Permette di rivivere in modo più distaccato ed obiettivo ciò che ?rimane? di un disegno e di un?appassionata dedizione
Se questo poi, lo si fa in compagnia di Stefano (in arte cavallo pazzo), l?esperienza diventa un vero divertimento, dove dalle battute spassose si passa a discorsi eruditi e di notevole?
profondità 
C?è anche il rovescio della medaglia
certo... come le intossicazioni... tra fumo passivo e quello attivo? 
oppure il farsi convincere, a forza di dai (e del quieto vivere) che il caimano sia veramente stato mandato dalla provvidenza per redimere il belpaese? Chi conosce il nostro cavallo impazzito sa che fa molta fatica a capacitarsi che un itinerario di croda non goda della dovuta libertà
e che si batterà con cuore puro Don Chisciottesco per liberare la via da quest'incresciosa situazione :
Quale occasione migliore per ripercorrere Zodiac Wall alla Rupe Secca in quest'ottica? e che giustizia sia fatta
E uno, disse il Conte di Monte Cristo? liberato il primo tiro? che - a dirla tutta - già di suo disponeva di ampie libertà
Nel secondo invece arriviamo al dunque: Stefano si destreggia bene, ma sulla placca dei due fori non si può fare a meno di usare i ganci 
Il muro delle vedove è la lunghezza più bella della via: una placca bianca, tutta lavorata a gocce...
In alto poi ,l?ambiente si fa semprte più aereo e la progressione in stile 'lotta con l?alpe'
il tetto della proboscide, dove le velleità liberatorie si arenano definitivamente... a favore della scostumatezza più licenziosa?
Rupe Secca, Zodiac Wall
Marco Furlani e Andrea Andreotti durante l'apertura della via
Cavallo pazzo sul muro delle vedove
Cavallo pazzo dopo... il muro delle vedove... altro che Vittorio Veneto, è sufficente questo muretto per scombussolare il nostro
Tra 'libere' e... ganci...
Il vuoto cresce...
Cavallo pazzo sul tetto della proboscide
Dopo l'apertura di Zodiac Wall
