Etica o comodità???

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

Etica o comodità???

Messaggioda O_o » sab apr 04, 2009 14:06 pm

L'altra sera parlando con amici si discuteva sul fatto dell'etica con cui si va a fare alpinismo negli ultimi anni in particolar modo su vie di roccia ed emergeva con chiarezza come molti ancora non amino l'etica di lasciare la montagna come l'hanno trovata ossia non usano esclusivamente protezioni veloci ma preferiscono allargare e deturpare la via con chiodi e aggeggi simili voi che ne pensate ???? Io sono dell'idea che la montagna nasce senza arnesi conficcati, la parete deve rimanere vergine il più possibile così che colui che passa dopo di me può provare le stesse sensazioni che provarono i primi salitori ..... i chiodi andrebbero usati solo in condizioni che non permettono altro.... in casi estremi..... sono un pazzo sognatore??? :P :oops:
NON ESISTONO MONTAGNE IMPOSSIBILI, ESISTONO SOLO UOMINI CHE NON LE SANNO SCALARE

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Messaggioda maivory » sab apr 04, 2009 14:31 pm

8O
argomento nuovo, inesplorato, mai discusso.

Che poi, parentesi, quando tu parli di casi estremi per i quali una protezione sicura troverebbe giustificazione, il tuo giudizio sull'estremità della situazione è relativo. Quindi se una pippa va a fare una via di VI in montagna secondo la tua regola sarebbe giustificato a bucare ogni metro la croda ?
Questo topic è inutile, essendo la minestra riscaldata di un centinaio circa di altri topic.
:x
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Messaggioda tatone » sab apr 04, 2009 14:36 pm

bèh, le protezioni veloci esistono da trent'anni, prima non c'erano! si usavano cunei di legno e chiodi: i primi restavano in parete, i secondi si toglievano perchè costavano non per motivi etici, penso.
più che altro porrei il problema sulla quantità di ferro che si lascia: oggigiorno in trenta metri di IV rischi che dieci rinvii non ti bastino!!!!

sul lasciare vergine la parete, oddio, non sò se esser proprio d'accordo: a voler essere puristi al 100% allora non dovresti neppure diffondere relazioni dettagliate, ma solo note del tipo "si sale sul lato sx della parete tendendo poi a dx": allora sì che fai provare le stesse sensazioni dei primi salitori.....ma sarebbero allora tutte prime ascensioni, non si potrebbe parlare di ripetizioni, sarebbe impossibile seguire una stessa linea....e sicuramente così ci sarebbe in parete un centesimo della gente che c'è ora; qualcuno, o molti, non sarebbero poi così dispiaciuti; ma è sbagliato far diventare l'alpinismo uno sport per una stretta cerchia di persone.
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Messaggioda O_o » sab apr 04, 2009 15:18 pm

tatone ha scritto:sicuramente così ci sarebbe in parete un centesimo della gente che c'è ora; qualcuno, o molti, non sarebbero poi così dispiaciuti; ma è sbagliato far diventare l'alpinismo uno sport per una stretta cerchia di persone.


meglio pochi che orde di ravanoni ..... non voglio essere classista ma dico solo che ci vorrebbe un po di cognizione tutto li ......
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Messaggioda granparadiso » sab apr 04, 2009 15:27 pm

io non sono alpinista ma leggo di alpinismo....

a voler essere puristi al 100%



come diceva Pruss( spero si scriva così) :wink:

si scala in salita solo fin dove si riesce a scalare in discesa ( vedi tornare indietro)
senza corda, senza chiodi...niente di niente insomma!

ps
la citazione non sarà proprio uguale ma il concetto è quello
babbo....
è....
quindi le montagne tengono su il cielo!

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Messaggioda federicopiazzon » sab apr 04, 2009 15:29 pm

granparadiso ha scritto:
come diceva Preuss


Per favore!
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Messaggioda granparadiso » sab apr 04, 2009 15:31 pm

federicopiazzon ha scritto:
granparadiso ha scritto:
come diceva Preuss


Per favore!


ce l'avevo sto dubbio! :roll:

Grazie :wink:
babbo....
è....
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Re: Etica o comodità???

Messaggioda Slowrun » sab apr 04, 2009 15:33 pm

O_o ha scritto:L'altra sera parlando con amici si discuteva sul fatto dell'etica con cui si va a fare alpinismo negli ultimi anni in particolar modo su vie di roccia ed emergeva con chiarezza come molti ancora non amino l'etica di lasciare la montagna come l'hanno trovata ossia non usano esclusivamente protezioni veloci ma preferiscono allargare e deturpare la via con chiodi e aggeggi simili voi che ne pensate ???? Io sono dell'idea che la montagna nasce senza arnesi conficcati, la parete deve rimanere vergine il più possibile così che colui che passa dopo di me può provare le stesse sensazioni che provarono i primi salitori ..... i chiodi andrebbero usati solo in condizioni che non permettono altro.... in casi estremi..... sono un pazzo sognatore??? :P :oops:


8O ... occazzo, adesso vado su dal Riccardo e gli dico che deve andare a schiodare alcune sue viette ... potrebbe iniziare con la ovest di Lavaredo... così la trovi come Lui !!!

Non so quanti anni hai e che cultura alpinistica hai ... Etica :?: non è che ti sei perso qualche pezzo .... e sei saltato quà e là nella storia alpinistica.
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Messaggioda federicopiazzon » sab apr 04, 2009 15:45 pm

<<Paul, mio grande amico fu di una classe a sè e non ha riscontro nella storia dell'alpinismo,non tanto per la sua straordinaria abilità arrampicatoria,quanto per la grandiosa purità dello stile che impose a sè stesso sulla via di un Alpinismo nobilitato.
Sua meta suprema:la purezza, alla quale rimase fedele fino alla morte [...]
Preuss pretese ingenuamente di erigere a dogma questa sua fulgente teoria .Fu il suo più grande errore e lo scontò con la vita.
[..]
Non ho conosciuto altro arrampicatore così privo dell'istintivo disagio del vuoto e dell'esposizione.Non ho visto nessun altro signoreggiare l'abisso più spaventosoin perfetta esposizione in parete su minuscoli appooggi,con le mani in tasca[...]
In tale posizione ricordo di averlo visto sulla parete N della torre Delago
(in realtà la via è alla torre stabeler ma le rocce del basamento sono comuni, si tratta della schroffenegger,500m V+ ed era durante la 1a ripetizione!)..io ero capocordata ed egli slegato era ora in testa ed ora in coda come se passeggiasse nel parco di Monaco.
-Ma Paul legati e non farmi simili scherzi!
-Ma Tita :se fossi a due metri sopra il suolo,avresti per me la stessa preoccupazione?
>>
da "Mezzo Secolo d'Alpinismo" di Tita Piaz
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Messaggioda federicopiazzon » sab apr 04, 2009 16:32 pm

Ps

magari se il problema fosse :"mettiamo i chiodi o no?"..
parete pulita...
tsk...


ora come ora il problema è :
"lasciamo che vada tutto affanculo oppure cerchiamo di creare delle *riserve indiane* per questi folli suicidi che non vogliono le pareti infarcite di spit?"
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vie chiodate

Messaggioda emanuele » sab apr 04, 2009 18:31 pm

-O o e co. dovete però informare riguardo alle vie di IV "farcite" di chiodi perchè ne possa fare una scorpacciata, conosco poche vie di IV e quelle che conosco sono giustamente poco chiodate, perchè proteggibili con qualche cordino o dado ; se la via è di elevata difficoltà e poco proteggibile i rari chiodi presenti io li gradisco e non ritengo che deturpino l'itinerario
- che "deturpa" è l'auto parcheggiata vicino alla parete, la funivia che porta alla parete, la pista da sci lì vicina, il pulmino-taxi che porta al rifugio e quello che gira col trapano a caccia di nuove linee per soddisfare la sua ambizione sportiva
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Messaggioda ccb » sab apr 04, 2009 18:37 pm

federicopiazzon ha scritto:<<[i]Paul, mio grande amico fu di una classe a sè e non ha riscontro nella storia dell'alpinismo,non tanto per la sua straordinaria abilità arrampicatoria,quanto per la grandiosa purità dello stile che impose a sè stesso sulla via di un Alpinismo nobilitato.
Sua meta suprema:la purezza, alla quale rimase fedele fino alla morte [...]
Preuss pretese ingenuamente di erigere a dogma questa sua fulgente teoria .Fu il suo più grande errore e lo scontò con la vita.
[..]


..i suoi 27 anni valgono centinaia di anni, spero che qualcuno capisca cosa voglio dire.
Non fatemi prediche, io la penso così.

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Messaggioda Roberto » sab apr 04, 2009 19:45 pm

In Yosemite, su El Capitan, sulle classiche, sono vietati i chiodi ed è vietato l' uso del martello.
Fino a parecchi anni fa si chiodava e schiodava, con il risultato che le fessure sottili ora hanno dei buchi buoni per due dita. Si è deciso, senza leggi o multe, ma con il solo buon senso, che su vie come la Salathe o il Nose, si sale con tutto quello che vuoi, ma senza martello.
Quindi, se si vuole, si può.... solo che da noi non si vuole, anzi, oltre all' esagerata chiodatura degli itinerari classici, sempre più spesso spit pirati compaiono anche dove puoi mettere un ottimo friend o c' è già un buon chiodo.
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Messaggioda Fabius » sab apr 04, 2009 20:31 pm

Roberto ha scritto:In Yosemite, su El Capitan, sulle classiche, sono vietati i chiodi ed è vietato l' uso del martello.
Fino a parecchi anni fa si chiodava e schiodava, con il risultato che le fessure sottili ora hanno dei buchi buoni per due dita. Si è deciso, senza leggi o multe, ma con il solo buon senso, che su vie come la Salathe o il Nose, si sale con tutto quello che vuoi, ma senza martello.
Quindi, se si vuole, si può.... solo che da noi non si vuole, anzi, oltre all' esagerata chiodatura degli itinerari classici, sempre più spesso spit pirati compaiono anche dove puoi mettere un ottimo friend o c' è già un buon chiodo.


Sul calcare a volte un chiodo ci sta, il resto no :roll:
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Messaggioda Roberto » sab apr 04, 2009 21:07 pm

Fabius ha scritto:
Roberto ha scritto:In Yosemite, su El Capitan, sulle classiche, sono vietati i chiodi ed è vietato l' uso del martello.
Fino a parecchi anni fa si chiodava e schiodava, con il risultato che le fessure sottili ora hanno dei buchi buoni per due dita. Si è deciso, senza leggi o multe, ma con il solo buon senso, che su vie come la Salathe o il Nose, si sale con tutto quello che vuoi, ma senza martello.
Quindi, se si vuole, si può.... solo che da noi non si vuole, anzi, oltre all' esagerata chiodatura degli itinerari classici, sempre più spesso spit pirati compaiono anche dove puoi mettere un ottimo friend o c' è già un buon chiodo.


Sul calcare a volte un chiodo ci sta, il resto no :roll:
Non sarei così categorico e poi, non è questione di "un" chiodo, ma di file di chiodi rugginosi, messi e mai tolti, dove ognuno che passa, non fidandosi di quello che trova, aggiunge senza eliminare il vecchio.
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Messaggioda federicopiazzon » sab apr 04, 2009 22:05 pm

Roberto ha scritto:Non sarei così categorico e poi, non è questione di "un" chiodo, ma di file di chiodi rugginosi, messi e mai tolti, dove ognuno che passa, non fidandosi di quello che trova, aggiunge senza eliminare il vecchio.


Se i chiodi costassero un filino meno se ne lascerebbero di più e si cambierebbero quelli vecchi e malpiantati...(io lo farei di certo!)

purtroppo costano uno sfacelo e mettersi a rinnovare la chiodatura è per un povero scalatore privato senza organizzazioni comuni o che alle spalle opera follemente onerosa..

A fronte di ciò i fixe costano sempre meno, ormai un ero e venti l'uno con piastrina e tutto..con i soldi di un chiodo fai 10 fixe e così succede che i "meno lungimiranti" si mettano a forare su terreni ove i classici chiodi sarebbero sufficienti!
Purtroppo il fixe ha come contro che uccide l'anima del gioco.
Senza contare che i meno lungimiranti si sommano agli "sportivoni" ai "serial trapaner" ai "valorizzatori"(si valolizzassero loro suicidandosi :twisted: :evil: ) e ultimi in ordine cronologico ma più pericolosi di tutti i "risistematori"(non scrivo cosa gli auguro perche potrei beccarmi denunce :twisted: )...

comunque tornando in topic...

La questione originaria è assai interessante e un paio di decenni fa fonte di rissose discussioni, mi ripèeto ma dico ancora:MAGARI FOSSERO QUESTI I PROBLEMI!!!!!!!
Per quanto riguarda la cura della chiodatura sulle classiche penso che un ruolo importante dovrebbero averlo i locali...quelli che ci passan 2 volte a stagione ecc..
Io le volte che ho lasciato un bel chiodo che poteva essere utile e poi ho rifatto la via non l'ho più trovato!
Persino su una sosta di una supermegaclassica...l'unica sosta che non era chiodata!
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Messaggioda Pié » dom apr 05, 2009 18:59 pm

federicopiazzon ha scritto:Ps

magari se il problema fosse :"mettiamo i chiodi o no?"..
parete pulita...
tsk...


ora come ora il problema è :
"lasciamo che vada tutto affanculo oppure cerchiamo di creare delle *riserve indiane* per questi folli suicidi che non vogliono le pareti infarcite di spit?"


già
evviva la burtleina!
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Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » lun apr 06, 2009 19:20 pm

probabilmente sull'argomento non dovrei neanche intervenire, visto che ad arrampicare "in ambiente" vado solo da secondo con compagni di cui mi fido...e quindi non sono la persona più adatta per discettare sull'alpinismo.
sommessamente però vorrei eccepire sul titolo del thread: non mi pare che qui sia tanto un questione di "comodità" contrapposta all'"etica", quanto di sicurezza...personalmente concordo con chi dice che il vero scempio della montagna sono i parcheggi, le funivie e l'eliski, più che i chiodi e le piastrine. se poi, appunto, si considera che magari una protezione in può può evitare che qualcuno si faccia male, beh...

poi certo, si può affermare che il modo giusto di andare in montagna è quello teorizzato da preuss; io posso anche essere d'accordo, e limitarmi al primo grado superiore (già sul secondo in discesa potrei avere qualche patema). ma allora organizziamo un bell'auto da fé con pubblica distruzione di corde, imbraghi, moschettoni, nuts, friends, eccetera eccetera - e chissà cosa ne penserebbero quelli che si guadagnano da vivere nel settore... :mrgreen:

moderati saluti
TSdG
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Messaggioda Roberto » lun apr 06, 2009 20:38 pm

Non ripartiamo con la solita discussione "spit si-spit no" :roll:

Dico solo che in montagna la distanza dall' ultima protezione e la sua solidità è solo una parte del problema sicurezza e neppure la più importante. E' chi arrampica e le sua capacità di stare in "ambiente montano" ad essere la cosa più importante.
Pensare che attrezzando una via in montagna la si renda sicura o meno pericolosa è una sciocchezza, serve solo a portare su quella via gente che non sarebbe andata a farla senza quel genere di "sicurezza", gente senza la dovuta preparazione per affrontare una scalata in quel contesto, con tutte le possibili gravi conseguenze.
E' meno pericoloso avere una via "temibile", che chi non si sente all' altezza evita di ripetere, che una via addomesticata (e svilita, dico io) dove improvvisati alpinisti vanno a rischiare la pelle, convinti che lo spit cambi la montagna e la faccia diventare falesia.
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Messaggioda alberto60 » mer apr 08, 2009 18:22 pm

La sicurezza va costruita dentro di noi, con la nostra capacità di sentire il pericolo in modo da adattarsi alla montagna e trovare le risposte.
Siamo noi che ci dobbiamo adattare e non la montagna!!!!!

Non è riempiedo le vie di chiodi , spit e fix che si crea sicurezza. Così facendo si trasforma la montagna in luna park verticale, dove si sente autorizzato di andare anche chi non è all'altezza con il risultato d farsi male, oppure di snaturare gli itinerari che sono l'espressione dell'abilità, del coraggio e di chi l'ha aperti.
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