da marcov » gio apr 05, 2007 3:41 am
ciao ragà, è la prima volta che posto, dopo aver letto per un po di tempo...
Ho visto che ci sono molti "apuanici" nel forum, guidati dal grande Alberto che nei suoi messaggi non solo dimostra la sua grande competenza e quasi ineguagliabile esperienza, ma anche una impressionante calma e saggezza; sarà l'età che avanza...
Pur non disdegnando affatto gli spit e le protezioni "sicure" o meglio diciamo comode (per la mente e per il fisico) è vero che al Procinto si vedono molti scempi...
Io ho imparato proprio al Procinto ad arrampicare (con Alberto maestro...) ed è vero che le vie come Capanna Ceragioli, Innominata, Dolfi Melucci avevano ancora la chiodatura originaria e come sono ora sono completamente stravolte ed è in pratica impossibile adesso ritrovare le stesse sensazioni.
E' da meditare anche il fatto che quelle vie anche all'epoca (1986 quando ho cominciato a scalare) le facevamo dopo solo pochi mesi di pratica, ma con molto rispetto, attenzione e preparazione, dopo aver ascoltato i consigli dei piu' anziani o piu' esperti. Si partiva sempre almeno con qualche fettuccia o cordino per fare le soste o passare clessidre, o arbusti etc. E arrivare in cima era tutta un altra soddisfazione. Adesso le vie non esistono piu' e non è quasi piu' possibile ripetere in questo stile.
Adesso si vuole partire con 12 rinvii e trovare il cammino bello e fatto, le tracce di magnesite, i moschettoni attaccati alle catene in sosta!!! Cosi'
la scorsa estate ho visto scene eallucinanti e divertenti, gente tirare quei mega-ferloni messi per raddrizare (o stravolgere) la dolfi rulli sulla nord, lamentandosi che era almeno 6a, che non ce la facevano etc... eppure è una chiodatura da deficienti meno di un metro da anello ad anello...
Il fatto è che questi poveri di spirito in cerca di affermazione (i ri-chiodatori, abili carpentieri che sanno ben usare il trapano ma non il cervello) sono andati a cercare gli strapiombi, o i maniglioni,e la gente che non è allenata o abituata ad usare la testa e pensa solo a tirare di braccia, sul Procinto si acciaia subito...
Bisognerebbe riflettere anche sul fatto che la chiodatura a fittoni veramente enormi che porta a congiungere la via Capanna Ceragioli colla parte alta di Oli Volà è stata la causa della tragedia avvenuta al Procinto un paio di anni fa... perchè certo questi chiodoni attirano la gente, sono inamovibili, e fanno credere tutto facile. Mentre almeno da quando arrampico io non ci sono mai stati incidenti gravi legati alla chiodatura "vecchia" o lunga. Appunto perchè in questo caso prima di affrontare una salita ci si prepara bene, ci si porta il materiale necessario, e in caso, ci si ritira....
Mi dispiace anche criticare l'opera dei chiodatori di "vento dell'Ovest" via assurda, che è andata a rovinare ancora una classica (la fessura ceragioli), con spit ascellari, messi in posti assurdi (anche in mezzo ad un blocco enorme completamente staccato che se viene giu' porta con se la cordata). E il bello è che le difficoltà tecniche sono banali, raggiungendo a malapena il quinto grado (con chiodatura ogni metro e mezzo al massimo), cioè non piu' difficili della via ceragioli come aperta mezzo secolo fa con gli scarponi, e certo molto piu' facile della fessura della "aminda-gerry" accanto, anch'essa aperta con tecniche certo piu' "antiquate" di quelle moderne.
In ogni caso, vi rassicuro, a me le vie "moderne" piacciono, ma devono essere un minimo serie... e soprattutto non devono andare a passare sulle classiche.
Per esempio, se uno vuol farsi una via senza impegno psicologico, tutta a fittoni super solidi e super ravvicinati, vada a farsi Crudelia sulla est che ha obbligatori non superiori al 6b. Ma qui si chiede troppo, un minimo di allenamento... la gente non ne ha voglia, vuole andare a farsi la "dolfi-rulli modificata" che cosi' come è ora non richiede capacità arrampicatorie superiori al quarto grado (anzi diciamo al 4b francese) da primo...
come primo post non c'è male, e sono le 3 di mattina
Ciao
marco