emanuele ha scritto:io non sono contrario allo spit in ambiente, ma alle forzature in alcune aree montuose
per es. in moiazza gli spit sul 1^ torrione dei cantòi sono un errore come pure in vallaccia o in sassolungo
Perché sono stati degli errori? Quali sarebbero queste vie sbagliate e quali quelle "giuste"?
Per me tutte le aree montane considerate come terreno di gioco dovrebbero essere di pari dignità.
VYGER ha scritto:Avrebbe senso richiodare "Zio Sam" e "Forze Oblique", meglio, magari non serialmente, ma comunque come "Paparazzo Guardone"?
Non era questa la questione. Per me le vie (vedi Paolo VI) dovrebbero mantenere, anzi, essere mantenute, nella loro natura, tutte. Se gli apritori fossero onesti nel dichiarare il materiale utilizzato in prima salita, poi, saremmo tutti più contenti.
VYGER ha scritto:In altre parole, forse è il caso di lasciare spazio al selvaggio, a ciò che è oltre i confini, non solo per rinunciare a imbrigliare a tutti i costi ciò che non è imbrigliabile [il non umano, il caos, la muerte - - - Mr. Green], ma anche perché poi, in certi posti, avremo messo inutilmente le nostre protezioni fisse, considerando che i passaggi umani saranno di poco superiori allo 0 in anni annorum.
Che senso ha?
Questo è già uno spunto più interessante. Potresti risponderti chiedendoti perché apri/hai aperto/aprirai vie.
cristi ha scritto:quindi riassumendo:
1. in vallaccia a mio avviso si dovrebbe continuare ad aprire trad anche sulle alte difficoltà;
2. se per caso compare un anello resinato o fix alle soste, va bè, è alle soste, il periodo degli eroi è finito da un pezzo e soprattutto se il primo di cordata fa minchiate non muore anche il compagno, l'importante è che non ce ne siano lungo i tiri;
3. in valle della sorca grill e compagni hanno fatto un lavoro che non condivido però non si può nemmeno continuare a dargli contro perchè ultimamente stanno aprendo vie molto interessanti ed impegnative senza trapano o mettendo l'anello solo alle soste.
4. butto lì una provocazione e poi basta...lo spigolo dei fassani è una linea strepitosa, mi piacerebbe ripeterla ma pensare di appendermi a rivetti che hanno 50 anni mi fa passare la voglia. allora ste vie rimangono nell'oblio, magari c'è qualcuno che va a ripeterle ma in quei tiri, dove sta la bravura personale se devi solo sperare che il tondino di ferro tenga? a sto punto non è meglio mandar su qualcuno di bravo e richiodarla in ottica che si possa anche scalare visto che la roccia deve essere spaziale???
Se il periodo degli eroi è finito, perché le soste devono essere ok e i tiri no? Potrebbe anche essere viceversa, anche quello è "ingaggio".
Ti premetto che preferisco le vie alpine alle vie sportive, e se posso lascio poco o niente quando apro o ripeto. Potrei poi obbiettare riguardo al fassano spigolo, che Gross potrebbe dirti: "prenditi ferie come ho fatto io per aprirla e sostituisci l'esistente con identico materiale". Non trovi? O è più comodo metter spit alle soste? O qualcuno sui tiri?
Ma c'è una cosa che ancora mi sfugge;
tu ha scritto:In Pale san lucano l'evoluzione è stata dal pra sullo spigolo di destra del diedro casarotto, non dal pra sulle vie alla quinta pala!
E perché? L'VIII- dello spigolo (6c+ in falesia, robbba per tutti ormai) in montagna e a chiodi è storia vecchia, non evoluzione. Non sto neanche sostenendo che siano evoluzione le vie sulla Lastia, anzi, non mi piacciono molto (ma non le ho ripetute quindi non potrei dir nulla). Certo è che salgono dei begli specchi, dove
forse, dico forse non entrava granché. Vi vorrei vedere ad aprire "pulito", là. O forse si, un modo c'è: da sosta a sosta. Sperando di trovare qualcosa di molto buono, per ste soste, perché se a uno gli parte il piedino un metro prima, la sosta sotto deve essere tanto buona da reggere 120 mt di svolazzo, con corde da 60. E si torna al discorso degli eroi. Ma se Dal Prà (ottimo arrampicatore e alpinista senza bisogno di letterine di presentazione) un giorno si è svegliato e ha aperto in un modo, e l'altro giorno in un altro, dobbiamo per forza sindacare sul fatto che non ha spostato un pò più in là l'asticella dell'evoluzione dell'alpinismo? E se ha solo voluto aprire una via per il piacere di farlo?
alberto60 ha scritto:Loro hanno indicato una linea e credo che l' evoluzione dovrebbe essere nella linea da loro indicata cioè lasciando meno traccia possibile e mantenendo inalterato l'aspetto decisamente alpinistico delle vie.
Non conosco le vie di Larcher, so che ne ha aperta una sulla Torre di Mezzaluna con uso del trapano, credo sia una via molto dura come nel suo stile. Ma credo sia fuori luogo in Vallaccia.
Siamo sicuri sicuri che Feo non abbia proprio mai bucato? Torniamo al solito discorso che alcuni fori sono più meglio di altri (ed è vero, ma non sempre)
Poi ognuno è libero di fare quello che vuole le pareti sono di tutti.
Appunto. La Vallaccia è solo di chi vuol salire come Maffei? Oppure una sorte di oasi di machismo? Fino a qualche tempo fa se dicevi "ho arrampicato in Vallaccia!" in molti non ti chiedevano neanche cosa avevi fatto, era certamente qualcosa di
duro! Ora, se apre anche Grill, cazzos, ci andranno
tutti in Vallaccia! Orrore!
Ironia a parte, è un pò più chiaro cosa intendevo?
funkazzista ha scritto:La mia campana non è certo autorevole, ma vabbè.
Io credo che chi apre sia libero di farlo un po' come diavolo gli pare.
Credo che l'unico vincolo sia quello di non snaturare, con una nuova apertura, le vie preesisenti.
Il Pesce ha forse perso carattere o è diventato più facile da quando hanno aperto anche delle vie a spit sulla stessa parete?
Idem dicasi per le vie di Maffei e simili.
Attenzione: sto parlando di "apertura di nuove vie", eh, non del "restauro" più o meno maldestro di una via già esistente.
Siamo due poco autorevoli campane molto in sintonia, tu hai però più dono della sintesi di quanto non abbia io.