da marcov » dom ago 30, 2009 11:08 am
Se ho offeso qualcuno mi dispiace.
Qui sembra di andare alla guerra!
Albé lo conosco bene, so che è un bravo alpinista, Enrico "Hercules" anche. Il "Drugo" per me è solo un nome e un gatto morto su questo sito e dei post nell'insieme pieni di parolacce, provocazioni, e parole che non capisco. Probabilmente è una brava persona anche lui.
Gli altri che hanno risposto hanno quasi tutti portato argomenti e non solo offese.
Volevo chiarire:
1) Quando parlo di "escursionismo" è perchè mi pare che su certe vie ci sia piu' impegno dal punto di vista di cercare di evitare cadute, frane di sassi, di sostituzioni/integrazioni di chiodi vecchi, piuttosto che impegno sportivo ed estetico di arrampicata.
2) Le mie osservazioni nascevano dal fatto di aver notato come molti arrampicatori che mi è capitato di frequentare e che in falesia hanno un limite intorno al 6a con fatica e poco stile, poi vadano in caccia di realizzazioni di vie storiche di sesto grado un tempo riservate all'elite degli alpinisti (ma anche atleti) di 50 anni fa (il sesto grado non si scosta di molto dal 6a). Questo mi fa pensare che compromessi collo stile (leggi tirare i chiodi) siano la norma in vie che in piu sono anche pericolose in caso di caduta. Ma in parete nessuno vede....
3) Questo mi fa pensare che compromessi e tante "scorciatoie" ci siano già senza scomodare richiodature e chiodi a pressione: si pensi solo il fatto di potersi fare 1000 km andata e ritorno (in due giorni di viaggio complessivo) in macchina per farsi una via in dolomiti.
4) Aggiungendo a questo i materiali oggigiorno disponibili etc etc., il fatto di vedere un chiodo a espansione invece di una fila di chiodi arrugginiti (cosa che nel complesso potrebbe anche aumentare l'impegno atletico e psicologico di una salita) non mi parrebbe (considerata la cosa nel COMPLESSO) una gran tragedia nel senso di "omicidio" dell'avventura e men che mai in senso "conservazione dell'ambiente naturale"
5) Se si parla di conservazione del patrimonio storico dell'alpinismo su determinate vie, allora mi sembra che la maggior parte dovrebbero essere ripulite da tonnellate di chiodi (a fessura o meno) che nel tempo si sono accumulati sulle vie, in effetti snaturandone l'impegno dell'arrampicata e spesso anche l'originalità dei tracciati, e che in definitiva ne hanno completamente adattato la difficoltà alle capacità medie di un arrampicatore di oggi.
6) Se si lascia tutto alla discrezione dei singoli, coll'aumento della frequentazione in montagna non si puo' che andare verso la completa anarchia, coi risultati che si vedono (vedi post di Hercules sulla via Lomasti alla torre Winkel).
Sperando che non vi abbia offeso nel vostro onore e che non abbia sminuito il vostro indubbio valore alpinistico ed etico dicendo queste cose, vi saluto.