Mi sono Medalizzato?!?!?

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

Mi sono Medalizzato?!?!?

Messaggioda CMauri » sab apr 03, 2010 21:40 pm

Oggi esperienza strana.

Falesia nuova in "terra straniera" consigliatami da ragazzi del posto.
Di solito provare roccia nuova su vie sconosciute mi piace molto e mi stimola a dare il massimo. L'ambiente nuovo e inesplorato, la tecnica di scalata e il tipo di roccia, la valutazione delle vie e la filosofia usata per proteggere servono a fare della prima uscita un'esperienza un po' speciale.

Questa volta invece arrivo e prima ancora di prepararmi una strana sensazione inizia a serpeggiare tra me e me.
A metà avvicinamento vedo la placconata da lontano, la guardo e penso "mah, le vie saranno lunghe al massimo 100/120 metri, troppo corte per l'altezza perfetta ossia 300/400 metri, poi strapiomba troppo, il colore non mi piace, ci sono troppi tiri e troppo corti". Poi manca anche una ferrata in zona, non so perchè ma "ci dev'essere una ferrata!".

Comunque mi avvicino all'attacco delle vie, guardo la lista delle vie e ne leggo i nomi (penso: "ma i nomi sono "tutti sbagliati", come anche gli apritori, chissà perchè?") metto scarpette e imbrago e attacco la prima via, appena messe le mani sulla roccia subito la sensazione è negativa, ma come?? Questo non è calcare??!!?!? Come si può scalare sul non-calcare, non è neppure a goccie!!! Salgo un po' e mi accorgo che non c'è neppure un traverso aperto da qualche epico alpinista, per di più la roccia è molto abrasiva, neppure un po' di buono e giusto unto qua e là!!! Indicibile!!!

In ultimo poco sotto la sosta "strappo" una presa e parto come un sasso, ma come? E' questo il modo di rompersi? La roccia deve giustamente staccarsi, ma deve muoversi mentre la tocchi, deve "avvertirti" prima, lasciandoti sempre sul "chi va la", mica prima sembra acciaio e poi salta via, risalgo, trovo un altro passaggio e mi assicuro. Il tutto senza ricevere roccie in testa ne facendone cadere io, da non credere.

Cosa mi sta succedendo? Perchè questi pensieri strani? Guarirò?

:( :wink: :D

Cesare
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Messaggioda arteriolupin » sab apr 03, 2010 23:40 pm

Mi dispiace, Cesare, ma sei stato colpito da "maedalogrignitis acuta", nella sua forma più virulenta, quella inoculata dal "bacyllus Anghilaerii Crodaiolisque", una delle specie più potenti ed inattaccabili dalle purtroppo limitate risorse mediche attuali.
Prevede dipendenza acuta da calcare e dolomia, sintomo che - per quanto non esiziale nei suoi effetti - tende comunque a durare tutta la vita.
Porta ad identificare, quasi in preda ad effetti causati dall'abuso di sostanze psicotrope, il Nirvana in concetti quali "Grignae", "Cornua Medalensis", "Contramedalem". "Zucconem ad Campaellis", e, in generale, "omnia Dolomia et Calcaria in saecula saeculorum amen".
Come per le molte sindromi dal comportamento simile, pur non essendo ipotizzabile la guarigione, è tuttavia possibile contenerne gli effetti con una sana e regolata vita, il che prevede l'assunzione settimanale, quando possibile, di Maedalina, Grignite, Enterodolomitina o Calcaria Marmolatae in dosi giornaliere o di più giorni.
Evitare accuratamente il contatto con sostanze perniciose come il Granitum maleficum o simili, sempre che non sia quello della Val di Mello od il protogino del Bianco. Palliativi possono essere eventuali contatti, purché estremamente brevi, con sostanze quali lo "sfasciumen Orobicus", che, pur donando un effimero senso di gioia, acutizzano le crisi di astinenza dalla sostanza base, ormai necessaria all'organismo quanto l'ossigeno, ovvero la Maedalogrignina, secreta dal già citato Bacyllus.
Una lettura quotidiana dei testi sacri (le guide di A. Berti, Le Grigne del Pesci, il forum di PM, le cavolate di AM, etc.) favorisce l'assorbimento ed il contenimento del desiderio straripante di Medalite e Grignite...

Non giunge notizia di esito infausto di quella che ancora molti si ostinano a considerare malattia. Si sa, invece, che persone abituate a frequentare tali zone, sono solite raggiungere età molto avanzata in ottima forma e nel pieno dello spirito.

Per cui...

Sii felice di esserti ammalato.
...Se tuti i bechi gavesse un lampion... Gesummaria che iluminasiòn!

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Messaggioda CMauri » mar apr 06, 2010 9:22 am

Grazie per le delucidazioni!
Credo di aver scoperto l'origine dell'infezione, l'erbetta magica del Medale mi ha lasciato un ricordino sulla mano destra, da li dev'essere penetrato il bacillo.

Incredibile ma vero le bolle si sono sgonfiate, ma dopo ogni uscita in falesia ritornano gonfie come prima, da paura! 8O

C.-
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Messaggioda arteriolupin » mar apr 06, 2010 15:09 pm

Non dirlo a voce alta...

Altrimenti, hai presente quante mogli di alpinisti si terranno la piantina in casa perché funziona meglio del Viagra????
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Messaggioda CMauri » mar apr 06, 2010 19:45 pm

arteriolupin ha scritto:Non dirlo a voce alta...

Altrimenti, hai presente quante mogli di alpinisti si terranno la piantina in casa perché funziona meglio del Viagra????


:-))) Ci ho messo un po' a capirla :-)))
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