale, comunque
>durante la notte mi svegliero' pieno di dubbi.
>26/12
>Giorno della separazione, del gruppone originale di 15 persone
>2 non stanno per nulla bene, andranno giu' domani by muli.
>1 non sta bene, andra' qualche notte a dormire al rifugio, sperando di
>ristabilirsi
>7 partono per dormire a nido
>5 :io, 3 amici ed un altro resteremo un giorno in + ad acclimatarci a
>plaza de mulas.
>insieme a 7 partono anche 2 miei amici che nei due giorni precedenti
>avevano solo riposato, portano su un po' di roba.
>io riposo, ho gia' dato
>27/12
>i 7 sono su, se tutto va bene stanotte andranno presso il rifugio
>berlin (5800/5900 mt), dentro alla baracca di legno se e' libera,
>fuori in tenda se occupata.
>noi 5 riposiamo ancora a plaza de mulas, io mi rendo conto di soffrire
>di cervicale (il mal di testa era quindi dovuto alle forti raffiche di
>vento freddo + che non alla quota) ...brutta cosa l'eta'
>... ci accorgiamo che esistono anche i portatori, per chi fosse
>interessato le tariffe (max 20 kg) da plaza de mulas:
>200 dollari fino al Berlin
>150 dollari fino al Nido de condores
>120 dollari fino a cambio de pendencia
>100 dollari fino a plaza canada
>28/12
>Noi, ultimi 5, partiamo, arriviamo a nido come da manuale, qui
>troviamo 2 dell'altro gruppo, ancora fermi a causa di strascichi di
>mal di testa. Io fortunatamente (grazie all'aspirina presa *prima*)
>sto benissimo (fiatone continuo permettendo), ci aiutano a montare le
>tenda (1 biposto e 1 da 3, per avere un po' di spazio per gli zaini),
>tra le quintalate di peso che ci siamo portati questo ultimo giorno
>c'erano anche 4 litri a testa di acqua, la cosa ci evita la sofferenza
>di dover sciogliere acqua.
>Siamo cmq troppo stanchi per mangiare, il vento e' gelido, i molti
>vestiti impacciano i movimenti. Ci accucciamo dentro ai sacchi a pelo
>e facciamo finta di dormire. Mangiamo verso le 22.00, tanto non dorme
>nessuno. Alle 22.30 quando esco dalla tenda dove ci siamo radunati per
>mangiare lo spettacolo e' ineguagliabile, sono le 10 e mezza di sera,
>il cielo all'orizzonte ha ancora una riga rossa, gli ultimi bagliori
>del sole, purtroppo il vento non da tregua, e' gia' molto freddo, mi
>lancio dentro al sacco a pelo ed in qualche modo mi addormento,
>durante la notte il freddo mi sveglia piu' di una volta (finche' non
>mi decido di dormire con la testa dentro al sacco, dopo tutto ok) il
>vento continua a dare strattoni alla tenda, continua a nevicare
>condensa ghiacciata. Oltre al freddo ed alla quota il rumore e' forte
>e fastidiosissimo... si dorme poco...
>29/12
>Sveglia all'alba, il vento si e' placato solo parzialmente... i miei
>tre compagni mi informano che loro non intendono piu' proseguire.
>Gia' la sera prima in tenda, mentre si cenava ne avevamo parlato e
>speravo di averli convinti, purtroppo il freddo, la scomodita', e le
>difficolta' respiratorie della nottata appena trascorsa evidentemente
>non hanno disturbato solo me....
>gli altri 2 partono, ne approfitto, andro' in loro compagnia, sfilo i
>pali alla mia tenda da 2 e la lascio li con vari sassi sopra, tiranti
>e picchetti ancora piantati, al ritorno mi bastera' ri-infilare i
>pali. lasciarla completamente montata e' assolutamente sconsigliato il
>vento potrebbe strapparla.
>Prendo l'altra tenda da 3 (che avevamo portato in zaino), tutti i
>vestiti pesanti che trovo, carico lo zaino (che e' veramente
>strapieno, di solito anche al berlin si va su in 2 tappe distinte,
>proprio per evitare un unico zaino gigante... ma preferisco soffrire
>un po' pero' essere in compagnia.)
>I miei amici cmq mi seguono scarichi, vorrebbero arrivare almeno al
>berlin. La salita e' media, i due ragazzi mi aspettano (sono molto +
>carico di loro che una parte della roba la hanno gia' su e ancora
>stanco dal giorno prima).
>L'intenzione sarebbe provare ad arrivare a 6400 (rif. indipendencia),
>e fare campo li, dormire (per quanto possibile) partire, cima e
>ritorno a nido de condores, ci rendiamo conto che non sara' possibile,
>ben che vada speriamo di riuscire a raggiungere il campo "pedra
>blanca" 6100 mt, ma e' dura. a 5800 mt i 3 compagni ci abbandonano,
>preferiscono tornare indietro subito, nonostante oramai manche davvero
>nulla a berlin, poche decine di metri di dislivello, la respirazione
>e' sempre stentata.
>Al rifugio berlin poche tende, vediamo i bastoncini telescopici degli
>altri ragazzi (i primi 7) fuori dal berlin (una casetta in legno, 3 x
>5 mt) entrata a ghigliottina. Entriamo chinandoci, sono li 6, hanno
>tentato la cima, partendo dal berlin alle 3 di notte, ma a parte uno
>che e' riuscito, loro sono dovuti tornare indietro a causa del vento
>troppo forte e del troppo freddo (1 di loro ha problemi con alcune
>dita del piede...). Noi tre ci pensiamo un po', ma alla fine, un po'
>per la compagnia, un po' perche' siamo (almeno io...) stanchi, un po'
>perche' e' meglio una notte dentro un solido capanno piuttosto che
>strapazzati dal vento dentro una tenda... stiamo li. Ritenteremo tutti
>domattina, partendo pero' alle 8.00, col sole. passiamo il resto della
>giornata a sciogliere neve per bere e mangiare (i fornelli a gas
>vanno, la fiamma non va piu' forte del minimo, ma va).
>30/12
>Partiamo, tra un ritardo ed un altro, alle 9.00, il termometro fuori
>dal berlin segna -18°, il vento c'e' ma non e' fortissimo, siamo
>abbastanza rincuorati, noi tre di ieri restiamo un po' indietro
>rispetto ai 6 del secondo tentativo, chi non ha moffole di piumino si
>sta pentendo.... si sale subito con decisione, svolta a destra, sempre
>sull'eterno ghiaione, salita ripida a tornanti, poi un po' di salita
>lenta, ci voleva, sono solo, i 6 sono molto avanti, i due ragazzi
>vanno troppo piano, li aspetto 5 minuti, non li vedo, decido di
>continuare solo. e magari raggiungere gli altri.
>Inizia una bella salita ripida a tornanti gli altri sono lassu' in
>alto, la velocita' diminuisce sempre. Sempre piu' fiatone per andare
>sempre + piano.
>La salita e' durissima pochi passi e ci si ferma, mi accodo ad un
>giapponese che mi sembra avere una andatura sostenuta, passi molto
>lenti ma piu' lunghi dei miei, reggo un po' poi rallento.
>Il vento forte non aiuta, costringe a tenere naso e bocca intanati
>dentro la giacca ed il piumino mentre invece i polmoni sembrano
>scoppiare e si vorrebbe prendere qualche bel respiro a bocca
>spalancata, ma e' davvero troppo freddo.
>Non ho l'altimetro e quindi devo tirare ad indovinare la quota, spero
>cmq di essere almeno 6400 mt...
>Alla fine della salita mi rincuoro, un roccia sporgente ripara dal
>vento, i resti del indipendencia (6400mt) sono di fianco a me... sono
>le 10.30, ho ancora tempo.
>Mi riposo, tiro fuori i ramponi dallo zaino (c'e' un breve tratto
>ripido ed innevato), indossarli (fortunatamente sono il modello ad
>aggancio rapido, non oso immaginare mettersi quelli a lacci) con tutti
>i vestiti (maglietta intima in capilete, maglietta regulator
>patagonia, pile sottile, pile grosso, giacca goretex, il piumone lo
>tengo per le emergenze, sottopantalone in capilene, pantaloni
>windstopper, sovrapantaloni impermeabili imbottiti, scafi,
>passamontgna integrale+cappuccio felpa+cappuccio giacca, sottoguanti
>in capilene, moffole in piumino) e la ormai cronica asmaticita'...
>sono 5 minuti di sofferenza in piu'
>superato il breve tratto, il vento torna ancora piu' deciso e
>continuo, quasi come un ventilatore puntato sul "gran traverso",
>400/500 metri di cui la prima meta' in piano, la seconda meta' in
>media salita, ormai la quota si sente sempre piu', il vento non si
>calma finche' non si arriva (senza mai togliersi i ramponi, nonostante
>la neve non la si veda + fino a meta' "canaleta") sulle salite finali
>del traverso/inizio canaletta, qui la pendenza torna decisa (mancano
>solo 400 mt di dislivello ma si debbono sudare tutti...), gli altri
>sono sempre lassu', ho seri dubbi di raggiungerli e di raggiungere la
>cima in tempo utile, mi do, come tempo massimo le 17, o sono in cima o
>torno indietro.
>Il traverso finisce, la canaletta e' ripida, se fosse da 1500 a 1900
>mt sul livello del mare invece che qui, la si farebbe in 20
>minuti...e' cmq facile, specie con un po' di neve, si scivola meno. Mi
>ricorda il tratto finale che dal passo pordoi porta al rifugio, lungo
>il ghiaione, stessa pendenza, stessa scivolosita'.
>Adesso tutti andiamo davvero piano, il fiatone e' continuo, 2 passi
>corti ed una sosta di 30 secondi, altri 2 passi poi un sasso per
>sedersi un minuto, sempre nella speranza di riuscire finalmente a
>prendere fiato, purtroppo con la certezza di non riuscirci.
>Lo spagnolo che mi sta qualche metro davanti non ha i ramponi, e
>nonostante sulla neve continui a scivolare (anche pericolosamente) si
>ostina a passare di li, mentre c'e' posto per passare anche piu' a
>sinistra, dove continua il ghiaione senza neve... evidentemente la
>quota lo ha ubriacato, altri del gruppo racconteranno di ulteriori
>singolari esperienze, un giapponese si buttava per terra svenuto
>finche' un qualche passante non lo risvegliava toccandolo o tirandogli
>sassolini addosso, chi contava i passi intercalando con la supplica
>"madre de dios" ecc. un momentaccio per lui
>Insomma, oltre ad essere la cosa + faticosa che abbia mai fatto (ho
>comunque imparato nuove ed entusiasmanti significati del termine
>*faticoso*) sembra davvero non finisca mai, in effetti piu' di una
>volta sono stato sul punto di tornare indietro. Mi ero comunque deciso
>di soffrire fino alle 17 e quindi *poco* convinto, proseguivo.
>Poi finalmente la fine della canaleta, restano gli ultimi 80/100 metri
>di dislivello, ma meno ripidi. gli altri un po' piu' vicini, ma sempre
>troppo lontani, fermo un ragazzo che scende e gli chiedo quanto dista
>la cima...1 ora... ancora un'ora di fatica cosi'.... mi siedo un
>attimo.
>Bene, provo l'ultima carta, mi tolgo i soprapantaloni che mi
>ostacolano un po' il cammino, mi tolgo lo zaino e ramponi. prendo solo
>la macchina fotografica, cosi' libero sono un po' piu' veloce, aumento
>il ritmo al massimo, decido di tentare di raggiungere gli altri vado,
>spingo, c'e' qualche tratto un po' innevato ma avendo gli scafi me la
>cavo anche senza ramponi, gli altri iniziano ad essere sempre +
>vicini, cerco di evitare tutte le soste che posso.
>Sono quasi in cima, riprende il vento ed io, nonstante abbia 2 paia di
>guanti nello zaino+le moffole in piumino, ho lasciato tutto giu'
>(evidentemente un po' cotto lo ero...). E probabilmente giu' anche io
>sarei dovuto tornare a 15 minuti dalla cima se non fossi riuscito a
>raggiugere i ragazzi (sputando l'anima) nel minuto seguente e
>scroccare un paio di guanti (tutti noi ne avevamo + di un paio a
>testa) ... insomma una botta di culo, ma anche di polmoni...
>Dopo e' facile, salita quasi nulla, 15 minuti e poi in vetta alle
>15:57, purtroppo, come tutti i pomeriggi la cima non e' libera da nubi
>e quindi il panorama non e' che sia memorabile (un po' di parete sud e
>basta), in effetti se si parte alle 3 di notte si dovrebbe essere in
>cima entro mezzogiorno quando la visibilita' e' stupenda.
>Un po' di nausea da quota, qualche foto e giu'.
>Il ritorno e' rapido, 3 ore per tornare al berlin, cena (chi ha fame)
>tanta brodaglia e poi nanna.
>Siamo tutti soddisfatti eppure la stanchezza ancora ci impedisce di
>esprimerlo, parliamo poco ridiamo poco.
>Al berlin ritroviamo i due che ieri erano venuti su con me, loro oggi
>hanno rinunciato, tenteranno domani.
>31/12
>Partenza alle 10. Da berlin a nido, recuperiamo i nostri bagagli e le
>tende. Con zaini assurdi ci incamminiamo verso plaza de mulas.
>arriviamo alle 16.00
>qui ritrovo i miei 3 amici sani, salvi e riposati.
>La sera grandi festeggiamenti al rifugio.
>01/01
>Aspettiamo chi ancora vuole tentare la cima
>02/01
>Idem
>03/01
>Giu', rifacciamo i bagagli, stavolta zaini vuoti, unica tirata fino
>all'entrata del parco (circa 30 Km) dalle 5 alle 8 ore.
>Finito, spero che qualche dato utile per chi volesse tentare la cima
>ci sia
