un mese fa, in viaggio per la vallee, mi trovo a far tappa a imola da un amico (eh vitto?

già l?esordio è alquanto originale : il protagonista, con accanto una fiaschetta di pelle, non di certo ripiena di acqua minerale, spiega subito ai presenti che non è uso a queste serate, e se lo ha fatto è esclusivamente per amicizia personale col responsabile locale della CGIL e per pura vicinanza di sentimenti ideologici con la gente di quelle parti (ed ecco che già la serata butta bene

inizia così quest?incontro con un Uomo Straordinario, degno del miglior George Gurdijeff, una serata davvero unica, con descrizioni appassionate di una montagna ancora oggi incredibilmente integra e selvaggia, commentate con grande capacità e sullo sfondo di una lunga ed esaltante serie di originali e datate dia 6 x 6 che il Nostro ? al termine di ogni caricatore ? si affanna subito a rimpiazzare con un altro caricatore, pregando il pubblico con un ? ?spetta, ?spetta, che ne ho qui altre..? e poi, a ogni cambio di dia, dicendo a mezza voce, tra sé e sé, ignorando la vicinanza del microfono : ?varda che bellezza, varda che roba !!? , e via con un?altra serie di splendide immagini, tra le quali dei veri cimeli storici?.come non definire tali, le dia scattate per lo più da lui e dal fortissimo riccardo bee, durante le loro epiche aperture estive e invernali su burèl e dintorni ?: roba da lasciare senza fiato
solitamente evito aggettivi altisonanti e sono parco nei commenti su queste serate, ma questo piccolo?grande uomo, che quest?anno conta la bellezza di 74 primavere, con una umiltà fuori misura, mostrando in pieno la sua immensa energia vitale e spirituale, mi ha fatto venire più di una volta la pelle d?oca e gli occhi rossi mentre descriveva, con la foga e l?entusiasmo di un ragazzino di 10 anni, le sue innumerevoli scorribande, compiute spesso in pieno inverno, sulle sue (incantevoli) dolomiti bellunesi, tra interminabili saliscendi per forre, viàz e pareti dagli avvicinamenti himalayani e dalla verticalità assoluta
irresistibili i suoi aneddoti e le sue battute, spontanee, mai forzate, sparate in un dialetto ?italianizzato?, quasi per farsi meglio comprendere dall?uditorio emiliano-romagnolo : veramente ammirevoli la schiettezza e la capacità con cui ha saputo trasmettere ai presenti (a me sicuramente) le condizioni di fame, di sacrifici e di difficoltà di quelle popolazioni 40-50 anni fa, la sua conversione da impavido bracconiere a convinto naturalista, l?invidia - che non manca mai - di alcuni forti alpinisti suoi concittadini (dopo qualche ritiro illustre, qualcuno cominciò a mettere in dubbio la sua via allo spiz?.fino all?impresa di ferrari e stucchi) , la sua fortissima passione per la natura e la montagna
indimenticabili e lusinghiere le descrizioni che ha dato dei suoi soci di cordata, riccardo bee su tutti; ma soprattutto, mi hanno colpito le sue parole di sincera ammirazione e felicità per la recente impresa di ivo ferrari e silvestro stucchi, in occasione della prima ripetizione della sua via sullo spiz di lagunaz, della quale ci ha mostrato, fierissimo, alcune diapositive dategli dai due ripetitori. Ha candidamente ammesso di aver sofferto e trepidato molto più nel seguire col binocolo i due in parete, piuttosto che nell?aprirla lui, quella via, e di essersi poi commosso alle lacrime, una volta che i due hanno passato il ?chiave?, raccontando poi di esser salito sino in vetta ad abbracciarli, non prima d?aver nascosto un prosecco nel torrente lungo la discesa, per poter festeggiare a sorpresa con i due forti ripetitori (come aveva fatto lui all'epoca) : fossi stato io al posto di ivo e silvestro, nel vedermelo venire incontro commosso (in cima, mi sembra), avrei valicato il Nirvana, perché gesti e dimostrazioni di ammirazione simili, dimostrate con tale sincerità e partecipazione da un grande ?vecchio? nei confronti di un giovane, le avevo sentite solo da pochi veri Grandi, gente del calibro di un bruno detassis, per intenderci?
finita la proiezione, alle 23 passate, è rimasto lì, lucido come all?inizio della serata, e ha speso una buona oretta a chiacchierare con passione con chi di noi gli si era avvicinato per congratularsi, o per una dedica sul bel libro della mandrino. Lui, quasi imbarazzato per la presenza di persone venute lì per lui, ci ha subito ?messo in circolo?, di getto, la sua fiaschetta, rivelandocene così il contenuto ?..non era acqua

Una serata in cui ho potuto sognare ad occhi aperti per 4 ore : franco miotto, un grande Alpinismo, grandi Montagne, ma su tutto, un Grande e Vero personaggio.
se doveste mai sentire di una sua serata, non perdetevela
saluti
biemme