da Consigliò » dom dic 18, 2005 14:56 pm
da Roberto » dom dic 18, 2005 15:10 pm
da AlbertAgort » dom dic 18, 2005 15:25 pm
da Consigliò » dom dic 18, 2005 15:49 pm
da Roberto » dom dic 18, 2005 15:55 pm
Non ti rattristare, pensa a quanti miei chiodi originali ancora restano in parete al G.S.Consigliò ha scritto:Per quello che ho potuto vedere diversi anni fà, si trattava di un chiodo molto vecchio... comunque, la relazione originale di Gervasutti parlava di tre chiodi: evidentemente gli altri due erano già stati tolti.
Certamente sopravviveremo... tuttavia permettimi di esprimere un minimo di rammarico
da Roberto » dom dic 18, 2005 20:19 pm
da AlbertAgort » dom dic 18, 2005 21:20 pm
da Consigliò » dom dic 18, 2005 21:43 pm
da Roberto » lun dic 19, 2005 8:56 am
Valbelluna è il famoso schiodatore pulitore delle classicheEaron ha scritto:Roberto ha scritto:E' stato Valbelluna![]()
che era 'no spit?!?!!?
da Pierluigi Vesica » lun dic 19, 2005 11:29 am
da cuorpiccino » lun dic 19, 2005 11:48 am
da Buzz » lun dic 19, 2005 12:00 pm
cuorpiccino ha scritto:Comunque non credo che il merito di Gervasutti sia nel chiodo, non trovi? La via è ancora li, speriamo non faccia la fine della Bonatti al Dru.
P.S. Chi è che ha conquistato il Gran Sasso? Gli Americani?
da gug » lun dic 19, 2005 14:08 pm
da biemme » lun dic 19, 2005 14:14 pm
Pierluigi Vesica ha scritto:Giusta la disamina storica di Roberto circa il primo VI° sul Gran Sasso. La via dei PulpitiComunque nell'immaginario collettivo continua ad essere il passaggio del "Fortissimo". Personalmente non mi sono mai posto il problema circa l'originalità del "ferro"; sono un romantico e quindi l'ho sempre guardato con rispetto e amore. Se dovesse ricomparire però lo vedrei bene nel suo luogo d'origine.
da Roberto » lun dic 19, 2005 14:18 pm
Purtroppo il verso delle cose porta all'oblio della storia alpinistica, calpestata della ricerca dell'itinerario "certificato", a disposizione di tutti.biemme ha scritto:Pierluigi Vesica ha scritto:Giusta la disamina storica di Roberto circa il primo VI° sul Gran Sasso. La via dei PulpitiComunque nell'immaginario collettivo continua ad essere il passaggio del "Fortissimo". Personalmente non mi sono mai posto il problema circa l'originalità del "ferro"; sono un romantico e quindi l'ho sempre guardato con rispetto e amore. Se dovesse ricomparire però lo vedrei bene nel suo luogo d'origine.
ciao a tutti,
concordo totalmente con l?intervento di pier e anche sul fatto che, pur con vivo rammarico, sopravviveremo lo stesso
aggiungo però che la maggioranza di coloro che oggi calcano vie come questa alle fiamme (e molte altre del GS), non si pongono minimamente la domanda su chi fosse mai questo gervasutti, a malapena si ricordano il nome della montagna su cui hanno arrampicato il giorno prima, eppure si ricordano alla perfezione il grado francese di ogni passaggio (e guai se è valutato mezzo grado in più o in meno) così come l'appiglio, sul passo chiave, se era rovescio o verticale, da fare in laterale o frontale
mi viene in mente un famoso aneddoto - realmente accaduto - di un aspirante istruttore di alpinismo, bravissimo arrampicatore, che ad un esame di storia dell'alpinismo, alla domanda di salvataggio su chi fosse il fortissimo e cosa avesse fatto in italia e dietro confine, postagli per riparare alla scena muta sulle domande precedenti, dopo una lunga pausa di riflessione, rispose : "uno che ha aperto una via sul gransasso, ma non ricordo dove"![]()
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Ora potete immaginare che ordine di problema etico possa rappresentare, per uno di questi ?frequentatori? di vie, togliere un chiodo vecchio e insignificante, che magari stona pure col paesaggio, magari sostituendolo con un fix, che dà molta + sicurezza??altro che chiodo ?rubato? perché ritenuto di valore storico, per me quel chiodo (che fosse o meno un originale del fortissimo) l?hanno tolto e buttato giù di sotto, o perché avevano visto che era da granito e lì il manuale dice che ci sta meglio una lama dolce, oppure perché pensavano di riciclarlo per attrezzarsi qualche bel monotiro nella falesia di casa, solo che una volta tolto, hanno visto che era vecchio, arrugginito e pure storto (un po? come quel ladro che, aperta la cassaforte, si ritrova in mano un van gogh originale e dice: ?si, ma i soldi ?ndo stanno ??)![]()
Vedo che però questo problema, come altri che gli sono parenti stretti, quali il recupero delle vie VERAMENTE storiche del GS o un?autoregolamentazione etica sull?apertura di nuovi itinerari sul GS, sta a cuore a pochissimi romantici rincoglioniti come me, mentre se si fosse sollevato un problema, ad esempio, sulla gradazione sbagliata di una via di caruso, lattavo, iannilli o vitale, o su chi era il più forte o chi il capocordata in quel famoso giorno dell?apertura, qui avremmo trovato già 100 pagine infervorate di topic, per cui tolgo il disturbo e chiedo scusa??anzi, visto che dov?è passato ?sto gervasotti-gervarutti-non ricordo bene, la roccia è fantastica, che ne dite di togliere tutta quella schifezza e farci una bella decina di monotiri a resinati e catene? e che siano messi vicini, che sennò qua la gente s?ammazza !
ciao
biemme
da gug » lun dic 19, 2005 16:00 pm
Roberto ha scritto:Purtroppo il verso delle cose porta all'oblio della storia alpinistica, calpestata della ricerca dell'itinerario "certificato", a disposizione di tutti.
Vie superclassiche come la Gervasutti, rischiano grosso, non mi stupirei di trovare un giorno un bello spit sul passaggio chiave.
da Roberto » lun dic 19, 2005 16:32 pm
Allora ci sarebbero già parecchi spit da togliere al G.S.gug ha scritto:Roberto ha scritto:Purtroppo il verso delle cose porta all'oblio della storia alpinistica, calpestata della ricerca dell'itinerario "certificato", a disposizione di tutti.
Vie superclassiche come la Gervasutti, rischiano grosso, non mi stupirei di trovare un giorno un bello spit sul passaggio chiave.
Beh in quel caso penso che non occorrerebbe aspettare Valbelluna perchè si formi la fila per andare a toglierlo.
da AlbertAgort » lun dic 19, 2005 17:11 pm
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