Roberto ha scritto: La questine non è solo se le vie hanno tratti coincidenti (da quello che dici mi sembra di no), ma il fatto che la vostra via è spittata sistematicamente, mentre Canto Sospeso, no. Se la vostra via interseca e passa vicino ad una via senza protezioni, è ovvio che la via poco protetta "scompare" nel vocabolario degli scalatori, la fila di spit fagocita chi sale, annullando la linea aperta in precedenza. E' quello che sta accadendo alle Spalle (vedi Cavallo Pazzo).
La parete del secondo plilastro era già percorsa da un numero discreto di vie, aggiungerne un altra, che interseca, ha soste in comune e per di più tutta attrezzata, crea un po di confusione nelle linee.
Mi domando se la vostra necessità di aprire una via protetta e difficile, non poteva essere soddisfatta su un'altra parete, chessò Frasassi o una delle belle gole vicino alla maiella, insomma, un posto con più spazio.
Ciao a tutti,
non avevo nessuna intenzione di intervenire più in qs topic, non conoscendo l?oggetto del contendere, nella fattispecie le vie. A me piacerebbe ripeterle in modo da sapere esattamente di cosa sto parlando, prima di intervenire.
Però la frase che riporto sopra, di Roberto, mi ha strappato un sorriso amaro.
Oramai è da molto tempo che leggo questo forum, più o meno da quando è nato. Ricordo anche quando si iscrisse Roberto e di come si appassionò presto a questo gioco. Io una volta scrivevo di più, oggi molto meno. Ma chi mi conosce sa che la questione dell?etica alpinistica, e nella fattispecie di apertura, è una delle cose che mi appassionano di più. Ora io sono stato spesso tacciato di integralismo (non nel senso che non metto spit, ma nel senso di rigidezza di vedute) e spesso a farlo è stato proprio Roberto. Mi si rimproverava di parlare di sesso degli angeli, di fare discorsi con cui mai si sarebbe arrivati a qualcosa di concreto. Forse è vero, ma almeno io penso di essere stato sempre coerente con le mie idee. La frase sopra, caro Roberto, forse non l?avrei scritta nemmeno io. Suona assai strana detta da uno come te, difensore del motto ?basta passare?, non importa come. Io invece sto dall?altra parte e, anche se Arneodo è un mio carissimo amico, non ho problemi a dirgli che forse avrebbe dovuto aspettare prima di finire la via dall?alto. Visto che certamente era capace di concluderla dal basso (ma non trovava compagni), la cosa gli avrebbe evitato queste roventi polemiche, che puzzano di fazioso come i titoli de ?Il Giornale?.
Ma, c?è un ma? Quando, per fare una battuta, dicevo che l?etica è come l?elastico delle mutande, lo si può mollare o stringere a piacimento, intendevo proprio questo. Il fatto che i fautori dell?anarchia più assoluta diventino poi gli inquisitori più inflessibili, quando ne hanno un tornaconto. Per me, lo ripeto, ci dovrebbero essere delle regole, valide per tutti, anche se la cosa non piace a nessuno. Discutere abbondantemente su queste cose, non solo a livello di forum, per esempio, aiuterebbe a capire se le pareti dove si compiono questi ?fattacci? abbiano un reale peso alpinistico, oppure no. Non basta parlare di ?montagna?, ?collina?, ?falesia?, per capirci, perché anche questi termini possono essere distorti dalle tradizioni e sensibilità locali. Per i romani il GS è a tutti gli effetti una montagna, ma sono sicuro che per un valdostano il secondo pilastro di Intermesoli non è affatto diverso dal Pilastro Lomasti, tanto per fare un esempio, crivellato di spit senza nessun problema (e la via di Lomasti? Valeva meno di Di notte la luna?).
Dunque si dovrebbe, prima di criticare, capire il contesto dove si svolge la via. Se siamo sulla Sud della Marmolada e incrociamo il Pesce è un conto, se siamo su una parete dove quasi tutte le vie sono state aperte in stile non pulito, è un altro. Perché guardate, vista dal di fuori, tutta questa vostra polemica, lascia proprio l?impressione che si usi l?etica come pretesto per attaccare personalmente qualcuno.
Anche parlare di incroci è un discorso complesso. C?è modo e modo di incrociare una via classica. Se nel tratto che la incrocio non metto spit per una decina di metri, ad esempio, sfido chiunque a fare il discorso di Roberto. Anche se la incrocio ad una sosta, non dovrei fare eccessivi danni. Se parliamo invece di distanze ed eccessiva saturazione di una parete, allora il discorso è ancora un altro. Come dicevo per Sanetsch, e ripeto qui, dovrebbero essere i più prolifici apritori in una zona, le figure carismatiche, i super partes (mi pare di capire, ad esempio, che nella vs zona Grazzini sia una di queste, ma correggetemi se sbaglio?poi magari è proprio il Signor Rurps mascherato, eh, eh!), che dicono: qui non si apre più, stop! Al massimo parliamo di rivedere, e in che modo, quel che c?è!
Ma anche questa è instituire una regola!
Continuo a dire che, prima o poi, tutte le montagne italiane saranno come il GS: un intreccio di vie, classiche, moderne, post-moderne (perché queste ultime, al GS, non sono ancora arrivate). E allora anche solo l?apertura di una nuova via scatenerà questo puttanaio. Chiodature, schiodature, diverbi, insulti. Come ai bambini quando gli si ruba il giocattolo! Per questo si impone una riflessione, e una possibile azione preventiva, prima che questo succeda.
Ciao
Maurizio
Mi dispiace di non poter rispondere direttamente ad eventuali critiche a qs intervento. Sto partendo per il Marocco e starò via per un po?. Spero comunque di essere stato utile alla discussione sul piano dei contenuti
