Pizzo d'Uccello parete N via della Fessura Diritta?

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

Pizzo d'Uccello parete N via della Fessura Diritta?

Messaggioda Hercules » mar set 29, 2009 22:38 pm

Domenica io e Matteo siamo andati a fare un giro al Pizzo, con l'idea di salire una zona di parete (fra Biagi e via della Fessura Obliqua) che secondo le informazioni in nostro possesso era inesplorata... e invece qua e là abbiamo trovato dei chiodi!!!

Qualcuno ne sa qualcosa???

Per ora chiamiamo questa via 'via della fessura diritta'...

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Materiale utilizzato: chiodi assortiti (utili knifeblades di varie misure e chiodi a V o U), dadi (serie completa), tricam, friends (camalot 0,3-3, misure centrali doppie), cordini anche lunghi per alcuni sassi incastrati, corde da 60m.

L1 70m si seguono le placche e i diedri-rampa della via Oppio Colnaghi fino alla sua seconda sosta

L2 60m si segue la rampa ascendente verso dx e poi con leggero traverso a sx si entra in un diedro di roccia rotta (V+, ch) che si segue interamente trovando una sosta attrezzata (2ch. collegati con vecchia fettuccia) al suo termine

L3 45m si traversa orizzontalmente (ch. con cordino)e poi in leggera discesa entrando nel catino basale da cui partono le vie Biagi Nerli e della fessura obliqua, si procede per placche appoggiate (III-IV) e compatte sino a un tettino, dove si sosta su friends in corrispondenza di una bella fessura rovescia.

L4 50m sempre per placche delicate e poco proteggibili seguendo una fessura accennata, traversando da ultimo in orizzontale a dx (50m, IV, pass V, friends e ch. tolto). Sosta su tricam e friend

L5 60m si segue la fessura prendendone ad una diramazione dopo circa 40m il suo ramo di sx, in corrispondenza di uno strapiombetto se ne esce a sx. Dopo i primi metri un po? dubbi la roccia diventa sana e compatta e sempre ben proteggibile (usati chiodi, dadi, friends e sassi incastrati, lasciati 1 bong e 1nut incastrato, diff V e V+ sostenuti con pass. di VI-) sosta su friend (camalot 2) e chiodo orizzontale arancione (lasciato).

L6 50m si segue la fessura ora più facile ed articolata (IV+/IV, trovato un chiodo) piegando al suo termine leggermente a sx andando a sostare su ch (tolti) con bella vista del tiro chiave della Biagi-Nerli

L7 70m si segue per circa 30 m la cengia erbosa verso dx fino ad una fessura (nut, tolto) si sale verticalmente e si traversa su cengetta accennata per circa 8m (IV+) procedendo poi per rampa erbosa fino a una comoda sosta in una nicchia (2 fr.). Per non procedere di conserva attrezzare una sosta con protezioni veloci in corrispondenza della fine del primo traverso.

L8 40m per ampio diedro (IV) e per ultimo per facile placca (IV+) si va a sostare in corrispondenza della fessura obliqua da sx verso dx che incide la parete sovrastante nel suo margine dx. trovato 1 ch di sosta cassin grigio.

L9 60m con delicato passaggio si superano i primi metri del diedro fessura (VI, 1 ch. lasciato) proseguendo poi per la fessura che presenta qui tratti erbosi (sassi incastrati, friend), sulla sx dopo circa 30m si incontra un ch. cassin grigio dove poter eventualmente sostare. Si procede nella fessura ora più bella, sana e difficile (V) che si chiude a camino (nut, passo difficile per uscire dal camino, VI-), e procede poi con bella e ben proteggibile arrampicata per vari metri fino a un terrazzino erboso sovrastato da una grossa macchia bianca. Si sale per qualche metro senza buone possibilità di protezione (si sconsiglia di proteggersi nelle fessure dall?apparenza poco solida) una sorta di ampio diedro liscio chiuso da uno strapiombo, che si supera (ch. a lama nero sotto al tettino, passaggio difficile, VI+) uscendone a dx su piccole prese e appoggi sostando in massima esposizione su camalot giallo, nut incastrato (lasciato) e ottimo bong (lasciato).

L10 60m si supera con delicato passaggio (VI, ch.a U trovato) la parte finale della fessura, andando poi leggermente a sx (visibile ancora più a sx un cordino sbiancato su spuntone). Si segue una rampa erbosa che porta in una zona di parete aperta caratterizzata da rocce molto rotte. Si traversa su placca verso sx superando una serie di muri verticali e difficili con roccia molto instabile (V+, scarse possibilità di protezione) spostandosi poi leggermente verso dx e andando a sostare su una selletta con un ottimo spuntone e 1 ch cassin grigio (trovato). Molto probabilmente questo tiro molto pericoloso si può evitare con un netto traverso orizzontale a dx dopo la prima metà del tiro spostandosi su terreno erboso ma facile.

L11 50m dalla sosta si salgono alcuni metri e alla base di un grosso pilastro si segue una rampa evidente verso dx (trovati 2 ch, orizzontale arancione e a U) raggiungendo la sosta attrezzata al termine della via della fessura obliqua. L?enorme diedro seguito fino ad ora rimane sulla sinistra di detto pilastro e benchè logica prosecuzione della parte inferiore non è stato percorso perché interrotto da uno strapiombetto terroso dall?aspetto poco rassicurante.

L12 30m per terreno facile ma infido (1ch) si raggiunge un colletto sulla cresta di Nattapiana (sosta su spuntone)
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Messaggioda alison » mer set 30, 2009 5:10 am

Ottima linea di unione di varie varianti e sbagli esistenti.....che arricchisce il Pizzo senza dover far altri buchi riunendo il tutto con una linea non vergine sicuramente, ma logica e ottima alternativa al settore di parete
Bravi, la coppio e alla prima occasione ci faccio un pensiero.
Bravi.
:wink:
alison
 

Messaggioda Hercules » mer set 30, 2009 10:56 am

Un paio di foto...

L6:

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L9:


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Messaggioda alison » gio ott 01, 2009 6:58 am

La via della Fessura Obliqua è bella?
chi mi inserisce la relazione per piacere?
grazie
alison
 

Messaggioda Hercules » gio ott 01, 2009 10:49 am

A me non era spiaciuta, è più breve e facile della Oppio, con un unico tiro da stare all'occhio.
Ti consiglio di raggiungere la conca con le varianti basali dei Fiorentini, da lì segui l'evidente canale obliquo da sx verso dx fino ad un albero dove sosti. Da lì ricordo un passaggino strapiombante con un chiodo (IV+/V non ricordo bene) e poi per evitare il fondo erboso ricordo di essere risalito comodamente su una bella costola, fino ad una sosta attrezzata sotto ad uno strapiombetto. Uno o due tiri discontinui ed erbosi e sei al boschetto. Io avevo sostato all'evidente selletta all'estrema destra della cengia, e da lì con un tiro non banale su roccia dubbia (vari chiodi, ricordo una sorta di diedro) arrivi in un terreno più appoggiato. Vai verso dx per alcune lunghezze e ti immetti nei bei camini terminali, di roccia discreta).
Qualcosa qui:

http://www.gulliver.it/index.php?modulo ... gita=13666
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Messaggioda Hercules » lun ott 05, 2009 12:58 pm

@alison

se ricapiti da queste parti potrebbe non dispiacerti la Via del Nido d'Aquila...

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Del muro delle Ombre e della diretta al gran diedro non posso dirti nulla...

chiedi ad Herzog se ti interessa! :wink:
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