Mortimer ha scritto:Come ebbi da dire un po? di tempo fa, la scala R pecca di alcuni difetti di giovinezza: o cella scala stessa o di incapacità valutativa di chi la applica.
Innanzitutto bisognerebbe andare dall?R0 (passaggio con assenza di rischio, che si fa ad esempio nel moschettonare il secondo chiodo della sosta essendo già assicurati al primo) all?R9 (qualsiasi passaggio che potesse rivelarsi sicuramente mortale) o R9+ (mortale con l?aggiunta di atroci sofferenze
).
Fin qui la fredda cronaca.
Siccome quasi nessuno di noi è anatomopatologo, è difficile cogliere le implicazioni di eventuali rischi legati alla nostra attività, figuriamoci all?attrezzatura o alle eventuali complicanze ambientali (figo, eh? Sono reduce da due ore dall?avvocato oggi pomeriggio).
Per cui si va ?a braccio? che vuol dire? Se mi cago sopra è Rn°, se son tranquillo è R(n°-1). Logicamente questo varia con il mio grado, su come mi sento oggi eccetera eccetera. Se faccio il 7bE7 sulle scogliere di gogarth, e vengo a farmi la messner alla seconda torre del sella, , non la vedrò R4. se invece vengo da una stagione in cui sono andato più che altro in falesia causa maltempo, è facile che una via che magari l?anno scorso sarebbe stata una tappa intermedia, oggi è diventata un punto di arrivo. (questo indipendentemete lo abbia detto tizio o la guida che era con lui).
Punto primo, che possiamo liquidare velocemente. Via Messner. Le soste sono attrezzate, ci sono sempre protezioni esistenti o sistemabili poco dopo la sosta, non ci sono terrazzini o cenge pericolose, la roccia è buona. La via è abbastanza verticale. Io gli darei un R3 in quanto ci son lunghi tratti obbligatori, voli anche potenzialmente lunghi ma non così potenzialmente pericolosi come vorrebbe l?R4. perché la scala, purtroppo, non fa una distinzione importante: che ci possono essere voli brevi più pericolosi di moltissimi voli lunghi. e non è cosa di poco conto per una classificazione che vorrebbe essere onnicomprensiva.
Punto successivo: via Shubert. può essere una via con le soste con chiodi cementati un R4? Si? Va bene. Però questa scala ?di pericolosità/di rischio/di proteggibilità? non tiene nemmeno conto (nota bene) della presenza o assenza di soste sicure o meno. lo fa capire trale righe, ma non lo dice apertamente. eppure è una componente che l'arrampicata e l'alpinismo attuale (e comunque di sempre) giudica come elemento base per la sicurezza di una cordata o di una salita.
Sia sulla scala S che su quella R l?assioma è sempre pericolosità lungo il tiro, mai del tiro+ sosta. Come avevo fatto notare un po? di tempo fa, il metro è il singolo tiro, la sosta ormai anche su un R168 può essere a nut oppure a spit, non fa differenza (andate a leggere bene tra le righe le due scale). Se non siete d?accordo con questo, spiegatemi come mai una via con le soste cementate e con materiale comunque presente lungo i tiri un R4, praticamente penultimo gradino della scala pericolosità. Vuol dire che ai vecchi tempi (qualche anno fa quando non era stata ancora oggetto di restyling) coloro che la salivano ad inizio stagione, per poi andare a fare salite ben più dure, superavano un R5? Il penultimo grado prima del suicidio? Mi sembra esagerato.
Ultimo punto. È comunque una scala troppo legata a sensazioni personali e momentanee, e comunque ancora una volta si ricade nelle valutazioni di grado. Ancor più per la scala S. se si prendono come metro i tiri chiave va tutto bene. Ma se ampliamo la valutazione (e la scala ricordo considera la pericolosità dell?intero itinerario) ad esempio ad un uscita su roccette (facile?ma improteggibile), a uno zoccolo erboso o marcio (stessa roba), fino magari a una cengia ghiaiosa? Dovremmo mettere degli R5 anche a vie con spittatura seriale, in quanto fisiologicamente dove cala il grado le protezioni si fanno distanti e il rischio aumenta.
Nota bene: l?assurdo è che fin?ora gradi alti di R (o di S) si vedono solo accoppiati a gradi alti di difficoltà. [u]E? SBAGLIATO. [/u]Può confermarlo quilo (e anche questo lo avevo detto a suo tempo:) La guida del sarca dà alla via ?sesto grado? alla cima alle coste solo R2. è un 5c, dove però trovi uno-due spit su venticinque metri e non riesci ad integrare nulla. È una via di 5c pericolosa. Eppure è solo R2 ?perché su quei gradi lì tiri via?. ma è sbagliato.
Un esempio simile potrebbero essere le vie sulle placche del sass dles nu: leggo che è impossibile proteggersi al di fuori dei pochi chiodi presenti e non integrabili. . Sarà anche terzo, ma secondo me questa potrebbe essere per assurdo, una via che si avvicina più all?R4 o R5 di qualsiasi shubert o messner?ed è anche un esempio di come la qualità della roccia o il grado siano slegati dal concetto di proteggibilità.
Pareri personali?come il fatto che in una stagione poco propizia come questa ci par tutto più difficile, e quando la sorte meteorologica è clemente tendiamo molto a sottostimare e consigliare con troppa leggerezza le cose che facciamo. è facile vederlo bene qui sul forum. le grandi salite degli anni scorsi quest'anno latitano, e si 've(n)dono' salite di livello ben inferiore. il fatto però che siano le uniche soddisfazioni che siamo riusciti a toglierci non aumenta certo il loro oggettivo valore (nè lo diminuisce).
scusate il prolasso prolisso
Come sempre.......................

Signor Becchino............................

Mi sento di appoggiarglielo!
