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Alla ricerca del lato ?B? delle montagne

Con Mara, Denis e Paolo (Vime) saliamo in funivia al Plateau Rosà sabato mattina (scopriremo che in gruppi di 5 si ha addirittura uno sconto!). La neve caduta nei giorni scorsi è meno del previsto e sembra già assestata. Lungo il ghiacciaio, in mezzo ai pistaioli, scendiamo verso Zermatt superando il Rifugio Teodulo. Il nostro sguardo è attratto dal Breithorn che cambia aspetto metro dopo metro, passando da un calottone ?innocuo? ad una parete repulsiva. Quando giungiamo alla GANDEGGHUTTE la nostra meta si mostra in tutto il suo splendore. Anche la via che percorreremo l?indomani sembra evidente, ma anche meno lunga di quel che si rivelerà. Il pomeriggio passa all?insegna del relax. Dopo una breve notte, con una mezza luna che illumina bene il ghiacciaio, ci muoviamo tra continui sali e scendi su ghiaccio e detriti in direzione della nostra cresta. Il primo pendio lo affrontiamo quando albeggia. Usciamo poi per delle divertenti rocce al Triftjiplateau: un ripiano in mezzo a enormi seracchi e crepacci ove troviamo comunque un comodo passaggio, ma che ci impegna più del previsto per la neve qui un po? fonda e da battere. Di fronte a noi ora, dopo la crepaccia terminale, il pendio finale di 400m che alternerà neve soffice a ghiaccio un po? spacca polpacci. L?uscita avverrà per un tratto di misto con settori delicati. Quando giungiamo sulla calotta sommitale dall?Italia giungono nuvolosi che ci rubano il panorama, ma del resto c?è poco tempo per rimirarlo: dobbiam scendere di lena al Plateau Rosà per prendere l?ultima (in tutti i sensi perché è l?ultimo giorno di apertura di settembre) funivia.
Insomma, di vie eccellenti ce ne sono ancora tante, tantissime, anche su 4000 già saliti. E quando i soci son validi come quelli di questo giro, la garanzia di successo e divertimento è assicurata.
Reportage completo al: http://www.on-ice.it/onice/viewtopic.php?t=14000
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