La sosta

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

Re: La sosta

Messaggioda brando » gio lug 02, 2015 10:38 am

8O 'azz... una scogliera a quest'ora?
stomaco di ferro :lol:

Chiodonellaroccia ha scritto:Concordo. Invece di usare "orgoglioso" usa "umiltà" suona diverso

orgoglioso con se stesso, non nei rapporti con gli altri... io la interpreto così
forse perchè Roberto poco poco lo conosco (anche se solo di striscio), ma credo che tu non abbia capito, e continui a non capire, cosa vuole esprimere

mi sono svegliato male e sono in vena di polemica :mrgreen:
A volte in montagna l'unica soluzione sono la preghiera o la bestemmia... stessa roba suppergiù

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Re: La sosta

Messaggioda Roberto » gio lug 02, 2015 10:50 am

Non cerco contrapposizioni, non dico che ho ragione io e gli altri torto, ognuno può sceglire il modo che preferisce per scalare.
Parlo semplicemente delle mie emozioni, delle mie soddisfazioni e del mio orgoglio di aver fatto un certo tipo di alpinismo. Orgoglio non è una parolaccia, non offende nessuno, non significa affatto presunzione o alterigia e nuppre che vado in giro a petto in fuori dandomi delle arie. Significa soltanto che sono contento di aver fatto il genere di alpinismo "autarchico" e mi fa piacere raccontalo questo alpinismo così appagante.
Quando faccio una via attrezzata salgo ovviemnte più "leggero", non ci sono tante incertezze, dubbi, imprevisti; mi diverto pure. Però arrampicare proteggendosi, attrezzando le soste, mi appaga di più.
Credo che questa non sia presunzione e neppure voler sminuire chi non ha voglia di mettersi in gioco con l' alpinismo e preferisce arrampicare in montagna per il puro gusto dell' arrampicata. La mia è una scelta, nessuna contrapposizione. Non sono ne meglio ne peggio di altrui, mi piace così ;-)
Ma poi, perché subito la polemica? Il mio era soltanto una specie di microracconto in cui spiegavo una riflessine avutal' altro giorno subito dopo aver attrezzato una sosta.
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Re: La sosta

Messaggioda crodaiolo » gio lug 02, 2015 11:42 am

Roberto, arrenditi...
"sostare" per far spazio alla riflessione è qualcosa che non esiste più :
il forum, come la pratica scalatoria, è ormai un tritatutto veloce, cieco, inesorabile.
inciampa piuttosto che tacere
e domanda piuttosto che aspettare
...
alla fine, è solamente un gioco
a cui a volte tendiamo a dare troppa importanza.
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Re: La sosta

Messaggioda monaco » gio lug 02, 2015 12:02 pm

bravo Roberto.
scusa se te lo dico...ma non hai nessuna necessita' di scusarti.

non capisco perche' in questo mondo moderno non si possano piu' nemmeno esprimere giudizi...soprattutto se questi giudizi sono basati sulla propria esperienza personale che, di sicuro per quanto mi riguarda...ma immagino un filino anche per te ;-) , ha spaziato dal completamente selvaggio al completamente asettico.
e quindi porta a dire, a modesto avviso dello scrivente, che certe esperienze ''umane'' sono piu' complete di altre. punto.
...o se preferite alcune sono piu' ''banali''...piu' scontate, meno incerte, meno avventurose...ditelo un poco come azzo vi pare...

ora ci tocca pure il ''politically correct'' nei confronti di chi per piacere, scelta, imposizione o virtu'....preferisce due spitti enormi alle soste e non arrabattarsi come riesce (e gli piace!)...giu' via, siamo seri.

che poi nessuno qui impone ''l'arrampicata selvaggia'' (che cleanne climbe 'un mi garba come termine) a vell'artri...
casomai accade sempre di piu', ora come in passato, il contrario...che ''benefattori mascherati'' si prendano la briga di asettizzare le vie classiche (spittandole, o intersecandole brutalmente con recenti creazioni), avendo come ''impellente bisogno'' la non richiesta virtu' di occuparsi del benessere delle chiappe altrui.

e' ''l'arrampicata selvaggia'' ad essere oramai rinchiusa in una riserva indiana (fisica e ''morale'')...e non certamente il contrario...e mo' ci tocca pure rinunciare all'orgoglio di essere indiani !!?? cor c***o!!

giusto per ribadire perche' sono da sempre avverso all'uso del perforatore in montagna (che sa anche creare vie stupende ma...)
a proposito del trapano/spit...e della mia totale avversione...il motivo e' semplice: in mano a un genio crea una via capolavaro, in mano ad un cretino un cesso orrendo.
basta poi fare la conta dei geni e dei cretini per capire quanto le alpi siano state ''abbellite'' negli ultimi decenni...
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Re: La sosta

Messaggioda c.caio » gio lug 02, 2015 12:21 pm

il politicamnete corretto o scorretto qui c'entra una beata minchia.
Per quanto mi riguarda ho imparato a rispettare le scelte degli altri senza sentirmi in dovere di doverle "giudicare"....
Al massimo "giudico" o "valuto" le scelte in base ai miei principi e alle mie aspettative, per cui posso scegliere di NON fare una cosa perche' la troverei poco interessante (o banale) PER ME.
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Re: La sosta

Messaggioda il Duca » gio lug 02, 2015 12:29 pm

Si, ma se ogni volta che si dice qualcosa bisogna specificare "per me" qui diventa una menata.
Dai, cerchiamo di non fare gli inquisitori del sacro relativismo.

Roberto ha detto una cosa, una sua sensazione di cui è orgoglioso. Non ha imposto niente a nessuno, non ha condannato nessuno, non si è elevato a tiranno di un bel niente. Uno può provare la stessa cosa o no, ma stare qui a menarla perché non ha specifica "per me" mi pare appunto una menata.
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Re: La sosta

Messaggioda c.caio » gio lug 02, 2015 12:35 pm

il Duca ha scritto:Si, ma se ogni volta che si dice qualcosa bisogna specificare "per me" qui diventa una menata.
Dai, cerchiamo di non fare gli inquisitori del sacro relativismo.

Roberto ha detto una cosa, una sua sensazione di cui è orgoglioso. Non ha imposto niente a nessuno, non ha condannato nessuno, non si è elevato a tiranno di un bel niente. Uno può provare la stessa cosa o no, ma stare qui a menarla perché non ha specifica "per me" mi pare appunto una menata.


infatti ha tutte le ragioni per essere orgoglioso e sono il primo a rispettare Roberto come persona e come alpinista.
Sul "banale", per come l'ha scritto, non sono daccordo e lo scrivo... proprio perche' Roberto e' persona intelligente.
Se poi tu pensi siano menate pazienza.
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Re: La sosta

Messaggioda Il Profeta » gio lug 02, 2015 12:40 pm

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Poco poco piano piano si sta scivolando per l'ennesima volta verso spitsispitno... :lol:
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Re: La sosta

Messaggioda monaco » gio lug 02, 2015 13:39 pm

Il Profeta ha scritto:
Poco poco piano piano si sta scivolando per l'ennesima volta verso spitsispitno... :lol:


si vole' vede' 'r sangue !!! :lol:

o meglio ancora Orge, vogliamo orge !!

in ogni caso, due bei bulloni luccicanti alla fine di certi tiri ''fanno stare bene''.
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Re: La sosta

Messaggioda Roberto » gio lug 02, 2015 14:38 pm

Pure la storia sulla parola "banale" .... immodestamente per me è banale, anche se comodo, arrivare ed agganciare una sosta spittata. Per me, non in assoluto.
Quando ripenso alle mie scalate di soddisfazione, le "banali" soste non mi vengono in mente, mi arrivano subito ricordi di cose precarie e pericolose, di pareti selvagge e lontane. Eppure di scalare spittate ne ho fatte.
Non c' è niente da fare, queste ultime le relego nell' angolo del passatempo divertente, mentre le strizze avute in posti davvero lontani resteranno per nella mia mente fino a che campo ... o per lo meno fino a quando la memoria mi assisterà :mrgreen:
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Re: La sosta

Messaggioda alberto60 » gio lug 02, 2015 17:12 pm

Roberto non te la prendere c'è chi non vede più in là del proprio naso.

Certo che è BANALE e come deve essere una sosta preconfezionata se non BANALE!!!

Oggi come oggi ad esprimere le proprie idee che vanno contro alla DERIVA attuale "tutti inquadrati e coperti pronti solo a mangiare la minestra bella e pronta del centro commerciale" viene subito definito un polemico.

Allora evviva la polemica.

domenica scorsa sono stato a fare DIAMANTE PAZZO al Becco Meridionale delle Tribolazione. Lungo i tiri tutto pulito ma alle soste ecco delle belle, nuove e fiammanti catene posizionate dalle guide locali.

ma perchè ?? perchè ci deve essere qualcuno che si preoccupa...(ma sarà vero..? ) della sicurezza altrui?
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Re: La sosta

Messaggioda dang » gio lug 02, 2015 18:30 pm

Roberto ha scritto:Non cerco contrapposizioni, non dico che ho ragione io e gli altri torto, ognuno può sceglire il modo che preferisce per scalare.
Parlo semplicemente delle mie emozioni, delle mie soddisfazioni e del mio orgoglio di aver fatto un certo tipo di alpinismo. Orgoglio non è una parolaccia, non offende nessuno, non significa affatto presunzione o alterigia e nuppre che vado in giro a petto in fuori dandomi delle arie. Significa soltanto che sono contento di aver fatto il genere di alpinismo "autarchico" e mi fa piacere raccontalo questo alpinismo così appagante.
Quando faccio una via attrezzata salgo ovviemnte più "leggero", non ci sono tante incertezze, dubbi, imprevisti; mi diverto pure. Però arrampicare proteggendosi, attrezzando le soste, mi appaga di più.
Credo che questa non sia presunzione e neppure voler sminuire chi non ha voglia di mettersi in gioco con l' alpinismo e preferisce arrampicare in montagna per il puro gusto dell' arrampicata. La mia è una scelta, nessuna contrapposizione. Non sono ne meglio ne peggio di altrui, mi piace così ;-)
Ma poi, perché subito la polemica? Il mio era soltanto una specie di microracconto in cui spiegavo una riflessine avutal' altro giorno subito dopo aver attrezzato una sosta.


MI permetto di fare un commento solo: se fai una via in Wenden di protezioni mobili non ne usi molte. Di attrezzare soste men che meno.
Sul fatto che pero' ci siano meno incertezze, dubbi, imprevisti rispetto una scalata come quella che stai dipingendo io avrei qualche dubbio.

Senza polemica e con assoluta stima e rispetto nei confronti della tua attivita' alpinistica.
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Re: La sosta

Messaggioda ncianca » gio lug 02, 2015 18:45 pm

Secondo me... scalare con la corda... è banale...
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Re: La sosta

Messaggioda Roberto » gio lug 02, 2015 18:46 pm

Ma certo dang, non mi riferisco a quel genere di vie.
Ad esempio, su El Capitan, anche sulle vie di A5 le soste sono spittate. Ma è diverso, su quel genere di pareti non avere almeno la sosta perfetta sarebbe troppo pericoloso (soltanto l' A6 avrebbe le soste con la sicurezza in linea con il resto del tiro). Così come sulle vie di placca in cui è impossibile fare sosta senza bucare. Mi riferisco alle soste spittate in modo gratuito, nel senso che un alpinista che si possa definire tale, quella sosta la potrebbe attrezzare anche senza il bisogno di trapanare.
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Re: La sosta

Messaggioda Roberto » gio lug 02, 2015 19:02 pm

ncianca ha scritto:Secondo me... scalare con la corda... è banale...

Ora dirò una casa che farà gridare all' anatema :mrgreen: 8)
Secondo me, scalare in free-solo spesso non è vero alpinismo ma un grande gesto atletico.
Come ho già detto, per me l' alpinismo è avventura, anche il semplice rischio di sbagliare via o calarsi per incapacità di proseguire. Alpinismo è scoprire, cercare, rinventare la via che si sale.
Gogna, in 100 nuovi mattini e Mezzoggiorno di pietra, le relazioni delle vie le chiama ricreazione. Perché, l' alpinista che ripete una via di quel genere la deve fare un poco sua, la deve ricreare, a volte modificare. Chi ripete una via non fa mai gli stessi gesti di chi la ha aperta, segue un canovaccio e lo interpreta, lo scopre un tiro appresso all' altro e spesso porta delle modifiche, a volte inconsapevoli. Generalmente nel free-solo chi sale conosce il terreno, ha provato la via, spesso ci ha lavorato su parecchie volte per essere sicuro di non sbagliare. Non c' è vera avventura ma spettacolare gesto atletico, un po' come al circo i trapezzisti senza rete. Con questo non voglio sminuire scalatori come Hansjörg Auer o Huber, sono dei veri mostri, ma è più alpinismo quello fatto da Jindrich Sustr e Igor Koller sul Pesce e quello di Hasse e Brandler in Lavaredo, che le ripetizioni delle loro vie fatte senza rete di Auer e Huber.
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Re: La sosta

Messaggioda ncianca » gio lug 02, 2015 20:07 pm

Roberto ha scritto:...

Secondo me... l'alpinismo... è banale... è roba per chi non si tiene... :smt080

Scherzo Robbé... Quello che non ho mai capito, non capisco e non capirò mai è perché gli "alpinisti" si ostinino a pontificare sulla superiorità dell'alpinismo, o meglio sull'alpinismo come "un'altra cosa", credo parlando in termini, appunto, di superiorità, rispetto a qualunque altra attività del mondo verticale. Perché di grazia?

Poi, ti dico, io devo sempre provare tutto, e ho provato anche quello che dici tu. Ognuno deve trovare la propria dimensione, non voglio sminuire le sensazioni droganti (è una droga Robbé) dell'incognito, dell'avventura, della scoperta, che si provano quando si passa dove nessuno è mai passato prima, magari armato solo di nut e friend. Anzi. È sicuramente un'esperienza che voglio ripetere, nei limiti delle mie limitate possibilità. Però le sensazioni più forti io le ho provate a salire tiri duri a vista su protezioni mobili, dove conta sì il gesto atletico (ti devi tenere), ma anche la condizione mentale (ti devi proteggere). Considero per questo il resto una cosa diversa e gli altri non possono capire? Giammai...

La vera sfida è scalare per se stessi. Ed è una sfida che molti alpinisti perdono nel momento in cui aprono bocca.
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Re: La sosta

Messaggioda crodaiolo » gio lug 02, 2015 22:56 pm

ncianca ha scritto:La vera sfida è scalare per se stessi. Ed è una sfida che molti alpinisti perdono nel momento in cui aprono bocca.

veramente bella nic!
questa sì che è da tenere a mente.
inciampa piuttosto che tacere
e domanda piuttosto che aspettare
...
alla fine, è solamente un gioco
a cui a volte tendiamo a dare troppa importanza.
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Re: La sosta

Messaggioda monaco » gio lug 02, 2015 23:35 pm

ncianca ha scritto:...non voglio sminuire le sensazioni droganti (è una droga Robbé) dell'incognito, dell'avventura, della scoperta, che si provano quando si passa dove nessuno è mai passato prima, magari armato solo di nut e friend...
Però le sensazioni più forti io le ho provate a salire tiri duri a vista su protezioni mobili, dove conta sì il gesto atletico (ti devi tenere), ma anche la condizione mentale (ti devi proteggere)...


scusa per i tagli brutali.
ma non capisco il perche di quel Però
...le due esperienze mica devono essere antitetiche...anzi!! :wink:
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Re: La sosta

Messaggioda alberto60 » ven lug 03, 2015 9:17 am

"che poi nessuno qui impone ''l'arrampicata selvaggia'' (che cleanne climbe 'un mi garba come termine) a vell'artri...
casomai accade sempre di piu', ora come in passato, il contrario...che ''benefattori mascherati'' si prendano la briga di asettizzare le vie classiche (spittandole, o intersecandole brutalmente con recenti creazioni), avendo come ''impellente bisogno'' la non richiesta virtu' di occuparsi del benessere delle chiappe altrui."

questa è l'odierna realtà. La mania della sicurezza altrui. Sopratutto le guide che si preoccupano della altrui sicurezza posizionado soste bomba che lasciano sempre aperta la via del ritorno. Ma sarà poi vero che si preoccupano della altrui...?
Non è che c'è un sottile e velato opportunismo, anche con lo zampino di qualche vicino rifugetto...?
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Re: La sosta

Messaggioda ncianca » ven lug 03, 2015 10:44 am

monaco ha scritto:ma non capisco il perche di quel Però
...le due esperienze mica devono essere antitetiche...anzi!! :wink:

Non lo sono infatti. Ho usato male il "però" evidentemente.
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