Ma grazie a Francesco, compagno di tante belle avventure quest?estate, lunedì mi chiama proponendomi di salire la Via Oppio-Colnaghi al Pizzo d?Uccello, un?occhio alla meteo, ed ecco che martedì sera ci troviamo già a casa di un amico poco distante dal Rif. Donegani.
Mercoledì, il giorno dopo, siamo in partenza il mattino presto, con un? ottima temperatura ottobrina e dopo aver raggiunto il magnifico P.sso Siggioli, è iniziata la lunga discesa per la ferrata attraverso l?affilata cresta che porta alla base della parete. In effetti, quando visito un posto nuovo, mi piace ammirare la differenza del paesaggio con le Dolomiti e i profumi del luogo, ma in questo caso, purtroppo, vista la lunghezza della parete, la discesa, e le 4 h di auto per tornare a casa, era meglio, accelerare il passo.
Si tratta di una via non impegnativa per le difficoltà, ma comunque sempre alpinistica, chiodata in modo eccellente (forse troppo); la linea è logica già dalla partenza, ed è difficile sbagliare.
Per quanto riguarda la qualità della roccia, avevo sentito parlare che non era il massimo, invece a nostro giudizio, si arrampica sempre su ottimo calcare, probabilmente, l?unico tiro dove bisogna prestare un?attimo di attenzione è l?ultimo, per alcuni cubetti instabili, ma niente di più.
Eccezionale la vista sul mare dalla cima, come pure (in questo periodo) la discesa in mezzo ai fitti boschi di faggi in veste autunnale, che fanno risaltare il bellissimo colore giallo/arancio con il bianco candito delle cave di marmo sottostanti.
Insomma, arrivederci Apuane
Ciao Beppe
Tracciato
Sul 5° tiro
Checo sull'8° tiro
Spigolo con ferrata con il P.sso Siggioli
Cava di marmo lungo la discesa