Perchè il "no spit"?

[giorgiolx]

[ande05]

Non mi permetto di esprimere un'opinione in merito ma non ho mai capito che senso abbia spaccare gli spit dove già sono stati piantati...ormai il danno è fatto: mi parrebbe più sensato dedicare piuttosto il proprio tempo a evitare che la cosa si ripeta ove non necessario o poco idoneo per varie motivazioni.

[Enzolino]

Non mi permetto di esprimere un'opinione in merito ma non ho mai capito che senso abbia spaccare gli spit dove già sono stati piantati...ormai il danno è fatto: mi parrebbe più sensato dedicare piuttosto il proprio tempo a evitare che la cosa si ripeta ove non necessario o poco idoneo per varie motivazioni.

E' un modo per scoraggiare la reiterazione di quei comportamenti in futuro ...

[muretto]

Visto il topico molto interessante mi permetto di stilare una tabella che, oltre a rispondere alla domanda spit perché no? fornisce anche altre utili indicazioni ...
La premessa è che l'alpinismo è uno sport maschio, in tutto, cioè anche le donne che lo praticano sono maschie.
Allora la tabella contrappone le pratiche maschie, contrassegnate dalla lettera M, alle pratiche da femminuccia, contrassegnate dalla lettera F che sta anche per ..... vabbè ... allora:

spit: F
trad: M
senza corda: MM

strapiombi: M
placca: F

runout: M
spit a 3mt: F

scalare da primi: M
scalare da secondi: F

dal 6c in giù: F
dal 7a in su: M

scalare a torso nudo senza crema solare: M
scalare in maglietta e con crema solare: FF

gridare "nooooooo c***o" quando si cade: M
gridare uuuuuuuh quando si cade: F

scalare senza caschetto: M
scalare con caschetto: F

scarpette 5 numeri in meno: M
scarpette 1 numero in meno: F

dire blocca al compagno: F
dire libera (corde doppie): F
rinforzare una sosta del 1910: F

scalare un 6b con gli scarponi: M
scalare un 6b con le scarpette: F

bere birra per reintegrare i liquidi: M
bere acqua per reintegrare i liquidi: F

fare un lancio anche quando non ce ne sarebbe bisogno: M
lolotte: F

rispondere al cellulare su un 7a tenendosi ad una micro tacchetta: M
non rispondere al cellulare perché si sta facendo sicura: F

ce ne sarebbero altre ma per ora mi fermo qui. Spero che questo possa aiutare le giovani generazioni nel discernimento di cosa è bene e cosa è male.
Saluti.

[Piero26]

dal 6c in giù: F
dal 7a in su: M


Saluti.

simpatica la tua tabella

questi vaori o che sono alti oppure io sono F ... ma mi va bene ugualmente

[EvaK]

Visto il topico molto interessante mi permetto di stilare una tabella che, oltre a rispondere alla domanda spit perché no? fornisce anche altre utili indicazioni ...
La premessa è che l'alpinismo è uno sport maschio, in tutto, cioè anche le donne che lo praticano sono maschie.
Allora la tabella contrappone le pratiche maschie, contrassegnate dalla lettera M, alle pratiche da femminuccia, contrassegnate dalla lettera F che sta anche per ..... vabbè ... allora:

spit: F
trad: M
senza corda: MM

strapiombi: M
placca: F

runout: M
spit a 3mt: F

scalare da primi: M
scalare da secondi: F

dal 6c in giù: F
dal 7a in su: M

scalare a torso nudo senza crema solare: M
scalare in maglietta e con crema solare: FF

gridare "nooooooo c***o" quando si cade: M
gridare uuuuuuuh quando si cade: F

scalare senza caschetto: M
scalare con caschetto: F

scarpette 5 numeri in meno: M
scarpette 1 numero in meno: F

dire blocca al compagno: F
dire libera (corde doppie): F
rinforzare una sosta del 1910: F

scalare un 6b con gli scarponi: M
scalare un 6b con le scarpette: F

bere birra per reintegrare i liquidi: M
bere acqua per reintegrare i liquidi: F

fare un lancio anche quando non ce ne sarebbe bisogno: M
lolotte: F

rispondere al cellulare su un 7a tenendosi ad una micro tacchetta: M
non rispondere al cellulare perché si sta facendo sicura: F

ce ne sarebbero altre ma per ora mi fermo qui. Spero che questo possa aiutare le giovani generazioni nel discernimento di cosa è bene e cosa è male.
Saluti.

non fosse che ho un uomo...
dopo questo mi sento gay.

runout
caschetto no (val di Mello)
top senza crema solare (poi non hodormito 2 gg però e pigliavo per il culo il socio che si spalmava....)
birra dopo la scalata

... adesso come faccio a dirglielo.

[EvaK]

scalare un 6b con gli scarponi: B
scalare un 6b con le scarpette: F


fare un lancio anche quando non ce ne sarebbe bisogno: B
lolotte: F

B= bigolo

[marco*]

scalare un 6b con gli scarponi: B
scalare un 6b con le scarpette: F


fare un lancio anche quando non ce ne sarebbe bisogno: M
lolotte: F

B= bigolo

e con le scarpe da trekking?

[EvaK]

scalare un 6b con gli scarponi: B
scalare un 6b con le scarpette: F


fare un lancio anche quando non ce ne sarebbe bisogno: M
lolotte: F

B= bigolo

e con le scarpe da trekking?

livellanza.

[marco*]

scalare un 6b con gli scarponi: B
scalare un 6b con le scarpette: F


fare un lancio anche quando non ce ne sarebbe bisogno: M
lolotte: F

B= bigolo

e con le scarpe da trekking?

livellanza.

Quindi L

[spaceC]

scalare un 6b con gli scarponi: B
scalare un 6b con le scarpette: F


fare un lancio anche quando non ce ne sarebbe bisogno: B
lolotte: F

B= bigolo

Premessa: vuole essere un complimentone personale ad un amico , alpinista, scalatore..... se mi legge el me copa
Scalare un 6b con gli scarponi (Koflach): C
Dove C sta per Ciccio[/b]

[Pié]

à siv bei luc!

[emanuele]

[EvaK]

:arrow:

sano cazzeggio del venerdi pomeriggio aspettando il sabato per scalare...

[Babylon]

E' una storia lunga.

C'era una volta, tanto tempo fa, un'attività chiamata alpinismo...

C'era una volta, tanto tempo fa, un angolo di paradiso disperso fra i monti, un dolce paesetto abbarbicato sul versante di un monte .Questo paesetto si chiamava Alpinismo.
Gli abitanti non erano molti, ma tutti con un'indole buona e poco aggressiva: c'era friend, chiodo(il più anziano del paese), nut, i fratelli tricam, ecc. ecc. ecc..
Nel paesetto le giornate trascorrevano tranquille, le limpide acque scorrevano accarezzando i letti dei ruscelli, e nel cielo un caldo sole mattutino faceva capolino iniziando timidamente, con il suo caldo abbraccio ad avvolgere Alpinismo.
Sembrava una giornata come un'altra, all'insegna della pacifica convivenza con Madre Natura, che gli abitanti del paese ringraziavano per tutto quello che gli aveva donato e stava continuando ad offrirgli con estrema generosità di giorno in giorno. Il ringraziamento avveniva praticamente ogni sera, o improvvisando o organizzando delle feste, a cui tutti i paesani partecipavano. Era bellissimo: canti, balli, danze fino a notte fonda, quando anche il più instancabile festeggiatore veniva accolto nel regno di Morfeo.
I giorni passavano, passavano, passavano.............................. sino a quando, in lontananza non si vide un'infinita fila, sembrava quasi una carovana di cui si riusciva ad osservare l'inizio, ma nemmeno sforzandosi se ne scorgeva la fine.
E la carovana avanzava inesorabilmente, quasi contemporaneamente a dei grossi nuvoloni carichi di un nero spettrale, che si opponevano con forza ed arroganza al bell'azzurro che da sempre regnava sul cielo che sovrastava Alpinismo. Niente lì attorno lasciava presagire nulla di buono.
Ed intanto la carovana si avvicinava sempre di più, ma ancora non si riuscivano a scorgere i volti dell'avanguardia.
-ma no!-qualcuno esclamò
-cosa c'è?-rispose qualcun altro.
-come?! Non li riconosci! Sono loro!-
-ma chi!? controbatté l'altro non capendo cosa stesse farneticando l'amico-
-i chiodi a pressione!!!-
-ma sono proprio quei delinquenti?- intervenne con la voce pregna di apprensione un altro!- ho sentito dire che non hanno rispetto per nessuno, se ne vanno a zonzo sino a quando non si piantano li e ci rimangono senza chiedere il permesso a nessuno!!!-
ed altri commenti si udirono in lontananza a far da seguito ai primi.
Ormai erano alle porte del paese, anzi no, erano entrati proprio mentre il cielo non tralasciava più vedere nemmeno uno spiraglio di azzurro.
I pressione presero subito alloggio all' hotel roccia, si insediarono con una certa fretta.
La sera stessa iniziarono le loro vandaliche scorribande per le strade del paese, forando di qua e di là. Ancor oggi se incontrate il signor Chiodo vi dirà riguardo a quella sera; -io passeggiavo per la città con nut e loro erano ovunque! mi ricordo all' hotel Dolomiti, si arrampicavano sulle facciate e poi rimanevano li. Alla locanda da Alpi erano un po' ovunque: chiassosi, maleducati, volevano addirittura mandare via noi che da sempre andavamo li a bere qualcosa!!! non ho mai provato così tanto disprezzo per qualcuno!- e i giorni passavano inesorabilmente, lasciandosi alle spalle innumerevoli scempi compiuti dai pressione.
Nel frattempo si andava diffondendo, fra gli indigeni di Alpinismo, la leggenda che voleva i pressione mandati in quel luogo da un dio immorale che spinto da un forte orgoglio personale, in tutta fretta voleva porre un suo sigillo su Alpinismo. Si diceva lo avesse fatto per colmare con impazienza la sua ambizione, e con avventatezza si ridusse col ricorrere a questo malvagio espediente.
Ed il tempo passava ed ormai gli sfregi dei cattivi non si contavano data la loro imponente numerosità.
Ma in realtà qualcosa di nuovo stava nascendo segretamente nei dintorni di Alpinismo. Si trattava di un esercito spontaneo costituito da vecchi amici degli abitanti di quello che fu il paese regno dell'etica: si facevano chiamare esercito della libera, che con la loro umiltà di fronte ai mezzi di cui disponevano (e cioè loro stessi, senza ricorrere a nessun espediente) riuscirono a sgominare le forze malefiche mandate da chissà quale dio.
E per un po' si iniziò di nuovo a vivere sotto l'ala di una presunta quanto limitata serenità.
La storia come tutti sapranno si ripete, e ripetendosi porta con sé, purtroppo, anche gli errori del passato.
L'esercito della libera iniziò col fare amicizia con un gruppo di ragazzacci che si facevano chiamare Spit.
Inutile continuare, il seguito lo si conosce già: il dio si rifece nuovamente avanti con prepotenza usufruendo della tacita complicità tra i due...e apparvero così spit sui monti a sostituire l'operato dei pressione, dei chiodi e di tutto il resto...
È ora di iniziare una nuova lotta per riportare e segregare questi strumenti nelle strutture di fondo valle...stiamo solo attendendo la formazione di un nuovo esercito...

[Mylei]

ma dai zio bono che di montagne ce ne sono tante, un po' spittate e un po' no, uno fa quel diamine che vuole..perchè dovè sempre rompere le azze mi no so..

[arteriolupin]

ma dai zio bono che di montagne ce ne sono tante, un po' spittate e un po' no, uno fa quel diamine che vuole..perchè dovè sempre rompere le azze mi no so..

Se, alla fine, ci aggiungi anche un bel "ande' ramengo" o un ancor più adeguato "caghéve dosso", giuro che ti metto tra le preferite di sempre, ti nomino mia nipotina e smetto di volerti male!!!!

[AlbertAgort]

E' una storia lunga.

C'era una volta, tanto tempo fa, un'attività chiamata alpinismo...

C'era una volta, tanto tempo fa, un angolo di paradiso disperso fra i monti, un dolce paesetto abbarbicato sul versante di un monte .Questo paesetto si chiamava Alpinismo.
Gli abitanti non erano molti, ma tutti con un'indole buona e poco aggressiva: c'era friend, chiodo(il più anziano del paese), nut, i fratelli tricam, ecc. ecc. ecc..
Nel paesetto le giornate trascorrevano tranquille, le limpide acque scorrevano accarezzando i letti dei ruscelli, e nel cielo un caldo sole mattutino faceva capolino iniziando timidamente, con il suo caldo abbraccio ad avvolgere Alpinismo.
Sembrava una giornata come un'altra, all'insegna della pacifica convivenza con Madre Natura, che gli abitanti del paese ringraziavano per tutto quello che gli aveva donato e stava continuando ad offrirgli con estrema generosità di giorno in giorno. Il ringraziamento avveniva praticamente ogni sera, o improvvisando o organizzando delle feste, a cui tutti i paesani partecipavano. Era bellissimo: canti, balli, danze fino a notte fonda, quando anche il più instancabile festeggiatore veniva accolto nel regno di Morfeo.
I giorni passavano, passavano, passavano.............................. sino a quando, in lontananza non si vide un'infinita fila, sembrava quasi una carovana di cui si riusciva ad osservare l'inizio, ma nemmeno sforzandosi se ne scorgeva la fine.
E la carovana avanzava inesorabilmente, quasi contemporaneamente a dei grossi nuvoloni carichi di un nero spettrale, che si opponevano con forza ed arroganza al bell'azzurro che da sempre regnava sul cielo che sovrastava Alpinismo. Niente lì attorno lasciava presagire nulla di buono.
Ed intanto la carovana si avvicinava sempre di più, ma ancora non si riuscivano a scorgere i volti dell'avanguardia.
-ma no!-qualcuno esclamò
-cosa c'è?-rispose qualcun altro.
-come?! Non li riconosci! Sono loro!-
-ma chi!? controbatté l'altro non capendo cosa stesse farneticando l'amico-
-i chiodi a pressione!!!-
-ma sono proprio quei delinquenti?- intervenne con la voce pregna di apprensione un altro!- ho sentito dire che non hanno rispetto per nessuno, se ne vanno a zonzo sino a quando non si piantano li e ci rimangono senza chiedere il permesso a nessuno!!!-
ed altri commenti si udirono in lontananza a far da seguito ai primi.
Ormai erano alle porte del paese, anzi no, erano entrati proprio mentre il cielo non tralasciava più vedere nemmeno uno spiraglio di azzurro.
I pressione presero subito alloggio all' hotel roccia, si insediarono con una certa fretta.
La sera stessa iniziarono le loro vandaliche scorribande per le strade del paese, forando di qua e di là. Ancor oggi se incontrate il signor Chiodo vi dirà riguardo a quella sera; -io passeggiavo per la città con nut e loro erano ovunque! mi ricordo all' hotel Dolomiti, si arrampicavano sulle facciate e poi rimanevano li. Alla locanda da Alpi erano un po' ovunque: chiassosi, maleducati, volevano addirittura mandare via noi che da sempre andavamo li a bere qualcosa!!! non ho mai provato così tanto disprezzo per qualcuno!- e i giorni passavano inesorabilmente, lasciandosi alle spalle innumerevoli scempi compiuti dai pressione.
Nel frattempo si andava diffondendo, fra gli indigeni di Alpinismo, la leggenda che voleva i pressione mandati in quel luogo da un dio immorale che spinto da un forte orgoglio personale, in tutta fretta voleva porre un suo sigillo su Alpinismo. Si diceva lo avesse fatto per colmare con impazienza la sua ambizione, e con avventatezza si ridusse col ricorrere a questo malvagio espediente.
Ed il tempo passava ed ormai gli sfregi dei cattivi non si contavano data la loro imponente numerosità.
Ma in realtà qualcosa di nuovo stava nascendo segretamente nei dintorni di Alpinismo. Si trattava di un esercito spontaneo costituito da vecchi amici degli abitanti di quello che fu il paese regno dell'etica: si facevano chiamare esercito della libera, che con la loro umiltà di fronte ai mezzi di cui disponevano (e cioè loro stessi, senza ricorrere a nessun espediente) riuscirono a sgominare le forze malefiche mandate da chissà quale dio.
E per un po' si iniziò di nuovo a vivere sotto l'ala di una presunta quanto limitata serenità.
La storia come tutti sapranno si ripete, e ripetendosi porta con sé, purtroppo, anche gli errori del passato.
L'esercito della libera iniziò col fare amicizia con un gruppo di ragazzacci che si facevano chiamare Spit.
Inutile continuare, il seguito lo si conosce già: il dio si rifece nuovamente avanti con prepotenza usufruendo della tacita complicità tra i due...e apparvero così spit sui monti a sostituire l'operato dei pressione, dei chiodi e di tutto il resto...
È ora di iniziare una nuova lotta per riportare e segregare questi strumenti nelle strutture di fondo valle...stiamo solo attendendo la formazione di un nuovo esercito...

io sta storia l'ho già sentita....sarai mica bellunese?

[AlbertAgort]

http://www.fuorivia.com/forum/viewtopic ... 08#1202808


poi dicono che siamo burini

[giorgiolx]

http://www.fuorivia.com/forum/viewtopic ... 08#1202808


poi dicono che siamo burini

ci ho bazzicato un per un po...qualcosa avrò imparato...anche solo per osmosi

ma te?
spit si o spit no?