ingresso al monte bianco

Alpinismo sulle Alpi ed extraeuropeo, ghiaccio, cascate ecc.

ingresso al monte bianco

Messaggioda pesa » gio lug 14, 2005 9:49 am

Tempo permettendo venerdi' andro' al monte bianco, sarebbe la mia prima volta. Vorrei fare una dellle normali, tanto per dire che sono stato "sul" monte bianco e poi mi piacerebbe anche arrampicare un po' (sarebbe la mia prima volta sul granito). Ho recuperato diverse guide arrampicatorie, quella del cai-tci, quella di alp e pure quella di rebuffat (le 100 piu' belle salite..). Ma cacchio, il MB e' prorpio grande e pure con l'aiuto di tutto questo materiale faccio fatica a raccapezzarmi, e vengo al dunque: chi tra voi, o profondi conoscitori del bianco, saprebbe consigliare un paio di viette di "entrata" diciamo di 300-400 m sul V grado? (Davide62, hem hem, ci sei?)

Grazie,
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Messaggioda ubirou » gio lug 14, 2005 15:41 pm

Una normale facile sarebbe quella del Tacul, una più ingaggiosa quella al Dente. Per arrampicare, io inizierei con una classica tranquilla, la normale alla Pyramide du Tacul, max IV+ e discesa sicura in doppia...

Ciao Ubi
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Messaggioda pesa » gio lug 14, 2005 16:28 pm

Finalmente qualcuno mi risponde, grazie Ubi!
Comunque, per normali intendevo le normali alla vetta del bianco, le salite su roccia non pretendo che siano necessariamente delle vie normali, anzi..
Vado subito a dare un'occhiata a questa normale alla Pyramide du tacul, che qua i tempo stringe :)

Ciao e grazie,
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Messaggioda Fabrizio Righetti » gio lug 14, 2005 17:17 pm

Ciao, non avevo capito che volevi le informazioni sulle normali alla vetta, eccoti accontentato ti posto le mie relazioni di due delle quattro normali. La via dai Grands Mulets l'ho fatta con gli sci per cui i tempi sono relativi.
Ti consiglio quella dal Gonella anche perchè la via dei Grands Mulets presenta problemi di passaggio della junction con scarso innevamento. Dal Gonella grande ambiente e poi fai la traversata della montagna, io te la consiglio.

Fabrizio

MONTE BIANCO, 4810 M

Via della ?Cresta di Bionnassay? e traversata all?Aiguille du Midi attraverso il Col du Mont Maudi

?Monte Bianco?, parola magica che indica una delle montagne per eccellenza. Massima elevazione delle Alpi presenta un orografia complessa caratterizzata da un selvaggio ed ?inacessibile? versante meridionale e da un più ?mansueto? e glaciale versante settentrionale. Le quattro vie normali che salgono alla cima sono tutte degne di nota e rivestono una notevole importanza storica, tuttavia la ?normale italiana? mantiene quelle caratteristiche di isolamento ed impegno fisico ormai non più riscontrabili sugli altri tre itinerari. La traversata rappresenta una grandiosa cavalcata in quota nel cuore del massiccio dal rilevante impegno fisico.

Accesso: Da Aosta si raggiunge Courmayeur e da qui si risale la Val Veny fino alla sbarra nei pressi della teleferica che sale al Rif. Monzino. Il traffico per la Val Veny è limitato fino al raggiungimento di un certo numero di veicoli, dopodiché è necessario salire in autobus.

Base di partenza per questa salita è il Rifugio Gonella che si raggiunge superando il lungo e poco pendente Ghiacciaio del Miage (circa 10 Km).
Da La Visaille (1659 m) in Val Veny si prosegue lungo la strada asfaltata sin nei pressi del Lago Combal (1950 m). Da qui prendere il sentiero che si diparte dal retro del bar Miage e che porta sul filo di cresta della morena del Ghiacciaio del Miage; seguirla, con tratti affilati, fino al suo termine presso un grosso masso, dove si mette piede sul ghiacciaio. Si procede sul ghiacciaio, qui completamente coperto di detrito e, cercando con attenzione gli scarsi e poco visibili ometti, risalirlo per poi spostarsi a destra verso il centro in direzione della morena mediana. Si passa attraverso alcuni enormi massi, portandosi sulla cresta della morena centrale, da seguire fin dove si esaurisce. Oltrepassare la confluenza con il Ghiacciaio di Dôme (2500 m, 2.40 ore) ed aggirare verso sinistra un tratto crepacciato per poi portarsi nuovamente verso destra in direzione di una parete rocciosa. Si sale il pendio roccioso ed erboso di fronte seguendo un sentierino (bolli gialli segnavia) che si snoda ripido con alcuni tratti attrezzati con catene e scalette di ferro sino ad un nevaio. Traversare il nevaio con traverso ascendente verso destra sino a raggiungere lo sperone roccioso su cui sorge il rifugio. Si risale lo sperone superando tratti attrezzati raggiungendo infine il Rifugio. Gonella (3071 m, 3,45 ore).
Dal Rifugio Gonella seguire la traccia che taglia il pendio roccioso (alcune ripidi nevai) su cui sorge il rifugio e con alcuni saliscendi si raggiunge in breve il tormentato e crepacciato Ghiacciaio di Dôme. Si percorre il ghiacciaio seguendo la traccia, a volte poco marcata, che tortuosa (aggira o supera direttamente i numerosi crepacci) si sviluppa sul margine sinistro del ghiacciaio a ridosso delle Aiguilles Grises; in questa parte il percorso è molto variabile anche nella stessa stagione. Giunti nella parte superiore del ghiacciaio la superficie si fa meno crepacciata, sono comunque ancora presenti grandi crepacci che ostacolano il cammino (talora vengono posizionate alcune scale per superare crepacci altrimenti invalicabili). Raggiunto un piccolo pianoro si risale un ripido pendio nevoso e con una traversata ascendente verso destra si raggiunge la Cresta di Bionnassay a circa 3900 m di quota. Si prosegue lungo la bella cresta nevosa (ad eccezione di un tratto mediano di un centinaio di metri costituito da rocce rotte e sfasciumi) raggiungendo un pianoro sottostante il Dôme du Gouter. Risalire direttamente il pendio che sale alla calotta del Dôme (4306 m) e da qui scendere al Col du Dôme, dove ci si congiunge alla via normale francese che sale dal Refuge du Goûter. Risalire il pendio transitando nei pressi della Capanna Vallot (4362 m) ed attraverso un falsopiano portarsi all'inizio della bella Cresta des Bosses che si segue sino al pianoro nevoso della vetta.
Dalla cima scendere verso NNE lungo il facile pendio nevoso e superando poi un breve tratto più ripido si arriva ad un vasto plateau. Proseguire la discesa lungo il ripido pendio del Mur de la Cote (un centinaio di metri a 35°) sino al grande plateau del Col de la Brenva (4305 m). Attraversare l?ampio colle e traversare in leggera ascesa il pendio nevoso del Mont Maudit sino a raggiungere il Col du M. Maudit (4354 m). Si discende sul versante opposto dapprima per ripido pendio, spesso ghiacciato, per una sessantina di metri (attenzione!), poi più facilmente in traverso (traccia sempre presente) con alcune svolte si raggiunge la base del pendio. Dapprima con percorso pianeggiante e poi in leggera salita ci si porta sulla dorsale nevosa che scende verso W dalla cuspide sommitale del Mont Blanc de Tacul, a circa 4100 m di quota. Scendere sul lato opposto lungo un pendio nevoso e giunti alla base superare, con difficoltà variabili a seconda delle condizioni, un seracco alto circa 25 m di altezza; in breve si raggiunge il Col du Midi (3544 m). Lasciarsi alla propria sinistra il Refuges des Cosmiques e seguire la facile pista che traversando sul Ghiacciaio del Gigante e bordeggiando la rocciosa parete sud dell?Aiguille du Midi conduce verso la vetta di quest?ultima. Risalire un pendio nevoso e percorrere la sucessiva cresta nevosa (ultimo tratto affilato) sino alla stazione della funivia dell?Aiguille du Midi (3833 m).

Dislivello: 1° giorno 1400 m
2° giorno 1740 m + 500 m ca.
Difficoltà: AD/AD+
Tempo di percorrenza:
1° giorno 4 ore
2° giorno Rifugio Gonella partenza: ore 1:30
vetta Monte Bianco: ore 8:30
Aiguille du Midi: ore 16:00

Telefoni utili:
Ufficio informazioni turistiche "M. Bianco" 0165/842060
Unione Valdostana Guide di Alta Montagna 0165/44448


Via dei ?Grands Mulets?

È una delle vie normali che si snodano sul versante settentrionale della montagna. Priva di vere e proprie difficoltà tecniche è molto frequentata durante la stagione scialpinistica. Grandioso ambiente di alta montagna.

Accesso: Da Chamonix utilizzando la funivia dell'Aiguille du Midi si raggiunge la stazione intermedia di Plan de l'Aiguille (nella Primavera 2000 il costo di A/R della funivia era di 85 Fr.).

Da Plan des Aiguille (2310 m ca.) dirigersi lungo il sentiero, che si diparte dalla stazione della funivia, verso la base dell?imponente e spettacolare versante settentrionale dell?Aiguille du Midi. Raggiunto il filo della morena scendere brevemente sul sottostante Glacier des Pelerins ed attraversare il tratto semipianeggiante in direzione dell?evidente conoide nevosa alla base del canalone centrale dell?Aiguille du Midi. Prestando attenzione alle scariche di ghiaccio che interessano questa zona risalire con alcuni zig-zag il pendio a destra della conoide portandosi sulla cresta di una morena. Da qui inizia un lungo traverso a mezza costa, su pendii talora anche ripidi (attenzione alla caduta di qualche pietra dall?alto) e sui quali può essere necessario togliersi talvolta gli sci,, che permette di raggiungere il Glacier des Bossons. Attraversare ghiacciaio prestando molta attenzione ai numerosi crepacci presenti soprattutto nella prima parte, quella conosciuta come Jonction, zona in cui confluiscono due differenti colate glaciali e per questo piuttosto tormentata. Il superamento di questo tratto può presentare alcuni problemi e nel caso in cui la traccia non sia presente (eventualità comunque piuttosto remota) l?individuazione del percorso in questo dedalo di crepacci risulta alquanto complessa. In stagione avanzata per agevolare il percorso vengono posizionate delle scalette al di sopra dei crepacci. Superato questo punto si risale poi un vago canalone sino alle rocce dei Grands Mulets dove sorge l?omonimo rifugio. Giunti alla base delle rocce un piccolo corridoio compreso tra il ghiacciaio e le rocce stesse conduce ad un colletto posto appena a monte dell?affioramento roccioso (deposito sci) dove ha inizio il breve percorso attrezzato che porta al Rifugio dei Grands Mulets (3051 m).
Dal rifugio portarsi nuovamente sul ghiacciaio e continuare la risalita lungo il pendio già salito precedentemente dirigersi verso SSW in direzione dei pendii compresi tra i Grands Mulets la cresta settentrionale del Dome du Gouter sulla destra. Un ripido pendio, chiamato ?Petites Montées?, con alcuni passaggi tra i crepacci permette poi di guadagnare il Petit Plateau. Risalire il successivo pendio conosciuto come ?Grandes Montées? e raggiungere la conca glaciale del Grand Plateau da cui facilmente si prosegue per l?ampia sella del Col du Dome (4239 m). Lasciata alla propria destra la cima del Dome du Gouter (da qui facilmente raggiungibile) si risale il pendio transitando nei pressi della Capanna Vallot (4362 m) poco oltre la quale è necessario togliersi gli sci per procedere a piedi. Attraverso un falsopiano portarsi all'inizio della bella Cresta des Bosses che si segue con percorso elegante ma molto faticoso (per la presenza di un paio di ripide gobbe nevose) sino al pianoro nevoso della vetta.

Dislivello: 1° giorno 750 m
2° giorno 1750 m
Difficoltà: PD+/BSA
Tempo di percorrenza:
1° giorno 2.30 ore ca.
2° giorno Rifugio dei Grands Mulets (3051 m), partenza: ore 1:55
vetta Monte Bianco: ore 7:10
Rifugio dei Grands Mulets (3056 m), arrivo: ore 9:15
stazione funivia Plan de l?Aiguille: ore 11:00
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