Pizzo d'uccello -parete nord Che schifo!!

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

Messaggioda Hercules » gio ott 18, 2007 18:00 pm

Scegliere una sede come un rifugio a mio avviso ridurrebbe la tavola rotonda a pochi interessati, mentre un incontro in una sede centrale come il Rebeldia a Pisa, come si è visto lo scorso anno, permetterebbe a un pubblico molto maggiore di prendere parte alla discussione.
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Messaggioda alberto60 » gio ott 18, 2007 18:03 pm

Hercules ha scritto:Scegliere una sede come un rifugio a mio avviso ridurrebbe la tavola rotonda a pochi interessati, mentre un incontro in una sede centrale come il Rebeldia a Pisa, come si è visto lo scorso anno, permetterebbe a un pubblico molto maggiore di prendere parte alla discussione.


Era solo una proposta per incentivare questa iniziativa.

Chiaramente la sede di Rebeldia ha molto spazio e la cosa sarebbe più facile.
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Messaggioda ICE&DRY » gio ott 18, 2007 18:41 pm

Ne potrebbe nascere una bella iniziativa, l'incontro dell'anno scorso ha coinvolto molte persone, e se non era per l'inverno balordo che è stato, sicuramente ci sarebbe stato almeno un incontro/meeting di alpinismo invernale in Apuane parlato e praticato...

Detto ciò, questa discussione dovrebbe vedere partecipi anche coloro che hanno realizzato "Pan Pepato"...almeno in quella sede potranno dir la loro, visto che sinora se ne sono ampliamente sbattuti...e di certo non credo che nessuno non li abbia avvisati di questa discussione che ne è nata...
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Messaggioda popegapon » gio ott 18, 2007 18:44 pm

Gli apritori non si son certi dimostrati altrettanto abili con la tastiera quanto lo sono stati col trapano è vero, alla serata di Glowacz però le due fazioni erano a un metro ma non c?è stato comunque l?incontro. A questo punto forse una bella serata come propone Hercules tipo quella di dicembre 2006 potrebbe essere l?occasione per sentire da più parti cosa si intende fare di queste Apuane.
Un definitivo ravaneto, oppure una coltivazione di paleo con intarsi fixe 10mm o chissà cos?altro ancora. Credo che sia il popolo del nut quanto quello dell? espansione avrebbe la sua da dire in una sede eletta a ciò.
Al Rebeldia?. Ma non è che voi pisani state pensando ad un?imboscata contro i fiorentini come quando ci si prendeva a mazzate nei secoli passati? Attenti che corrompo Roberto e venerdi vi spiega un sistema di allenamento speciale con piramidale in pasticceria!! Scherzo non temete per la vostra tenenza.
In attesa di questa serata, che penso avrebbe più presenze se organizzata al Rebeldia che in un rifugio, vi saluto oh duri.
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Messaggioda virgulto » gio ott 18, 2007 19:11 pm

Io propongo di togliere tutti i fix dalle apuane, e con quelli chiodare tutto il Camaiorese, che se qualcuno ha voglia di trapanare, li si leva la voglia....
Chiaramente solo ed esclusivamente monotiri.
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Messaggioda massimogi » ven ott 19, 2007 1:59 am

credo poco alleparole, eancormeno a quelle di chi va per monti.

ho sempre visto molti discorsi e pochissimi fatti,maseuna corrente forumistica può portare energia alla causa apuana mi sembra possibilità da non tralasciare e per la quale sarei dei vostri.

sarebbe carino che chi ha voglia di girare ancora un pò per questi monti non si limitasse al problemaspit si spit no, ma guardasse anche agli scempi corchia turistico con benedizione parco e caiana, alla cava del giovo che fra un pò si porterà via un posto incantato e dove l'unica iniziativa (rectius,porcata) che il cai è riuscito a porre in essere èstata quella di tracciare un nuovo senitiero che fa il giro dell'oca, alla focolaccia e dintorni,e chi più ne ha più ne metta...

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Messaggioda popegapon » ven ott 19, 2007 8:14 am

virgulto ha scritto:Io propongo di togliere tutti i fix dalle apuane, e con quelli chiodare tutto il Camaiorese, che se qualcuno ha voglia di trapanare, li si leva la voglia....
Chiaramente solo ed esclusivamente monotiri.
L.


Illuminante. ti confermi uno dei più grandi pensatori di questo secolo.
Ti mancano i monotiri nel camaiorese? hai già chiuso tutto? vaia vaia
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Messaggioda popegapon » ven ott 19, 2007 8:15 am

virgulto ha scritto:Io propongo di togliere tutti i fix dalle apuane, e con quelli chiodare tutto il Camaiorese, che se qualcuno ha voglia di trapanare, li si leva la voglia....
Chiaramente solo ed esclusivamente monotiri.
L.


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Messaggioda alberto60 » ven ott 19, 2007 8:33 am

Ripeto l'incontro è una cosa interessante e utile un confronto fa sempre bene anche per mettere in comune le rispettive esperienze e concezioni in modo che ci possa essere spazio per tutti

Spero solo che non vada a finire come quelli fatti 15 anni fa!!! per la richiodatura del Procinto, tante discussioni alla presenza di apritori, ripetitori, scuole di alpinismo, sezioni Cai, ect. ect. , verbali scritti e sottoscritti con tanto di votazione democratica e accordo finale per una linea comune .

Ma poi alla fine ognuno fece quello che gli pare e i risultati sono sotto gli occhi di tutti:

spit, fix, resinati, chiodi, catene, cordini, vie modificate, vie cancellate, vie incrociate , scritte sulla roccia.
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Messaggioda Antonio63 » dom ott 21, 2007 20:39 pm

Interrompo un attimo il dibattito x comunicare che un altro grande rappresentante dell'alpinismo Apuano ci ha purtroppo lasciato ,dopo Elso Biagi è venuto ha mancare Agostino Bresciani.Ciao Agostino-----Antonio
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Messaggioda alberto60 » lun ott 22, 2007 8:17 am

Antonio63 ha scritto:Interrompo un attimo il dibattito x comunicare che un altro grande rappresentante dell'alpinismo Apuano ci ha purtroppo lasciato ,dopo Elso Biagi è venuto ha mancare Agostino Bresciani.Ciao Agostino-----Antonio


Mille ricordi mi legano ad Agostino, il "Go" come lo chiamavamo noi.

Per quelli della mia generazione ha rappresentato un mito.

1960 insieme a tre altri versiliasi la prima sulla parete est del Procinto. Poi la via GAMM , la Gabriella, la Stefania, la Licia sul Nona, lo spigolo nord sempre del Nona.
Sempre sul Procinto lo spigolo Sud-Ovest da lui poi salito anche in prima solitaria, ect. ect.

L'impegno nel Soccorso alpiano di Querceta di cui lui è stato il simbolo, poi la scuola di Alpinismo Monteforato che lui ha fondato.

Tante scalate insieme, tanti soccorsi.

Ciao "Go" ti devo tanto.


Alberto.
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Messaggioda Hercules » lun ott 22, 2007 13:39 pm

Se ci sarà la serata di dibattito che da più parti è stata proposta, io proporrei di dedicarla alla sua memoria.

Una bella pagina scritta da lui, in ricordo di un amico mancato, Mario Piotti.

Immagine
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Messaggioda alberto60 » lun nov 12, 2007 20:35 pm

Ieri con ad altri tre amici sono stato alla nord del Pizzo d'Uccello a ripetere la via "Pan Pepato" . Ci sono voluto andare per rendermi conto di persona e farmi così una mia idea direttamente sul posto.

La via è fittamente , ma proprio fittamente attrezzata. Tutta a fix non c'è un solo chiodo normale. Non c'è il minimo pericolo di perdere la via , basta alzare lo sguardo per vedere dovè il prossimo fix e non ci sono dubbi per proseguire.

Basta portare solamente una bella quantità di rinvii , non serve assolutamente altro , niente nut, niente friend. Noi li avevamo per prudenza ma non li abbiamo usati. Non perchè siamo bravi ma semplicemente perchè non servono.

I tratti dichiarati di 6b/6b+ / A0 si fanno tranquillamente in AO il numero e la distanza dei fix permette una progressione in A0 senza problemi e fatica.

Era piuttosto freddo, ad un certo punto si è messo anche a grandinare, così diversi passi dati 6b/6b+ li abbiamo fatti in A0 . Le mani erano veramente insensibili.

Le soste sono completamente attrezzate per una facile e veloce ritirata in corda doppia.

Insomma, per me una vera e propria via di falesia che al Muzzerone sulla Parete striata farebbe la sua bella figura ma qui sulla parete nord del Pizzo d'Uccello è un vero e proprio cazzotto nello stomaco all'alpinismo classico.

C'è anche da dire che i primi tiri , quelli che portano all'incrocio della via della Gola, passano attraverso il cuore della frana e non è escluso che si possano verificare altri crolli. Quindi Occhio!!

Preciso che questi giudizi sono solo miei e non parlo a nome dei tre miei compagni ma esprimo un giudizio del tutto personale.

Un'altra cosa , la scritta all'attacco con il mome della via e dei primi salitori poteva anche essere risparmiato.

Alberto.
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Messaggioda ICE&DRY » lun nov 12, 2007 20:57 pm

alberto60 ha scritto:Ieri con ad altri tre amici sono stato alla nord del Pizzo d'Uccello a ripetere la via "Pan Pepato" . Ci sono voluto andare per rendermi conto di persona e farmi così una mia idea direttamente sul posto.

La via è fittamente , ma proprio fittamente attrezzata. Tutta a fix non c'è un solo chiodo normale. Non c'è il minimo pericolo di perdere la via , basta alzare lo sguardo per vedere dovè il prossimo fix e non ci sono dubbi per proseguire.

Basta portare solamente una bella quantità di rinvii , non serve assolutamente altro , niente nut, niente friend. Noi li avevamo per prudenza ma non li abbiamo usati. Non perchè siamo bravi ma semplicemente perchè non servono.

I tratti dichiarati di 6b/6b+ / A0 si fanno tranquillamente in AO il numero e la distanza dei fix permette una progressione in A0 senza problemi e fatica.

Era piuttosto freddo, ad un certo punto si è messo anche a grandinare, così diversi passi dati 6b/6b+ li abbiamo fatti in A0 . Le mani erano veramente insensibili.

Le soste sono completamente attrezzate per una facile e veloce ritirata in corda doppia.

Insomma, per me una vera e propria via di falesia che al Muzzerone sulla Parete striata farebbe la sua bella figura ma qui sulla parete nord del Pizzo d'Uccello è un vero e proprio cazzotto nello stomaco all'alpinismo classico.

C'è anche da dire che i primi tiri , quelli che portano all'incrocio della via della Gola, passano attraverso il cuore della frana e non è escluso che si possano verificare altri crolli. Quindi Occhio!!

Preciso che questi giudizi sono solo miei e non parlo a nome dei tre miei compagni ma esprimo un giudizio del tutto personale.

Un'altra cosa , la scritta all'attacco con il mome della via e dei primi salitori poteva anche essere risparmiato.

Alberto.


Forse intendevano farsi pubblicità...
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Messaggioda maxkalzone » gio nov 15, 2007 14:20 pm

alberto60 ha scritto:
Ieri con ad altri tre amici...



ma alla fine 'sta via interseca la classica Ratti-Marchetti o è una linea indipendente?
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Messaggioda Hercules » gio nov 15, 2007 15:18 pm

Riassumo quanto scritto in precedenza.

Dopo quattro tiri autonomi la via a fix interseca continuamente la classica Ratti Marchetti, ricalcandola completamente in alcuni tiri, parizalmente in altri, e discostandosene di alcuni metri in altri casi.
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Messaggioda marcov » gio nov 15, 2007 16:06 pm

ma almeno levate una piastrina ogni due, o due ogni tre. Che aspettate? Avete paura eh... :D
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Messaggioda alberto60 » gio nov 15, 2007 16:25 pm

No, la via non è completamente indipendente. Dopo i primi tiri indipendenti, fa sosta in comune (2 vecchi ch. rinforzati con 2 fix) e incrocia la via della GOLA . Quindi in alto fa tratti in comune alla Ratti -Marchetti o comunque ci passa molto vicina.

Comunque questo secondo me è un problema secondario inquanto per come la vedo io questa è una via di falesia e non alpinistica , con chiodatura sistematica a fix che nulla ha da vedere con la parete nord del Pizzo d' Uccello.

Mi domando, perchè aprire una via del genere sulla parete nord del Pizzo , cioè su una parete che ha una grande storia alpinistica?

Sui tratti in artificiale (in libera 6b/6b+) la chiodatura è vicinissima meno di un metro!! Sulle vecchie vie in artificiale degli anni 60 con chiodi a pressione messi a mano sono più lontani e servono le staffe, qui si sale tranquillamente in AO da un fix all'altro. Con questo non voglio condannare il ricorso all'artificiale però non in questo modo , avrebbero potuto passare in artificiale magari usando tecniche più attuali , usando ganci, nut, insomma facendo un artificiale dove fosse richiesta abilità e pelo sullo stomaco.
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Messaggioda maxkalzone » gio nov 15, 2007 17:27 pm

alberto60 ha scritto:No, la via non è completamente indipendente. Dopo i primi tiri indipendenti, fa sosta in comune (2 vecchi ch. rinforzati con 2 fix) e incrocia la via della GOLA . Quindi in alto fa tratti in comune alla Ratti -Marchetti o comunque ci passa molto vicina.

Comunque questo secondo me è un problema secondario inquanto per come la vedo io questa è una via di falesia e non alpinistica , con chiodatura sistematica a fix che nulla ha da vedere con la parete nord del Pizzo d' Uccello.

Mi domando, perchè aprire una via del genere sulla parete nord del Pizzo , cioè su una parete che ha una grande storia alpinistica?

Sui tratti in artificiale (in libera 6b/6b+) la chiodatura è vicinissima meno di un metro!! Sulle vecchie vie in artificiale degli anni 60 con chiodi a pressione messi a mano sono più lontani e servono le staffe, qui si sale tranquillamente in AO da un fix all'altro. Con questo non voglio condannare il ricorso all'artificiale però non in questo modo , avrebbero potuto passare in artificiale magari usando tecniche più attuali , usando ganci, nut, insomma facendo un artificiale dove fosse richiesta abilità e pelo sullo stomaco.


Concordo pienamente con quello che dici.
Ho un bellissimo ricordo di questa parete (Oppio-Colnaghi) ed ho intenzione di ritornarci presto...
Spero che il dibattito continui e che, insieme agli apritori, si capisca che hanno fatto una stronzata e vi si ponga rimedo.
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Messaggioda ICE&DRY » gio nov 15, 2007 18:17 pm

maxkalzone ha scritto:
alberto60 ha scritto:No, la via non è completamente indipendente. Dopo i primi tiri indipendenti, fa sosta in comune (2 vecchi ch. rinforzati con 2 fix) e incrocia la via della GOLA . Quindi in alto fa tratti in comune alla Ratti -Marchetti o comunque ci passa molto vicina.

Comunque questo secondo me è un problema secondario inquanto per come la vedo io questa è una via di falesia e non alpinistica , con chiodatura sistematica a fix che nulla ha da vedere con la parete nord del Pizzo d' Uccello.

Mi domando, perchè aprire una via del genere sulla parete nord del Pizzo , cioè su una parete che ha una grande storia alpinistica?

Sui tratti in artificiale (in libera 6b/6b+) la chiodatura è vicinissima meno di un metro!! Sulle vecchie vie in artificiale degli anni 60 con chiodi a pressione messi a mano sono più lontani e servono le staffe, qui si sale tranquillamente in AO da un fix all'altro. Con questo non voglio condannare il ricorso all'artificiale però non in questo modo , avrebbero potuto passare in artificiale magari usando tecniche più attuali , usando ganci, nut, insomma facendo un artificiale dove fosse richiesta abilità e pelo sullo stomaco.


Concordo pienamente con quello che dici.
Ho un bellissimo ricordo di questa parete (Oppio-Colnaghi) ed ho intenzione di ritornarci presto...
Spero che il dibattito continui e che, insieme agli apritori, si capisca che hanno fatto una stronzata e vi si ponga rimedo.



Dici bene....ma purtroppo la voce degli apritori NON è ancora venuta fuori!!!....e tra l'altro non se ne capisce il motivo del perché non vogliano dir la loro....

:idea: 8O :(
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