Via Casarotto-De Donà allo Spitz di Lagunaz

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

Via Casarotto-De Donà allo Spitz di Lagunaz

Messaggioda Bep » lun giu 06, 2005 0:33 am

03 Giugno 2005
Mettere piede sullo Spiz di Lagunaz, è stata un?emozione strepitosa, se poi penso che questa era la settima ripetizione da quando è stata aperta?mi sento veramente soddisfatto.
Questa salita, a differenza di tante altre mi ha lasciato veramente un segno, sarà l?ambiente in cui si trova, sarà l?avvicinamento (devastante con il viscido della pioggia caduta il giorno prima), il bivacco in cima (preventivato), la discesa (eterna !!), insomma un mix di situazioni che difficilmente si trovano in altre vie.
Tutta la via, compreso il piano inclinato, corre su roccia ottima e senza esagerare direi pure ?cemento armato?, la parte bassa, cioè la Via del Piano inclinato, si svolge su placca lavorata dall?acqua con scarse possibilità di protezioni naturali, solo ogni tanto si presta ad accettare qualche nut o friend, mentre per quanto riguarda la Casarotto, l?arrampicata è sempre strepitosa con fessure molto impegnative. Se poi al tutto ci aggiungiamo che in 800 m di via si trova solo un chiodo (quello che segna la partenza del Casarotto-De Donà), bè allora il divertimento è assicurato?c?è da aggiungere comunque, che sia le fessure, che i vari diedri/camini, si prestano ad essere protetti molto bene.
Un grazie al mio socio Jimmy per aver condiviso questa bellissima avventura?
Ciao Beppe
Tracciato dell'avvicinamento e delle vie


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Sul 3° tiro della Casarotto
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Sul 7° tiro della Casarotto
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Bivacco in cima allo Spitz di lagunaz
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Via dei Bellunesi vista dall'attacco della Via Piano inclinato
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Messaggioda quilodicoequilonego » lun giu 06, 2005 12:41 pm

In confronto agli altri tuoi partner, il Jimmy non è capace a farti belle foto, ma arrampica discretamente almeno ? Scommetto che l'hai trainato tutta la via :twisted: :twisted: :twisted:
enzo
Avè rot le bale, basta spit 'n Dolomiti, tanto i cavan tuti...
In arrampicata, cosa c'è di più artificiale del trapano ?
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Messaggioda cesco » lun giu 06, 2005 13:20 pm

Adesso Jimmy eh? E opportunamente di spalle :wink: !
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Messaggioda Bep » lun giu 06, 2005 13:24 pm

Il Jimmy, è un professore in materia... :wink: :wink: per le foto forse un pò meno, ma non ha assolutamente bisogno di farsi "trainare" :D :D ...anzi.
B
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Messaggioda Bep » lun giu 06, 2005 13:25 pm

Il Jimmy, è un professore in materia... :wink: :wink: per le foto forse un pò meno, ma non ha assolutamente bisogno di farsi "trainare" :D :D ...anzi.
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Messaggioda federica602 » lun giu 06, 2005 16:23 pm

ivo mi racconta sempre del forte temporale, del bivacco al mugo (costretto dal temporale) sotto tanta acqua tutta la notte durante la sua ripetizione :D

ciao e complimenti :D

f.
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Messaggioda alison » lun giu 06, 2005 18:52 pm

....mi sembra ieri, quando divenne buio, dalla locanda col di pra, uscimmo io, la Ester, il Mauro, il capitano, tutti col naso rivolto in alto...pioveva, lampi e tuoni e, tra le crepe dello spiz, una debole luce , la frontale dell'orso ci fece tirare un sospiro di sollievo...erano anni strani quelli, nessuno si avvicinava alle grandi pale, la guida non esisteva...tutto era un mistero...
Piovve tutta notte, cosi pure il giorno dopo, le ore passavano e nella locanda cominciavano ad arrivare persone interessate al continuo della storia...acqua e nebbia, ed un profumo intenso di liberta....
Col Mauro decidemmo di andare in cima alla 4 pala, volevavo incontrare quello strano personaggio, selvatito e inselvatichito come pochi....sapevamo dei suoi lunghi capelli biondi, sapevamo che non era un gran che in falesia, ma...poi una volta fuori dal recinto si trasformava...
Fu cosi che lo incontrammo, bagnato fradicio, con un accento ed una parlata abbondantemente colorita...tipica della sua provincia...
Parlammo per tutta la sera, ci racconto e gli raccontammo...ora sono passati diversi anni e siamo diventati grandi amici, un amicizia per la nostra valle (tanto che mi ha permesso di scrivere col suo logout).
Ogni volta che ci incontriamo in valle alzo il naso come allora, ed insieme guardiamo il mugo su nel diedro verso il cielo e ricordiamo quella debole luce della frontale che grazie a Dio continua a funzionare come allora e, in cima allo spiz, in un recipiente di vetro ci sono le iniziali di quel giorno...tra lampi e fulmini.
ci vediamo ivo
franco
alison
 

Messaggioda alison » lun giu 06, 2005 18:53 pm

....mi sembra ieri, quando divenne buio, dalla locanda col di pra, uscimmo io, la Ester, il Mauro, il capitano, tutti col naso rivolto in alto...pioveva, lampi e tuoni e, tra le crepe dello spiz, una debole luce , la frontale dell'orso ci fece tirare un sospiro di sollievo...erano anni strani quelli, nessuno si avvicinava alle grandi pale, la guida non esisteva...tutto era un mistero...
Piovve tutta notte, cosi pure il giorno dopo, le ore passavano e nella locanda cominciavano ad arrivare persone interessate al continuo della storia...acqua e nebbia, ed un profumo intenso di liberta....
Col Mauro decidemmo di andare in cima alla 4 pala, volevavo incontrare quello strano personaggio, selvatito e inselvatichito come pochi....sapevamo dei suoi lunghi capelli biondi, sapevamo che non era un gran che in falesia, ma...poi una volta fuori dal recinto si trasformava...
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Parlammo per tutta la sera, ci racconto e gli raccontammo...ora sono passati diversi anni e siamo diventati grandi amici, un amicizia per la nostra valle (tanto che mi ha permesso di scrivere col suo logout).
Ogni volta che ci incontriamo in valle alzo il naso come allora, ed insieme guardiamo il mugo su nel diedro verso il cielo e ricordiamo quella debole luce della frontale che grazie a Dio continua a funzionare come allora e, in cima allo spiz, in un recipiente di vetro ci sono le iniziali di quel giorno...tra lampi e fulmini.
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Messaggioda alison » lun giu 06, 2005 18:53 pm

....mi sembra ieri, quando divenne buio, dalla locanda col di pra, uscimmo io, la Ester, il Mauro, il capitano, tutti col naso rivolto in alto...pioveva, lampi e tuoni e, tra le crepe dello spiz, una debole luce , la frontale dell'orso ci fece tirare un sospiro di sollievo...erano anni strani quelli, nessuno si avvicinava alle grandi pale, la guida non esisteva...tutto era un mistero...
Piovve tutta notte, cosi pure il giorno dopo, le ore passavano e nella locanda cominciavano ad arrivare persone interessate al continuo della storia...acqua e nebbia, ed un profumo intenso di liberta....
Col Mauro decidemmo di andare in cima alla 4 pala, volevavo incontrare quello strano personaggio, selvatito e inselvatichito come pochi....sapevamo dei suoi lunghi capelli biondi, sapevamo che non era un gran che in falesia, ma...poi una volta fuori dal recinto si trasformava...
Fu cosi che lo incontrammo, bagnato fradicio, con un accento ed una parlata abbondantemente colorita...tipica della sua provincia...
Parlammo per tutta la sera, ci racconto e gli raccontammo...ora sono passati diversi anni e siamo diventati grandi amici, un amicizia per la nostra valle (tanto che mi ha permesso di scrivere col suo logout).
Ogni volta che ci incontriamo in valle alzo il naso come allora, ed insieme guardiamo il mugo su nel diedro verso il cielo e ricordiamo quella debole luce della frontale che grazie a Dio continua a funzionare come allora e, in cima allo spiz, in un recipiente di vetro ci sono le iniziali di quel giorno...tra lampi e fulmini.
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Messaggioda .:eZy:. » mar giu 07, 2005 11:44 am

alison ha scritto:... Parlammo per tutta la sera, ci racconto e gli raccontammo...ora sono passati diversi anni e siamo diventati grandi amici, un amicizia per la nostra valle
...
ci vediamo ivo
franco

....i 'foresti' che hanno amato questi luoghi e la loro gente e che con i 'mati' del posto hanno fatto la storia di queste cime e la loro (ri)scoperta.

Mi fa un po? ridere il parlarsi contro adesso...ancora di canarini e bochelarghe con la gelosia di chi non sa, ma non credo, penso solo non voglia ricordare, che quei foresti che spendevano le ferie al rifugio Vazzoler o più poveramente bivaccavano sui prati di san Lucano o di Pelsa, parlavano dialetti lombardi, francese, polacco, tedesco .... o ?da siori i portava schei? dalla piana ma anche idee e smisurato amore per queste montagne da Trieste, Venezia, Vicenza e ?

Alpinisti che hanno amato le cime ma anche rispettato la gente del posto ?.anzi hanno fatto cordata insieme?perché chi arrampica si riconosce da lontano: di una specie a parte?..è gente selvatica.
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Messaggioda baretta30 » mer giu 08, 2005 20:57 pm

Ciao Bep complimenti per la ripetizione della via dei mitici casarotto e de donà. Volevo chiederti, se ti sentivi di dare un grado al tratto più impegnativo della via in questione. Non perché sia un sostenitore dell?equazione grado alto=bella via... assolutamente no, ma solo perché mi incuriosiva sapere se te la sentivi di avallare l?ipotesi di casarotto che la classificò di VII grado. il primo in dolomiti. tu sei un forte arrampicatore e penso che il tratto in questione l?avrai fatto in libera, mi interessava quindi un tuo giudizio a proposito. Quando lo chiesi a ferrari mi liquidò dicendo:? si in effetti è un passaggio duro ma oggi con un friend lo proteggi bene e nel caso ti puoi aiutare con quello? , e lui era in solitaria se non sbaglio... che grande che è anche lui. Una curiosità sulla via in questione: quando casarotto chiese alla rivista mensile del cai di pubblicare la via con la presunta gradazione di VII, il bruno non l?accettò e ancora tutt?oggi non riconosce quel grado per quella via, poiché lui sostiene che il V+ magari con anche un po? di artificiale è il massimo grado che lui riesce a fare, che il sesto potrebbe anche farlo ma lo farebbe solo in condizioni critiche, non con la ragione ma con la forza. Per lui ovviamente non ci sono aggettivi....
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Messaggioda Siloga66 » sab giu 11, 2005 9:13 am

Ma il tratto di settimo, non è evitabile con un tiro di 4+ come descritto dalla guida delle Pale recente? A meno che uno non voglia fare appositamente quel tiro.
Passano le mode ma in Germania la moda dei calzini con i sandali passerà mai.
Ma i tedeschi son fighi lo stesso.
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Messaggioda AlbertAgort » sab giu 11, 2005 14:01 pm

Non posso nascondere un pizzico ( enorme :? ) di invidia per chi ripete vie colossali come questa...che spettacolo, che ambienti allucinanti
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Messaggioda Siloga66 » dom giu 12, 2005 17:59 pm

Deve essere proprio uno dei cosiddetti "vioni".
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Messaggioda federica602 » dom giu 12, 2005 21:57 pm

rileggendo la guida ed ascoltando i racconti mi sembra che sia il tratto di A3 che è evitabile...anzi non è stato trovato dai ripetitori, forse perche nellapertura hanno trovato del ghiaccio o neve o simile.

ciao :wink:

f.
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Re: Via Casarotto-De Donà allo Spitz di Lagunaz

Messaggioda CAIANO » lun giu 13, 2005 10:23 am

Da quanto lego mi sembra che ti sei divertito anzi di più

Ma questo tipo di vie non sono quelle che fanno curriculum per
Diventare accademici?

Un saluto
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Messaggioda quilodicoequilonego » lun giu 13, 2005 13:23 pm

AlbertAgort ha scritto:Non posso nascondere un pizzico ( enorme :? ) di invidia per chi ripete vie colossali come questa...che spettacolo, che ambienti allucinanti





AHAHAHAHAH chissà cosa pensa quando ti legge :lol: :lol: :lol:


P.S. x Bèp: aspetto il bonifico per i diritti dell'avatar
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Messaggioda wp » mar set 01, 2009 9:22 am

ieri io e stefanop abbiamo ripetuto questa via
agli interessati posso dare qualche dettaglio sulla "ferramenta" presente:
ci sono 2 chiodi all'attacco dal piano inclinato, 2 chiodi alla 1° sosta, 1 chiodo sul 2° tiro, un friend incastrato sul 3° tiro.
la relazione di santomaso va bene. come sapete i primi 3 tiri sono quelli "che fanno la via"; il 1° è di difficoltà sempre elevata con un uscita oltre il VI e non c'è nessun chiodo. il 2° è un pò di ricerca con alcuni traversi a sx, il 3° presenta una fessura da stopper di misura medio piccola con una lama eccezionalmente bella che purtroppo abbiamo trovato bagnata e quini molto rognosa. per fortuna c'era appunto un friend incastrato. il diedro di uscita è di media difficoltà, quando presenta difficoltà superiori si evita stando SOLO UN PO' a sx. se può servire, complessivamente, ci abbiamo impiegato 9 ore, ma noi non siamo particolarmente veloci. complessivamente la ritengo - impegnativa della + famosa casarotto radin che è + continua nelle difficoltà.
alcune foto

diedri detassis castiglioni allo spiz nord

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la placca del 1° tiro

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la placca del 2° tiro

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l'uscita dal 3° tiro

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Ultima modifica di wp il mar set 01, 2009 9:48 am, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda francesco vinco » mar set 01, 2009 10:33 am

e bravi.....complimenti
grazie walter per le indicazioni, ne farò tesoro!
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