da mella » lun mar 26, 2007 11:43 am
Giusto!! ...la Moby-Dick l'avevo già adocchiata... merita??
Se vi può essere utile, ecco un mio piccolo contributo:
Punta Udine - Cresta est, Valle Po (completamente spittata, facile ma divertente)
Punta Venezia - Dimensione Quarto, Valle Po (mai fatta, dovrebbe essere spittata, facile ma discontinua)
Punta Venezia - Via dei Torrioni, Valle Po (il 2° tiro ha un passo di 6a spittato vicino (1.5/2 metri) per il resto è facile, bella e spittata)
Rocca della Colla Auta - Via Francesca, Valle Stura (spittata, ma occhio perchè se c'è tanta gente si rischia di prendere le pietre in testa come è quasi successo a me)
Cima Paganini - Via Viva le Donne, Valle Gesso (facile e spittata... proprio bella e poi si continua per cresta da proteggere ma solo sul III, se non si vuole proseguire per cresta è possibile calarsi sulla via)
Poi ci sono anche queste che non ho mai fatto e se qualcuno ha delle osservazioni da fare ben venga:
Rocca la Meja - Via Piccola Peste, Valle Maira (spittata sul 5° , mai fatta quindi non so com'è)
Nasta - spigolo Vernet, Valle Gesso (deve essere molto bello e non troppo difficile sul IV)
Nasta - via Lupo Alberto, Valle Gesso (sul IV, vedi gulliver)
Nasta - All'ombra della Nasta, Valle Gesso (D+ , vedi gulliver)
Cima Lago dell'Agnel - via Spirito Libero, Valle Gesso (D+ (V obbl) vedi gulliver)
Testa Auta del Lausfer - Via Don Gino, Valle Stura (D- (5a max) vedi gulliver)
Monte San Bernardo - Super Rustica, Valle Varaita
Contrafforti di Lausa Bruna - Calma Baby e Open Your Mind, Valle Stura
Cima Paganini - Filo a Piombo, Valle Gesso (non so come sia attrezzata)
M. Matto
Valle Gesso
Cima Centrale 3097 m. Versante sud-est.
?Sperone Nanni Ugliengo?, 13 e 14 agosto 2004.
Forneris Paolo, Bottero Francesco, Manna Enrico, Tealdi Ilario,
Dislivello. 350 m. circa
Sviluppo: 600 m.
Difficoltà: D+ (V+ max).
Roccia: buona, in molti tratti ottima,alcuni massi instabili nelle zone più abbattute.
Note: la via non è attrezzata, utili 4-5 chiodi, friend e qualche nut , fettucce e cordoni.
Avvicinamento (quasi tutto fuori da sentieri per cui risulta lungo ed impegnativo. Difficoltà di orientamento in caso di nebbia).
Dalle Terme di Valdieri seguire la strada per il Pian del Valasco. Superato il quarto tornante, a quota 1570 circa, ricercare le tracce del sentiero con muro a secco nella pietraia sovrastante, raggiungerlo e seguirlo (molti tratti franati) fino al gias Garbas a quota 1700 m. Il vecchio tracciato attraversava il rio su un ponte ora crollato: si è così costretti a risalire direttamente i pendii erbosi a monte del gias e, appena possibile, attraversare il rio Cuognè. Raggiungere lo sperone ora più marcato e proseguire per ripidi pendii erbosi fino ai ruderi del Gias Cavalet a quota 1900 dove si trova una sorgente sulla sinistra (lato Cuognè). Proseguire per ripidi pendii erbosi, sempre sul versante ovest dello sperone superando la Punta Cuognè fino alla base dello sperone che diventa completamente roccioso (quota 2750 circa, ore 4-5).
Attacco: alla base di un pilastro rossastro che in breve porta a raggiungere lo sperone spartiacque tra un canale (sulla sinistra) ed il vallone del Matto (sulla destra).
Salita:
L1) Salire il pilastro ed una placca fessurata fino ad un terrazzino, quindi un breve risalto verticale con fessura, proseguire per un diedrino sostando ad un marcato intaglio.(50m, IV+).
L2) spostarsi sulla sinistra del filo e seguire un diedro biancastro, uscire su placche inclinate (IV+), quindi sulla destra passare uno strapiombetto e con belle placche e gradoni (IV) raggiungere, con un passo in discesa, un?intaglio. (55m,IV+,IV)
L3) superare un breve diedro sulla sinistra e continuare per il filo, superando gradoni di ottima roccia, per poi traversare quasi orizzontalmente fino a sostare in una selletta, sotto un salto verticale. (50m,III, 1 ch. di sosta).
L4) salire un muretto sulla sinistra del filo, con breve traversata raggiungere una marcata fessura formata da un piastrino staccato, seguirlo per qualche metro, poi con passo atletico a sinistra raggiungere un diedro con rocce instabili, rimontarlo per 5-6 m quindi piegare a sinistra per una bella fessura al termine della quale si traversa in orizzontale a sinistra e si supera (1 ch.) un piccolo tetto (passaggio atletico) raggiungendo un comodo terrazzo di sosta. (30m, V+).
L5) proseguire in leggera ascesa verso sinistra e risalire in Dulfer un bel diedro di roccia chiara e un successivo muretto a gocce fessurato per poi continuare facilmente per il filo di cresta. (50m, IV+ poi III).
L6) seguire il filo di cresta per rocce rosse e rotte fino ad una selletta. (55m, III).
L7) proseguire in un bel diedro e uscire a sinistra sulla cresta, seguire il filo fino a sostare in un intaglio. (55m, IV, III, IV+).
L8) proseguire per il filo di cresta o per il diedro rossastro a destra fino ad un intaglio.(30m, IV+, III).
L9) superare un bel muro manigliato e proseguire facilmente per cresta. (55m, IV+, III).
L10) facilmente per cresta, superare un breve risalto in un diedrino (rocce instabili), quindi in discesa ad una marcata forcella. (50m, II, IV, II) (Di qui è possibile uscire sull?intaglio tra la Cima Centrale e la Est percorrendo una cengia che oppone però un breve passaggio di V).
L11) traversare a sinistra con passaggio delicato ed esposto su rocce biancastre solcate da due marcate fessure, uscire sulla sinistra e proseguire per un diedro-canale superando alcuni muretti fin sotto ad un leggero strapiombo, salire diritti poi con un passo a destra raggiungere una fessura verticale, superarla e proseguire per 15 m sul filo con passaggi aerei e divertenti.(50m, V+, III, V+, IV+).
L12) salire a sinistra del filo per rocce articolate, superare un breve diedro e raggiungere facilmente la cresta ed in breve la vetta centrale. (50m, IV, III).
Discesa: scendere il versante nord, lungo la via normale di salita alla Cima Centrale, disarrampicando (breve passaggio di III) o con una doppia da 25m attrezzata. Proseguire per il versante nord seguendo gli ometti in pietra fino al Passo di Cabrera. Continuare sulla traccia che, superando una ripida bastionata rocciosa, risale fino ad incontrare il sentiero per il Colle di Valmiana, poco a monte della Punta Graveiretta. Da qui si scende per lungo e comodo sentiero fino al Piano del Valasco e quindi alle Terme di Valdieri.
Buon viaggio hermano querido
e buon cammino ovunque tu vada
forse un giorno potremo incontrarci
di nuovo lungo la strada...