Dove finisce la via

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

Dove finisce la via

Messaggioda Wagoo » gio nov 02, 2006 13:22 pm

Ultimamente sto leggendo un libro molto diverso dai soliti libri di alpinismo. Confessioni di un serial climber di Mark Twight. Di spunti per aprire discussioni piu' o meno inedite se ne trovano in abbondanza. Una riflessione che mi ha particolarmente colpito in quanto ha immediatamente sollecitato una mia opinione, riguarda il dove termina una via. Dal mio punto di vista una via dovrebbe portare alla cima o perlomeno su una spalla o cresta da dove il percorso verso la cima diviene una logica conseguenza. Non dovrebbe quindi terminare proprio nel bel mezzo della parete, piuttosto che su un ampia cengia ( a mo' delle vie inferiori dei Piz Ciavazes o SassPordoi giusto per fare esempi di vie che non concepisco se prese singolarmente) o su un qualsiasi punto dal quale il proseguio verso la cima non è uno sbocco logico. L' autore è invece di tutt' altro avviso. Per lui non ha significato la vetta. Le vie da lui aperte raramente hanno raggiungo la cima o punti dai quali la cima era il logico proseguimento. Per lui la via è un esperienza, il mezzo e il fine stesso dell' arrampicata. Per me invece è il mezzo con cui si raggiunge la cima, il fine.
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Re: Dove finisce la via

Messaggioda Pierluigi Vesica » gio nov 02, 2006 13:30 pm

Wagoo ha scritto:Ultimamente sto leggendo un libro molto diverso dai soliti libri di alpinismo. Confessioni di un serial climber di Mark Twight. Di spunti per aprire discussioni piu' o meno inedite se ne trovano in abbondanza. Una riflessione che mi ha particolarmente colpito in quanto ha immediatamente sollecitato una mia opinione, riguarda il dove termina una via. Dal mio punto di vista una via dovrebbe portare alla cima o perlomeno su una spalla o cresta da dove il percorso verso la cima diviene una logica conseguenza. Non dovrebbe quindi terminare proprio nel bel mezzo della parete, piuttosto che su un ampia cengia ( a mo' delle vie inferiori dei Piz Ciavazes o SassPordoi giusto per fare esempi di vie che non concepisco se prese singolarmente) o su un qualsiasi punto dal quale il proseguio verso la cima non è uno sbocco logico. L' autore è invece di tutt' altro avviso. Per lui non ha significato la vetta. Le vie da lui aperte raramente hanno raggiungo la cima o punti dai quali la cima era il logico proseguimento. Per lui la via è un esperienza, il mezzo e il fine stesso dell' arrampicata. Per me invece è il mezzo con cui si raggiunge la cima, il fine.


Tu dove le avresti fatte finire:"Al di là del Bene e del Male, Ghersèn-Twight" :?:
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Messaggioda turista belga » gio nov 02, 2006 13:31 pm

seccondo me c'avete ragione un po' tutti e due... tu e twight... diciamo che è indubiamente piu bello eppiu logico arrivare in cima... pero' dire che la scalate è solo un mezzo mi pare un po' una forzatura... se il fine è soltanto di arrivare in cima... fatti la normale... di solito si cerca di arrivare in cima.... con una bella esperienza\scalata 8)
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Messaggioda alter-ego » gio nov 02, 2006 13:36 pm

secondo me cià ragione Twight, su tutti i fronti, poi ovviamente dipende dal contesto, come nota Pierluigi. La rivendicazione di una via come esperienza e non come mezzo per raggiungere la cima sono tra le maggiori conquiste degli anni settanta, tu vorresti tornare indietro? :roll: :roll: :?

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Messaggioda cuorpiccino » gio nov 02, 2006 13:37 pm

La via finisce al cancello. dopo è proprietà privata!
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Messaggioda Wagoo » gio nov 02, 2006 13:40 pm

X Pierluigi: proprio nel suo libro (non posso riportarti la pagina perchè non ce l' ho con me) dice ,se non sbaglio riguardo Al di là del bene e nel male, che la via termina su una cengia raggiungibile su terreno misto e dalla quale parte una via di roccia. Via che hanno preferito lasciar completare ad altri. Se mai fossi stato l' apritore di quella via avrei portato a termine l' ascensione nonostante Twight fosse un esperto del misto e non un rocciatore. La riflessione pero', e quersto mi sembra chiaro, non vuole vertere sulle vie di Twight (sulle quali non sono mai stato) bensi' sulle vie in generale (ho citato di proposito le celebri vie del Sella).

X turista: Si, forse sono stato un po' troppo estremo. Certo, il fine è la cima ma anche il mezzo deve essere divertente.
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Re: Dove finisce la via

Messaggioda ceccobeppe » gio nov 02, 2006 13:40 pm

Wagoo ha scritto:Ultimamente sto leggendo un libro molto diverso dai soliti libri di alpinismo. Confessioni di un serial climber di Mark Twight. Di spunti per aprire discussioni piu' o meno inedite se ne trovano in abbondanza. Una riflessione che mi ha particolarmente colpito in quanto ha immediatamente sollecitato una mia opinione, riguarda il dove termina una via. Dal mio punto di vista una via dovrebbe portare alla cima o perlomeno su una spalla o cresta da dove il percorso verso la cima diviene una logica conseguenza. Non dovrebbe quindi terminare proprio nel bel mezzo della parete, piuttosto che su un ampia cengia ( a mo' delle vie inferiori dei Piz Ciavazes o SassPordoi giusto per fare esempi di vie che non concepisco se prese singolarmente) o su un qualsiasi punto dal quale il proseguio verso la cima non è uno sbocco logico. L' autore è invece di tutt' altro avviso. Per lui non ha significato la vetta. Le vie da lui aperte raramente hanno raggiungo la cima o punti dai quali la cima era il logico proseguimento. Per lui la via è un esperienza, il mezzo e il fine stesso dell' arrampicata. Per me invece è il mezzo con cui si raggiunge la cima, il fine.


scusa Wagoo, ma non capisco: questa estate scrivevi sul forum come neofita dell'arrampicata sportiva che, felice come un bambino in un negozio di caramelle, scopriva l'uso dei tricam... ed oggi filosofeggi sul senso della scalata disprezzando vie che hanno fatto la storia dell'alpinismo (e che al sass pordoi non finiscono in cengia) solo perchè hai letto un libro più interessante degli altri? 8O

sicuramente ognuno può dire la propria opinione ma ci vuole un pò di consecutio nei propri ragionamenti, altrimenti non sei credibile! :wink:
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Messaggioda x » gio nov 02, 2006 13:44 pm

La fine della via su una cima é un "surplus" che la rende piú logica e di soddisfazione, ma secondo me non é un requisito neccessario per una bella via.

Comunque, per Wagoo: quasi tutte le vie del Ciavazes e del Pordoi arrivano in cima. Vengono ripetute fino alla cengia perché (cito una guida tedesca) hanno la lunghezza giusta per divertirsi...
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Messaggioda Wagoo » gio nov 02, 2006 13:45 pm

Cecco ora chiamiamo Simone Moro e Cristian Brenna ad aprire questo genere di topic.

X AlterEgo. No, assolutamente tornare indietro. Fortunatamente sono tutto fuorchè un integralista della montagna. Semplicemte tra una via che mi posta in cima e una via che mi molla a metà parete scelgo sicuramente quella che mi porta su'. Trovo che in montagna l' apritore (e solo lui pero', in questo sono irremovibile) abbia la possibilità di sbizzarrirsi come vuole.
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Messaggioda Pierluigi Vesica » gio nov 02, 2006 13:51 pm

Wagoo ha scritto:Cecco ora chiamiamo Simone Moro e Cristian Brenna ad aprire questo genere di topic.


Non credo che Cristian Brenna possa disquisire ed entrare nel merito circa la questione da te avanzata.
Cribbio, cerca di essere attento almeno negli esempi e/o citazioni.
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Messaggioda ceccobeppe » gio nov 02, 2006 13:55 pm

Wagoo ha scritto:Cecco ora chiamiamo Simone Moro e Cristian Brenna ad aprire questo genere di topic.


sto riflettendo da dove ti derivi cotanta sapienza... :roll:


PS: chiamali tu per piacere che io ho perso i numeri del loro cell!!! :lol:
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Messaggioda Wagoo » gio nov 02, 2006 13:56 pm

Pierluigi benvenuto nel terzo millenio, il millenio degli Up Project. Povero Cristian, se ora gli neghi di essere stato sul Chogolisa e di starsi sbattendo in Himalaya/karakorum da un bel pezzo se la prenderà un po' a male...
Cribbio, cerca di stare un po' attento almeno nei commenti.
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Messaggioda alter-ego » gio nov 02, 2006 14:11 pm

Pierluigi Vesica ha scritto:
Wagoo ha scritto:Cecco ora chiamiamo Simone Moro e Cristian Brenna ad aprire questo genere di topic.


Non credo che Cristian Brenna possa disquisire ed entrare nel merito circa la questione da te avanzata.
Cribbio, cerca di essere attento almeno negli esempi e/o citazioni.


Cribbiolina, correggo Pierluigi, non credo che Cristian Brenna voglia disquisire su una questione del genere :lol: :lol: :lol:
In quanto a Simone Moro è possibile che abbia voce in capitolo :D :D :D tuttavia ha provato a dire la sua sulle invernali ed è successo un casino :? :roll: figuriamoci su un argomento come questo.
In conclusione sono argomenti che solo un alpinista della domenica merenderos si sogna di mettere sul tappeto ed affrontare con la dovuta spregiudicatezza che ben si addice a questo ambiente virtuale. Gli altri, a parte Twight, se ne guardano bene :D :D 8)
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Messaggioda Wagoo » gio nov 02, 2006 14:50 pm

Ok Alter, sicuramente hai ragione, sono discorsi da merenderos. Ma Cristian e Simone e altri Big a parte trovo che se ne possa comunque parlare. Non penso che ci sia comunque bisogno di scalare almeno 5 ED+ prima di potersi cimentare in questi confronti di idee. Come ti ho già scritto prima chi ha apre una via, adl mio punto di vista estremamente tollerante, puo' farlo come meglio preferisce. Puo' ricorrere a spit, puo' bivaccarci giorni, puo' farsi l' avvinamento in funivia o piedi, puo' terminarla dove e come vuole. Semplicemente a me personalmente una via che termina in un punto secondo me non logico, non è una via che mi ispira. L' idea di arrivare su una cengia, avere un bel panorama da una parte e una parete rocciosa dall' altra non mi piace. Voglio arrivare su, superare tutta la roccia superabile,godermi il panorama a 360 gradi, chiudere la via e pensare " non posso far altro che scendere". Non sono un big, non vado sulle riviste, non ho neppure un blog. Ma penso che il mio sia un pensiero semplice, alla portata di semplici e mediocri climber e chi ha voglia di condividerlo o chi ha voglia di dire "no, io la penso piu' in ottica Twight" è ben accetto a dire la sua.
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Messaggioda Pierluigi Vesica » gio nov 02, 2006 15:10 pm

Wagoo ha scritto:Pierluigi benvenuto nel terzo millenio, il millenio degli Up Project. Povero Cristian, se ora gli neghi di essere stato sul Chogolisa e di starsi sbattendo in Himalaya/karakorum da un bel pezzo se la prenderà un po' a male...
Cribbio, cerca di stare un po' attento almeno nei commenti.


Contare fino a 10 è sempre una buona regola; e come ho fatto in altre situazioni ti risponderò in maniera garbata!
Come suggeriva qualcuno sei da poco entrato in un negozio di outdoor e hai visto la luce. Hai anche cominciato a fare la collezione delle figurine degli arrampicatori-alpinisti famosi. L'album della "Panini" te lo sei fatto spedire? Proprio perchè sono da tempo nel Terzo Millennio, ed avendo vissuto appieno il Secondo ti ribadisco che la persona che tu hai tirato in ballo non può dare un giudizio di merito. E questo malgrado nell'ultimo periodo si stia dedicando a cose diverse (fuori dall'arrampicata agonistica di cui è stato un alfiere). Forse neanche gli interessa!
Hai la percezione di che cosa spinge un individuo a tracciare una via piuttosto che un'altra? Qual'è la motivazione? Che cosa è il senso estetico?
Hai un'idea almeno visiva delle Vie tracciate da Twight?
Te ne ho suggerite due; facilmente osservabili! In un caso mentre sorseggi un Pastìsse a Cham, nell'altro usando i potenti mezzi funiviari Helbronner-Midì.
Twight opera un'attenta disamina su quanto ti stò suggerendo! Hai citato la sezione in roccia soprastante "Beyond the God and the Evil", secondo te che cosa avrebbe aggiunto alla sua esperienza, a quella maniacale ricerca estetica? Voleva salire quella impercettibile bava ghiacciata ritenuta da molti inosabile. Inosabile, ma ben visibile da ogni-dove. Forma, si cangiante, ma caratteristica della Guglia dei Pellegrini!
Nella tua acerba critica hai dimenticato di citare, ad esempio, l'Americana al Dru; essa è una mezza Via solo perchè termina al Blòc Coincè? Forse non ti sei ancora procurato la figurina di Garry Hammjng!

P.S.
Mi auguro di non cadere sotto i tuoi strali. Sono una persona pacifica che vuole proseguire la sua mesta esistenza in questo Terzo Millennio.
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Messaggioda Maxxo » gio nov 02, 2006 15:32 pm

Pierluigi Vesica ha scritto:Forse non ti sei ancora procurato la figurina di Garry Hammjng!

ammiocuggino ci lavora alla Panini, se vuoi provvedo? :twisted: :twisted:
Cmq brenna, al Grignetta d'Or, con sincerità e simpatia ha così commentato le vie aperte su quelle montagnuole
" era la prima volta che mi cimentavo in questo genere di salite, non avevo mai preso in mano nè martello nè chiodi........."
"il resto era come al solito, prendere e tenere gli appigli e salire"

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Messaggioda alter-ego » gio nov 02, 2006 16:03 pm

Maxxo ha scritto:" era la prima volta che mi cimentavo in questo genere di salite, non avevo mai preso in mano nè martello nè chiodi........."
"il resto era come al solito, prendere e tenere gli appigli e salire"

8)


il che, a ben vedere, apparte la simpatia e sincerità che non sono in dubbio, mi sembra un commento un po' riduttivo, perfettamente in linea di chi dell'alpinismo ha provato forse il 5 per cento :? :wink:
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Messaggioda Maxxo » gio nov 02, 2006 19:03 pm

alter-ego ha scritto:
Maxxo ha scritto:" era la prima volta che mi cimentavo in questo genere di salite, non avevo mai preso in mano nè martello nè chiodi........."
"il resto era come al solito, prendere e tenere gli appigli e salire"

8)


il che, a ben vedere, apparte la simpatia e sincerità che non sono in dubbio, mi sembra un commento un po' riduttivo, perfettamente in linea di chi dell'alpinismo ha provato forse il 5 per cento :? :wink:

infatti, come candidamente ammesso da Brenna :wink:
certo che vederlo salire quelle fessure, solo con potezioni volanti e quelle difficoltà non viene certo da pensare che fosse alla sua prima esperienza non sportiva e detto da un fustigatore di ff :lol: :lol: :lol:
ma non c'entra nà cippa :roll:
ciàp :wink:
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Re: Dove finisce la via

Messaggioda AlbertAgort » gio nov 02, 2006 22:58 pm

ceccobeppe ha scritto:
scusa Wagoo, ma non capisco: ed oggi filosofeggi sul senso della scalata disprezzando vie che hanno fatto la storia dell'alpinismo (e che al sass pordoi non finiscono in cengia) solo perchè hai letto un libro più interessante degli altri? 8O
:


certo che pure tu coi giudizi affrettati non ti tiri indietro.
Non mi semra che Uago abbia disprezzato
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Messaggioda KAZAN1975 » ven nov 03, 2006 0:26 am

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mmmm...incredibile incremento di messaggi del wagoo...che nella giornata di oggi solo in questo topic ne posta ..udite udite..ben 5influendo in maniera significativa nella sua media... 8)
inoltre sbirciando nel suo profilo si intravede un interessante avanzamento professionale... :roll: :roll: :roll: 8)
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