da VECCHIO » sab mar 05, 2011 19:32 pm
Ho preso in biblioteca cai il libro di Miotto e mentre lo leggevo mi è venuto un po' di dispiacere, non mi aspettavo un uomo così.
Scrivo qualche pensiero, spero di non aver capito nulla, se potete fatemi capire.
-Io in quegli anni non l'ho mai conosciuto, ho solo alcune informazioni sulle vie e ricordo mi dicevano che spesso lui scalava, ma lentamente, come qualcun'altro quasi sempre ha fatto: un pezzo qui, uno là, un po' da giù, un po' da su, magari saltando, o meglio lasciando ad altri, qualche tratto molto difficile.
-Le motivazioni alpinistiche che racconta non mi affascinano, mi sembrano le stesse di quando cacciava di frodo.
-Di certo è stato un artificialista abilissimo, però, per dirlo a grandi linee, dopo il Filippo Flemmatico in 9 ore e la Rocca in alto per via nuova, salite in solitaria da Messner, in quegli anni l'alpinismo di punta su calcare era la superlibera di Cozzolino con alcuni altri e si avvicinava sempre più all'arrampicata libera su placca, fino all'apertura del ?pesce?, poi sono arrivati gli spit.
-Penso che il suo eccessivo localismo lo abbia privato completamente del confronto a tutto campo e quindi penso che lui non sappia quale sia stata la dimensione del suo alpinismo.
-Alcuni suoi giudizi, su persone che ho conosciuto, sono completamente sbagliati: alcune foto fatte da lui, che ricordo di aver visto, possono confermare ciò che dico.
-Perché tutti i forti alpinisti dopo un po' di tempo l'hanno abbandonato, anche il ?suo? fortissimo Bee? Forse anche perché molti gestori non alpinisti del nostro sodalizio l'hanno strumentalizzato per i propri scopi ?
-Franco, ma Francesco dal 2003: stravaganze?
-Forse, come dice Drugo, è invecchiato male, ma Miotto nel libro si vanta di aver cominciato a scalare da vecchio !
-Ora un flash e mi domando: chissà perché c'è sempre un ?otto? ?
-Comunque rimane per me un grande alpinista, ma solo perché nei suoi territori di caccia ha avuto alcune grandi idee e le ha realizzate.
Se fosse uno sport si saprebbe tutto, invece facciamo sempre chiacchiere, o belle, o brutte e qualcuno ne approfitta, o per guadagnare qualcosa, o per fare carriera.
L'unico metro di giudizio che abbiamo si basa solo sulla stima fra di noi e sulla conoscenza reciproca di ciò che facciamo, quindi quasi sempre solo pochi san qualcosa.
Viva i veri ?conquistatori dell'inutile? !
Loro dovrebbero fondare un'associazione anche qui in Italia e scambiarsi informazioni, criticarsi, votarsi, accettarsi, escludersi, con punteggi personali, ........
Dovrebbero poter far casino liberamente e pubblicamente per far conoscere a tutti l'alpinismo ........
Basterebbe studiare un sito per loro, uno di solo alpinismo .......
Così non resterebbero sempre soli a chiacchierare e scalare fra di loro.
Quasi sempre chi li sente, li sente al bar, non capisce niente e scrive peggio !
....ALPINISTA......NO GUIDA....... questa mi scombussola
Scalare con gli esperti del cai... son sempre dei grossi guai...... questa mi piace