Nell'ultima parte della discesa sono indicate due possibilità, e noi abbiamo optato per quella a quanto ho capito meno frquentata. Al termine del cengione detritico, al suo margine sinistro, abbiamo raggiunto un comodo posto da bivacco, attrezzato con materassini e altre robette, sotto un enorme sasso strapiombante. a pochi metri da questo sassone si incontra un ancoraggio che con una doppia da 25 m conduce a un secondo terrazzo ghiaioso (ignorare il primo ancoraggio marcio che si incontra, quello buono su un clessidrone è un paio di metri oltre). Si prosegue poi faccia a valle verso sinistra per circa 100/150m incontrando sull'orlo del salto roccioso una doppia che abbiamo risistemato con un cordino nuovo che conduce sul sentiero attrezzato. Attenzione alla profonda crepaccia terminale alla fine del sentiero: conviene fare una breve doppia sugli ancoraggi della ferrata! Lo stato pessimo di quest'ultima doppia ci ha fatto sospettare che ce ne fosse un'altra da qualche altra parte, però noi non l'abbiamo vista!!!
Il giorno dopo abbiamo salito la via degli Aspiranti guida al Pilastro Bruno, davanti al rifugio Brentei.

Inizialmente abbiamo seguito la relazione della guida 'Dolomiti perdute', poi visto che non quadrava con quanto avevamo davanti siamo andati a naso...
La via è davvero bella su roccia a tratti splendida... solo qualche appunto sulla difficoltà, che non mi è parsa di V+ come indicato nella guida... sarei curioso di sapere come l'ha trovata qualcun'altro...