
da Scossa » lun ott 24, 2005 22:18 pm
da biemme » lun ott 24, 2005 23:28 pm
Scossa ha scritto:domenica avevo intenzione di andare ad arco per far qualcosa. Non avendo ancora la guida(che comprerò!!) mi consigliate qualche via a spit bella dal 6a al 7a nei dintorni?? e preferibilmente al sole! Grazie a tutti
da ragnointrepido » mar ott 25, 2005 8:25 am
da valbelluna » mar ott 25, 2005 9:06 am
Scossa ha scritto:qualche via a spit ,bella e preferibilmente al sole
da cuorpiccino » mar ott 25, 2005 10:05 am
Scossa ha scritto:domenica avevo intenzione di andare ad arco per far qualcosa. Non avendo ancora la guida(che comprerò!!) mi consigliate qualche via a spit bella dal 6a al 7a nei dintorni?? e preferibilmente al sole! Grazie a tutti
da Pierluigi Vesica » mar ott 25, 2005 11:07 am
cuorpiccino ha scritto:Scossa ha scritto:domenica avevo intenzione di andare ad arco per far qualcosa. Non avendo ancora la guida(che comprerò!!) mi consigliate qualche via a spit bella dal 6a al 7a nei dintorni?? e preferibilmente al sole! Grazie a tutti
Mi chiedo, perché definite ciò come "arrampicata in montagna"? Vie spittate in valle del Sarca = arrampicata in montagna? O Vie lunghe spittate in Sardegna? 1 tiro = falesia, 2 o più tiri, uguale montagna? Capisco che ormai è un'usanza consolidata, ma io ho sempre avuto un'idea un po' diversa.
da ragnointrepido » mar ott 25, 2005 11:36 am
Pierluigi Vesica ha scritto:cuorpiccino ha scritto:Scossa ha scritto:domenica avevo intenzione di andare ad arco per far qualcosa. Non avendo ancora la guida(che comprerò!!) mi consigliate qualche via a spit bella dal 6a al 7a nei dintorni?? e preferibilmente al sole! Grazie a tutti
Mi chiedo, perché definite ciò come "arrampicata in montagna"? Vie spittate in valle del Sarca = arrampicata in montagna? O Vie lunghe spittate in Sardegna? 1 tiro = falesia, 2 o più tiri, uguale montagna? Capisco che ormai è un'usanza consolidata, ma io ho sempre avuto un'idea un po' diversa.
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da cuorpiccino » mar ott 25, 2005 16:09 pm
da nico. » mar ott 25, 2005 16:36 pm
biemme ha scritto:
eccone alcune spittate e , per me, meritevoli
settore ghandi (sx del transatlantico) : nikotina
saluti
biemme
da Siloga66 » mar ott 25, 2005 17:51 pm
da Scossa » mar ott 25, 2005 18:07 pm
da Brozio » mar ott 25, 2005 18:07 pm
da biemme » mer ott 26, 2005 11:42 am
Mi chiedo, perché definite ciò come "arrampicata in montagna"? Vie spittate in valle del Sarca = arrampicata in montagna? O Vie lunghe spittate in Sardegna? 1 tiro = falesia, 2 o più tiri, uguale montagna? Capisco che ormai è un'usanza consolidata, ma io ho sempre avuto un'idea un po' diversa.
Ma io una via plasir, ben chiodata, di più tiri, detta pure multipicce, in fondovalle, dove l'estate fa troppo caldo, non ho problemi di accesso e discesa, la penso più falesia che montagna.
Concordo pienamente con cuorpiccino. Saranno belle vie, ma con la montagna e l'alpinismo non c'entrano niente. Poi vado anch'io a farle quando in montagna non posso più andarci. (Comunque lo sò, sono monotono su ste cose).
da MKK » mer ott 26, 2005 12:41 pm
biemme ha scritto:Mi chiedo, perché definite ciò come "arrampicata in montagna"? Vie spittate in valle del Sarca = arrampicata in montagna? O Vie lunghe spittate in Sardegna? 1 tiro = falesia, 2 o più tiri, uguale montagna? Capisco che ormai è un'usanza consolidata, ma io ho sempre avuto un'idea un po' diversa.Ma io una via plasir, ben chiodata, di più tiri, detta pure multipicce, in fondovalle, dove l'estate fa troppo caldo, non ho problemi di accesso e discesa, la penso più falesia che montagna.Concordo pienamente con cuorpiccino. Saranno belle vie, ma con la montagna e l'alpinismo non c'entrano niente. Poi vado anch'io a farle quando in montagna non posso più andarci. (Comunque lo sò, sono monotono su ste cose).
ciao a tutti,
questo forum ha un?area ?arrampicata in montagna?, una ?falesie-boulder?, una ?alpinismo-spedizioni-ecc.? , poi c?è ?parole in libertà?, ecc., quindi se c?è qualcuno che ha sbagliato area del forum per chiedere info su vie di arco (ha chiesto di quelle spittate, ma poteva benissimo chiedere di vie alpinistiche) non è certo Scossa; penso invece che risposte come quelle sopraquotate mostrano bene come qualcun altro ha decisamente sbagliato area e topic in cui intervenire (compreso me, visto che finirò sicuramente OT)
Riflettevo sul fatto che ogniqualvolta qualcuno sul forum chiede informazioni o fornisce relazioni di vie, spittate o non, della valle del sarca, si deve subito sentir fare la morale e ascoltare tormentoni tratti dalla serie ?spit sì / spit no? ?
Quando si parla di valle del sarca, stiamo parlando di un tempio dell?attività verticale, un luogo dove coesistono, grazie a dio, aree boulder, falesie, pareti e montagne, ripeto, Montagne, con vie spittate (spittate bene oppure da cani, troppo o troppo poco), vie alpinistiche (belle e brutte) e vie che farebbero la felicità degli amanti dell?adrenalina pura e dell?arrampicata ?psicologica? (mi riferisco a quelle ?modello stenghel?, disseminate da campione sul garda sino alle sarche, spesso senza soste, con qualche chiodo in posto e dove gli appigli non vanno tirati bensì spinti, e qualche volta, rimessi delicatamente a posto).
Ma tornando a interventi come quelli che ho quotato qui sopra, ognuno sarà pur libero di pensare più falesia che montagna un immane precipizio di 1400 metri, largo oltre 1 chilometro come il monte casale, al cui cospetto il secondo pilastro (alto 700 m.) sembra una collinetta e il croz del pin (oltre 300 m) uno sputo di roccia, e, ancora, i 1000 metri del brento (il più grande strapiombo d?europa !!) : evidentemente chi afferma ciò non si è mai posto il problema che di ?montagne? come il corno piccolo del GS, come le torri del sella o come le 5 torri a cortina, ce ne vorrebbero 6-7 messe una sopra l?altra per fare una sola ?falesia? come il casale o il brento.
E ancora, avete mai pensato che gente come bruno detassis, marino stenico, bepi loss, cesare maestri, giuliano stenghel, sergio martini, maurizio giordani, fabio stedile, maurizio zanolla (al secolo, manolo), heinz mariacher, cristoph hainz, hans peter eisendle, rolly larcher e tanti fenomeni di oltrebrennero hanno riempito interi capitoli di Storia dell?Alpinismo classico, moderno e contemporaneo, anche grazie a queste tanto vituperate pareti di fondovalle, dove l?estate fa troppo caldo e l?accesso è vergognosamente facile ?
Perchè qui ci si dimentica che se personaggi come quelli che ho appena citato (che sono un?infima parte di quelli formatisi sulle pareti della Valle) avessero dileggiato a priori e disprezzato con sufficienza ? come vedo che qualcuno continua a fare ? l?arrampicata sulle comode, iperprotette e sicure (e perciò odiate ?!) pareti di bassa quota della valle dei laghi, e non si fossero perciò mai cimentati nello spingere la libera ?al limite?, non avrebbero mai raggiunto quei livelli tecnici che hanno permesso loro di compiere le imprese che conosciamo e diventare quello che sono o che sono stati, spingendo l?alpinismo e l?arrampicata nazionale e mondiale sempre più in alto.
Solo chi pensa all?arrampicata e all?alpinismo come due cose separate, distinte e perennemente in conflitto tra loro, non è in grado di cogliere questi particolari : la verità è che mentre personaggi ?moderni? e umili come bruno detassis, si ?abbassavano? ad arrampicare in queste ?falesie? già settant?anni fa (quando vedere una toppa d?erba su una parete, era già di per sé considerato un segno d?ignominia e debolezza), personaggi ?antichi?, ancora oggi, nel 2005, la pensano come se fossero nati nel 1910. E? un po? come la differenza tra i ?lenti? e i ?rock??.
Sia chiaro, siloga & cuorpiccino, questo mio intervento non nasce assolutamente per instaurare una sterile quanto inutile polemica, che non servirebbe a nessuno, ma solo perché secondo me questa splendida Valle (che se non si è capito mi sta molto a cuore) con le sue vie e la sua storia, non merita di essere trattata e considerata sempre come un ripiego o, peggio, come una cosa che non c?entra nulla con montagna e alpinismo. Per me con montagna e alpinismo c?entra eccome, perché c?entrano molto di più una via degli amici, un?alba chiara, un diedro martini, piuttosto che centinaia di quelle vie iperprotette e preconfezionate, ma ?collocate? in quota, che vediamo fiorire come funghi in val di fassa, nel cortinese, in val ferret, gransasso, ecc. e che di montagna hanno solo il terreno di gioco, e purtroppo, aggiungo io, perché favoriscono la frequentazione di quei luoghi a persone che non hanno minima cultura né minimo rispetto per la Montagna, tanto che finiscono per addomesticarla alle loro esigenze e capacità (spesso scarse).
Per farla breve, penso che molti climbers (ovviamente, non tutti) hanno della montagna e dei suoi delicati equilibri, la stessa considerazione e lo stesso approccio che i cultori dell?eliski hanno della montagna invernale : un luna park da sfruttare fino all?ultimo gettone?mi sembra allora molto più apprezzabile, in questo senso, l?approccio dell?alpinista, che almeno, quando ?scende? in falesia, riesce al contrario, ad apprezzare la storia e la cultura di un luogo verticale, anche se collocato in bassa quota?tutto ciò anche se non c?ha il grado e non si tiene![]()
Ecco, anche quando si parla di ?povere? pareti di bassa quota, di quelle da ?sfruttare? fuori stagione perchè "non si ha niente di meglio da fare", così come quando si parla di falesie ?storiche? (e penso a sperlonga, gaeta, sardegna, valdimello, ecc.), il discorso dovrebbe iniziare da qui, dalla parola RISPETTO, ma adesso ho decisamente messo troppa carne al fuoco
pace & bene
biemme
da Max Z. » mer ott 26, 2005 12:44 pm
biemme ha scritto:Mi chiedo, perché definite ciò come "arrampicata in montagna"? Vie spittate in valle del Sarca = arrampicata in montagna? O Vie lunghe spittate in Sardegna? 1 tiro = falesia, 2 o più tiri, uguale montagna? Capisco che ormai è un'usanza consolidata, ma io ho sempre avuto un'idea un po' diversa.Ma io una via plasir, ben chiodata, di più tiri, detta pure multipicce, in fondovalle, dove l'estate fa troppo caldo, non ho problemi di accesso e discesa, la penso più falesia che montagna.Concordo pienamente con cuorpiccino. Saranno belle vie, ma con la montagna e l'alpinismo non c'entrano niente. Poi vado anch'io a farle quando in montagna non posso più andarci. (Comunque lo sò, sono monotono su ste cose).
ciao a tutti,
questo forum ha un?area ?arrampicata in montagna?, una ?falesie-boulder?, una ?alpinismo-spedizioni-ecc.? , poi c?è ?parole in libertà?, ecc., quindi se c?è qualcuno che ha sbagliato area del forum per chiedere info su vie di arco (ha chiesto di quelle spittate, ma poteva benissimo chiedere di vie alpinistiche) non è certo Scossa; penso invece che risposte come quelle sopraquotate mostrano bene come qualcun altro ha decisamente sbagliato area e topic in cui intervenire (compreso me, visto che finirò sicuramente OT)
Riflettevo sul fatto che ogniqualvolta qualcuno sul forum chiede informazioni o fornisce relazioni di vie, spittate o non, della valle del sarca, si deve subito sentir fare la morale e ascoltare tormentoni tratti dalla serie ?spit sì / spit no? ?
Quando si parla di valle del sarca, stiamo parlando di un tempio dell?attività verticale, un luogo dove coesistono, grazie a dio, aree boulder, falesie, pareti e montagne, ripeto, Montagne, con vie spittate (spittate bene oppure da cani, troppo o troppo poco), vie alpinistiche (belle e brutte) e vie che farebbero la felicità degli amanti dell?adrenalina pura e dell?arrampicata ?psicologica? (mi riferisco a quelle ?modello stenghel?, disseminate da campione sul garda sino alle sarche, spesso senza soste, con qualche chiodo in posto e dove gli appigli non vanno tirati bensì spinti, e qualche volta, rimessi delicatamente a posto).
Ma tornando a interventi come quelli che ho quotato qui sopra, ognuno sarà pur libero di pensare più falesia che montagna un immane precipizio di 1400 metri, largo oltre 1 chilometro come il monte casale, al cui cospetto il secondo pilastro (alto 700 m.) sembra una collinetta e il croz del pin (oltre 300 m) uno sputo di roccia, e, ancora, i 1000 metri del brento (il più grande strapiombo d?europa !!) : evidentemente chi afferma ciò non si è mai posto il problema che di ?montagne? come il corno piccolo del GS, come le torri del sella o come le 5 torri a cortina, ce ne vorrebbero 6-7 messe una sopra l?altra per fare una sola ?falesia? come il casale o il brento.
E ancora, avete mai pensato che gente come bruno detassis, marino stenico, bepi loss, cesare maestri, giuliano stenghel, sergio martini, maurizio giordani, fabio stedile, maurizio zanolla (al secolo, manolo), heinz mariacher, cristoph hainz, hans peter eisendle, rolly larcher e tanti fenomeni di oltrebrennero hanno riempito interi capitoli di Storia dell?Alpinismo classico, moderno e contemporaneo, anche grazie a queste tanto vituperate pareti di fondovalle, dove l?estate fa troppo caldo e l?accesso è vergognosamente facile ?
Perchè qui ci si dimentica che se personaggi come quelli che ho appena citato (che sono un?infima parte di quelli formatisi sulle pareti della Valle) avessero dileggiato a priori e disprezzato con sufficienza ? come vedo che qualcuno continua a fare ? l?arrampicata sulle comode, iperprotette e sicure (e perciò odiate ?!) pareti di bassa quota della valle dei laghi, e non si fossero perciò mai cimentati nello spingere la libera ?al limite?, non avrebbero mai raggiunto quei livelli tecnici che hanno permesso loro di compiere le imprese che conosciamo e diventare quello che sono o che sono stati, spingendo l?alpinismo e l?arrampicata nazionale e mondiale sempre più in alto.
Solo chi pensa all?arrampicata e all?alpinismo come due cose separate, distinte e perennemente in conflitto tra loro, non è in grado di cogliere questi particolari : la verità è che mentre personaggi ?moderni? e umili come bruno detassis, si ?abbassavano? ad arrampicare in queste ?falesie? già settant?anni fa (quando vedere una toppa d?erba su una parete, era già di per sé considerato un segno d?ignominia e debolezza), personaggi ?antichi?, ancora oggi, nel 2005, la pensano come se fossero nati nel 1910. E? un po? come la differenza tra i ?lenti? e i ?rock??.
Sia chiaro, siloga & cuorpiccino, questo mio intervento non nasce assolutamente per instaurare una sterile quanto inutile polemica, che non servirebbe a nessuno, ma solo perché secondo me questa splendida Valle (che se non si è capito mi sta molto a cuore) con le sue vie e la sua storia, non merita di essere trattata e considerata sempre come un ripiego o, peggio, come una cosa che non c?entra nulla con montagna e alpinismo. Per me con montagna e alpinismo c?entra eccome, perché c?entrano molto di più una via degli amici, un?alba chiara, un diedro martini, piuttosto che centinaia di quelle vie iperprotette e preconfezionate, ma ?collocate? in quota, che vediamo fiorire come funghi in val di fassa, nel cortinese, in val ferret, gransasso, ecc. e che di montagna hanno solo il terreno di gioco, e purtroppo, aggiungo io, perché favoriscono la frequentazione di quei luoghi a persone che non hanno minima cultura né minimo rispetto per la Montagna, tanto che finiscono per addomesticarla alle loro esigenze e capacità (spesso scarse).
Per farla breve, penso che molti climbers (ovviamente, non tutti) hanno della montagna e dei suoi delicati equilibri, la stessa considerazione e lo stesso approccio che i cultori dell?eliski hanno della montagna invernale : un luna park da sfruttare fino all?ultimo gettone?mi sembra allora molto più apprezzabile, in questo senso, l?approccio dell?alpinista, che almeno, quando ?scende? in falesia, riesce al contrario, ad apprezzare la storia e la cultura di un luogo verticale, anche se collocato in bassa quota?tutto ciò anche se non c?ha il grado e non si tiene![]()
Ecco, anche quando si parla di ?povere? pareti di bassa quota, di quelle da ?sfruttare? fuori stagione perchè "non si ha niente di meglio da fare", così come quando si parla di falesie ?storiche? (e penso a sperlonga, gaeta, sardegna, valdimello, ecc.), il discorso dovrebbe iniziare da qui, dalla parola RISPETTO, ma adesso ho decisamente messo troppa carne al fuoco
pace & bene
biemme
da cuorpiccino » mer ott 26, 2005 13:03 pm
da MKK » mer ott 26, 2005 15:02 pm
da Gian » mer ott 26, 2005 18:59 pm
Max Z. ha scritto:biemme ha scritto:Mi chiedo, perché definite ciò come "arrampicata in montagna"? Vie spittate in valle del Sarca = arrampicata in montagna? O Vie lunghe spittate in Sardegna? 1 tiro = falesia, 2 o più tiri, uguale montagna? Capisco che ormai è un'usanza consolidata, ma io ho sempre avuto un'idea un po' diversa.Ma io una via plasir, ben chiodata, di più tiri, detta pure multipicce, in fondovalle, dove l'estate fa troppo caldo, non ho problemi di accesso e discesa, la penso più falesia che montagna.Concordo pienamente con cuorpiccino. Saranno belle vie, ma con la montagna e l'alpinismo non c'entrano niente. Poi vado anch'io a farle quando in montagna non posso più andarci. (Comunque lo sò, sono monotono su ste cose).
che palle
ciao a tutti,
questo forum ha un?area ?arrampicata in montagna?, una ?falesie-boulder?, una ?alpinismo-spedizioni-ecc.? , poi c?è ?parole in libertà?, ecc., quindi se c?è qualcuno che ha sbagliato area del forum per chiedere info su vie di arco (ha chiesto di quelle spittate, ma poteva benissimo chiedere di vie alpinistiche) non è certo Scossa; penso invece che risposte come quelle sopraquotate mostrano bene come qualcun altro ha decisamente sbagliato area e topic in cui intervenire (compreso me, visto che finirò sicuramente OT)
Riflettevo sul fatto che ogniqualvolta qualcuno sul forum chiede informazioni o fornisce relazioni di vie, spittate o non, della valle del sarca, si deve subito sentir fare la morale e ascoltare tormentoni tratti dalla serie ?spit sì / spit no? ?
Quando si parla di valle del sarca, stiamo parlando di un tempio dell?attività verticale, un luogo dove coesistono, grazie a dio, aree boulder, falesie, pareti e montagne, ripeto, Montagne, con vie spittate (spittate bene oppure da cani, troppo o troppo poco), vie alpinistiche (belle e brutte) e vie che farebbero la felicità degli amanti dell?adrenalina pura e dell?arrampicata ?psicologica? (mi riferisco a quelle ?modello stenghel?, disseminate da campione sul garda sino alle sarche, spesso senza soste, con qualche chiodo in posto e dove gli appigli non vanno tirati bensì spinti, e qualche volta, rimessi delicatamente a posto).
Ma tornando a interventi come quelli che ho quotato qui sopra, ognuno sarà pur libero di pensare più falesia che montagna un immane precipizio di 1400 metri, largo oltre 1 chilometro come il monte casale, al cui cospetto il secondo pilastro (alto 700 m.) sembra una collinetta e il croz del pin (oltre 300 m) uno sputo di roccia, e, ancora, i 1000 metri del brento (il più grande strapiombo d?europa !!) : evidentemente chi afferma ciò non si è mai posto il problema che di ?montagne? come il corno piccolo del GS, come le torri del sella o come le 5 torri a cortina, ce ne vorrebbero 6-7 messe una sopra l?altra per fare una sola ?falesia? come il casale o il brento.
E ancora, avete mai pensato che gente come bruno detassis, marino stenico, bepi loss, cesare maestri, giuliano stenghel, sergio martini, maurizio giordani, fabio stedile, maurizio zanolla (al secolo, manolo), heinz mariacher, cristoph hainz, hans peter eisendle, rolly larcher e tanti fenomeni di oltrebrennero hanno riempito interi capitoli di Storia dell?Alpinismo classico, moderno e contemporaneo, anche grazie a queste tanto vituperate pareti di fondovalle, dove l?estate fa troppo caldo e l?accesso è vergognosamente facile ?
Perchè qui ci si dimentica che se personaggi come quelli che ho appena citato (che sono un?infima parte di quelli formatisi sulle pareti della Valle) avessero dileggiato a priori e disprezzato con sufficienza ? come vedo che qualcuno continua a fare ? l?arrampicata sulle comode, iperprotette e sicure (e perciò odiate ?!) pareti di bassa quota della valle dei laghi, e non si fossero perciò mai cimentati nello spingere la libera ?al limite?, non avrebbero mai raggiunto quei livelli tecnici che hanno permesso loro di compiere le imprese che conosciamo e diventare quello che sono o che sono stati, spingendo l?alpinismo e l?arrampicata nazionale e mondiale sempre più in alto.
Solo chi pensa all?arrampicata e all?alpinismo come due cose separate, distinte e perennemente in conflitto tra loro, non è in grado di cogliere questi particolari : la verità è che mentre personaggi ?moderni? e umili come bruno detassis, si ?abbassavano? ad arrampicare in queste ?falesie? già settant?anni fa (quando vedere una toppa d?erba su una parete, era già di per sé considerato un segno d?ignominia e debolezza), personaggi ?antichi?, ancora oggi, nel 2005, la pensano come se fossero nati nel 1910. E? un po? come la differenza tra i ?lenti? e i ?rock??.
Sia chiaro, siloga & cuorpiccino, questo mio intervento non nasce assolutamente per instaurare una sterile quanto inutile polemica, che non servirebbe a nessuno, ma solo perché secondo me questa splendida Valle (che se non si è capito mi sta molto a cuore) con le sue vie e la sua storia, non merita di essere trattata e considerata sempre come un ripiego o, peggio, come una cosa che non c?entra nulla con montagna e alpinismo. Per me con montagna e alpinismo c?entra eccome, perché c?entrano molto di più una via degli amici, un?alba chiara, un diedro martini, piuttosto che centinaia di quelle vie iperprotette e preconfezionate, ma ?collocate? in quota, che vediamo fiorire come funghi in val di fassa, nel cortinese, in val ferret, gransasso, ecc. e che di montagna hanno solo il terreno di gioco, e purtroppo, aggiungo io, perché favoriscono la frequentazione di quei luoghi a persone che non hanno minima cultura né minimo rispetto per la Montagna, tanto che finiscono per addomesticarla alle loro esigenze e capacità (spesso scarse).
Per farla breve, penso che molti climbers (ovviamente, non tutti) hanno della montagna e dei suoi delicati equilibri, la stessa considerazione e lo stesso approccio che i cultori dell?eliski hanno della montagna invernale : un luna park da sfruttare fino all?ultimo gettone?mi sembra allora molto più apprezzabile, in questo senso, l?approccio dell?alpinista, che almeno, quando ?scende? in falesia, riesce al contrario, ad apprezzare la storia e la cultura di un luogo verticale, anche se collocato in bassa quota?tutto ciò anche se non c?ha il grado e non si tiene![]()
Ecco, anche quando si parla di ?povere? pareti di bassa quota, di quelle da ?sfruttare? fuori stagione perchè "non si ha niente di meglio da fare", così come quando si parla di falesie ?storiche? (e penso a sperlonga, gaeta, sardegna, valdimello, ecc.), il discorso dovrebbe iniziare da qui, dalla parola RISPETTO, ma adesso ho decisamente messo troppa carne al fuoco
pace & bene
biemme
Miiii.. che intervento... ci vuole mezzora a leggere tutto! La sintesi, prima di tutto!
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Comunque, non mi sembra che nessuno, PER ORA, abbia mancato di rispetto. Il discorso è che, effettivamente, se io voglio cercare qualcosa sulle vie del Monte Colt la cerco su Arrampicata Sportiva! E non mi dire che sono vie sportive in montagna, sono vie sportive e basta. Che poi la valle del Sarca sia piena zeppa anche di vie alpinistiche o con protezioni da mutande imbottite questo non c'entra, le vie citate (e richieste) sono vie di arrampicata SPORTIVA![]()
E' una questione di metodo....[/u]
da Davide1980 » gio ott 27, 2005 0:00 am
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