da mfg » sab lug 02, 2016 15:13 pm
Grazie
Mi sa che sono le due vie citate da rabansen
" Per Ivo, invece, è un ritorno alle origini: un ripensare, raccontando, a quando con suo padre Antonio arrivò a quella stessa forcella e proprio da lì, il 14 ottobre 1984, cominciò la sua prima via nuova. Giorgio ascolta e Ivo ricorda: la forcella, quello stretto valico di cui è stato scritto che «non presenta alcun interesse come via di transito», diventa il passaggio magico tra un passato carico di sogni e un presente altrettanto pieno, perché Ivo da quel giorno di ventisei anni fa non ha mai smesso di creare, di realizzare ciò che gli stava (e gli sta) a cuore. Tanto che per il nostro gardenese, se tutto filerà per il verso giusto, questa sarà la quinta via nuova del 2010.
Avanti: in pochi minuti l’attacco è raggiunto e la danza comincia. Questa volta la scoperta è per entrambi, lungo quella fessura che rispetta le previsioni. Tuttavia per Ivo c’è anche dell’altro: ancora dei ricordi che lo spingono a voltarsi a sinistra, dove la parete è squarciata da un grande camino lungo il quale, il 9 settembre 1934, Toni Perathoner (che era suo nonno) e Carlo Runggaldier effettuarono la prima ascensione assoluta di quella gialla muraglia.
Si trattò, in realtà, di una curiosa “doppia prima”, visto che per un tratto Toni e Carlo salirono insieme a Matteo e Toni Demetz. Questi ultimi però, raggiunta la grande terrazza ad ottanta metri dalla base, proseguirono indipendentemente più a sinistra. Così non è del tutto vero, grazie a questo “pezzo unico”, quello che Battista Vinatzer osò dire al tutt’altro che scarso Toni Perathoner (secondo salitore, tra le altre cose, della mitica via di “Battista de Val” sulla Stevia): «Voi sì, arrampicate. Ma ripetete e basta. Quindi siete soltanto delle scimmie»."
Saluti