Dove andare? Perche non andare a trovare un amico in val di fiemme?
E sia, si va in val di fiemme, posto nuovo va sempre bene.
Contatto Ale per avere delle dritte su qualche campeggio dove dormire,
non sarà facile trovare posto all'ultimo minuto ma non ci scoraggiamo
dopo alcuni messaggi mi propone una salitella, facile facile, sono un pò titubante...arrampico da poco e, una via in montagna non l'ho mai fatta,
ma la voglia di provare è talmente tanta che non so dire di no

lascio decidere a lui quello che più ritiene opportuno, la prima ipotesi verte sul diedro Pederiva, alla Roda di Vaèl, ma viste le piogge dei giorni precedenti si rischia di trovarlo molto bagnato
non c'è problema possiamo decidere anche quando siamo su mi dice ale, però mi butta lì un paio di possibilità
spigolo Gross alla Roda del Diavolo o spigolo sud al Croz di santa Giuliana
decidiamo per lo spigolo Gross.
Sabato mattina, ore 4:30, suona la sveglia, vogliamo partire molto presto perche essendo ferragosto chissà quanta gente ci sarà sù.
Alle 5:30 partiamo in macchina, 1/2 ora e siamo al sentiero che porta al Rifugio del Vaèl, in 1 ora siamo al rifugio, lungo il tragitto nebbie mattutine ci circondano, peccato, non si riesce a vedere niente di quello che ci sta intorno, ma in compenso l'atmosfera è indescrivibile.
Dal rifugio, in 1/2 ora, siamo all'attacco della via, tutto in perfetto orario, come organizzato.
L'emozione in me è tanta, sarò in grado? riusciro a fare tutto come si deve?
Basta pensieri e dubbi, è ora di partire!
La via non è lunghissima, ma in alcuni punti ci sono dei bei passaggi...

I primi metri sono un pò in tensione, ma poi, piano piano comincio a rilassarmi, le manovre mi riescono bene...i movimenti sono più sicuri...
allora comincio a divertirmi

Alessandro davanti và come un treno


si arriva al punto un pò più "critico", (cominciamo a essere quasi alla fine della via, dopo questo rimane l'ultimo tiro) bisogna portarsi decisamente sullo spigolo



fatto l'ultimo tiro, per arrivare in cima è solo questione di pochi metri di scarpinata.
Dall'altra parte la visuale è magnifica, non ci sono nebbie, un vero spettacolo, ci riposiamo, mangiamo qualche cosa, foto di rito e giù.
Abbiamo fatto presto, sono le 9:40, appena due ore, siamo stati bravi!

Ale, vista l'ora, mi propone anche l'altra via

Una doppia da 45 m che passa proprio davanti alla finestra, dove, ad un certo punto, rimani appeso nel vuoto, come un ragno che scende dal soffitto dalla sua ragnatela.
Sono un pò indeciso, mi dico che, come prima volta in montagna, potrebbe bastare anche quello che abbiamo fatto, però la curiosità è accesa....
decideremo quando saremo sotto, se hai voglia si fa, se no si scende senza problemi dice ale, ok!
Bando agli indugi, quando siamo sotto ci penso si e no 1 secondo, facciamo anche questa! se no quando mi ricapita

La via è più facile e più corta della prima, tranne un passaggio finale, dove c'è da tirare un pò di più, si sale tranquillamente, anche qui la roccia è ottima.
Arriviamo alla sosta per la doppia, ale scende per primo...ora tocca a me,
non ho problemi a fare doppie, mi sono esercitato molto, ma fin'ora i piedi avevano sempre poggiato da qualche parte...inizio a scendere...tutto bene, una doppia classica, fino a che...





Sono appeso come quel ragno, lo stomaco ha un leggero sussulto, ho un attacco di adrenalina che non so neanche io da dove viene...
stringo l'autobloccante a tal punto che quasi mi fermo

ricomincio a respirare solo quando i piedi toccano di nuovo la parete, e tutto ritorna "normale".
sono di nuovo a terra...non so neanche io quello che ho provato, non riesco a descriverlo, ma sono proprio contento di aver fatto anche questa.
Un GRAZIE ad Alessandro, che mi ha permesso di legarmi alla sua corda e di avermi fatto fare la mia I° via in Montagna, anzi no! perche le vie adesso, sono 2






foto
atmosfera

si parte







la fine dell'ultimo tiro ( la fatica un po si fa sentire)

Alessandro

In vetta alla Roda del Diavolo

il Croz di Santa Giuliana o Torre finestra tra le nebbie

Latemar

La Marmolada

la famosa doppia nel vuoto



come i ragni

la nostra meta vista da sopra Moena durante il ritorno



ps
scusate per le dimensioni di alcune foto