Pizzo d'Uccello via diretta dei Pisani (Biagi-Nerli-Zucconi)

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

Pizzo d'Uccello via diretta dei Pisani (Biagi-Nerli-Zucconi)

Messaggioda Hercules » gio set 13, 2007 10:36 am

alberto60 ha scritto:Però la Biagi è la Biagi . E' la signora della parete nord del Pizzo.

Un pò come la Solleder alla nord-ovest della Civetta.


Ripetuta ieri in una giornata splendida, limpida e dal clima particolarmente mite.
Via di grande soddisfazione e di impegno globale, a prescindere dalla difficoltà dei singoli passaggi; la lunghezza, lo sviluppo, la chiodatura scarsa nei tiri inferiori, la roccia che richiede a tratti parecchia attenzione, la difficoltà di un?eventuale ritirata la rendono una via tutt?altro che da sottovalutare.

Tutte le relazioni in circolazione (Funk, Nerli) riportanto come tratto ?chiave? della salita un traverso in corrispondenza di un ?chiodo con moschettone?. L?intero tiro (cose non rara sulla N del Pizzo?) è franato da qualche anno.

Questa la situazione attuale:

L11: traverso in obliquo a destra per placche con fessura rovescia (1ch) fino a una sosta con 2 ch. circa 5-10 m prima della sosta della via originale.

L12 (ex tiro del chiodo col moschettone): diedrino chiodato a sx della sosta (2 ch) leggero traverso a sx e poi direttamente fino a raggiungere la vecchia sosta (con 2 ch e vecchia fettuccia) continuare ancora in obliquo a sx, possibilità di sosta (da attrezzare) sotto alla fessura del tiro successivo (45 m circa, V+/VI-, roccia da verificare).

Esistono a quanto ho saputo da altri ripetitori varie possibilità per raggiungere la fessura del tiro seguente e non sono in grado di valutare la più conveniente.

Alba verso la valle... giornata ideale!

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Il diedro del terzo tiro della variante basale dei Fiorentini:

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La luce illumina la foce Siggioli e la cresta percorsa dalla ferrata:

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L 10: fessura camino:

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L 13:

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Aereo di passaggio:

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L14: fessura diedrica:

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BONG!

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L 17:

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La fessura chiodatissima di L 18:

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Ultima modifica di Hercules il gio set 13, 2007 14:47 pm, modificato 2 volte in totale.
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Messaggioda alberto60 » gio set 13, 2007 11:18 am

Bravo, complimenti. Un bel modo per festeggiare. Effettivamente ieri era una giornata stupenda. Come dire, tempo da Pilone :D

Attacco originale o variante diretta dei Fiorentini?
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Messaggioda Hercules » gio set 13, 2007 11:22 am

Varianti basali dei Fiorentini, 4 tiri molto belli con roccia buona.

Parallelamente al secondo tiro, a dx, si notano dei fix nuovi che puntano direttamente verso la fascia di strapiombi. Tentativo nuovo?
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Messaggioda alberto60 » gio set 13, 2007 11:28 am

Hercules ha scritto:Varianti basali dei Fiorentini, 4 tiri molto belli con roccia buona.

Parallelamente al secondo tiro, a dx, si notano dei fix nuovi che puntano direttamente verso la fascia di strapiombi. Tentativo nuovo?


Di questi fix non so. Però ti posso dire che li c'è un tentativo alcuni tiri, di parecchi anni fa oltre 10, di G.C. Polacci e G. Giannaccini . Loro non avevano usato fix!!!
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Messaggioda alex.x » gio set 13, 2007 15:03 pm

Ho ripetuto la Biagi lo scorso luglio, e il passaggio con il chiodo e moschettone mi ha dato molto impegnato in quanto le relazioni che avevo (Funk e CAI) non erano proprio chiare. Una diceva di usarlo per attraversare a sx, l'altra di evitarlo. Ovviamente non ero al corrente del crollo avvenuto! Beh, ho provato a seguire la prima delle due soluzioni e ovviamente ci sono volato in quanto mi si sono spezzate in mano le tacche che tenevo. Sono ripartito e proseguendo ancora a dx dopo il chiodo con il moschettone ho attraversato poco più in alto (circa un 2 mt. sopra al chiodo) raggiungendo la sosta descritta da Hercules. Non è un traverso banale ma fattibile, la roccia non è solidissima ma tiene!!
Della possibilità di salire direttamente dalla sosta precedente le due relazioni non dicono nulla, e anche avendo visto il chiodo sopra la sosta ho preferito seguire le relazioni, che, come ho scoperto sui tiri successivi, sono assolutamente poco precise. Infatti proseguendo lungo la successiva fessura diedritica la guida CAI dà una direzione di massima e il Funk indica soste che non abbiamo trovato anche se, come abbiamo scoperto dopo, la direzione era giusta e la lunghezza dei tiri pure.
Praticamente assente la chiodatura in questa fase centrale della via (pochi chiodi qua e là) con roccia (e erba) orribile non appena si esce dalla direzione giusta. Mi ha sorpreso la fessura finale ad arco (non difficile) praticamente chiodata a metro (in alcuni punti).

Globalmente ho trovato la via molto impegnativa soprattutto psicologicamente e pericolosa per le cordate che seguono: infatti anche il solo spostamento della corda spesso fa' crollare dei blocchi.
Meno male che non c'erano altre cordate....

Un saluto a tutti
Alex
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Messaggioda Hercules » gio set 13, 2007 15:09 pm

Sono ripartito e proseguendo ancora a dx dopo il chiodo con il moschettone ho attraversato poco più in alto


ma il chiodo col moschettone NON C'E' più!!! E' franato via con tutta la placca in cui era infisso!!!
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Messaggioda alex.x » gio set 13, 2007 15:12 pm

Giuro che c'era!!!
A destra in alto sulla placca, arrugginito ma c'era!
E l'ho anche rinviato!
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Messaggioda Hercules » gio set 13, 2007 15:14 pm

8O 8O 8O 8O 8O 8O 8O 8O 8O
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Messaggioda alex.x » gio set 13, 2007 16:59 pm

10) Salire la fessura camino (V, chiodi) fino ad un blocco incastrato, aggirarlo a sx (vecchia sosta), rientrare verso dx (V, chiodi) e uscire a dx su terrazza ghiaiosa, 50 m

L11: traverso in obliquo a dx per placche con fessura rovescia (1ch) fino a una sosta con 2 ch. circa 5-10 m prima della sosta della via originale.

L12 (ex tiro del chiodo col moschettone, pericolosoa causa di una frana): diedrino chiodato a sx della sosta (2 ch) leggero traverso a sx e poi direttamente fino a raggiungere la vecchia sosta (con 2 ch e vecchia fettuccia) continuare ancora in obliquo e direttamente a sx, possibilità di sosta (da attrezzare) sotto alla fessura del tiro successivo (45 m circa, V+/VI-, roccia da verificare).

Arrivati alla sosta dell'L11 verso dx si presenta una placca verticale solcata da liste orizzontali: lì ben visibile c'era il chiodo con moschettone.
Ho proseguito verso la placca aldisotto della quale c'è un'ulteriore sosta, seguita da un chiodo subito al di sopra.

Se c'era e non doveva esserci, qualcuno s'era preso la briga di ripiantarlo.
Se ora non c'è più forse il mio volo ne ha causato la caduta...
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Messaggioda alex.x » gio set 13, 2007 17:00 pm

ops, volevo dire la sosta dell'L12
Aggiungo che poi verso sx si sosta su due chiodi con una fettuccia vetusta grigia in posizione abbastanza scomoda, su degli scaloni erbosi che risaliti portano al diedro fessura.
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Messaggioda Hercules » gio set 13, 2007 17:06 pm

Io sapevo che il tiro era franato.

Alcuni ripetitori hanno detto che non c'era più il chiodo con moschettone.

Il mio compagno che aveva ripetuto la via una vari anni fa ieri dalla sosta è voluto andare a vedere il punto in cui si ricordava ci fosse sto aggeggio, poi è risceso dicendo che non si vedeva.

Questo è quanto...
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Messaggioda ICE&DRY » ven set 14, 2007 13:05 pm

Bravi, complimenti!!
Con il cielo così limpido deve essere stata una soddisfazione veramente grande!! :D
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Messaggioda sturno » lun giu 15, 2009 11:11 am

Scusate se ripesco questo vecchio topico, ma ho ripetuto ieri la Biagi-Nerli e vorrei innanzitutto ringraziare Alberto60 ed Hercules per le informazioni che mi hanno gentilmente inviato. Grazie, alla grande, siete proprio tosti a parlare con cosi' tanto entusiasmo delle Apuane! Continuate cosi'!!

Che dire della via? Io sono una mezza calzetta ma confermo quanto scritto da Hercules. La via l'ho trovata impegnativa, non tanto per la difficolta' dei singoli ma soprattutto per la qualita' della roccia. A mio avviso per salire su di li' senza rischiare occorre essere ben al di sopra del grado tecnico e bisogna avere del manico sul marcio. Io questi requisiti non li possiedo e quindi ho avuto un discreto patema. Tuttavia devo dire che son ben contento di averla fatta, la linea è ineccepibile, esposta e di grande soddisfazione. Concordo con Alberto60 che è la Signora della Nord.

Ho fatto anche la Oppio qualche anno fa. Rispetto alla Biagi e' molto meno impegnativa (non ho dubbi: molto meno), a mio avviso piu' bella dal punto di vista dell'arrampicata ma nel complesso la Biagi regala quella soddisfazione tipica dei paretoni, dei vioni.

Qualche nota. Ho attaccato dall'originale perche' temevo di perdere tempo sulle basali. Fatto il primo tiro della Oppio, nella seconda lunghezza non ho raggiunto la sosta della Oppio ma sono andato lungo le fessure della Biagi sostando su un buon carpino a dx del camino della via. Dal carpino, invece che infilare il camino della Biagi che mi pareva schifido, sono uscito in placca a dx raggiungendo il traverso dela Biagi circa a meta'. Tuttavia la placca non è solida, la difficolta' e' attorno al quinto continuo, per venirne fuori ho dovuto battere un chiodo poi levato. Raggiunto il traverso ho iniziato a traversare ma non gliel'ho fatta a finirlo perche' ho finito la corda ed ho dovuto attrezzare una sosta (poi tolta). Morale: questa soluzione non la consiglio.

Nel camino centrale ci siamo slegati, l'esposizione e' minima, la roccia solida....

Il tiro ex chiodo col moschettone l'ho trovato del tutto tranquillo e neppure piu' marcio del resto. Ho trovato ben piu' impegnativi dei passaggi tecnicamente piu' facili dove pero' mi sembrava di andare sulle uova. In particolare ho trovata stagna la L17, quella prima della fessura ad arco, dove c'e' un tettino che sara' max 5 ma con roccia da verificare con attenzione (qui ho trovato il foro di un vecchio spit di otto).

Orari: noi siamo una cordata pesante da 3. Abbiamo buttato la tenda appena prima della sbarra delle cave sopra Ugliancaldo (perche' non ci piace fare la ferrata da Foce Siggioli prima di fare la via.... Inchia, quella ferrata non e' mica banana, farla alla mattina presto con la parete davanti al naso, trovarsi incasinati sulla ferrata con la prospettiva di andare a fare la Biagi non ci sfagiolava.... :P Molto meglio farla al pomeriggio rimirando la parete gia' fatta). Dall'auto alla base della parete un'ora, dieci ore per la via, 3 ore per la discesa. Da auto ad auto 15 ore, una bella scammellata di altri tempi in un ambiente da favola.

Tempo da favola sia ieri che sabato.

Grazie ancora agli Apuani e..... la prossima volta rifaccio la Oppio :wink:
Ciao a tutti,
Sturno
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Messaggioda Hercules » lun giu 15, 2009 11:17 am

Un foro di spit?
Io l'avevo ripetuta agli inizi di maggio... e non lo ricordo. Sarà stato pieno di terra!!!
:wink:
Ad ogni modo il Pizzo oltre alla Oppio presenta altre vie meritevoli su roccia discreta... la fessura obliqua e la Ratti Marchetti ad esempio non sono nel complesso malaccio...
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Messaggioda sturno » lun giu 15, 2009 11:38 am

Secondo me non te lo ricordi perchè sei forte e su quel passaggio li' sei transitato alla velocità della luce! Io prima di passare ho scannerizzato ogni cm quadro di roccia.... il foro e' ben evidente. Direi che escludo di esser finito fuori via perche' era ben chiodato dove son passato.
Dici che la Ratti-Marchetti ha roccia nel complesso migliore della Biagi?
La Biagi alla fine la presa buona da prendere te la offre sempre, ma io ho avuto la sensazione che l'attenzione debba sempre essere altissima. Credo pero' che voi intenditori apuani abbiate un occhio per queste situazioni ben piu' allenato del mio.
Ma ditemi un po': nel canale camino dell'ultimo tiro della Biagi, quello che si fa per beccare la cresta del pilastrone.... sono salito sulla costola di fondo, beh, ho battuto una presa con il palmo per saggiarla ed ho sentito la costola vibrare fino ai piedi... maronna mia! 8O
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Messaggioda Hercules » lun giu 15, 2009 11:56 am

La Ratti Marchetti l'ho ripetuta un paio di anni fa e ricordo due soli punti scabrosi, il tiro che supera la frana (per noi il secondo) e il tiro che dal giardino sospeso porta alla cengia superiore, un bel V/V+ verticale e bello sfatto.
Però entrambi si dovrebbero poter evitare: il primo sulla sx (credo lo abbia evitato alberto60 nella sua ripetizione) e l'altro sempre sulla sx (l'hanno ripetuta di recente due amici di EP, se vuoi posso informarmi meglio).
Secondo me è una via che senza dubbio merita, all'interno della rosa delle vie del Pizzo. Dato che non hai ripetuto le varianti basali potresti fare quelle combinandole alla fessura obliqua. Una combinazione bella e nel complesso meno sostenuta della Oppio.
Le vie del settore sinistro non me la sento di consigliartele; i Genovesi di estate dev'essere una roulette russa, la Cantini un poco meglio ma immagino non molto di soddisfazione, la via di sinistra 66 mi manca, la Ratti Guadagni l'ho ripetuta un po' di tempo fa e ricordo alcuni tratti di roccia davvero in bilico e non facili. Del settore destro ugualmente non mi sento di consigliarti altro (Be'mi tempi la trovai piuttosto scabrosetta e non facile, La via del Nido d'Aquila molto peggio).
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Messaggioda sturno » lun giu 15, 2009 15:53 pm

Nota a margine: in vetta le due cordate che ieri hanno ripetuto la Oppio mi hanno menzionato un solitario che li ha sorpassati slegato. Sul libro di vetta ha dichiarato un tempo di percorrenza di 45 minuti..... Che dite voi Apuani? Esiste un record di percorrenza della Oppio?
Dal mio punto di vista, la Oppio in 45 minuti, oltre a richiedere del gesso, richiede anche polmoni a prova di bomba.
Il nome del soggeto non era decifrabile.
A presto,
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Messaggioda alberto60 » lun giu 15, 2009 18:19 pm

sturno ha scritto:Nota a margine: in vetta le due cordate che ieri hanno ripetuto la Oppio mi hanno menzionato un solitario che li ha sorpassati slegato. Sul libro di vetta ha dichiarato un tempo di percorrenza di 45 minuti..... Che dite voi Apuani? Esiste un record di percorrenza della Oppio?
Dal mio punto di vista, la Oppio in 45 minuti, oltre a richiedere del gesso, richiede anche polmoni a prova di bomba.
Il nome del soggeto non era decifrabile.
A presto,
Sturno


Non è il primo che la fa in solitaria con questo tempo c'è chi ci ha messo anche meno.

Complimenti per la tua Biagi. Elso ne sarà contento.

La Biagi di sinistra o via di sinistra del 66 merita. Sul livello della Oppio.
La Ratti-Guadagni è un pò scabrosetta.
la Genovesi BELLA ma d'inverno. D'estate evitare!!! almeno l'attacco originale. Caso mai attaccare per la rampa e fare solo il canale alto.

Bello il gran diedro nord caso mai eviti l'uscita in alto calandoti dal costolone alberato.
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Messaggioda agamennone » mar giu 16, 2009 10:34 am

grande sturno, sempre in forma....vedo che stai facendo buon uso del mio grigri.... :wink:

la prossima volta però vedi di tornare sulla parete nella stagione giusta....:lol:
ciao

Gp
Quand'è per piae beato Dio, e quand'è per dae ......
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Messaggioda leuzz » mar giu 16, 2009 12:58 pm

già che si parla di pizzo: ma la toni hiebeler (o come diavolo si scrive) esiste davvero :?:
Se mantieni la calma mentre tutti intorno a te hanno perso la testa, probabilmente non hai capito qual è il problema! (Woody Allen)
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