ivalle ha scritto:il mio discorso parte dal presupposto che se tutti fanno come me, il chiodo dovrà essere piantato e tolto innumerevoli volte...
...
per me conta solamente il numero e la distanza delle protezioni fisse,
se queste sono poche e lontane via continua a richiedere le stesse capacità psicologice e di ricerca dell'itinerario, indipendentemente che sia chiodata tradizionalmente e in maniera moderna.
ciò...ivo... tu togli i chiodi che metti.
io faccio lo stesso, tranne quando un bel chiodo che canta bene, in una sosta dove oggettivamente mancava, merita d'essere lasciato.
poi... in altri posti... affianco ad una ottima clessidra o ad uno spuntone dove potresti attraccare 'na portaerei... se posso tolgo i chiodi inutili... ma ahimè sono sempre meno!
non posso però che ripeterti: ma dove mai hai trovato (in dolomiti) tutte queste fessure sì orrendamente massacrate?
forse sono io ad essere orbo! (... in effetti lo sono un pochino...

).
e comunque, per restare nello specifico: non temere che sulla cima immink ci siano teorie di arrampicatori che mettonoetolgono!
se la via che hai fatto (castiglioni?) fosse più ripetuta... non avresti avuto bisogno di piantare un chiodo in quella sosta...
per quanto concerne l'altro discorso... ciò... è evidente che tu la pensi così in quanto sei figlio del tuo tempo, di un certo ambiente e (credo) ti sia formato con l'arrampicata sportiva...
la risposta mi richiederebbe la ripetizione dei soliti sproloqui ... meglio che eviti di tediare... basta che tu abbia voglia di leggere vecchi topics (i soliti...) e di risposte in merito negli ultimi tre anni ne troverai a bizzeffe !
ciao
