cioè una via di IV°, come diceva qualcuno (

(tra il resto in questo parametro rientrano anche approccio/avvicinamento e rientro)
(sarebbe interessante un commento di Alison con qualche R del Burel)
da quilodicoequilonego » lun ago 28, 2006 18:31 pm
da quilodicoequilonego » lun ago 28, 2006 18:44 pm
Max Z. ha scritto:quilodicoequilonego ha scritto:una curiosità:
se la Messner 2° T.d.S. fosse pericolosità R4, cosa dovrebbe essere una via +/- "famosa" come la Supermatita (specifico che per me è famosa per sentito dire, mai vista)
perchè se sono tutte due R4, credo che qualcosa non torni..... anzi molto
Paragone secondo me fuori luogo perchè si parla di difficolta tecniche molto diverse, e perchè non avendola fatta non sai quanto sia realmente proteggibile o no.
da Max Z. » lun ago 28, 2006 18:44 pm
da Max Z. » lun ago 28, 2006 18:50 pm
quilodicoequilonego ha scritto:
Ma una decina d'anni fa' ho chiesto direttamente ad uno dei primi ripetitori, e ti assicuro che non me l'ha descritta come via molto tranquilla, in particolare sul traverso. Spero non mi abbia raccontato balle, e da altre voci di corridoio pare sia come dice lui
(p.s. a quei tempi aveva anche ripetuto la Hasse/Brandler in Lavaredo in libera)
da gug » lun ago 28, 2006 18:53 pm
Aldino ha scritto:caro gug, non te la prendere, ma se insisti sul fatto che con "una trentina di vie classiche, su vari gruppi, in 10 anni di arrampicata" ormai l'esperienza ce l'hai, credo che ci sia molta gente qui dentro che potrebbe avere mal di pancia dal ridere.
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E siccome sono tutti di una certa età, un mal di pancia potrebbe essere fatale...
gug ha scritto:La piega della discussione non è quella che avevo pensato, probabilmente è colpa mia che mi sono espresso male.
Sicuramente la mia esperienza in Dolomiti deve essere ampliata e ho veramente tanta strada e tante vie da fare, però una trentina di vie classiche, su vari gruppi, in 10 anni di arrampicata me le sono fatte e un parere sulla Costantini-Ghedina, via che avevo fatto, pensavo di poterlo esprimere con tutta l'umiltà possibile.
Drugo Lebowsky ha scritto:
- semplicemente ho notato che spesso sei stato fautore della cosiddetta "sistemazione" delle classiche in dolomiti, opponendo ragioni di sicurezza ecc... che personalmente ritengo eccessive.
da Aldino » lun ago 28, 2006 18:54 pm
da gug » lun ago 28, 2006 19:00 pm
Max Z. ha scritto:Boh, visto che ognuno spara le sue ci provo anch'io... e tutto sommato leggendo l'inizio del messaggio di Gug a me l'argomento era piaciuto, forse non si è fatto capire bene...
Io quando ho ripetuto la Shubert nel 2002, ricordo che al primo tiro (che in teoria è il più impegnativo) per i primi 10 metri (che la relazione già metteva 2 chiodi) non ho trovato nulla (poco male, bel friend nella prima fessura, poi un chiodo, poi nei 30 metri seguenti 2 chiodi 2, ben distanti dai passaggi più impegnativi, che nel VI- nella "palestra" del Ciavazes non si può dire fossero proprio un'abbondanza...
poi, certo, ho trovato la sosta attrezzata a fittoni (e cosa me ne faccio? se mai sarà comoda a chi parte il tiro dopo..), ciò non toglie che il tiro l'ho trovato ben più "stagno" di quello che tanti raccontano solo perchè è una delle vie del Ciavazes. E di paragoni con vie reputate ben più dure credo di averne abbastanza nel mio piccolo.
Da questo secondo me poteva prendere spunto una discussione interessante: il fatto che il Ciavazes sia considerato un "palestrone" (io stesso credo altrove di essere stato d'accordo con questo) non vuol dire che salire la Shubert sia come salire i 6a del monte Colt, parliamoci chiaro, se non sei all'altezza di quel tiro ti spiaccichi, perchè non è nè superchiodato nè tanto facile.
Da QUESTO PUNTO DI VISTA (lo scrivo in grande in modo che sia capito bene..) non credo cambi granchè se ti trovi al Ciavazes o in una parete di 900 metri a 5 ore di avvicinamento.
Stessa cosa oserei dire della Messner, della quale però ho fatto solo i primi 3 tiri e poi siamo scesi causa piogga (quindi non so com'è il resto della via).
Ricordo bene una placca con buchi spesso bagnati in cui per almeni 8-10 metri non mettevi granchè di buono (lo ammetto, dovevo ancora comprare i tricam..), ciò non vuol dire che ho rischiato di morire, perchè ritengo di esserci andato sufficientemente preparato, ma mai e poi mai direi ad un amico che vuol provare un V+/VI- di andare tranquillo su di là, che tanto è una fila di chiodi e vai tranquillo.
In sostanza: non credo che sia il luogo in sè (Ciavazes o torri del Sella) a determinare la difficoltà tecnica di una via, il fatto che si arrampichi sopra alla macchina toglie poco dell'eventuale impegno psicologico della via (anzi, come già eviscerato ampiamente in altro topic, quel rumore di moto a me se mai innervosice visto che manco riesco a sentire il compagno...)
Bon, mi sa che ho parlato abbastanza.......
da Aldino » lun ago 28, 2006 19:07 pm
R1 Facilmente proteggibile con protezioni sempre solide, sicure e numerose. Limitati tratti obbligatori. Lunghezza potenziale caduta qualche metro e volo senza conseguenze.
R2 Mediamente proteggibile con protezioni sempre solide e sicure ma più rade. Tratti obbligatori tra le protezioni. Lunghezza potenziale caduta qualche metro al massimo e volo senza conseguenze.
R3 Difficilmente proteggibile con protezioni non sempre buone e distanti. Lunghi tratti obbligatori. Lunghezza potenziale caduta fino a 7-8 metri al massimo, e volo con possibile infortunio.
R4 Difficilmente proteggibile con protezioni scarse o inaffidabili e/o distanti che terrebbero solo una piccola caduta. Lunghi tratti obbligatori. Lunghezza potenziale caduta fino a 15 metri con possibilità di fuoriuscita di ancoraggi e volo con probabile infortunio.
R5 Difficilmente proteggibile con protezioni scarse, inaffidabili e distanti che terrebbero solo una piccola caduta. Lunghi tratti obbligatori. Possibilità di lunghe cadute e di fuoriuscita di ancoraggi che può determinare un volo fino a terra con infortunio sicuro.
R6 Improteggibile se non per brevi e insignificanti tratti lontani dai passaggi chiave del tiro. Una eventuale caduta può avere conseguenze anche letali.
Opinione personale: con il diffondersi dell'uso di questa scala, ho notato che come tutte le scale chiuse (riuscite a immaginare un R7? no, vero? neanch'io) ha il difetto di portare all'appiattimento nei gradi centrali.
Prendi una guida che la utilizza (es. Val del Sarca di Filippi) e il 60% delle vie le trovi classificate R2, il 35% tra R1 e R3 e qualcuna R4. Non ricordo se ci sono R5, non mi pare. Non ho mai visto in assoluto nessuna via classificata R6.
La compressione ha come effetto collaterale che nell'R2 ci trovi vie molto diverse come proteggibilità, sia quelle che sono quasi R1, sia quelle che sono in realtà R3, negli R3 ci sono degli R4 e così via. Nessun compilatore si prenderà la responsabilità di classificare una via al grado massimo. Anche classificare al grado minimo è una responsabilità. Quindi il risultato è R2 e R3 a manetta.
Forse Nicola ha ragione, la Messner alla 2 Torre è R4, ma allora ci sono molte guide che andrebbero completamente riviste. Stai molto all'occhio.
da quchibu » lun ago 28, 2006 19:10 pm
Aldino ha scritto:A promuovere l'uso di queste valutazioni abbinate (oltre a quella del grado UIAA o francese per la difficoltà tecnica) sono stati diversi alpinisti, tra i quali Maurizio Oviglia, Erik Svab, Valerio Folco e Nicola Tondini.
da gug » lun ago 28, 2006 19:26 pm
quilodicoequilonego ha scritto:LimaMike ha scritto:gug ha scritto:Ciao Lima, non ho capito esattamente il tuo commento: vuoi dire che sei d'accordo con me sul fatto che non sia proprio vera questa fama del Sella?
Mi rileggo e nemmeno io mi comprendo sarà stata la fame o il lunedì mattina decisamente nero mah!
Comunque, ritornando a noi, sono d'accordo con te e quoto paolo quando scrive "....Non sono mica tutti signori alpinisti qui dentro e, alla maggioranza credo, le impressioni di gug faranno estremamente comodo quando decideranno d'attaccare una delle vie citate."
Troppo spesso si tende a generalizzare e banalizzare itinerari che andrebbero presi con maggior attenzione e rispetto.
x quilodico
"istruttori cajani e CON VOI CAJANI CHE SIETE OSSESSIONATI DAI PERICOLI MORTALI"
e daie con questi cazzuti di luoghi comuni. Io rientro nella fattispecie ma non sono per nulla ossesionato dai pericoli (un po' generico direi) se lo ossi smetterei di andare in montagna, in macchina, per le strade buie di una metropoline e chi più ne ha più ne metta.
Salut
LM
non è colpa mia se voi dite che la Messner al Sella è R4
da sax » lun ago 28, 2006 19:30 pm
quchibu ha scritto:Aldino ha scritto:A promuovere l'uso di queste valutazioni abbinate (oltre a quella del grado UIAA o francese per la difficoltà tecnica) sono stati diversi alpinisti, tra i quali Maurizio Oviglia, Erik Svab, Valerio Folco e Nicola Tondini.
quella scala è una cagata, (parlo della R) già lo sappiamo
lo è per i motivi che hai detto sopra, di appiattimento;
lo è perchè fanno la media della via.
da quilodicoequilonego » lun ago 28, 2006 19:52 pm
Aldino ha scritto:Enzo, se stai zitto è meglio, sei completamente fuori strada.
La scala Rn (o Sn per vie a spit) è esclusivamente una scala di valutazione della proteggibilità della via, quindi tiene conto della chiodatura in loco, della presenza di clessidre e fessure per dadi e friend, di buchi per tricam, della chiodabilità della roccia ecc.
Non è assolutamente influenzata nè dalla lunghezza della via, nè dalla accessibilità, nè dalla qualità della roccia o dal grado.
Rileggiti la definizione dei gradi, che ho già postato a pag 2 di questo topic.
Per inciso, Supermatita è data R4. E Sodoma e Gomorra pure. Non avendo fatto nè l'una nè l'altra non posso aggiungere altro.
da Siloga66 » lun ago 28, 2006 20:15 pm
da sax » lun ago 28, 2006 20:31 pm
Siloga66 ha scritto:Io rimpiango le relazioni e le valutazioni del Dinoia. Gradi giusti, tipo chessò.....Don Chisciotte ED- (6°), via dei Fachiri ED- (6°), Micheluzzi al Ciavazes TD+ (5°+/AO oppure 6°), Abram al Ciavazes TD- (5°/AO oppure 7°), via Fedele al Pordoi D+ (4°+), Philipp-Flamm ED (6°). Poi uno guardava anche la lunghezza della via, avvicinamento, discesa, ecc e il gioco era fatto.
O comunque mi piacciono le relazioni di Rabanser, di Antonio Bernard, di Jacopelli. Per la Val di Sarche mi piace come è fatta la guida del Filippi.
Solo la storia del S1,S2,R4,R2 non mi convince.
da Aldino » lun ago 28, 2006 20:56 pm
quilodicoequilonego ha scritto: ma se mi dici che le valutazioni R4 di quella Messner e di Supermatita sono congrue, cioè giuste, non so chi debba stare zitto.... anzi si
(anche non avendole fatte.... chiedi pure a chi le ha fatte)
quilodicoequilonego ha scritto: la qualità della roccia non incide sulla proteggibilità ?? sticazzi)
da andreag » lun ago 28, 2006 21:02 pm
Aldino ha scritto:quilodicoequilonego ha scritto: ma se mi dici che le valutazioni R4 di quella Messner e di Supermatita sono congrue, cioè giuste, non so chi debba stare zitto.... anzi si
(anche non avendole fatte.... chiedi pure a chi le ha fatte)
Mai detto questo. Prenditi un minuto e leggi la definizione di R4. Io ho scritto infatti che nella messner non ricordo tratti così lunghi senza buone protezioni fisse e/o mobili (= da rischiare voli di 15 m con fuoriuscita delle protezioni), ma può darsi che mi sbagli. Supermatita non l'ho fatta e non posso quindi valutarne neanche lontanamente la proteggibilità.quilodicoequilonego ha scritto: la qualità della roccia non incide sulla proteggibilità ?? sticazzi)
Confermo: esiste roccia eccezionale e assolutamente improteggibile per lunghi tratti (per es. Meisules, Marmolada, ecc ecc ecc) e roccia marcia difficilmente proteggibile, come esistono fessure molto friabili, ma ben proteggibili... giusto? sono cose diverse
da quilodicoequilonego » lun ago 28, 2006 21:32 pm
Aldino ha scritto:quilodicoequilonego ha scritto: ma se mi dici che le valutazioni R4 di quella Messner e di Supermatita sono congrue, cioè giuste, non so chi debba stare zitto.... anzi si
(anche non avendole fatte.... chiedi pure a chi le ha fatte)
Mai detto questo. Prenditi un minuto e leggi la definizione di R4. Io ho scritto infatti che nella messner non ricordo tratti così lunghi senza buone protezioni fisse e/o mobili (= da rischiare voli di 15 m con fuoriuscita delle protezioni), ma può darsi che mi sbagli. Supermatita non l'ho fatta e non posso quindi valutarne neanche lontanamente la proteggibilità.
quilodicoequilonego ha scritto: la qualità della roccia non incide sulla proteggibilità ?? sticazzi)
Aldino ha scritto:Confermo: esiste roccia eccezionale e assolutamente improteggibile per lunghi tratti (per es. Meisules, Marmolada, ecc ecc ecc) e roccia marcia difficilmente proteggibile, come esistono fessure molto friabili, ma ben proteggibili... giusto? sono cose diverse
da Aldino » lun ago 28, 2006 21:38 pm
da Aldino » lun ago 28, 2006 21:40 pm
da quilodicoequilonego » lun ago 28, 2006 21:47 pm
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