Mame ha scritto:Dimmi, se siete scesi con le doppie verso il ghiac. del Ventina, come è messo il percorso? Qualche problema soprattutto nell'ultimo salto
Ciao.
Si, siamo scesi da qui. Anche se e' un po complicato consente di risparmiare tempo e poi io me la ricordavo + o -.
Cmq, sulle condizioni sull'ultima doppia rispondo con questa foto
Mentre in generale sulla salita, il primo giorno si parte da Chiareggio e passando per la Porro e il biv. Taveggia si arriva all'Oggioni. E' una faticaccia ma attualmente il ghiacciaio non da alcun problema, c'e' "solo" da camminare.
L'avvicinamento alla nord e' piuttosto agevole al momento. Si puo' tranquillamente evitare la doppia. Dall'Oggioni si seguono le tracce verso la corda molla per 5 minuti fino ad arrivare al colletto dove si comincia a scendere verso la nord. Pendii ripidi di neve e qualche piccolo tratto di roccette, tenendo sempre la sinistra, portano alla base della parete.
1.5 ore per questo tratto, anche meno.
La via poi e' quella classica che passa a destra del seracco e che, nella parte bassa, costeggia le roccette. Avevamo pensato di fare l'uscita diretta sulle rocce finali ma quando ci siamo arrivati sotto ci e' sembrata una forzatura poco logica, quindi siamo usciti sulla cresta della normale poco prima della vetta.
Materiale usato, 5 viti da ghiaccio, qualche friend medio piu' la solita dotazione per una nord.
La parte centrale della via e' su ghiaccio poco bello quindi un minimo di attenzione, le pendenze sono cmq tranquille (max 60).
Discesa con doppie da 25 m a partire dal bivacco Rauzi. Da qui si arriva sul ghiacciaio superiore. O si risale il breve pendio che porta sulla parte iniziale della corda molla e quindi di nuovo all'Oggioni, oppure si scende direttamente lungo il ghiacciaio (piu' complicato)
spero di essere stato utile.
Lorenz